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Autore: Veronica_horses    11/01/2018    1 recensioni
Jessica è una ragazza di quindici anni, con una passione innata per i cavalli.
Purtroppo non ha la possibilità di andare a cavallo, cosa che la intristisce moltissimo.
Ma un giorno accade qualcosa. Un'incontro speciale, la nascita di un'amicizia incredibile.
Jessica Hermann sarà pronta a dare tutto per il suo migliore amico?
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Distolsi lo sguardo dai poster e mi diressi verso il letto. Mi sdraiai e feci un grande respiro. Perché le passioni devono essere così dure da portare avanti? Mi chiedevo così tanto perché mi costasse avere una passione. D'altronde i miei genitori non avrebbero dovuto fare molti sacrifici per mandarmi ad un corso di equitazione. Magari non avrei più fatto gite durante l'anno, ma le gite per me non erano un problema da eliminare. Nulla sarebbe stato più bello di un corso di equitazione. Guardavo la parete senza poster, ed era come guardare il vuoto. Faceva molto meno male però. Poi mi ricordai dell'orario: avrei dovuto mangiare. Così mi alzai, visto che anche il mio stomaco brontolava, e scesi al piano di sotto. Mi avviai verso i fornelli e iniziai a pensare cosa cucinare. Mia madre lavorava sempre, quindi fin dall'età di undici anni mi aveva insegnato a cucinare e a fare i servizi di casa. Bé, ora dovevo solo ringraziarla. Decisi di cucinare qualcosa di veloce, quindi un hamburger e delle patatine fritte. Mentre pensavo a quel piatto, mi venne l'acquolina in bocca. Mi affrettai a friggere i cibi e dopo li posai su di un piatto. Preparai la tavola per una persona e accesi la TV. Non riuscivo a mangiare senza di essa. Poi ad un tratto mi ritrovai Bob seduto accanto alla mia sedia che mi guardava con degli occhioni enormi. 《Ah... capito》, dissi alzando gli occhi. Aveva fame e io l'avevo dimenticato. Così corsi verso lo sgabuzzino e presi le crocchette per metterle nella sua ciotola. Bob non ci pensò su due volte e mangiò facendo sentire il rumore delle crocchette. Io tornai frettolosamente al mio tavolo a mangiare l'hamburger e le patatine. Mangiai piano, gustandomi tutto e guardando un dvd di salto ostacoli che mi era stato regalato. Gli ostacoli... quanto desideravo saltarne qualcuno con un cavallo. Quanto volevo essere amica di un cavallo e poterlo cavalcare quando volevo. Pensando a questo e guardando i cavalli gareggiare sentii scendermi sul viso delle lacrime calde. Piangevo in silenzio e nemmeno me ne accorgevo. Ad un tratto sentii squillare il telefono di casa. Corsi a prenderlo, nella stanza affianco alla cucina, il salotto. 《Pronto?》,chiesi consapevole di chi fosse a telefono. 《Sono io, hai mangiato?》. Era papà che mi faceva la solita chiamata a pranzo. Lui lavorava per molti giorni, per due o tre di seguito e poi tornava a casa per un giorno. Mi mancava molto a volte. O forse mi mancava perché non avevo nessuno in casa con cui parlare. 《Sì, tutto okay. Tu che fai?》. 《Fra un'ora finisco e potrò mangiare anche io. Ora vado. Ti voglio bene》. 《Ti voglio bene》, finii di pronunciare la frase e riattaccai. Me me ritornai a mangiare, ma mi rimanevano solo pochi bocconi, per cui feci subito e mi alzai per spegnere la TV e sparecchiare. Salii di nuovo sopra per stendermi un pó sul letto. Presi il cellulare e guardai i messaggi. Il gruppo su Whatsapp della scuola era sempre stato pieno di messaggi. A volte li odiavo addirittura quando scrivevano a raffica perché non riuscivo a fare altro. Allora stanca e sul punto di avere una crisi di nervi, decisi di andare al computer sulla mi scrivania accanto alla finestra. Volevo ricercare video sui cavalli, perché non sapevo come occupare il mio tempo. Così accessi il mio computer e aprii la pagina di you tube. Trovai il video di come si puliva un cavallo e presi un foglio per segnarmi il tutto. Sapevo che era solo una gran perdita di tempo, ma almeno scrivermi qualcosa su di loro mi faceva stare "meglio". Poi però mi venne un'altra idea. Perché non cercare qualche maneggio nelle vicinanze? Non ci pensai due volte e scrissi il nome del mio paese. Per fortuna il mio era un paesino che assomigliava ad una periferia e la cosa bella era che in bici ci mettevo solo dieci minuti per arrivare al mare. Non stavo più nella pelle e attesi impaziente la risposta sul monitor. Finalmente apparve il risultato: c'era un maneggio di nome Lo zoccolo dorato. C'era anche la mappa per arrivarci così decisi di stamparla. L'avrei letta dopo, ora volevo informarmi meglio su quel maneggio. Osservai meglio le foto, visto che quello era un vero e proprio sito della struttura, e mi accorsi che c'era il mare! Il maneggio e il mare si fondono perfettamente bene, pensai. Diedi uno sguardo ai cavalli e individuai alcuni dei loro manti: morello, sauro, baio. I miei preferiti erano i cavalli morelli. Poi da quanto erano alti e dalla loro struttura mi sembravano cavalli saltatori, ma non ne ero sicura. Fatto stava che erano stupendi. Passai tutto il pomeriggio a guardare foto su quel maneggio. Poi mi resi conto dell'ora che si era fatta e scesi giù ad attendere mia madre. Infatti arrivò dopo pochi minuti. La cena la preparava lei. Mangiammo della pizza, che aveva preso mentre ritornava da lavoro. Poi l'aiutai a sparecchiare e andai a letto, contenta di aver fatto qualche nuova scoperta. Avevo già un piano: l'indomani sarei andata alla ricerca di quel maneggio insieme a Bob.
   
 
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