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Autore: alessandroago_94    11/01/2018    8 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La percezione della plastica

LA PERCEZIONE DELLA PLASTICA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I sacchetti di plastica,

da pagare,

da scordare;

con il sacchetto di plastica

non ci si ferma alla fisica;

si procede alla biochimica,

si fa fronte all’inquinamento

e al portafoglio dà sollievo;

i due cent come rovina,

i due cent come una collina,

al di là di essa delusione,

frustrazione,

dei borsellini l’erosione,

unanime il grido di una Nazione.

Che fastidio parlare di sacchetti,

come fossero biscotti,

biscottini,

fronzolini,

che credono di prendere in giro

abiti firmati e facoltosi taccuini.

In Italia ci sono i fuoristrada

che alle due della notte rombano; faida,

e sale il prezzo della benzina,

salta la china,

sale il prezzo dell’autostrada,

e c’è ancora chi ci crede, comunque vada.

Si sta allora a parlare

del sacchetto di plastica da pagare,

più tasse da pagare,

più stipendi da dimenticare,

le imprese a fallire,

i giganti a poltrire,

a dormire,

chi li sveglia?

Il sonno dell’Italia

è come una massa di volubile plebaglia,

sonno eterno,

soffocato,

appunto,

dal sacchetto di plastica;

biodegradabile,

riciclabile,

profumato e tascabile,

che si rompe appena lo sfiori,

e guai se lo usi fuori,

che il vento te lo porta via,

sulla scia

del cambiamento;

del firmamento ne parlano

sedicenti astrologi;

non si ascoltano i geologi,

che dei movimenti delle placche ci avvisano,

ed io di notte ho paura,

che qualcuno bussi alla mia porta,

che qualcuno sfondi la mia porta,

di ladri ce ne sono ovunque;

increscioso, or dunque,

il commento per un sacchetto di plastica biodegradabile,

che al popolo fa salire la bile;

sensibile.

Lo ascolti anche tu?

È il tuo cellulare che squilla,

che bisbiglia,

sai, se risponderai una voce ti dirà

quello che tu vuoi,

la tua verità,

ti inviterà

a passare una notte con lei.

Sei al ristorante

è lei, la tua amante

che ti chiama,

lascia figli e sacchetto di plastica là,

corri, fratello, dimentica,

scordati la plastica,

non pensare alla fisica quantistica,

dimentica!

Perché il tuo sonno continuerà,

e i tuoi risparmi divorerà,

le sue grinfie allungherà

e di te nulla resterà,

perché il tempo è un amico che ti prende per mano

e la tua vita divora, piano piano,

non senti dolore

perché il tempo è indolore,

incolore,

un giorno resterà

solo terra e pietà

per te,

per me,

per noi tre,

che pensiamo alla plastica,

una scoperta fantastica,

che pensiamo all’amante,

che ci attende, aitante,

che pensiamo al cellulare,

che è come un fratello maggiore,

viene percepito come un fardello minore,

e che ci danniamo per i due centesimi,

nemici infimi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

 

 Ehm… non ho idea di cosa io abbia scritto questa volta, ho solo lasciato andare la mia creatività, suggestionata dalla questione che queste settimane sta facendo discutere un po’ tutti, e cioè quella riguardante i sacchetti di plastica a pagamento xD

In questo testo sono presenti riferimenti lampanti alle poesie precedenti, anche un po’ ironici, che mi hanno fatto sorridere mentre scrivevo il componimento, se così si può definire.

E… niente, cari, grazie per essere ancora qui, e scusatemi se la poesia non vi è piaciuta. Non è mia intenzione far polemica o altro, assolutamente, mi sono lasciato solo trasportare dall’ispirazione di un momento.

Grazie ancora, alla prossima ^^

 

 

 

   
 
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