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Autore: Khailea    12/01/2018    1 recensioni
[][Star vs. the Forces of Evil]In guerra nessuno è completamente vincitore. Ciascuno deve sopportare numerose perdite per arrivare ad ottenere i propri obbiettivi, c'è però anche la timida voce di qualcuno che chiede la pace, anche se per arrivare a questa prima si dovrà dare prova della propria fiducia.
Il pensiero che un mostro alloggi nel palazzo della famiglia Butterfly sembra impossibile, ma attraverso i suoi occhi si potrebbe svelare quali siano le ombre e le luci al suo interno.
(Quarta ed ultima parte della storia riguardante un mio OC, questa sarà divisa in più capitoli, la parte precedente è Everything for you)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E' da molti anni che le mie notti non sono più guidate dai sogni, il mio corpo è in grado di riposare senza essi ma il tempo che trascorre può sembrare incredibilmente corto o esageratamente lungo.
Non sono riuscita ad addormentarmi nel letto che avevano fatto per me, mi sentirei in torto nei confronti degli altri mostri che devono dormire a terra, per questo motivo mi sono sistemata sotto la finestra, ma sento qualcosa che non va.
E' come se sentissi una presenza che tuttavia non è abbastanza forte da farmi svegliare, se non quando ormai è troppo tardi.
Un dolore lancinante mi prende entrambe le gambe e spalancando gli occhi mi rendo conto della causa del mio dolore, due lance sono conficcate nelle mie ginocchia abbastanza in profondità da averle trapassate.
Il sangue bloccato da esse è visibile solo dalle punte gocciolanti che macchiano il pavimento, trattenendo un urlo cerco di guardarmi intorno per vedere se i miei assalitori sono ancora qui ma è tutto inutile, sono completamente sola.
Sapevo che non avrei dovuto addormentarmi ma sarebbe stato rischioso mostrarmi debole, stringendo i denti con tutta la forza che ho afferrò il primo manico di una delle due lance e cercò di tirare dalla parte opposta.
-Gnh!-
E' un dolore insopportabile ma devo assolutamente toglierla, quasi trattenendo il fiato do un forte strattone che riesce a levare quasi completamente la punta, l'ultimo pezzo scivola via dalla mia carne facilmente, come un semplice ago.
Respirando profondamente lancio l'arma a terra asciugandomi la fronte madida di sudore, non ho indossato nulla da ieri per cui non devo preoccuparmi di sporcare gli abiti.
Forse con meno fatica riesco a togliere l'altra lancia, infondo ho già raggiunto il massimo del dolore, non penso di poterlo superare al momento, rimango a terra giusto il tempo di rigenerare le mie ferite.
-Codardi bastardi...-
Non sono nemmeno capaci di combattere quando sono sveglia, anche se dubito il loro intento fosse di uccidere, mi vergogno però di non esser stata in grado di svegliarmi, sono ancora troppo inesperta...
Stringendo i denti raccolgo entrambe le armi e m'avvicino alla porta.
-Avrei dovuto farlo fin da subito, non ne lascerò nessuno.-
Prima di poter aprire la porta però un pensiero mi blocca, è la cosa migliore da fare?
Anche se non condivido questo pensiero sono qui per un motivo di pace, e gli unici momenti in cui ho ucciso era sotto ordini di Toffee.
Frustrata appoggio la testa contro la porta cercando una risposta, ma non penso di potercela fare.
-Dopo tutto ciò che hanno fatto...questa sarebbe stata l'occasione migliore. Vorrei tanto poter ricevere vostri ordini per sapere quale sia la cosa migliore da fare, non posso pretendere d'entrare nei vostri pensieri ed agire di mia iniziativa.-
Lascio cadere a terra le lance sospirando, mi basterebbe anche un semplice segno, posso solamente parlare ma non posso comunicare con lui.
Da oggi però starò ancora più attenta, non ho intenzione di lasciare che m'attacchino così facilmente, dovranno fare di meglio per riuscirci.
Dopo essermi rimessa i miei abiti rimango ferma vicino alla porta con gli occhi chiusi, è ancora notte quindi dubito che Toffee sia sveglio a guardare ciò che è successo, non posso uscire dalla mia stanza o sarebbe un invito ad attaccarmi, non posso nemmeno girare da sola per il castello visto anche che devo seguire la principessa.
Nel più completo silenzio lasciano che le ore trascorrano fino a quando l'intero castello non si sveglia, riesco a sentire ogni passo provenire all'esterno della mia stanza ed ogni mormorio, solamente uno però si è fermato esattamente oltre la mia porta.
Dopo qualche minuto in cui ogni cosa resta invariata apro la porta incontrando lo sguardo di Moon, sobbalza leggermente a causa della sorpresa ma non perde il suo atteggiamento calmo.
-Sei venuta perché devo seguirti?-
Non intendo usare alcun tono servile, per me è solo una ragazzina.
-Si...credevo dormiste.-
Senza risponderle esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle, non ha bisogno d'altri convenevoli visto che inizia a camminare lungo il corridoio, a mia volta la seguo in silenzio.
L'unico vantaggio che posso trarre dalla situazione è conoscere questo luogo. Dopo salendo numerose scale arriviamo finalmente nella stanza dove probabilmente si terrà la sua prima lezione, entrando non mi pare ci sia però nulla che possa istruirla, solo una sedia ed una lavagna dall'altra parte della stanza.
Oltre a questo non c'è assolutamente nulla.
Personalmente non ho ricevuto una particolare istruzione ma da ciò che so' tutta questa situazione non è esattamente la migliore.
-Se desideri posso chiedere un'altra sedia.-
Dice sistemandosi sulla propria, prima che possa rispondere però una voce squillante che mi fa quasi venir voglia di tapparmi le orecchie la contraddice.
-E' troppo tardi principessa, dobbiamo studiare e non ammetto interruzioni.-
Il suo insegnante è un omuncolo dal viso tondo vestito con un pomposo abito giallognolo, il cappello che indossa sembra ricoperto quasi interamente di piume, mi lancia un'occhiataccia ma io non vi bado più di tanto.
-Tra non molto principessa compirete quattordici anni ed erediterete la bacchetta di vostra madre, per questo motivo ripasseremo le radici della vostra famiglia. In modo che possiate prender esempio dalla magnificenza delle vostre antenate.-
Vorranno far in modo che diventi come tutte loro, delle assassine che pensano solo all'immagine, tuttavia potrebbe essere utile scoprire qualcosa di più sui Butterfly.
-Un merito importante è da dare ad Urania, la prima regina di Mewni, una donna semplice quanto meravigliosa che è stata in grado con le sue capacità di arrivare indenne da un luogo lontano fino a questa terra piena di mostri, se non fosse stato per lei sarebbe stato molto più complicato tener loro testa ed arrivare a sconfiggerli. A quel tempo non possedevamo le attuali conoscenze nella guerra ma a confronto loro eravamo, e siamo, decisamente superiori.-
Non batto ciglio alle parole dell'uomo, sono cose che ho già sentito e certamente anche la principessa, questa però sembra essere decisamente a disagio.
-Da quel giorno è iniziata una dura lotta contro i mostri durata per quasi tutta la vostra stirpe, molte sono state le vittorie e quasi nulle le sconfitte, ma non si è riuscito ancora a far prevalere una fazione. Effettive svolte sono arrivare con la nascita di Solaria, dal primo giorno si è sempre dimostrata una guerriera temeraria che è vissuta nel periodo più nero contro i mostri. La sua invincibile forza ha dato modo di sterminare molte di quelle creature che avevano tentato ancora una volta di ribellarsi, da quelle battaglie fortunatamente non si sono mai più ripresi del tutto. Ogni vostra antenata ha comunque dato modo di restringere la loro area, come ad esempio vostra nonna Diana, la cacciatrice, grazie alla quale sono state recuperate numerose aree attorno alla foresta.-
Forse questa è la parte che mi tocca di più, socchiudendo gli occhi rivedo per l'ennesima volta il mio mondo bruciare, solo dopo questo fatto ho iniziato a scoprire la storia dei mewmans.
Per secoli i genitori della mia razza hanno cercato di tener nascosta la realtà della guerra ai piccoli, per evitare che questi crescessero nella paura, solamente raggiunta una certa età svelavano loro la verità.
Per questo motivo credevo che mostri e mewmans tentassero ancora di vivere pacificamente, erano cose accadute forse secoli e secoli prima ma gli adulti hanno fatto in modo che sapessimo solo questo, è stato come se mancasse un arco temporale di centinaia di anni.
Io sono nata durante gli ultimi anni che coinvolgevano i tentativi della regina Diana di ottenere tutte le foreste, praticamente le uniche cose rimasteci.
Trascorrono così almeno un paio d'ore durante le quali l'insegnante continua a spiegare una ad una tutte le regine del passato, tenendo un tono particolarmente marcato sulle loro azioni contro i mostri.
Ha perfino utilizzato un libro pop-up sulla loro festa, la Mewnindipendenza.
Lunanon emette nemmeno un fiato ma vedo ancora dell'disagio in lei.
-Ha qualche domanda?-
-Nessuna...-
-Ne sono lieto, non mi aspettavo di peggio da lei d'altronde, è una persona che capisce le cose molto in fretta. Al contrario forse d'altri che impiegano molto più tempo, forse anche per questo non ho preoccupazioni a raccontare la storia vicino ad un...mostro.-
Crede forse che provocazioni così piccole bastino?
Non penso però che rinuncerà ad irritarmi.
-Professore la lezione è conclusa?-
-Certo, ve lo siete meritato. Infondo nessuno potrebbe ribattere alla realtà dei fatti, o sbaglio?-
Credo di non poter evitare di rispondere alla sua domanda stavolta.
-No, assolutamente. Anche se ha uno strano concetto di realtà dei fatti.-
-Come scusi?-
Chiede guardandomi irritato, anche Lunasembra sorpresa e forse interessata.
-Beh è indiscutibile la potenza della vostra prima regina, discutibile però è il modo in cui raccontate i fatti. La storia dei mostri infatti risale a molti secoli prima del vostro arrivo, non posso negare che come civiltà eravamo alquanto arretrati rispetto a voi ma la presenza dei miei antenati dimostra che non siete stati i primi ad arrivare qui. E questo porta ovviamente ad un'altra questione, è giusto dire che siamo stati noi a tentare di cacciarvi o prendere le "vostre" terre.-
-Che insolenza...non penso però di dover esser molto sorpreso. Mettiamo come dite voi per ipotesi che foste vissuti qui da prima, nonostante questo siete stati voi ad attaccarci per cacciarci.-
-Forse dovrebbe dare un'occhiata al suo stesso libro, è incredibile il modo in cui rappresenti ciò che è accaduto.-
-Cosa significa?-
Chiede stavolta Luna con lo sguardo leggermente corrugato.
Avvicinandomi con calma apro il libro mostrandoglielo, la pagina raffigura dei giganteschi cavalieri armati contro tre piccoli mostri, già feriti e disarmati.
-Vi sembra uno scontro equo?-
Strappandomi il libro dalle mani l'uomo lo richiude con uno scatto, è completamente rosso dalla rabbia e sembra sul punto di esplodere.
-Se ne vada prima che chiami le guardie!-
-Professore!-
Anche la ragazza si alza visibilmente irritata, guardandola l'uomo cerca di ricomporsi ma è ovvio mi detesti.
-La lezione è finita.-
Non ho certo bisogno del suo permesso per andarmene, e non intendo nemmeno abbassare lo sguardo di fronte ai suoi modi.
Una volta uscita dalla classe però avverto i passi della principessa molto vicini ai miei.
-E' vero quello che hai detto?-
-Ha importanza?-
La loro verità è quella che conta infondo, è sempre stato così.
-Per me lo è.-
Sembra veramente convinta di questo pensiero, anche se non ne capisco l'interesse.
-Allora sì, il punto di vista dei mostri è molto diverso dal vostro.-
-Potresti parlarmene?-
-Perché dovrei?-
Chiedo fermandomi, lei è una mewmans, e non una qualsiasi, il suo interesse per queste cose potrebbe metterla nei guai. Sembra rendersene conto e si morde il labbro inferiore per qualche secondo.
-Perché...quando sarò regina...non voglio commettere gli stessi errori del passato.-
Reputa errori forse i massacri che hanno compiuto?
Sarei troppo ottimista a pensarlo, soppeso brevemente le sue parole prima di risponderle.
-Non penso che parlare in un corridoio pieno di soldati sia la cosa migliore, se ha reagito male il professore è facile immaginare cosa farebbero loro.-
-Si, non capisco però che bisogno c'è di far così.-
-Certe volte la verità può avere conseguenze scomode. Prova a riflettere, il regno ha da sempre l'immagine dei mostri come crudeli e cattivi mentre le vostre regine sono pure e gentili, hanno tutti la massima fiducia in voi e l'odio nei nostri confronti. Cosa accadrebbe se si venisse a scoprire che non tutto è come sembra?Verrebbero messi in dubbio anni ed anni di storia, la fiducia che avete costruito potrebbe frantumarsi con estrema facilità. Avete creato una situazione ottimale ma anche fragile, qualsiasi cosa potrebbe disturbarla e cercano d'evitarlo.-
-Mh...questo però non significa che io non possa conoscere entrambe le versioni. Se andassimo da un'altra parte me lo racconteresti?-
-Forse, ma adesso avrai altre lezioni.-
-No, per il momento posso riposare. Potremmo andare in giardino.-
Facendo spallucce mi limito a seguirla, se è così desiderosa sentire anche l'opinione di un mostro non la fermerò, ma non penso di poter credere che ne sia veramente interessata.
Percorrendo per la seconda volta le scalinate arriviamo davanti ad un grosso portone lasciato aperto, oltre questo si può vedere un meraviglioso giardino fiorito al cui centro è stata sistemata una fontana con una statua che spruzza dell'acqua, ai lati di questa due piccoli cespugli di rose sono in piena fioritura ed alcuni petali caduti nell'acqua si muovono dolcemente seguendo le increspature provocate da alcune gocce.
Il giardino è circondato da delle alte mura provvisti di alte inferriate che permettono di vedere fuori da esso, sotto ciascuna sono presenti degli altri cespugli sprovvisti tuttavia di fiori.
Al fianco sinistro del giardino c'è un gazebo circondato da alcuni splendidi alberi, ci sono alcune panchine sotto cui sedersi all'ombra.
Oltre all'entrata che abbiamo appena superato c'è anche un'altra porta che tuttavia è chiusa con due grosse catene ed un lucchetto, mi chiedo quale sia il motivo.
-Possiamo sederci sulle panchine.-
Annuendo la seguo sistemandomi assieme a lei su una di queste, non avrei mai creduto che un giorno mi sarei seduta assieme ad un Butterfly, senza nemmeno cercare di ucciderla.
Ripenso a ciò che è successo questa notte, perfino lei avrebbe potuto cercare di mandare delle guardie nella mia stanza per ferirmi, se non sto reagendo è solo per non rischiare di far sfigurare Toffee.
Guardandomi intorno osservo le rose chiedendomi cosa avrebbe pensato lui di tutto questo.
-Cosa vorresti sapere?-
-Prima hai detto alcune cose riguardo la guerra, fatico a pensare che i miei antenati possano aver fatto ingiustamente del male a qualcuno, ci siamo sempre impegnati per far vivere le persone in pace, tuttavia non mi sento d'escludere a priori questa possibilità. Se c'è una guerra ci possono essere vari motivi, e voglio conoscerli, infondo spesso la verità è tra le due campane.-
E' più matura di quanto avessi pensato, sono sorpresa anche dal suo atteggiamento al momento, al contrario del suo professore non sembra così restia nel parlarmi.
-Mh...non conosco i dettagli come i vostri libri.-
-Non importa.-
-D'accordo...da quanto ho scoperto nel corso del tempo una volta Mewni non aveva un nome, lo ricevette all'arrivo dei mewmans, prima d'allora i mostri vivevano in luoghi modesti, foreste, laghi, montagne, ogni cosa che poteva essere un rifugio insomma. Non avevamo molte conoscenze quindi dovevamo restare uniti per sopravvivere, un giorno poi voi siete arrivati dal nulla e come per voi il nostro aspetto era raccapricciante lo era anche per noi. Non avevate altro che una morbida pelle rosa, piccoli denti, nessun'artiglio, niente che si fosse mai visto. Ma avevate le armi. Penso sia stato completamente naturale l'inizio di una guerra, voi avete pensato fossimo solo dei mostri e che avremmo potuto uccidervi, noi invece che ci avreste rubato tutto, come poi è successo.-
-Ma se ci siamo difesi allora non è esatto dire che ve lo abbiamo rubato. E' come se aveste accettato di giocare ad una partita con una posta molto alta.-
-Forse sì, ma non c'è nemmeno stato mai altro modo per giocare. La vostra prima regina ha permesso la morte di migliaia di mostri, se non di più, quella festa che voi chiamate Miunindipendenza noi lo chiamiamo il grande massacro dei mostri, non è un giorno di gioia ma di dolore per tutto ciò che abbiamo perso. Da quel momento voi non avete mai smesso di seguire le sue orme. Le nostre prime dimore furono occupate da voi ma con ogni regina la storia si è ripetuta, non avete mai smesso di vederci come mostri, avete sempre cercato di eliminarci.-
-Voi non tentate di fare lo stesso?-
-Non posso parlarti per i soldati d'allora, se i ruoli fossero stati invertiti voi non avreste cercato di riavere tutto indietro?-
-Probabilmente...-
-Non tutti i mostri sono come pensate voi.-
-Questo...penso d'averlo già capito. I soldati mi parlavano di creature terrificanti, senza morale o sentimenti, nemmeno ragione. Però tu non sembri così. Ma nemmeno tutti i mewmans sono come li credi tu.-
-Fino ad ora non ho avuto modo di vedere altro.-
-Beh ora c'è mia madre...e ci sono anche io.-
Lei?
Può anche essere matura ma infondo è solo una ragazza, per quanto riguarda la madre...sono ancora combattuta in verità.
Rimaniamo in silenzio a lungo prima che lei riprenda a parlare.
-Se è vero che quando vi abbiamo attaccato eravate disarmati perché nelle lezioni mi hanno sempre detto che non era così?-
-Riguarda sempre il discorso sulle verità vantaggiose.-
-Ma si sarebbero potute evitare così tante morti...se invece che lottare avessimo provato da subito a cercare la pace forse sarebbe stato diverso.-
-Le cose non possono cambiare.-
Dico freddamente, si possono fare ipotesi ma non si può cambiare il passato, si possono fare propositi ma alla fine le cose resteranno sempre le stesse, la mia permanenza qui me lo ha già dimostrato.
Prima che possa parlare arriva anche una seconda prova.
-Principessa!-
Un gruppo di soldati armati sta correndo nella nostra direzione, probabilmente pensando che io stia per ferire la ragazza.
Luna rapidamente si alza cercando di fermarli ma questi ormai arrivati la superano attaccandomi, sono in cinque e tutti puntano le spade contro di me.
Con un salto entro nel cespuglio alle mie spalle impendendo che le lame mi colpiscano, qualche rametto rotto è un buon prezzo da pagare.
Rapidamente esco da questo giusto in tempo prima che uno dei soldati tenti un fendente al mio fianco, con la coda mi attorciglio al suo braccio cercando di stringerlo abbastanza da fargli cadere l'arma ma l'arrivo di un suo compagno mi porta nuovamente a fuggire.
-Fermatevi!-
Solo dopo il suo ennesimo urlo si fermano, senza tuttavia riporre le armi.
-Che state facendo!Stavamo solo parlando!-
E' la prima volta che vedo un reale perdere la calma, piccola com'è è quasi divertente.
-E' per la vostra sicurezza, non è il caso di dare così tanta confidenza ad un mostro, avrebbe potuto ferirvi.-
Cerca di giustificarsi una delle guardie, sorridendo faccio qualche passo avanti.
-Giusto principessa, avrei potuto mangiarvi in un sol boccone o affilare le unghie sul vostro viso. Infondo sono solo un mostro no?-
Lo sguardo di Luna raggela, sposta lo sguardo da me alle guardie più volte prima di mordersi nuovamente le labbra nervosamente.
Con grande sorpresa di tutti mi si avvicina e mi prende la mano iniziando a trascinarmi via dal giardino, senza dare alcun ordine alle guardie.
Per un po' la lascio fare ma quando mi sembra di star girando intorno la fermo.
-Hai una meta precisa?-
-No...-
La sua voce è molto bassa, non mi guarda ma non sembra intenzionata a lasciarmi la mano, nonostante io non stia facendo alcuna presa.
-Noi non siamo persone cattive...-
Questo è il normale pensiero di una ragazzina, non so però come poterle rispondere, non ho necessità di rincuorarla ma nemmeno di ferirla.
Forse si rende conto che il continuare a tirarmi è alquanto inappropriato e mi lascia andare.
-Non penso d'aver bisogno d'altre lezioni oggi.-
La cosa non mi tange particolarmente, non vedo il motivo per cui abbia dovuto dirmelo ad alta voce.
-Vorrei scusarmi per il comportamento delle guardie, immagino che mia madre avrebbe detto lo stesso se fosse stata qui. Se non ti disturba potrei portarti in luoghi più tranquilli, le stalle ad esempio. -
-Perché no.-
Un vantaggio dei mewmans sono anche i loro destrieri, tendono ad allevarli in luoghi chiusi in modo da evitare vengano usati dai mostri. Potrei capire da quest'esperienza come li crescono e se c'è qualche modo per sabotarli.
Dal punto in cui siamo non sembra volerci molto per raggiungere le stalle, si trovano ovviamente fuori dal palazzo e sono composte da una serie di piccole case in legno, il terreno attorno è circondato da della paglia.
-Anche tu e la regina avrete dei destrieri.-
-No mia madre non è mai stata interessata a cavalcare. Io...ho Chancey.-
Sembra quasi imbarazza, non ne vedo il motivo però, gli unicorni da guerra infondo non vengono usati esclusivamente da cavalieri.
Un belare allegro però interrompe questi miei pensieri, un grosso caprone dal pelo grigio e gli occhi gialli è comparso all'improvviso dalla porta della stalla ed è saltato addosso alla principessa.
Questa imbarazzata in un primo momento cerca di mantenere la serietà ma non appena il caprone inizia a leccarle il viso non può più trattenere le risate.
-Chancey che ti è preso!-
Dopo il caprone arriva un giovane ragazzo che tuttavia non ha l'aria di qualcuno che lavori nelle stalle, è vestito con un abito tipico da nobile di colore azzurro, se si facesse una descrizione generale di lui potrebbe sembrare il classico principe che varie principesse cercano, biondo con gli occhi azzurri.
Tuttavia è decisamente più basso rispetto anche solo alla principessa, le guance sembrano come quelle dei bambini appena nati, il fisico rotondo sembra solo a tratti quello di un cavaliere.
-Oh cielo principessa Luna!Mi dispiace tantissimo!-
Non sembra essersi minimamente accorto della mia presenza, ha subito notato lei ed il viso è diventato rosso come un peperone.
-Va tutto bene River.-
Solo dopo averla aiutata a rialzarsi ed aver spostato il caprone il ragazzo mi guarda, in un primo momento sobbalza e s'irrigidisce ma non c'è nessun'altra particolare reazione oltre a questa.
-Voi...dovete essere il mostro che la regina sta ospitando.-
-Precisamente.-
-Molto piacere allora io sono...-
Sembra incredibilmente impacciato, prima ha cercato di darmi la mano in segno di saluto, poi all'ultimo la portata quasi alla testa come se salutasse un soldato, poi si è quasi inginocchiato come si fa davanti alle dame. E' un ragazzo decisamente curioso, noto che Luna lo sta guardando con uno strano sorriso.
-Em...io sono  River Johansen, primogenito della famiglia Johansen. Anche io alloggio al palazzo della regina come ospite.-
-Capisco.-
Dico brevemente spostando lo sguardo sulle stalle, non sembra ci siano altre persone all'interno.
-Come mai siete qui comunque?-
-Le stavo mostrando il castello ed ho pensato che le stalle fossero un buon posto da cui iniziare.-
-Oh ottima idea!Conosco perfettamente ogni animale ed il metodo migliore per cavalcarli, potrei stare un po' con voi se non vi è di disturbo.-
Credo che la proposta sia riferita più alla principessa che a me, se veramente sapeva molte cose su quegli animali però era solo un vantaggio, dubito poi che se avesse intenzione di lottare potrebbe ferirmi.
-Quanti unicorni da guerra ci sono qui?-
-Nelle stalle ci sono solo gli unicorni dei generali, saranno una cinquantina circa. Preferiscono che vengano allevati nel modo migliore, gli altri si trovano in altre zone.-
-Che cos'anno di particolare questi?-
-Vengono nutriti con il miglior mais, sono decisamente più veloci e forti soprattutto alle zampe.-
-Quindi utilizzate lo stesso mais che mangiate?-
Chiedo al ragazzo incuriosita, mi risponde tuttavia la principessa intenta a trattenere il caprone.
-No abbiamo vari cambi divisi per ogni necessità.-
-Proprio così, quelli più vicini servono per le persone mentre invece il mais per gli animali può anche esser trasportato per qualche giorno su dei carri.-
Questo è molto interessante, il mais è un alimento molto importante che però coltivano solo i mewmans, se potessimo intercettare questi carri potremmo averne anche tra i nostri soldati. Entrando nelle stalle osservo i vari unicorni, tutti hanno varie cicatrici ma guardandoli sento il forte desiderio di tagliar loro gli zoccoli. Sono certa siano stati addestrati anche per calpestare le teste dei mostri, come infondo ho visto fare tante volte.
-Voi siete una septarian non è vero?-
Chiede all'improvviso River sorridendo leggermente.
-Esatto.-
-Mi è stato raccontato avete delle capacità di rigenerative incredibile, per questo siete così importanti durante gli scontri.-
-Sembri ben informato su molte cose.-
Osserva Luna colpita.
-Beh infondo è sempre importante conoscere le persone con cui si lotta, anche se questo è un caso molto diverso. Non avrei mai creduto un giorno d'arrivare a parlare in questo modo con un mostro.-
-Eppure non sembri così restio al farlo.-
Dico guardandolo, alcune sue caratteristiche sono decisamente simili a quelle di Luna, al momento la maggior è un'inaspettata ingenuità.
-Mentirei se dicessi che ripongo della fiducia nei mostri, ma se siete qui per volere della regina un motivo ci sarà, ed anche Luna non sembra essere molto a disagio. Al momento non siamo in una battaglia e nemmeno nemici quindi cerco solo d'essere me stesso.-
-E' molto maturo da parte tua River.-
 Il viso della principessa si è addolcito parlando con il ragazzo, sembrano molto in sintonia tra di loro.
Tutti questi pensieri pacifici che hanno però credo siano dettati dalla loro inesperienza, ovviamente rispetto ai loro coetanei devono essere più saggi ma tendono anche ad essere troppo ottimisti.
M'allontano quanto basta da non sentire le loro conversazioni, per il momento ho scoperto ben poco ma almeno conosco già dove si trova il giardino e le stalle, queste in particolari hanno una certa rilevanza visto gli animali al loro interno.
Purtroppo non tardano ad arrivare delle nuove guardie, anche se sembrano avere tutta l'intenzione d'attaccarmi però si limitano solo a fissarmi.
-Principessa la regina vorrebbe parlare con voi.-
-Adesso?-
-E' molto importante.-
Sospirando la ragazza iniziò ad allontanarsi dalle stalle con fare rassegnato, dal suo viso probabilmente conosceva già il motivo per quell'incontro ma non sembrava renderla così felice.
River fece per salutarla ma si fermò subito, forse pensando che davanti a dei soldati non fosse il caso d'esser così informale nei confronti della principessa.
I soldati però rimangono dove sono fissandomi disgustati, anche River avverte la tensione creatasi e sembra tentar di voler rimediare.
-Em...non conosco molto bene il castello ma se volete rimanere qui per un po' potrei spiegarvi altre cose se ne avete bisogno.-
-Principe non perda tempo con un mostro, qualsiasi cosa stia tentando d'insegnarle non ha un cervello abbastanza grande per contenerlo.-
-Non penso ci sia bisogno d'esser così offensivi...-
Sembra quasi più risentito lui di me.
-Non preoccuparti, infondo sanno abbaiare solo quando i loro padroni non sono vicini.-
-Bada a come parli mostro, o ti taglierò la lingua.-
-Hey hey!Non è per questo che la regina l'ha fatta venire qui!-
I soldati hanno già le mani sulle spade, non sembrano interessati al discorso del giovane che continua a ribattere. Una voce terribilmente irritante tuttavia li blocca.
-Che succede qui?-
La voce appartiene a Mina Loveberry, non mi sorprende quanto sappia essere irritante.
-Assolutamente nulla signora.-
-A me non sembra proprio. Anzi, sembra che qualcuno stia infastidendo i miei soldati.-
-Cosa sta dicendo!Semmai è il contr...-
-Principe River la prego di non mettersi in mezzo, se questo mostro continuerà in questo modo  sarò costretta ad intervenire senza alcuna esitazione.-
-Si lo sanno tutti che voi soldati non esitate mai ad uccidere qualsiasi mostro.-
-Com'è giusto che sia. Per il momento però riferirò semplicemente il tuo comportamento alla regina, vedremo per quanto godrai della sua protezione.-
-Loveberry questa è un'ingiustizia!-
Le parole del ragazzo vennero per l'ennesima volta ignorate, sento le mani fremermi dal desiderio di colpire tutti quanti ma devo trattenermi.
Fissandola con odio non rispondo a nessuna delle sue provocazioni.
-Tipico, non c'è nemmeno un briciolo d'orgoglio. Questo è il mio ultimo avvertimento mostro, vedi di non infastidire più i miei soldati.-
Ringhiando la guardo allontanarsi insieme ai suoi uomini, quella dannata...sa benissimo che non posso fare nulla, non sono così stupida da agire nella tana del nemico.
Una volta che sono fuori dal mio campo visivo inizio a mia volta ad allontanarmi, purtroppo per River questa giornata è piena di momenti in cui la gente lo ignora. Non intendo vagare alla cieca per il castello, percorrerò alcuni corridoi e tornerò nella mia stanza.
Vorrei essermi però accorta prima che qualcuno fin troppo vicino mi stava osservando...
   
 
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