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Autore: dirkfelpy89    14/01/2018    1 recensioni
Sette allievi Auror ed il loro istruttore Ron Weasley, partecipano ad il "Progetto Owen", una settimana di studio e allenamenti in vista degli esami finali sulla piccola Marlott Island. Misteriosamente però, gli auror iniziano a morire, uno dopo l'altro. Chi sarà il colpevole?
"Questa storia partecipa al contest "Chi ben comincia è a metà del prologo" indetto da BessieB sul forum di EFP".
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Otto Piccoli Auror


Cap 4 … E CASTIGO

Ron si chiuse stancamente la porta alle spalle. Si spogliò, si mise il pigiama e rimase a sedere sul letto. Era inutile dormire, non ci sarebbe riuscito.
Era tornato in servizio da circa due mesi, da allora ogni giorno era un incubo per lui. Non riusciva a guardare quei giovani allievi senza pensare ad Arnold… al fatto che fosse stata colpa sua…

Frank osservava il mare. Tempo due giorni e avrebbe fatto tempesta, se lo sentiva. E sentiva anche un’altra cosa. Che quella voce maledetta lui l’aveva già ascoltata da qualche parte… ma dove…

Alec si stese a letto. Non poteva ancora credere a quello che era accaduto. Quella accusa così falsa… non non poteva essere opera del ministero…Arnold era una persona fantastica, buono, sempre disponibile, la sua perdita aveva duramente colpito il dipartimento. ma allora chi?

Rose si svegliò di soprassalto. Osservò l’orologio. Erano le 9 di mattina.
Aveva sognato Arnold. Quasi ogni sera rivedeva la sua morte in sogno, ed ogni mattina si svegliava con un peso enorme sullo stomaco.
Dopo essersi lavata e vestita, scese in cucina.

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Tutti i suoi compagni erano già svegli. Alec e Frank armeggiavano fra i fornelli, Marcus e Jack stavano già mangiando uova e bacon mentre Sillus era intento a leggere il giornale. Louise sedeva da sola, fumando una sigaretta.

“Ciao Rose! Toast o uova strapazzate?” chiese Alec, chino sui fornelli.
“Un toast andrà bene… non ho molta fame” rispose la ragazza, sedendo accanto a Sillus.
“Agli ordini” rispose Alec, prendendo delle fette di pane.

Dalla porta finestra che dava sulla terrazza sbucò Ron.
“Buongiorno ragazzi! Bene, fate colazione, vi servirà un bel po’ di energia!”
“Qual’è il programma di oggi?” chiese Frank, mettendosi a sedere.
“Fra un’ora, alle 10, faremo la prima esercitazione pratica fino a mezzogiorno. Poi riposo, pranzo. Dalle 3 alle 6 nuove esercitazioni sia scritte che pratiche. Riposo e cena. La sera sarete liberi”
“Giornate belle toste” esclamò Jack.
“Già. Ma non siamo qui in gita di piacere, signor Grimm” rispose Ron “Forza, finite e preparatevi. Appuntamento al campo esercitazioni!”

I ragazzi terminarono la colazione, poi salirono nelle rispettive camere e si cambiarono, indossando l’uniforme da allievi auror.

-----------

Per le 10 gli allievi si riunirono in un piccolo campo poco distante.
Era piuttosto grande e potevano vedere diversi strani manichini, percorsi ad ostacoli di tutti i tipi. Un vento forte e secco spazzava l’isola, grosse onde bianche si formavano al largo.

“Bene eccovi qui!” li accolse Ron, sorridente “In questo campo parteciperete alle varie esercitazioni pratiche. Come potete vedere, ci sono percorsi di agilità, tutto l’ideale per allenarvi al massimo”.

L’uomo fece avanzare il gruppo oltre una piccola staccionata, fino ad arrivare ad un piccolo spiazzo dove si trovavano una decina di strani manichini, ognuno con una bacchetta in mano.

“Cosa…”
“Cosa sono, signorina Greenwood?” la interruppe Ron “Bene, vi dovrete esercitare con le maledizioni e con i duelli, ma come potete farlo? certo non potrete scagliarvi maledizioni a vicenda!”
“Peccato” sibilò Louise.
“Ti ho sentito signorina Grimm” la reguardì l’uomo “La risposta sono questi manichini magici innovativi! Sono di mia invenzione” ammise con una punta di orgoglio nella voce “Sono dotati di bacchetta e potrete duellare con loro, senza problemi!”
“Con dei… manichini?” chiese Marcus, dubbioso.

“Sono molto bravi e veloci. Avversari ostici questi manichini, fidatevi di me” Ron estrasse la bacchetta “Ci ho messo tutta la mattina e settarli in maniera corretta, ma ne vale la pena. Ora, uno alla volta vi posizionerete davanti ad un manichino e lo accenderete. Questi vi lanceranno un incantesimo, che voi dovrete parare. Poi sarà il vostro turno attaccare. Inizieremo con incantesimi semplici, vi darò una dimostrazione”

L’uomo si mise davanti al primo manichino. Sorridendo ai ragazzi, brandì la bacchetta verso il manichino e disse “Succendo”
Gli occhi del manichino si accesero, diventando rossi fuoco, la bacchetta si mosse.

“Ecco, adesso dovrebbe lanciarmi uno Stupeficium” dichiarò Ron, rivolgendo al gruppo un sorriso ironico.

“Avada Kedavra”

Un getto verde scaturì dalla bacchetta del manichino. Ron fece appena in tempo a rendersi conto di cosa stava accadendo.
Il getto lo colpì in pieno petto. la luce scomparve dagli occhi dell’uomo che cadde a terra emettendo un ultimo flebile lamento.

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Il silenzio cadde sul gruppetto che rimase immobile, troppo increduli per quello che avevano appena visto.

Louise fu la prima a reagire. Si chinò su Ron, estrasse la bacchetta e mormorò “Reinnerva”
Niente.

La ragazza si rialzò lentamente, poi guardò il gruppo.
“E’ morto”

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Eh sì il primo piccolo mago ci ha lasciato. E che piccolo mago.
Mi è dispiaciuto molto far morire Ron per primo, ma la cosa avrà senso fra qualche capitolo.

Niente, ringrazio paige95 per la recensione e tutti quelli che hanno messo fra le seguite, alla prossima :)

  
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