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Autore: dirkfelpy89    11/01/2018    1 recensioni
Sette allievi Auror ed il loro istruttore Ron Weasley, partecipano ad il "Progetto Owen", una settimana di studio e allenamenti in vista degli esami finali sulla piccola Marlott Island. Misteriosamente però, gli auror iniziano a morire, uno dopo l'altro. Chi sarà il colpevole?
"Questa storia partecipa al contest "Chi ben comincia è a metà del prologo" indetto da BessieB sul forum di EFP".
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Otto Piccoli Maghi


Cap 3 DELITTO...

Alle otto, gli auror si presentarono in sala da pranzo, tutti vestiti elegantemente.
Ron ed Alec servirono le pietanze che erano già state preparate.
La cena fu magnifica, le pietanze buonissime, il vino elfico forte al punto giusto.

Sillus improvvisamente notò “Ehi guardate il centrotavola! Sono otto statuette! Hanno anche delle piccole bacchette magiche…”
“Otto piccoli maghi!” esclamò Frank “Proprio come la filastrocca appesa in camera mia…”
“C’è anche nella mia” disse Ron “La scisse Marlott, il vecchio proprietario dell’isola”
“Divertente!” borbottò Marcus.
“Che cosa stupida” sibilò Louise.

Terminata la cena i ragazzi andarono nel grande salotto, mentre le due ragazze rimasero a preparare i caffè.
Una volta che questo fu pronto, gli otto si misero a sedere nelle comode poltrone del salotto, gustandosi un ottimo caffè.

Il loro sguardo cadde su un disco, adagiato su di un tavolino. C’era un biglietto sopra “Questo disco contiene istruzioni di primaria importanza. Deve essere ascoltato la prima sera.”

Ron si accigliò “Non… non ne sapevo niente. Alec… vai a metterlo sul grammofono, per favore”
Alec si alzò, prese il disco e andò a metterlo sul vecchio grammofono appoggiato su uno dei tanti tavolinetti.
Ci fu un istante di silenzio, poi la Voce risuonò per la casa.

“Salve a tutti, gentili ospiti e benvenuti! Prima di tutto preferirei che la mia identità rimanesse celata… per il momento potrete chiamarmi Mr Owen!” la Voce rise, una risata lugubre e malvagia.

“Vorrei spiegarvi il motivo della vostra presenza su questa isoletta insignificante. Oh no, non dovrete affrontare prove per l’esame da auror.
No, dovrete piuttosto affrontare la vostra… coscienza. Esatto, la coscienza! Perché voi siete riuniti qui oggi per essere processati e puniti per le vostre colpe.
Una in particolare… Arnold Magentha!”

La Voce tacque ed i presenti si guardarono di sfuggita. Rose e Frank erano sconvolti, Marcus, Alec e Sillus scrutavano la stanza allibiti. Ron stringeva i pugni, le nocche bianche, perfino Jack aveva abbandonato il suo solito sorriso. L’unica che rimase perfettamente impassibile fu Louise.

“Sì perché tutti i presenti sono colpevoli della morte del giovane Arnold. E’ vero, certo, sono stati Dolohov e Nott a scagliare l’anatema, ma voi siete colpevoli quanto e più di loro. Sapete benissimo il perché, scavate nella vostra coscienza, sempre che ne possediate una!.”
La Voce rise un’altra volta.

“Imputati alla sbarra, che cosa avete da dire, in vostra difesa?”

La Voce cessò e fu sostituita da un allegro motivetto.
“Spegnetelo” borbottò Louise. Alec si alzò, spense il grammofono e si rimise a sedere, quasi ipnotizzato.

“Ma cosa diavolo…” iniziò a dire Marcus, rivolgendo i suoi celebri occhi blu a Ron.
L’uomo si alzò, aprì un mobiletto e ne estrasse un plico dall’aria ufficiale, che iniziò a leggere velocemente.

“Queste accuse così false…” mormorò ancora Marcus. Non poteva dimenticare quella maledetta sera di tre mesi prima. Ma del resto nessuno in quella stanza sarebbe mai riuscito a dimenticare.

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Quella sera, il 20 Gennaio, il gruppo di allievi auror bazzicava per il quartier generale. Gli allievi auror dell’ultimo anno di accademia hanno la possibilità di trascorrere del tempo insieme agli auror già laureati, per capire il lavoro quotidiano di un auror.

Verso le dieci di sera, arrivò un promemoria urgente.
“Mangiamorte Doholov e Nott avvistati a Eaveneyes. Richiesto intervento auror urgente.”

Purtroppo gli unici auror in servizio al momento erano due: John Dawlish e Ron Weasley. Quest’ultimo, sfortunatamente, chiese ai giovani auror di venire con loro. Viste le conseguenze fu aperta un'inchiesta e rimase un mistero perché Ronald Weasley avesse coinvolto otto allievi auror, non ancora laureati, nella caccia di due fra i mangiamorte più forti e pericolosi.

Ad ogni modo Dolohov e Nott furono scovati, ma le cose andarono di male in peggio. Dolohov uccise Dawlish e Nott ferì Ron Weasley piuttosto gravemente.
Gli allievi si trovarono così per la prima volta di fronte ad una sfida virtualmente impossibile. Non era un gioco, si trattava di vita e di morte ed erano impreparati.
Tutti volevano scappare, tutti tranne Arnold. Dovevano aspettare i rinforzi, così organizzò un attacco a sorpresa.

Purtroppo durante l’attacco Rose venne schiantata ed i compagni ebbero un attacco di panico e si smaterializzarono, portando Rose con loro. Arnold però, in prima linea non si era accorto di nulla, e perì sotto le maledizioni dei due mangiamorte.

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La voce del loro istruttore bloccò il flusso di pensieri degli allievi.
“Nulla!” gemette Ron, sbattendo il plico sul mobile “Ho letto tutto ma non c’è traccia di questa… di questa cosa!”
“Però ci sono dei test psicologici da affrontare signor Weasley” obiettò Rose, pragmatica “Forse… forse avranno creato dei test da non comunicare all’istruttore. Per rendere il tutto più… difficile”
“Così magari possiamo affrontare le cose davvero sotto pressione” concluse Alec. Ron annuì.

“Può essere… ma sì. Deve… deve essere così” sorrise, ma per poco “Certo non è un argomento da affrontare. Ne parlerò con Harr… con il signor Potter, perché questo è davvero troppo!”
Gli altri annuirono convinti.

Ron osservò l’orologio e annunciò “E’ ora di andare a letto. Dormite bene e non pensate… a quello che è successo. Dormite, un po’ di riposo vi farà bene. Colazione alle 9, tutti puntuali mi raccomando. Buona notte”
Detto questo i partecipanti si alzarono e, senza dire una parola, si avviarono alle loro rispettive stanze.

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Ed ecco qui, finalmente sappiamo le colpe dei nostri invitati! Ora nell’originale ogni invitato ha commesso un omicidio. ma avendo tutti ragazzi di 20 anni, mi sembrava un po’ strano.
Ho preferito creare una motivazione “collettiva”!

Spero che anche questo cap, vi sia piaciuto, e, come sempre se volete lasciate una recensione :)
A domenica!

  
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