Capitolo
11
-
Hai intenzione di fissarmi ancora per molto? –
-
Forse – replicò Jezebeth, continuando a fissare
sfrontatamente il collega, - O almeno finchè non
avrò capito cosa è successo. –
Timoty
e Willow le rivolsero un’occhiata perplessa, ma fu il
più anziano del gruppo a dare voce alle loro
perplessità.
-
Ti dispiacerebbe fare capire anche a noi cosa pensi che ci
sia da scoprire? –
La
bruna pozionista scrollò le spalle, sbuffando.
-
Non è evidente? –
-
Per nulla – ribattè Willow.
-
Eric non sorride mai, specialmente di prima mattina, eppure
oggi è di umore ottimo – concluse con tono
accusatorio.
-
Da come lo dici sembra una brutta cosa. –
-
Non necessariamente, ma è strano. E quando qualcuno
è strano
di solito è perché … oh per tutte le
mutande di Merlino, tu hai fatto sesso!
–
L’occhiataccia
con cui la folgorò Eric fu una tacita conferma
che arrivò proprio mentre Timoty domandava: - Vedi il sesso
ovunque
ultimamente, Jez. Qui in Accademia con chi avrebbe mai potuto far
… -
L’uomo
tacque vedendo la reazione del più giovane e
sgranò le
iridi blu, colto di sorpresa.
-
Dimmi che non è come penso che sia. –
-
Dipende -, replicò cautamente Eric, - esattamente come pensi che sia? –
-
Secondo me è come stai pensando, Tim – gli diede
man forte
Jezebeth mentre Willow faceva scorrere lo sguardo da ognuno dei tre
sempre più
perplessa.
-
Sono l’unica che non capisce cosa stia succedendo? –
-
Ho paura di sì, tesoro. Forse però Eric
sarà così gentile da
dirci quale delle nostre allegre aspiranti ha traviato e condotto sulla
cattiva
strada. –
Timoty
trattenne a fatica una risata, sforzandosi di apparire
serio.
Eric
dal canto suo non sapeva se essere più esasperato dalle
insinuazioni di Jezebeth o più esasperato.
-
Punto primo non ho
fatto sesso con nessuno … e punto
secondo
non sono affari vostri. –
-
E punto terzo? –
-
Non c’è nessun punto terzo, Will. –
-
Ah, peccato, di solito c’è –
considerò la donna, pensierosa.
-
Non in questo caso. –
-
È la moretta dagli occhi azzurri … Evelyn, vero?
–
Doveva
essere trapelato qualcosa dalla sua espressione perché
Timoty
e Jezebeth sorridevano come se avessero appena ricevuto una promozione
che gli avrebbe
fruttato centinaia di migliaia di Galeoni.
-
Come sempre avevo ragione -, decretò la mora, - e devo dire
che sei stato così sconveniente che provo quasi ammirazione.
–
-
Non viola il regolamento in nessun modo, ho controllato –
bofonchiò.
-
Ah, beh, allora sì che è tutto a posto. Aspetta
solo che lo
scopra Malocchio. –
Improvvisamente
si irrigidì.
Ci
mancava solo che il Capo lo venisse a sapere.
-
Jez sta scherzando -, lo rassicurò Timoty, - non
è vero? –
Sorrise
malandrina.
-
Forse. –
-
Jez! – la redarguì la fidanzata.
-
D’accordo d’accordo, non si può mai fare
nulla di divertente
da queste parti! –
*
Reine
afferrò la borsa con i libri di teoria e marciò
risolutamente verso il tavolo dell’aula studio che Jacob
occupava insieme a
Joss e Floyd.
Si
fermò davanti al ragazzo, le braccia incrociate sotto al
seno e l’espressione battagliera negli occhi.
-
Mi spieghi qual è il tuo problema? –
-
Come scusa? –
-
È da quello stupido bacio che mi eviti neanche fossi
un’appestata
-, chiarì, - perciò voglio sapere che diavolo ti
passa per la testa, Nott. –
Alla
parola bacio Joss
e Floyd si scambiarono un’occhiata eloquente e si alzarono
dalla sedia
recuperando le loro cose.
-
Immagino che voi due abbiate molto di cui parlare … -
-
Perciò noi vi lasciamo da soli – concluse Joss,
prendendo
sottobraccio l’amico e allontanandosi insieme a lui mentre
ignoravano l’occhiata
di Jacob che sembrava letteralmente supplicarli di non lasciarlo da
solo ad
affrontare quella storia.
-
Allora? – insistè Reine, le iridi scure che
mandavano lampi.
-
Allora ammetto che la cosa è stata molto strana e
… -
-
E il bacio non ti è piaciuto? – concluse per lui,
inarcando
un sopracciglio perfettamente curato.
-
No, non si tratta di questo. –
Il
bacio gli era piaciuto e molto anche, ma la fastidiosa
sensazione di essere usato solo come uno strumento per ingelosire Liam
era
stata piuttosto forte nei momenti successivi a quel loro piccolo
momento d’intesa
fisica.
-
Bene, quindi a me il bacio è piaciuto e lo stesso vale per
te; allora qual è il problema? –
Aggrottò
la fronte, incerto sull’aver capito bene o meno le
implicazioni delle parole della ragazza di fronte a lui.
-
Ti dispiacerebbe ripetere? –
Sbuffò.
– Santo Salazar, Nott. Certe volte sei proprio ottuso
come tutti gli altri uomini. Ti ho baciato perché volevo
farlo, ingelosire
quell’idiota del mio ex era solo un piacevole surplus. Ti
avrei baciato
comunque anche se Liam non fosse stato presente, tanto per la cronaca.
–
-
Ah. –
-
Sul serio? Ah è
tutto quello che hai da dire in merito? –
-
No, naturalmente no -, si affrettò a replicare, -
è solo che
non mi aspettavo una dichiarazione così dura e cruda nel bel
mezzo dell’aula
studio. –
-
Eppure ce l’hai avuta perciò farai bene a venire
presto a
patti con la cosa. –
Scoppiò
a ridere, vagamente consapevole del fatto che Reine
sembrava più che mai pronta a strangolarlo o a sgozzarlo a
colpi di unghie
dalla manicure ormai tristemente rovinata.
-
Scusa, non volevo ridere, è solo che questo tuo lato
dispotico e deciso ha un certo fascino. –
-
Ma non mi dire … quindi? –
-
Quindi, Reine Lancaster, dopo averti decisamente rivalutato
rispetto agli anni della scuola devo ammettere che stare con te
potrebbe essere
la cosa più stimolante che il mio destino amoroso possa mai
avere in serbo. –
-
Che sarebbe un modo contorto per dire che vorresti stare con
me? – chiese, questa volta sconcertata.
-
Esattamente. –
-
Ah. –
-
Ah è tutto quello
che hai da dire? – le fece il verso, ironico.
-
Oh, sta zitto e baciami, Nott. –
-
Agli ordini – asserì, prendendola tra le braccia e
baciandola con un trasporto che fece ridacchiare i loro vicini di
banco.
*
Raggiunta
la sala ricreativa Joss si lasciò cadere sul
divanetto più vicino mentre Floyd afferrava una tazza di
caffè per ognuno e la
raggiungeva.
-
Avresti mai immaginato di assistere a una scena del genere
tra Jacob e miss principessa dei ghiacci? –
Floyd
scosse il capo, sconcertato.
-
Credo che faticherò ancora parecchio ad accostare la parola
bacio a quei due. –
-
Già, non me ne parlare … -
Sorseggiò
la nera bevanda bollente, soppesando le parole della
sua prossima domanda.
Ci
aveva pensato a lungo e alla fine aveva deciso che voleva
sapere; l’idea di continuare a tenere per sé quel
dubbio la faceva uscire di
testa.
-
Floyd, posso chiederti una cosa? –
Il
ragazzo la guardò dritta negli occhi, annuendo al di sopra
della tazza.
-
Naturalmente, dovresti saperlo che puoi chiedermi quello che
vuoi, tra noi non ci sono segreti. –
-
Quel giorno in cui siamo andati in missione con gruppi
diversi e tu sei stato assegnato al ruolo di finto promesso sposo di
Sarah … e
c’è stato quel bacio. –
Annuì,
facendole intendere che ricordava perfettamente l’evento.
-
Mi domandavo se per caso ti fosse piaciuto quel bacio. –
-
No –, replicò all’istante, - era solo
lavoro. Non sono
minimamente attratto da Sarah né da nessuna delle altre
ragazze. –
-
D’accordo. –
-
Però posso sapere il perché di questa domanda?
– chiese a
sua volta, le pupille assottigliate per la curiosità mentre
la osservava
mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore e al contempo
giocherellare con
il manico della tazza.
-
Curiosità. –
-
Joss, pensavo che non ci fosse spazio per le bugie tra di
noi – la redarguì.
-
Certo che non c’è. –
-
E allora perché non vuoi dirmi di cosa si tratta? –
-
È che … io credo di
avere paura. –
-
Di me? – chiese incredulo.
-
Certo che no, stupido. Ho paura di quello che potresti
pensare se ti dicessi che … che provo qualcosa per te e tu
non ricambiassi. –
-
Wow … è una cosa assurda. –
-
Appunto, perciò fai finta che non ti abbia detto nulla. La
gelosia per quel bacio è stata una cosa stupida,
perché noi siamo amici e … -
Le
labbra di Floyd si premettero sulle sue, tacitando la sua
lunga sfilza di parole.
-
Parli troppo, Joss. E, tanto per la cronaca, quando ho detto
che era una cosa stupida mi riferivo alla tua paura che potessi non
corrisponderti -, chiarì, - perché sono
innamorato di te praticamente da
sempre. –
-
Da sempre? – ripetè, come se quelle due semplici
parole
fossero troppo difficili da comprendere e avesse bisogno di
un’ulteriore
conferma.
-
Da sempre – confermò, tornando a baciarla.
*
William
rilesse quel paragrafo per l’ennesima volta, sbuffando
esasperato.
-
Qualcuno mi spiega perché dopo tutte le prove pratiche che
abbiamo fatto dobbiamo metterci a studiare? –
-
Perché la parte di magisprudenza non si può
applicare nella
pratica? – replicò ironicamente Madeleine.
-
O forse perché conoscere a menadito il Codice ci
aiuterà a
non finirei nei guai – aggiunse Ezekiel.
-
O magari potremmo semplicemente studiare e metterci l’anima
in pace – concluse Uriel, mentre Andrew annuiva risolutamente
e distribuiva un
rotolo di pergamena pulito a ciascuno di loro.
-
Ho pensato che potremmo appuntare tutto quello che non
abbiamo chiaro e poi rivederlo con più calma –
spiegò l’ex Tassorosso.
William
annuì, infilando la piuma nel libro per non perdere il
segno.
-
Mi sembra un’ottima idea, anche perché non capisco
tre
quarti di quello che c’è scritto qui. –
Madeleine
si guardò attorno registrando solo in quel momento
l’assenza
delle amiche.
-
Io avrei un’altra domanda: Sarah ed Evelyn che fine hanno
fatto? –
-
Sarah è con me, eravamo a fare rifornimento di cibarie
–
replicò la voce di suo fratello, mentre lui e la bionda si
avvicinavano al
tavolo con le braccia stracariche di tramezzini e dolcetti di vario
genere.
-
Grazie Helga, finalmente qualcuno ha pensato al cibo. Sono
ore che non mettiamo nulla sotto i denti – sospirò
Andrew, mentre lui ed
Ezekiel si allungavano ad afferrare le prime cose che gli capitarono
sotto tiro.
-
Michael tu ci capisci qualcosa di questa roba? –
-
Ho la faccia di uno che ci capisce qualcosa, Will? No.
Perciò credo proprio che dovremo tutti copiare da Madeleine
e Uriel. –
L’ex
Grifondoro alzò lo sguardo dal libro, folgorandoli con
un’occhiataccia.
-
Se non state zitti non riesco nemmeno a sentire i miei
pensieri figurarsi a studiare e capire quello che leggo.
Perciò se volete
sperare di passare il terzo modulo state zitti e fatemi concentrare.
–
-
Agli ordini, mio prode condottiero – asserì Will,
abbozzando
un beffardo cenno militare, ma malgrado l’ironia tacquero
tutti.
Dopotutto
lui e Madeleine erano le uniche speranze che
rimanevano loro se davvero volevano passare al secondo anno.
*
Evelyn
si guardò attorno con attenzione, quasi volesse
imprimere nella memoria ogni singolo dettaglio di quella stanza.
-
E così hai detto che domani sera, dopo gli esami e
l’annuncio
di coloro che hanno passato l’anno, ci sarà una
festa? –
Eric
annuì, sfilando la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e
togliendosi di dosso la maglietta d’allenamento.
La
vide seguire con lo sguardo il profilo dei pettorali
definiti per poi soffermarsi su ogni singolo rigonfiamento degli
addominali
scolpiti.
-
Hai visto qualcosa d’interessante? – chiese,
lasciandosi
ricadere sul letto accanto a lei con un sorrisetto a metà
tra il divertito e il
malizioso sulle labbra sottili.
-
Decisamente … e che si fa di solito a queste feste?
–
Sfiorò
il profilo della vita sottile, osservandola fremere
sotto il suo tocco, e il sorriso si allargò ancora di
più.
-
Più che altro si beve e si fa baldoria. –
-
Sembra un comportamento molto poco responsabile per un
futuro Auror – osservò divertita.
-
Anche questo potrebbe essere giudicato molto poco
responsabile – replicò, baciandole la spalla
lasciata nuda dalla canotta.
-
Hai detto che Timoty, Willow e Jezebeth lo sanno. Pensi che
…
-
-
Lo escludo. Nessuno di loro tre dirà nulla; a dirla tutta
credo che siano tutti contenti della cosa, seppure non
l’abbiano detto chiaro e
tondo, penso che ritengano che tu mi faccia bene. –
-
Quindi sarei una sorta di toccasana? – scherzò.
-
Non immagini nemmeno quanto – replicò, con una
serietà
bruciante nelle iridi grigie che la fece arrossire.
-
Credo che anche tu mi faccia bene. –
-
Ottimo, perché non ho intenzione di farti scappare via.
–
Spazio
autrice:
Salve!
E
così
abbiamo l’ufficializzazione anche della Jeine
e della Floss portando
ufficialmente a tre il numero di coppie di piccioncini in questa storia
xD. In
settimana ci sentiremo con l’Epilogo della storia, ma nel
frattempo vorrei
porvi una domanda: in
che dipartimento vorrebbe entrare il vostro OC dopo il diploma?
E
poi ne
approfitto per fare un po’ di pubblicità alla mia
creazione nel fandom di Hunger
Games, nel quale sono riapprodata a distanza di un anno con una nuova
interattiva. Vi lascio qui il link nel caso foste interessati: https://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3736929&i=1
Al
prossimo aggiornamento.
Stay
tuned.
XO
XO,
Mary