E dopo non so quanto, ritorno ad aggiornare la storia che era
semplicemente partita come una one-shot. Scusatemi ancora per il mostruoso
ritardo ma, consideratelo un capriccio, ho voluto aspettare il ritorno di
Jessica, alias Cougar! Sper
che vi piaccia
Baci
Scimmietta
P.S. il vestito di Rose lo trovate qui http://www.boutiquevelo.it/immagini/abiti-da-sposa/la-sposa-chic/2009/abiti-da-sposa-chic-1573.jpg
cougar: ciao tesoro …
non sai che piacere mi ha fatto oggi
trovare la tua recensione e sapere che sei tornata e stai bene, mi hai tolto
davvero un peso dal cuore! Nell fic Emmett è quello che ho immaginato fosse
quando è innamorato, e anche io l’adoro … è chiaro che il tuo Jordan stia
cercando di farsi perdonare … tutti i ragazzi innamorati e seriamente pentiti
lo fanno, prendila dal lato buono, non ti farà arrabbiare per un bel po’ di
tempo! Sono contro la violenza, ma io al ragazzino che si è presentato in
ospedale non credo che mi sarei fermata ad un semplice cazzotto .. rimango dell’idea
che chi fa cose del genere debba essere messo in gattabuia, ma hai ragione,
siamo in Italia e questo non accade sempre. Sono felice per il tuo piccolino,
JD, e non preoccuparti, anche il piccolino nella pancia ci rimarrà a lungo … ma
qualunque cosa accada, stai tranquilla, sono sicura che sarà sano e bellissimo!
Mi dispiace però non poterti aiutare con il nome … io sono completamente negata
a sceglierli, non ci riuscivo neanche con le bambole da piccola! Fammi sapere
quando nascerà, sono davvero curiosa e terrò le dita incrociate per te! bacioni
tesoro!
Capitolo 7
Esme non aveva
fatto altro che cucire tutta la notte, e non mi aveva permesso di avvicinarmi a
lei.
Si era messa di impegno
a preparare il mio vestito, e voleva assolutamente finirlo prima dell’alba,
perché sapeva che ci sarebbe voluto un po’ di più per prepararmi.
Dal canto mio,
ero agitatissima. Non sapevo cosa aspettarmi da quell’unione. Non mi ero mai
sposata in vita e non vita!
Camminavo avanti
e indietro per la mia camera, senza sapere cosa fare. Avevo la mente
completamente in subbuglio, che se ci fosse stato Edward gli sarebbe venuto mal
di testa.
Arrivò l’alba,
magnifica, risplendente quasi più del tramonto.
“Tesoro, l’abito
è pronto, vuoi vederlo?” mia madre entrò nella camera, con le mani giunte
in grembo e un sorriso stupendo stampato sul volto.
“Certo mamma, ma
sono sicura che sarà stupendo!” le sorrisi anche io e l’abbracciai forte,
emozionata.
“Lo vado a
prendere e torno. Spogliati”
Uscì fuori e seguii
gli ordini. In meno di un secondo lei era già tornata, ed io già svestita.
L’abito che Esme
mi mostrò era semplicemente stupendo.
Il colore era un
beige tenue, ricamato con dei fiorellini. La gonna era a più strati, e il primo
strato, liscio al tatto era raccolto su un lato con un fiocco. Il corpetto si
allacciava dietro al collo ed era ricamato anch’esso. Una meraviglia.
“Oh grazie Esme! È stupendo!”
dissi, prendendolo in mano, delicatamente, per paura di romperlo.
“Sono contenta
che ti piaccia! Ho fatto del mio meglio tesoro” rispose lei. Poi si avvicinò per aiutarmi a
indossarlo.
I capelli, li
acconciai in morbidi ricci, che scendevano sulle mie spalle, e come la
tradizione voleva, misi qualcosa di blu e vecchio: un paio di orecchini,
appartenuti a mia nonna.
“Sei stupenda
Rosalie! Emmett è molto fortunato” Esme mi abbracciò ancora, poi
scese in giardino, dove nel frattempo si erano radunati gli altri ospiti.
Appena sentii le
note del piano di Edward, iniziai a scendere dalla scala. Nessuno mi avrebbe
accompagnata all’altare, era stato un mio desiderio. Non avevo voluto ferire
Carlisle, però non me l’ero sentita di farmi accompagnare, al mio primo matrimonio,
da colui che non era il mio vero padre.
Carlisle mi aveva
capita, e quando gliel’avevo detto, mi
aveva sorriso tranquillo. Sapeva, forse lui più di tutti, quanto era difficile
per me quella condizione.
La musica,
dolcemente mi accompagnò fin sotto l’arco. Lì, bello come il
sole, c’era il mio scimmione. Sorrideva felice, con i suoi occhioni dorati, che
mi fecero rabbrividire.
Potei chiaramente
sentire lo stupore dei presenti, mentre camminavo a testa alta lungo il
tappeto.
Al fianco di Emm
c’era nostro padre, Carlisle, che a musica finita venne affiancato anche da
Edward. Esme, dal lato che sarebbe dovuto essere mio, nascondeva il volto in un
fazzoletto, mentre singhiozzava senza lacrime per via della nostra natura.
Finalmente
raggiunsi il mio posto, raggiante.
Emmett mi si
avvicinò, e alzandomi il velo, mi baciò una guancia.
“Signori e
Signore, siamo oggi qui riuniti per celebrare il matrimonio di Rosalie Lilian
Hale e Emmett McCarty Cullen. Chi è contrario a quest’unione, parli ora o
taccia per sempre” il reverendo si interruppe, guardando le sedie dov’era
seduta la gente. Nessuno disse nulla, e la funzione riprese.
Emmett fu
dolcissimo nella promessa d’amore eterno, e quando mi infilò l’anello,
sembrava letteralmente star per esplodere dalla felicità, ed io con lui.
“ … Con i poteri conferitomi dal Signore, vi
dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa”
Il mio scimmione
si avvicinò, cautamente e circondò le mie labbra con le sue, dolcemente e
senza fretta, per farmi capire tutto l’amore che sentiva in quel momento. E
quell’amore mi investì in pieno, perché non veniva solo da lui.
I presenti applaudirono,
e noi sorridemmo alla folla.
“Oh Rosalie,
fatti abbracciare piccola mia!” Esme mi strinse a sé, cullandomi. Poi fu il
turno di Carlisle e di Edward. A tutti gli altri, preferii dare solo la mano,
per non essere tentata, e poi vedendo che il mio povero amore stava soffrendo,
Carlisle richiamò tutti sotto ad un patio per iniziare le danze e il
banchetto.
Naturalmente i
primi a ballare furono gli sposi.
“Amore mio sei
stupenda!” mi sussurrò Emmett all’orecchio, lasciandomi un tenero bacio
sulla tempia.
“Grazie! Anche
tu!” ok Rosalie, torna in te!
“Sei un’adorabile
bimba sai?”
Lo guardai male. Bimba io? ma se ero più vecchia di lui! Eh
no Emmett, questo non lo dovevi proprio dire!
Mi staccai da
lui, e con lo sguardo affilato, mi allontanai dalla pista, per andarmi a sedere
al nostro tavolo.
Come previsto mi
venne dietro.
“Eh dai stellina
mia, non fare così! Stavo scherzando, tu non sei una bimba, anzi!” mi
fermò per la vita e mi fece girare verso di lui.
“Bravo! Hai
capito, tonto!” scoppia a ridere, e dopo averlo preso per mano, ci allontanammo
dalle luci.
Ero emozionata,
quel giorno la mia vita era cambiata per l’eternità.
“Rosalie, cosa ne
dici di andare alla nostra radura?”mi chiese, accarezzandomi il dorso della
mano.
“Si … è
romantico!”
Iniziammo a
correre veloci, lasciandoci la festa e gli invitati alle spalle.
Mi sentivo, ed
ero sicura che anche per lui valeva la stessa cosa, libera. Felice. Emozionata.
Leggera.
“Qui è iniziato
tutto!” sorrise, lasciandomi la mano e andandosi a sedere al centro del prato.
“Già. Qui è
ricominciata la mia vita” sospirai e mi andai a sistemare accanto a lui. Ci
sdraiammo sulla morbida erbetta, con gli occhi volti al cielo splendente.
La notte era
scesa, e non sapevo cosa aspettarmi. Dentro di me, mille pensieri si
rincorrevano, si acchiappavano e si lasciavano andare. Tremavo, in senso
metaforico, ma mi sentivo al sicuro.
Guardavo quella
meraviglia che si trovava sulle nostre teste, e il mio scimmione mi prese in
braccio facendomi accoccolare al suo petto. Poggiai la testa sulla sua spalla,
baciandogli il collo e intrecciando le mie dita tra i suoi capelli. Rimanemmo
così per un tempo infinito. A casa Cullen, sicuramente si stavano
chiedendo dove fossimo finiti.
“Credo dovremmo
tornare, ma non mi va. A te?” dissi, stringendolo più forte.
“E secondo te io
andrei di mia spontanea volontà in un luogo affollato, quando posso stare
tranquillamente qui con mia moglie?” ammiccò verso di me ed io scoppiai a
ridere, baciandolo.
“Hai ragione …
signor Cullen le ho mai detto quanto la amo?”
“Non ricordo … ma
se vuole può ricordarmelo!”
“Ma davvero? Lo
faccio con piacere! Emmett McCarty Cullen … Ti Amo!” urlai, urlai più forte che
potei.
Non avevo mai
detto parole più vere di quelle, e mi stavano riempiendo in una maniera
straordinaria.
Emm mi strinse
forte e mi baciò, poi, come prima, tornammo a sdraiarci.
Il tempo volò, come se
avessero messo l’acceleratore. Non tornammo alla festa, avevamo altro nei
pensieri.
Tutte le paure
che fino ad allora mi avevano attanagliato lo stomaco, chiudendolo in una morsa
e spesso lasciandomi boccheggiante, sparirono tutte quella notte, e diventai
donna nel vero senso della parole.
Avevo raggiunto
la completezza totale, e ne ero felice. mi ripromisi di non disperarmi più per
la mia condizione di vampira, perché era stato proprio grazie alla mia
trasformazione che tutto ciò che non avevo mai guardato attentamente,
mi si era ripresentato agli occhi, meraviglioso.
Ora, mi, anzi ci,
aspettavano anni, secoli, millenni per stare insieme, io e il mio scimmione,
uniti dall’Amore. Ma non l’amore semplice, l’Amore quello con la A maiuscola.
Fine
Siamo arrivati alla fine,
e vorrei semplicemente ringraziare i preferiti:
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E i seguiti:
E come sempre, un
ringraziamento speciale a chi ha letto e chia ha
recensito, in particolar modo Cougar!
Grazie mille!!!