Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Giorgia_Farah    17/01/2018    0 recensioni
Una Terra divisa tra il Bene e il Male. Due Regni in balia all'odio li avevano portati a guerre sanguinose e stragi di morti innocenti.
Sigillare un patto era l'unico modo per riportare nel mondo la pace e la prosperità.
Ma ad un caro prezzo: ossia sacrificare la propria vita per amare una persona che meritava soltanto di essere odiata
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Threesome, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anche questa sera sogno i miei genitori: ritorno al nostro addio, alla sensazione di soffocamento durante il vagone, ed è in questo preciso istante che di fianco spunta una figura familiare. E' un bambino. E' "Nessuno". Che fosse venuto in sogno per salutarmi? Allora è vero: è morto durante la guerra. Dio, quanto mi manca il suo profumo, quanto mi manca le sue carezze e i suoi baci. Il bambino dai capelli scuri si inginocchia accanto al mio corpo sofferente, mentre io lo guardo smarrita, ignorando quel senso di soffocamento che mi sta mano a mano uccidendo. Lui mi sorride, un sorriso familiare. "Non ti farò del male", dice. Lo guardo stranita. "Nessuno....Aiutami....Soffoco...", ansimo. Il suo sorriso si allarga per poi scomparire. Non lo vedo più. Studio tutto il perimetro del vagone ma della sua figura non ne è rimasta nemmeno l'ombra. Presa dal panico, mi avvicino alla porta. Sbatto in continuo, ma Ariel non mi sente. "Aiuto! Ariel, Jude, Isadora, aiutatemi!", urlo, ma dalla mia gola esce un filo di voce, contrastato con il rumore fastidioso del treno in corsa. Graffio il portone ma niente, sbatto, mi dimeno, urlo, aspetto....ma niente. Sembra essere trascorsa un eternità, poi le forze si fanno sentire meno, mi sento stanca e le palpebre mi calano. Sono consapevole di star sognando, ma la mancanza d'aria è talmente realistica da farmi tremare di paura. Ho paura di morire nel sonno. Tutto il mio corpo trema, sento freddo, le spalle si gelano. Il mio corpo si solleva, è una sensazione piacevole. L'aria mi culla come se fossi una piuma. "Non ti farò del male", sussurra una voce al mio orecchio. Riapro appena gli occhi impastati e scruto il viso scolpito di Deamond. I suoi capelli corvini mi accarezzano la fronte sudata. Mi irriggidisco, ma non voglio urlargli di lasciarmi in pace, non ne ho la forza. Semplicemente mi abbandono tra le sue braccia, mentre lui continua a ripetere come una ninna nanna il mio nome. "Pearl....Pearl...." ####### "Pearl, svegliati!!!!" Apro gli occhi e scatto dal letto. "Si, cos'è....Cosa è successo?", ansimo, ho il respiro pesante. Sembra che abbia appena corso in una maratona. Isadora e Ariel mi stanno guardando con la fronte corrugata. "Stavi chiamando il mio nome, quello di Isadora e di Jude", risponde la mia migliore amica. "Si può sapere cosa stavi sognando? Hai sfasciato tutto il letto...", continua. Mi asciugo la fonte bagnata, ancora palesemente confusa. Non riesco a scostarmi di dosso quella terribile sensazione di soffocamento. "Ho...Ho avuto....", butto fuori aria per calmarmi. "Penso di aver avuto un incubo" "Fin qua ci sono arrivata anch'io", risponde, sarcastica. "Ho sognato di soffocare nel vagone, come quella sera che mi trovasti svenuta nel treno, ricordi?" "Sì, e quindi?" "Be'...non è una bella sensazione sentirsi soffocare. È come un pesce fuori dall'acqua" D'istinto la ragazza si porta una mano alla gola. "Capisco..." Isadora non dice niente e si coccola accanto a me. Dopo qualche minuto di silenzio, scopro che ancora è notte fonda. "Chissà quante ore ho dormito", dico tra me e me. "Sono solo le sei e un quarto. Ma penso che la neve penserà a scurirci l'intera giornata" Guardo oltre le portefinestre e scopro il cielo ancora avvolto nel buio. "Mancano due ore alle otto. Pensi che riuscirai a dormire un altro po'?", mi chiede Ariel preoccupata. Scuoto la testa. "Dopo questo incubo? Non credo proprio. Ma tu dormi pure, io rimango nei dintorni. Non riesco a stare al letto", rispondo. Sposto le coperte bagnate di sudore e mi porto il mantello alle spalle. Ho bisogno di aria fresca. "Fai come vuoi, ma stai attenta ti prego", aggiunge Ariel, prima di addormentarsi. La salutai con un sorriso e scesi al piano di sotto. "Per quanto io prova a stare attenta, sono i guai a venirmi incontro", brontolo. Però devo ammettere che anch'io do del mio meglio per far si che questi guai si scontrano con me. Ho un bel caratterino. Ora, credo che una persona normale, in ciabatte, con una vestaglia e sono un mantello peloso al petto addosso, non si azzarderebbe ad uscire quando fuori la temperatura è meno di zero gradi, ma io la normalità non so dove sta di casa, quindi apro la porta e la chiudo alle spalle. La neve fortunatamente non mi arriva a bagnare i piedi, quindi posso camminare con facilità. "Avevo proprio bisogno di uscire. Dentro non riuscivo a respirare" , dico a me stessa. Scosto la neve in una delle panche del cortile e mi ci siedo sopra. Davanti a me la fontana è ricoperta di bianco, e l'acqua si è trasformata in ghiaccio. È bellissima. Inoltre avendo gli occhi chiari ho la fortuna di vederci chiaro la notte, per questo ogni mattina è mia abitudine svegliarmi presto ed ammirare la natura addormentata. Sto bene quando mi ritrovo sola: posso dare sfogo ai miei pensieri, e nessuno mi può disturbare. "Che ci fate voi qui?" Come non detto... "Sto guardando la fontana, mio principe", rispondo, su di giri. Si avvicina e osserva anche lui l'ammasso di pietra ghiacciato. "E cosa avrebbe di così affascinante questa fontana da lasciarvi incantata?" "Non capita anche a voi che quando si pensa, inconsciamente si guardi un punto fisso, Maestà?" Il vampiro si siede al mio fianco. "Naturale..." Non rispondo, ho solo voglia di far finta che non esista. "E a cosa stavate pensando?", esita dopo qualche secondo. Silenzio. "Non rispondete?" "Semplicemente perché non sono affari vostri quello che mi passa o meno nella testa", sputo, guardandolo male. "Però mi lasciate basita. Non vi avevo chiesto di dimenticarmi?" "E' difficile dimenticarmi di un caratterino come il vostro, Lady Pearl" "Non è una risposta sensata", mi alzo infastidita. "Se è il mio caratterino che volete dimenticare, statemi alla larga". Sto correndo verso l'entrata di casa, ma la sua figura mi barra la strada. "Basta...", urlo tra i denti. "Lo sapete già l'effetto che mi fate. Non riesco a starvi lontana" "Se è il mio sangue che volete, tappatevi in naso" Scoppia a ridere. "Siete incredibile! Non è il vostro sangue, seppur non nego che siete davvero allettante. Ma siete voi, quello che siete" "Be' allora vi consiglio di aprire gli occhi, perché ci sono molte altre ragazze migliori di me" Fa un passo avanti. "Non come voi, Lady Pearl" Deglutisco: è troppo vicino, e solo ora mi accorgo di un suo particolare: le sue iridi sono tinte di un rosso cremisi. Non l'ho mai visto sotto questo aspetto e devo dire che non è dei più piacevoli. "Lasciatemi in pace". Lo scanso e mi avvicino alla porta, ma prima di aprirla lui mi ha già afferrato da sotto il braccio. "Pearl non ordinarmi qualcosa che non voglio fare", insiste, spazientito. Faccio un lungo sospiro e poi mi volto. "Che cosa volete allora? La mia verginità, il mio sangue, o per caso il mio amore? Allora vi dico di lasciar perdere, perché solo un mostro senza cuore come voi potrà amarvi. E di certo non sono io" Stringe la presa fino alle ossa. Mi irrigidisco per il dolore. "Non è con il potere che riuscirete a sottomettermi. E di certo non è questo il modo di corteggiare una ragazza!" Molla la presa, accorgendosi che ha usato troppa pressione. "Io sono questo e dovrai accettarmi così come sono" "E io sono questa, e Pearl Howard non cambierà mai", incalzo a brutto muso. "Abbiamo due caratteri diversi, Maestà, non saremo mai Re e Regina" Tutto questo non lo colpisce, anzi: le sue labbra si curvano in un sorriso, un sorriso malvagio che non promette nulla di buono. "Lo vedremo Pearl", così dicendo si allontana e qualche metro più in là sparisce. Rimango interdetta guardando il vuoto, cercando di trovare un senso alle sue ultime parole. ****** BUONA SERA VAMPIRETTI!!!! La nostra protagonista ha fatto in incubo davvero strano, cosa significherà? In più ha avuto un altro scontro con il principe, che sembra essere incerto sul lasciarla in pace o continuare a perseguitarla. Se ci saranno eventuali errori, più avanti correrò a rimediare! Voi fatemi sapere se vi piace, e lasciatemi qualche commento! A presto miei vampiretti, e buona lettura!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Giorgia_Farah