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Autore: Lilylunapotter1    18/01/2018    2 recensioni
Una storia Malandrina, una storia d'amore e una storia di guerra: tutto in un'unica fanfiction.
Signori e Signore, Maghi e Streghe tutto questo e molto altro... lo scoprirete solo leggendo!
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Dal capitolo 5:
“Oh la festa! Festa? Ali ma perché non mi hai informato che stavo per segnare la fine della mia amicizia con Lily. Per Godric Grifondoro, protettore della mia casata, mi ucciderà. Prenderà il mio corpo e lo getterà in pasto agli schiopodi sparacoda di Hagrid…no, no…mi porterà nella foresta proibita e mi abbandonerà incatenata ad un albero aspettando che un qualsiasi bestione peloso mi mangi. Lily Evans mi ucciderààààà!” gridò Marlene.
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Dal capitolo 16:
“Vuoi essere la mia fidanzata, Lily?” le domandò guardandola dritto negli occhi.
Lily sorrise timidamente e prese il volto del ragazzo fra le sue mani, poi disse: “Sì…sì. Direi di partire dal per sempre”.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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6. Festino illegale
 
 
Qualche giorno dopo lo spiacevole avvenimento in sala grande, Lily era tornata alla normalità e aveva iniziato a frequentare le lezioni del suo settimo e ultimo anno.
Quella mattina in particolare, si stava recando di sotto, nei sotterranei, per la doppia lezione di pozioni con il professor Lumacorno.
Insieme a lei, poco più indietro, c’erano Alice e Marlene che non avevano smesso di confabulare nemmeno per un secondo durante il tragitto.
“Marlene, devi dirglielo, è proprio questo sabato!” borbottò Alice tenendo l’amica per il polso mentre quella sembrava sull’orlo di una crisi isterica.
Come potevano dire a Lily, caposcuola della loro casa, che avevano acconsentito ad organizzare una festa in sala comune e, per giunta, con l’aiuto dei malandrini?
Lily le avrebbe uccise con le sue mani, senza ombra di dubbio e Merlino solo sa che cos’altro le avrebbe fatto la rossa.
“Senti Ali, facciamo così: io ho paura di Lily e tu pure perciò dovremo dirle questa cosa in un momento in cui non può ucciderci, tipo durante una lezione. Facciamo che glie lo diciamo insieme adesso, a pozioni, che ne dici?” chiese Marlene ad Alice che acconsentì senza fiatare.
Lily non immaginava minimamente quanto quella lezione l’avrebbe segnata a vita.
Entrarono in aula e si sedettero tutte e tre nelle prime file mentre un gruppetto di serpe verde, fra cui Severus, si accomodavano poco distanti da loro.
“Molto bene, ragazzi miei, iniziamo subito la mattinata con belle notizie. Come ogni anno lavorerete in coppia e la coppia che alla fine dell’anno avrà ottenuto più punti riceverà un premio speciale. Come ricorderete lo scorso anno hanno vinto Black e la signorina Evans e hanno ricevuto in premio un po’ di felix felicis. Quest’anno non voglio anticiparvi il premio, ma intanto, formeremo le coppie.” Disse Lumacorno tutto d’un fiato.
Intanto, di fianco a Lily, le sue amiche continuavano a borbottare: “Marlene dobbiamo farlo ora, immaginati se Lily finisce con Piton, fallo ora adesso, veloce!”
“Oh d’accordo…Liluccia?”
Lily si voltò sconcertata verso l’amica alla sua destra che aveva il volto del terrore e stava terribilmente appiccicata a Alice.
Quando si rese conto che Lily la stava osservando da un po’ Marlene riprese: “Non ti arrabbi vero se ti dico che sabato sera, cioè domani, le tue amiche…ehmm… è stato un errore…noi non…”
Proprio nello stesso momento in cui Marlene stava per dire a Lily della festa, accaddero diverse cose nello stesso momento: la porta si spalancò e Lumacorno disse una cosa terrificante.
Dalla porta spuntarono quattro studenti, i malandrini, che come sempre erano in ritardo alla lezione.
“Ci scusi, professore… Black deve aver scordato la sveglia…” cominciò Remus guardando storto Sirius.
“Tranquilli, cari miei, sedetevi. Stavo giusto per comunicare la prima coppia e guarda il caso uno dei due sei tu, Potter…insieme a… Evans!” rispose gioioso il professore.
Da anni ormai gli studenti avevano intuito che Lumacorno trovasse buffo e divertente creare coppie assai bizzarre e improbabili.
Già lo scorso anno aveva accoppiato Lily e Sirius ma, ancor peggio, Remus e Piton, che da sempre si odiavano.
La classe piombò nel silenzio rotto solo dallo sghignazzare di Potter e Black mentre Lily sbuffava furente di rabbia. Come tutti sapevano però, la rossa non avrebbe mai avuto il coraggio di contestare il professore, mai nella vita.
“Cosa mi dicevate voi due? È meglio per voi che sia una cosa allegra quella che state per dirmi…” fece Lily rivolgendo nuovamente lo sguardo alle amiche.
Si fissarono tutte e tre per un tempo che sembrò infinito, poi, finalmente, Alice trovò il coraggio di parlare: “Ma c-certo Liluccia, una cosa super allegra. Ecco, come dire…io e Marlene… per sbaglio ovviamente… è stato un errore… ma sarà divertente. Comunque ci siamo messe ad organizzare una festa per domani sera”
“…”
“In sala comune…”
“…”
“Con i malandrini!”
Lily sbiancò un attimo, poi diventò paonazza, la pelle quasi le si confondeva con i capelli e, se fino ad un attimo prima era rimasta in silenzio, gridò con tutta la sua forza.
“Signorina Evans! Mi rincresce riprenderla durante le mie lezioni! Capisco la sua gioia nel lavorare con il brillante e bel Potter, ma si contenga!” ridacchiò Lumacorno che anche lui sapeva quanto alle studentesse piacesse Potter.
-Ecco, oltre il danno, pure la beffa- pensò Lily.
 
 
 
Il giorno dopo Lily era davvero molto irrequieta.
La storia della festa non le andava davvero giù e per di più erano le sue amiche ad organizzarla e perciò non se la sentiva di togliere loro dei punti, o peggio, di denunciarle a qualche professore.
Aveva però attuato la tecnica della vittima per far sentire almeno un po’ in colpa le sue due amiche, tecnica che non funzionava minimamente però con i malandrini.
Decisero tutte e tre di scendere nel parco quella mattina, Lily per studiare un po’, le amiche per discutere degli ultimi preparativi per la festa della sera.
Trovarono riposo sotto una quercia molto grande che gettava un po’ d’ombra nel prato verdissimo sulla riva del lago Nero.
“Allora: Black si occuperà di incantare le bevande per renderle un po’ più divertenti, Potter si occuperà degli incantesimi per fare in modo che nessuno ci scopra, Remus e Minus addobberanno la sala e io ho già distribuito i volantini incantati…” cominciò Alice.
Lily si rese conto che il volantino che le era capitato sotto tiro quella mattina a colazione doveva essere per forza opera della sua amica. All’apparenza sembrava un volantino normale ma se chi lo teneva in mano era fra la lista degli invitati, gentilmente stilata da Black e Potter, quello si trasformava e dava tutte le informazioni precise per quella sera.
Lily doveva ammetterlo: Alice si era superata incantando quel foglio.
“Ok, bene. Io ho provveduto ai nostri outfit da festa. Ho preparato un abito per tutte e tre” disse Marlene, che era, fra le tre, quella decisamente più portata per la moda.
“E chi vi ha detto che io verrò?” domandò Lily scettica alzando gli occhi dal suo enorme manuale di Pozioni Avanzate.
Le sue due amiche si guardarono un momento sospirando poi Marlene parlò: “Andiamo, Liluccia, una festa in sala comune di Grifondoro. Non puoi non venire, avanti! Che vuoi fare stare in camera quando sotto i tuoi piedi si svolgerà la festa più bella e rumorosa dell’anno? E poi non riusciresti comunque a dormire dal frastuono!”
Lily doveva ammettere che la sua amica aveva ragione e stava quasi per dirglielo quando furono interrotte dall’arrivo dei due abitanti più fastidiosi del castello, o almeno secondo Lily.
“Buongiorno raggi di sole! Siete pronti a scatenarvi? Ormai è praticamente tutto pronto… oh Ali lo sapevi che il tuo amato si sta occupando della musica?” disse James prima rivolto a tutti poi solo ad Alice che annuì sorridente.
Lily sbuffò e tornò a leggere il suo libro.
“Andiamo Lily, anche di sabato a studiare?” chiese Sirius sedendosi accanto a lei in modo scomposto.
Lily non poté non notare come, mentre il malandrino i sedeva, gli occhi della sua amica Marlene se lo stessero letteralmente mangiando, poi rispose: “Sai Sirius, questo è quello che accade quando il professore decide di accoppiarti con l’essere più negato in pozioni della storia. E dico io, almeno uno dei due, dovrà saper fare qualcosa?”
“Andiamo Evans, non sono così malvagio a Pozioni. Non è mica colpa mia se il mio calderone finisce con l’esplodere o evaporare una lezione si e l’altra pure?” rispose James suscitando l’ilarità di tutte tranne che, ovviamente, di Lily.
 
 
La sera Lily, sotto costrizione delle amiche, si era infilata il vestitino nero con le maniche velate che Marlene aveva fatto apposta per lei e si stava guardando allo specchio.
Almeno non mi ha fatto un vestito come il suo o quello di Alice. Ma pensa tu se mi ritrovavo ad andare in giro con un vestito corto come il loro e così scollato. Pensa quante me ne avrebbe dette Potter!
Per fortuna sembra che sia rimasto un po’ di buon senso nella mia amica.
Chissà alla fine come sarà questa festa, già immagino: alcool a fiumi e limoni ovunque.
Comunque penso che raccoglierò i capelli in una bella treccia, almeno qualcuno avrà l’aria angelica se ci dovessero scoprire!
Prese un bel fiocco e lo lego alla fine della lunga treccia rossa che le arrivava quasi all’altezza della fine della schiena.
Per Lily, tagliare i capelli, era una nozione che non esisteva assolutamente nel suo vocabolario. D’altronde, i capelli erano il suo punto forte: rossi, folti e lunghi.
Prese la sua borsetta argento brillantinata e si diresse giù in sala comune dove già la festa era iniziata da un po’.
La sala comune era, Lily doveva ammetterlo, davvero fantastica.
In alto a penzoloni nel corrimano delle scale che portavano ai dormitori c’erano degli striscioni incantati gialli e scarlatti, i divanetti e le poltrone erano stati messi lungo tutto il perimetro della sala eccetto davanti a un palchetto rialzato di fianco all’entrata, dove era posizionato un lettore incantato maneggiato da Frank Paciock e, infine, tutta la sala, ma prevalentemente in basso sul pavimento, una nebbiolina biancastra nascondeva i piedi dei festeggianti.
Lily incrociò subito lo sguardo di Alice che la salutava, così scese le scale e le andò incontro.
“Allora Lily? Che te ne pare?”
“Siete stati bravi, lo devo ammettere. Ma comunque state infrangendo un mucchio di regole e questo…”
“Evans, ancora con queste regole. Ma per favore, le regole sono fatte per essere infrante, senza dubbio” la interruppe James apparendogli da dietro sorridente ed euforico, forse anche per l’alcool.
Lily si versò un po’ di una bevanda sul tavolo affianco a lei che era chiaramente corretta con del whisky incendiario, poi si allontanò dal gruppetto.
“Potter, stasera è la tua occasione, conquistala!!” disse Marlene dando una pacca a James e una spintarella nella direzione in cui era sparita Lily.
 
 
 
Sto correndo proprio dietro alla chioma rossa fino alla finestra che da sul parco quando, finalmente, lei si ferma a guardare fuori.
“Evans, finalmente, che bisogno c’era di fare cinque giri della sala comune senza fermarti se dovevi semplicemente venire qui?” le chiedo con il fiato rotto.
“Forse mi volevo liberare di te? Tu che dici?” sbotta lei con le braccia incrociate.
Questa sera, lo devo ammettere, si è superata, è davvero troppo troppo bella.
Mi avvicino con cautela e lei continua a fissarmi con un sopracciglio alzato, ormai i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza quando…
“Che vuoi Potter si può sapere?” sbotta lei.
“Dirti solo che stasera sei bellissima” le rispondo serio mentre vedo palesemente la sua protezione d’orgoglio vacillare.
Ed è proprio in questo frangente che ne approfitto, le passo una mano dietro e le tiro via il fiocco che le tiene legata la treccia, poi mi allontano.
“Potter, ridammelo…” sibila lei verso di me.
E mi rendo conto che, se non voglio trovarmi con sedere a terra, questo è proprio il mo mento giusto per darmela a gambe.
Corro via in direzione dei miei amici, che ovviamente sono vicino ad un tavolo pieno di bevande e Sirius sembra decisamente brillo.
“Jamieeee, cornuto del mio cuoreeeee!” mi grida abbracciandomi.
“Che facevi James, con Lily?” mi chiede Remus con un sopracciglio alzato e io in risposta gli mostro la mano che stringe ancora il fiocco nero appartenente alla rossa.
Remus mi sorride esasperato e intanto Sirius si riempie nuovamente il bicchiere. So già che più tardi dovremo raccogliere i feriti.
Decido di divertirmi un po’ anche io così mi verso un po’ di bevuta nel bicchiere e la mando giù d’un sorso, poi ripeto l’azione altre tre o quattro volte.
 
 
 
Erano ormai le quattro del mattino quando finalmente la sala comune si svuotò e così anche Lily decise di alzare bandiera bianca prima che a qualcuno fosse venuto in mente di chiedere il suo aiuto con  i feriti di guerra.
Salì nel dormitorio e dopo essersi struccata e cambiata si mise a letto dove si addormentò quasi subito.
Ma il suo non era un sonno che sarebbe stato indisturbato a lungo, infatti circa un’oretta e mezzo dopo fu svegliata da un gran trambusto in camera sua.
Accese la punta della bacchetta giusto il tempo per rendersi conto che le sue amiche erano tornate e avevano portato con loro qualcuno: Frank, Sirius, James e Remus.
“Santo il Wizengamot! Che diavolo fate? Io voglio dormire!” sbottò Lily coprendosi il pigiama a pallini con le coperte.
“Peter è salito a dormire e li ha chiusi fuori…”disse semplicemente Alice, come se tutti loro non fossero maghi.
“Alice, credo fosse il primo anno, quando ci hanno insegnato come aprire le porte con la magia…” continuò Lily e tutti, che la stavano ascoltando, si limitarono a fare spallucce.
Alice e Frank dormirono nel letto di Alice, Marlene e Lily nel loro mentre gli altri tre si accomodarono a terra in un letto improvvisato con coperte e cuscini.
“Ora vi prego di tacere, vorrei dormire…” disse Remus mentre James e Sirius al suo fianco stavano bisticciando per una coperta.
“A chi lo dici…Remus. Silenzio!” sbottò Lily e finalmente tutti si zittirono… o quasi.
“Dormite già?”
“…”
“Ragazzi daiii…James il più-figo-della-scuola Potter non può essere ignorato”
“…”
“Ehi ehiiiiii”
“Potter se non taci all’istante giuro che ti faccio diventare i tuoi adorati capelli viola prima ancora che tu possa dire Evans!”
 
Molte ore dopo, verso l’ora di pranzo, finalmente Lily si svegliò ma c’era qualcosa che le bloccava le gambe e le mani, che diavolo…?
“Potter lasciami, ora…”
“Vieni ad Hogsmeade con me sabato prossimo?”
“No”
“Ti prego. Se non mi dai un occasione non saprai mai che siamo destinati!!”
Lily cercò di liberarsi dalla presa di James che però era davvero troppo forte per lei.
“Potter, sappi che alla prima cosa sbagliata che dirai io tornerò al castello, dopo averti fatto molto male ovviamente”
“Affare fatto! Sarò bravissimo promesso! Sono troppo feliceeeeeeeeee!”
“E lo sto facendo solo perché mi stai incatenando” disse Lily ma ormai James non la ascoltava più e stava farneticando già sul prossimo sabato.
Lily ne era certa: quella era la sua condanna.
 
 
 
Note dell’autrice:
eccomi con il sesto capitolo! Spero vi piacerà.
Come vi avevo anticipato il capitolo è un po’ più lungo, spero vi piaccia e non risulti noioso.
Comunque finalmente Lily ha accettato un invito anche se è stata costretta ma tranquilli ci vorrà ancora del tempo per un loro bacio o vero appuntamento.
James non è ancora abbastanza maturo.
Vi lascio così, in attesa di una vostra recensione.
Grazie a tutti e a presto!
   
 
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