Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Fran_s    18/01/2018    1 recensioni
L'ennesima storia d'amore iniziata per sbaglio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
(Ho aggiornato la playlist che vi consiglio di ascoltare mentre leggete in quanto la uso per la maggior parte per scrivere: https://www.youtube.com/playlist?list=PLM4qnO1zfks-wq8QGdfFquY8_J4t16Apf)

Fomentato dalle sue parole, Draco allungò le mani verso la vita di Harry e se lo spinse contro con violenza.
Fu un attimo, un pensiero che se ne andò con la stessa velocità con cui era arrivato: "però, questo Potter non è così male".
E subito le labbra si toccarono. Harry dovette alzare leggermente la testa per via della loro differenza di altezza. Sentiva ancora le mani calde del ragazzo che aveva di fronte stringerlo a sé senza esitazione, così gli portò le mani alla schiena, poco meno larga della sua, non appena Malfoy impose la lingua nella sua bocca.
Entrambi si ritrovarono a chiedersi perché quel contatto non risultasse spiacevole, ma tutt'altro.
Si trovarono a perfetto agio muovendosi l'uno nell'altro, le azioni erano fluide e ogni gesto risultava naturale, come se non avessero fatto altro per tutta la vita.
Le mani andavano strofinando la stoffa del maglione e della giacca fin sopra toccando la base del collo, poi i capelli.
Il confluire del sangue fino alle sue parti basse fece rendere conto Draco che sì, era veramente piacevole.
Pensò che anche Potter dovesse passarsela come lui in quanto sentì il suo bacino allontanarsi di qualche centimetro dal suo, tentando in qualsiasi modo di lasciare comunque i petti ben aderenti.

Lo scambio di saliva stava durando definitivamente più del dovuto, infatti gli altri alunni iniziarono ad insospettirsi e guardarsi a vicenda con espressioni stupite.
– Non pensavo che fossero competitivi fino a questo punto – sussurrò qualcuno guardandosi intorno.
I due però non sembrarono accennare a smettere, ma anzi divenne sempre tutto più intenso e avvolgente.
Gli occhiali di Harry, schiacciati tra i due visi e leggermente spostati dal suo naso, erano ormai sporchi da entrambe le parti delle lenti.
Dopo un tempo che ai nemici sembrò essere infinito, ma comunque non abbastanza, Potter si staccò di colpo dando fine al vortice di mani, lingue e passione come se prima non si fosse accorto di cosa stesse facendo.
Alcuni giurarono di vedere un filamento di saliva unire per i primi centimetri i due visi ancora arrossati.
– D-devo andare in bagno – accennò poi il più alto con fare schifato, come se si fosse veramente reso conto solo ora a chi appartenesse il sapore che percepiva in bocca.
– Sì, anche io ho bisogno di sciacquare la bocca – Aggiunse, se possibile con ancora più ribrezzo, quando Malfoy gli fu lontano di qualche passo.

Aprì la porta silenziosamente e scoprì il biondo piegato sul lavandino intento a togliersi il suo sapore dalla bocca più che bere.
"Allora il viso non è l'unica cosa ad avere carina" osservò nella sua mente guardandogli il fondoschiena fasciato dai pantaloni.
Senza ragionarci troppo, gli andò dietro e Draco, sentito un rumore vicino, alzò di scatto la schiena indietreggiando di un passo. Si scontrarono e Harry portò istintivamente le mani ai fianchi dell'altro.
Malfoy osservò il ragazzo alle sue spalle dallo specchio sopra il lavabo e con voce calma e suadente osservò – eccitato, Potter? – girandosi, ancora tra le sue braccia, per averlo faccia a faccia.
Potter non esitò a staccare una mano dal suo fianco per portarla al cavallo dei pantaloni.
– A quanto pare non sono l'unico, che dici?
Il Mangiamorte si lasciò sfuggire un respiro più profondo.
– Potter, s-sta arrivando qualcuno.
Suo malgrado lo allontanò con una spinta e il suo corpo si lamentò del distacco.
Un uomo sulla quarantina entrò senza degnar loro di uno sguardo dirigendosi a una cabina.
Si diedero un ultimo sguardo e Malfoy se ne andò con il fare degno del suo cognome.
Harry si ritrovò a sorridere da solo per un misto di imbarazzo e vero divertimento di se stesso.
– L'ho veramente fatto? – si chiese retoricamente – l'ho toccato l-lì?

Come si aspettò, quando uscì dal bagno, Malfoy era già scomparso dal locale e ne fu immensamente lieto.
Uscì dal locale borbottando qualcosa come "lo sapevo che questi giochi da babbani fanno schifo, non vomito perché sono pur sempre un Malfoy" e le altri serpi gli andarono dietro a metà tra il divertimento e il ribrezzo.
Quando Harry si sedette al tavolo calò un silenzio quasi imbarazzane, ma lui tenne il viso rilassato quasi come non fosse successo nulla di particola.
Un tassorosso ruppe la quiete tossicchiando.
– Comunque, mi spiace dirlo, ma ha vinto Malfoy. Harry si è staccato per primo.

Nella strada di ritorno per Hogwarts Hermione tempestò Harry di domande sul bacio e ad ogni sua risposta Ron sembrava diventare sempre più bianco.
– Io non capisco, come hai fatto? Io gli avrei vomitato addosso.
– Harry, da fuori sembrava che ti stringesse abbastanza forte, no?
– Sì, abbastanza – le rispose Harry cercando di dimenticarsi per sempre il volto del biondo così vicino al suo – Comunque Ron non potevo rifiutarmi, gli avevo appena detto quelle cose. Il Prescelto, colui che deve uccidere Voldemort si rifiuta di baciare una persona, risulterei poco credibile. Non credete – indirizzò il discorso verso altro – che Malfoy abbia bevuto più del dovuto? Non è da lui.
– Harry – prese parola la ragazza al suo lato – credi ancora che stia organizzando qualcosa di pericoloso?
– È chiaro: sta crescendo e la famiglia lo vuole nel gruppo, no?
– Così hanno qualcuno più vicino alla scuola, dentro direi – Ron si prese un paio di secondi di pausa – Più vicino a te, Harry.

Quando arrivarono al castello, Draco era già in camera sua, sdraiato sul suo letto a maledirsi.
– Bravo Draco – parlò tra sé e sé – un’altra cazzata. Ultimamente non riesci a fare altro. Potevi rifiutarti di metterti in mostra davanti a tutti, ma no, tu no. Cazzo di orgoglio.
Stava ancora borbottando qualche offesa quando qualcuno sull’uscio attirò la sua attenzione.
– Noi andiamo a cena, vieni?
– No – si alzò e gli andò davanti – prima devo togliermi l’odore di quel posto da dosso, puzzo. A dopo.
Senza aspettare risposta prese il pomello placcato argento tra le mani e lo spinse chiudendo la porta nera.
Aprì il rubinetto della doccia per farla scaldare mentre si spogliò. Si tolse la giacca nera e la poggiò con cura su una sbarra in metallo, poi si sfilò la camicia e fu il turno dei pantaloni, per ultimi intimo e calzini. Ogni suo indumento era nero, così in contrasto con la sua figura bianca. Troppo bianca negli ultimi mesi. Si ritrovò a guardarsi nudo davanti allo specchio che lo rifletteva fino al basso addome lasciando intravedere la “v”. Si portò una mano a sfiorarsi i pettorali, poi gli addominali. I polpastrelli ruvidi davano l’impressione che potessero lacerare quella pelle così sottile. Ebbe la sensazione che quella fosse un mero rivestimento di un insieme di organi, non un corpo umano capace di provare qualcosa, così vuoto. Abbassò lo sguardo verso il suo braccio ancora fermo lì e lo guardò, lo vide. Quel disegno, ancora più in contrasto di ogni altra cosa con lui. La causa di tutto. Il suo stesso tocco lo scottò e allontanò il braccio d’istinto dal suo corpo. Una lacrima cadde a terra ancora prima che si potesse accorgere che gli fosse uscita dagli occhi.
– No – bisbigliò – sono stato scelto, io.
Ripensò che doveva farlo. Era il suo compito. Niente lo avrebbe fatto tirare indietro.
D’istinto dalla rabbia che provò nei suoi confronti lanciò il dispenser del sapone in vetro nel fumo che fuoriusciva dal box doccia e che aveva ormai riempito lo spazio intorno a lui. Andò a scontrarsi verso una parete e cadde in frantumi.
Il rumore lo scosse e si ricompose, così fece fare anche al sapone lanciando un incantesimo.

Harry stava quasi finendo il secondo, Ron stava già divorando il dolce ed Hermione lo stava guardando allibita, non si sarebbe mai abituata a vederlo mangiare, quando Malfoy entrò a testa alta nella Sala Grande dirigendosi verso il suo tavolo con una mano poggiata in tasca. Quando gli fu quasi dietro, Harry girò la testa verso di lui e si scambiarono il solito sguardo di disprezzo puro e reciproco, come se qualche ora prima non si fossero provocati una leggera erezione a vicenda baciandosi davanti a poco meno di una ventina di loro compagni.

 
–Fran
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Fran_s