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Autore: GattyP    20/01/2018    2 recensioni
... Io, in realtà, ero favorevole anche per un altro motivo: volevo conoscere Harry Potter, il Ragazzo-che-è-sopravvissuto, il Prescelto, il mago che aveva sconfitta, già due volte, il più malvagio mago oscuro di tutti i tempi, Voldemort (che gli inglesi chiamano, con una perifrasi, “Tu-sai-chi” o “Signore Oscuro”, perché temono, non so per qualche motivo, di pronunciare il suo nome), e che avrebbe frequentato il suo terzo anno in quella scuola
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anderson-O'Neil saga'
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Capitolo 2

 

Verso Hogwarts

 

 

- Ehi, Peter, sono qui! - urlò Lily, con la sua voce squillante, appena mi vide a King’s Cross. Avevo caricato tutto su un carrello (gufo monocolo compreso), che mio padre mi aiutava a portare. Subito mi girai verso la voce e la vidi sbracciarsi da un finestrino del treno. Poco più in  basso la zia, che ci fece un cenno di saluto, con un’altra donna (intuii che fosse la madre di Lily).

Salutai tutti e salii sul treno, aiutato da mio padre, mentre mia madre e le due donne facevano conversazione…

- Mi raccomando, Peter. Sta’ attento a tutto… e facci avere presto tue notizie - mi disse scompigliandomi i capelli. Poi scese e si unì alla conversazione delle tre donne.

Entrai, con il mio baule e la gabbia del gufo, nello scompartimento in cui si era sistemata Lily. C’era solo lei.

- Ciao, Lily - dissi timidamente.

- Oh, che bello averti ritrovato - mi disse Lily - Come sta Occhialuto? Ero preoccupata non vedendovi …

- Lily, Peter, affacciatevi, il treno sta per partire - dicevano intanto da fuori.

- Ciao, mamma, ti scrivo presto. Ciao, Zia. Buongiorno signor O’Neil. Buongiorno, signor O’Neil! - diceva intanto Lily, tutta contenta.

Ero contento anch’io e salutai velocemente i miei, specialmente mia madre, che per la commozione aveva gli occhi lucidi. Mio padre, apparentemente impassibile, mi fece un breve cenno di saluto. Poi il treno partì e li vedemmo diventare sempre più piccoli.

- Sono emozionatissima! Stiamo per andare ad Hogwarts. Mio padre mi ha spiegato che è un castello spettacolare, con scale che si spostano continuamente, una bellissima guferia, un meraviglioso lago, dove c’è anche una  gigantesca piovra… - mi disse Lily

- Io ho saputo - gli dissi - che Harry Potter frequenterà il terzo anno ad Hogwarts…

- Sì, lo so. E ha avuto un sacco di guai negli anni passati. - Cominciò quindi a parlare delle avventure di Harry Potter, intorno alle quali era particolarmente informata… anch’io, che ero un appassionato del personaggio, non conoscevo tante informazioni su di lui.

- … ed è sempre insieme a due amici: una si chiama Hermione Granger, ed è la strega più brillante del suo corso; l’altro è Ron Weasley, un ragazzo con i capelli rossi, che appartiene ad una famiglia famosa nel mondo magico. Pensa che sono presenti quest’anno a Hogwarts tre suoi fratelli e una sorella. Harry, Ron ed Hermione e tutti i Weasley appartengono a Grifondoro …

- Ma scusa, Lily, come fai a sapere tutte queste cose su Harry Potter? - le chiesi.

- Ne parliamo spesso a casa: vivo con mia madre, ma viene spesso a trovarci mio padre… I miei non vivono insieme… e lui è informato su tutto. Poi anche mia zia… ma lei in realtà non è mia zia, anche se io la chiamo così… spesso ci invita a casa sua, o nel suo castello… perché ha un castello bellissimo, sempre in Scozia… e anche lei e Katie sanno tutto di lui… Katie è la sorella di mia zia e anche lei ha frequentato Hogwarts, ma prima che arrivasse Harry Potter… Ma basta parlare di me. Mio padre dice che parlo troppo. Tu in che casa vorresti essere smistato ad Hogwarts?

- Spero Grifondoro… (sì, va bene, faceva parte della mia fissazione per Harry Potter). Morirei se il cappello parlante (sì, sapevo già come avveniva lo smistamento) mi mettesse a Serpeverde… è la casa dei maghi oscuri e anche Voldemort era di quella casa…

- Secondo me sono stupidaggini. Mio padre è un Serpeverde ed è la persona più buona e gentile che esista nel mondo... anche se è un po’ asfissiante e non vuole che esca da sola... Però mi ha aiutato a  controllare la mia magia… e mi ha insegnato alcuni semplici incantesimi… Bisogna considerare che non tutti i Serperverde erano seguaci di Voldemort, e non tutti i suoi seguaci erano Serpeverdi, ad esempio Sirius Black, quello che stanno ricercando in Inghilterra, era un Grifondoro… Secondo me, non dipende dalla casa, ma dalla persona. Ognuno può scegliere la sua vita…

- Beh, forse hai ragione. Però mi sentirei più a mio agio a Grifondoro… Tu in quale casa vorresti capitare?

- Io a Corvonero. - disse Lily.

- Perché Corvonero? - gli chiesi curioso - Ti piace molto studiare?

- Sì e no. Però penso che sia meglio quella casa per … una serie di motivi. Ma non so se il Cappello Parlante mi ascolterà!

Il discorso sembrava un po’ strano: non avevo mai sentito che il Cappello Parlante ascoltasse le richieste degli alunni. Comunque lasciai cadere l’argomento.

- Sei mai stata nel Connemara? - Le chiesi

-  No. E’ bella?

- E’ meravigliosa: immagina di vedere verde dappertutto, ed acqua, e rocce, e l’oceano che batte su grandi scogliere.  E poi laghi, stagni, ruscelli, colline, tutto brullo, con pochi alberi, ma con tanto vento e tanto spazio … a Londra mi sentivo soffocare - dissi.

- Anche a me piacciono gli spazi aperti, come quelli intorno al castello di zia Mary. Tu con chi vivi in Irlanda? - mi chiese.

- Con i miei genitori e mia sorella Elizabeta, che ha un anno meno di me… e naturalmente i miei zii, i miei cugini di Derryclare. … Viviamo in una specie di villaggio magico (i non magici, che voi chiamate babbani, però sono nostri buoni vicini e alcuni miei amici sono non magici) e ci allontaniamo da lì solo raramente. Io sono il primo della mia generazione a venire a studiare ad Hogwarts… generalmente noi O’Neil andiamo in una scuola di magia a Cork. Anche i tuoi genitori sono maghi?

- No, cioè mio padre è un mago. Mia madre una specie di maganò… però tutta la famiglia di mia zia Mary è un’importante famiglia magica scozzese…

In quel momento entrò una ragazzina, un po’ agitata, con una lunga treccia nera, già vestita con la divisa di Hogwarts (io e Lily ancora non l’avevamo messa), che spingeva una grossa valigia e una gabbia con un gattone bianco. Occhialuto lo guardò preoccupato

- Posso entrare? Gli altri scompartimenti sono occupati… - ci disse incerta.

- Prego, qui c’è tanto posto. - disse subito Lily. - Che bel gatto hai. Come si chiama?

- Peloso - disse - Io sono Giorgia Wallestain. E voi…

Ci presentammo. - Giorgia è un nome italiano, Wallestain invece è tedesco… - dissi.

- Sì, però io sono inglese: ad essere sincera mia madre è italiana e mio nonno era olandese. Io però vivo a Londra, dove i miei lavorano, in un ristorante… Non appartengo ad una famiglia magica… Volete qualcosa da mangiare?

Aveva appena finito di parlare quando si affacciarono due ragazze del secondo/terzo anno e, con uno sguardo arrogante, cominciarono a rimproverare Giorgia

- Gli ultimi sei scompartimenti sono prenotati per i Serpeverde - diceva con la sua voce odiosa una ragazzona con i capelli scuri, un gran naso e un volto pieno di brufoli - e i sanguemarcio, per giunta immigrati, devono stare lontani!

- Capito, deficiente? - poi, rivolgendosi alla compagna, con un tono di voce canzonatorio - Scusala, Pansy, la poverina non sa ancora le regole; ma ad Hogwarts le insegneremo l’educazione…

Intervenni, polemico, dato che non mi piaceva il tono di quelle due ragazze: - Non mi sembra che ci siano biglietti con le prenotazioni sugli scompartimenti! Chi credete di essere?

E Lily: - E voi siete due maleducate. Non si parla in questo modo…

Le due ragazzacce fecero una sghignazzata, Poi la più grande, quella Pansy, disse, rivolgendosi a noi tre: - Ehi, primini del c---o, qui le leggi le dettiamo noi! E se non vi sta bene, potete andare benissimo a farvi f-----e!

A questo punto, Lily, fermissima e sorridente disse: - Che parole eleganti sai usare! Cosa penserà Draco?  Una vera nobile Serpeverde dovrebbe controllarsi, avere un atteggiamento sprezzante, glaciale, e non scadere mai in volgarità… Come Serpeverde siete deludenti… Se vi sentisse Draco rimarrebbe deluso…

Le due si guardarono, stupite che una ragazzina che non avevano mai visto conoscesse il nome di quel Draco, alla cui opinione, evidentemente entrambe tenevano. Ci guardarono in cagnesco per qualche secondo, poi, non sapendo cosa aggiungere, se ne andarono…

- Grazie, ragazzi - disse Giorgia - . Quelle due hanno fatto una gran polemica perché mi ero messa nel loro scompartimento.

- Come hai fatto a sapere di quel Draco? - chiesi a Lily - E chi è Draco?

- Un Serpeverede che piace alle due tipe… l’ho saputo per caso… - disse lei rimanendo sul vago.

 

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Il viaggio continuò tranquillamente e ci stavamo avvicinando alla Scuola di Magia e Stregoneria: il paesaggio esterno era cambiato e si estendeva, a perdita d’occhio, la brughiera. Ci recammo in bagno a cambiarci e a metterci la divisa di Hogwarts. Tuttavia, eravamo appena rientrati nel nostro scompartimento, che il treno si fermò.

Provai una grande sensazione di gelo, di freddo. Fui preso da un’angoscia che non pensavo di poter mai sentire… pensai a mia nonna che era morta da poco. Divenni improvvisamente triste. Mi sembrava che non sarei più riuscito ad essere felice. Volevo urlare. Guardai fuori dal finestrino: tutto era grigio, senza luce. Nel corridoio qualcuno, o qualcosa, stava camminando. Anche Giorgia era terrorizzata: mi guardava stupita chiedendo con gli occhi sbarrati cosa fosse, mentre Occhialuto e Peloso si lamentavano, ciascuno nel proprio linguaggio.

Poi arrivò, si affacciò sul corridoio una figura nera, alta, imponente, incappucciata, spaventosa. Gli animali si agitavano impazziti, Giorgia stava strillando dal terrore, io ero impietrito… ma, a questo punto, velocemente, Lily si diresse verso la figura, frapponendosi tra noi (Giorgia e me) e l’essere demoniaco. Aprì quindi le braccia, mentre l’essere si allontanava. L’atmosfera cambiò completamente e l’angoscia se ne andò. Mi resi conto che il cambiamento era intervenuto non quando l’essere si era allontanato, ma qualche secondo prima, quando Lily si era frapposta tra il mostro e noi.

 - Che cos’era? - dissi - E come hai fatto a proteggerci?

- Quello dovrebbe essere un dissennatore. Fanno la guardia alla prigione di Azkaban e forse cercano quel Blake che è fuggito. - disse Lily; poi, rispondendo alla mia seconda domanda: - Ho forse praticato una magia involontaria per allontanarlo… Mi sembrava che voi steste male…

- A me sembrava di morire… Come se fossi dovuta rimanere infelice per tutta la vita - disse Giorgia.

- Anche io - dissi - Ma, non stavi male anche tu? - chiesi a Lily.

- No… solo un poco - si corresse Lily.

Se quello era un dissennatore (ne avevo sentito parlare anch’io), Lily doveva avere enormi poteri magici, per non sentire la sua influenza… e per proteggerci… anche considerando che aveva solo undici anni.

Poco dopo la mostruosa creatura scese, ma nel treno tutti erano preoccupati, e non solo tra noi primini. Quando giungemmo ad Hogsmeade, vedemmo un biondo, forse del terzo o del quarto anno, che diceva ad un paio di ragazzi della sua età, in tono canzonatorio: - Quell’idiota di Potter è svenuto! Il Prescelto è un povero scemo….

Lily lo guardò con severità. Il biondo se ne accorse e le si avvicinò: - Qualcosa non va, nanerottola?

Stavo per rispondere io (quel tipo non doveva parlare in quel modo alla mia amica), quando Lily mi precedette: - Perché prendi in giro quel ragazzo? Anche tu hai avuto paura, molto paura… e volevi fuggire…

Il biondo la squadrò stupito, forse chiedendosi come facesse la mia amica a sapere quelle cose (me lo chiesi anch’io: aveva tirato ad indovinare?). Poi fece una risata sprezzante, scrollò le spalle e se ne andò.

 

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Prossima puntata: “Smistamento”. A sabato! :)

   
 
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