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Autore: dolcecarmensita    21/01/2018    2 recensioni
Serena ha ventotto anni. Vive tranquillamente con i genitori e il suo gatto Biagio. Si divide tra la gestione della sua libreria e quella molto più difficile delle sue amiche. Ma un giorno tutto potrebbe cambiare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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SUNDAY MORNING
 
Una carezza molto piacevole lungo la schiena e le labbra calde del mio dottorino mi svegliano dolcemente. Apro gli occhi, mi stiracchio e mi giro trovandolo con un ginocchio poggiato sul bordo del letto e abbassato a pochi centimetri dal mio viso, già lavato e profumato.
- Lei chi è?- chiedo ancora sbadigliando.
Scuote la testa e con tono seducente, mordendosi il labbro inferiore, risponde - Sono io, sciocchina. Buongiorno, vedo che stai ancora dormendo. -
Gli sorrido - Buongiorno tesoro. Come mai già sveglio e vestito?-
- Mi sono svegliato presto, sono andato a correre. Avrei voluto portarti con me, ma russavi talmente tanto che non mi hai proprio sentito.- afferma serio.
Inarco un sopracciglio e gli do un colpetto sul braccio - Io non russo, stupido!-
Ridacchiando risponde - Certo che sì, perché credi che mi sia svegliato?-
- Perché ti piace andare a correre.- affermo convinta.
- Hai ragione, è vero.-
Gli accarezzo i capelli - Comunque avresti potuto svegliarmi, sarei venuta volentieri anche io.-
- Dormivi troppo bene e non ho voluto svegliarti. Da quando corri tu?-
- Cosa credi che stia sempre sul divano a leggere? Ogni tanto corro anche io. Quindi non russo?-
- Bene allora la prossima volta verificheremo questa tua affermazione. No strega, non russi.- afferma sfiorandomi la guancia.
Afferro la sua camicia per avvicinarlo di più e appoggio le labbra sulle sue. Lui risponde subito al mio bacio cercando la mia lingua con la sua. Gli accarezzo la schiena mentre sposta le coperte e si posiziona sopra di me.
- Ehi dottore calmati un attimo. Devo assolutamente scappare in bagno.-
Scendo dal letto e osservandolo meglio noto che indossa una camicia azzurra e i pantaloni di un completo.
- Come mai così elegante? Guarda che dobbiamo andare da Tony non da mio padre.-
Scuote la testa - Non essere sciocca. Prima di tutto sai perfettamente che mi vesto sempre bene e poi ti ricordo che oggi pomeriggio vado a lavoro. Comunque devo dire che la mia maglietta è proprio bella addosso a te. Ho notato che ti piace molto indossarla.-
Mi fermo davanti alla porta del bagno e rispondo - Se proprio ti dispiace che la indossi ora la tolgo.-
Lentamente afferro i bordi e la tolgo lanciandogliela contro, rimanendo solo con gli slip e aggiungo
- Visto che hai già fatto la doccia, sappi che ora andrò a farla da sola e non osare seguirmi.- dico puntandogli il dito contro.
Con lo sguardo di chi la sa lunga risponde - Sei malefica. Vado a preparare la colazione.-
Entro nel bagno e faccio una doccia il più velocemente possibile. Esco dalla cabina e vedo che Nico ha lasciato tutto in ordine e che aveva preparato già gli asciugamani per me. Avvolgo il telo bianco intorno al mio corpo e continuo ad osservare. C’è il suo profumo sulla mensola insieme a degli altri, il rasoio, il pettine per la barba e tanti altri prodotti. Sorrido ricordando che accanto al suo shampoo c’è anche il balsamo. Incredibile! Il mio uomo è proprio vanitoso. Rientro in camera da letto, prendo il mio intimo e mi libero dell’asciugamano. Nello stesso istante arriva Nico con il vassoio con la colazione. Nei suoi occhi intravedo un luccichio malizioso, passa dietro di me mettendo il vassoio sulla cassapanca ai piedi del letto, ritorna alle mie spalle e sussurra al mio orecchio - Non rivestirti ancora, ho in mente un paio di cose.-
Mi accarezza lentamente le braccia con la punta delle dita e mi sposta i capelli per baciarmi il collo. Mi giro nella sua direzione e lo bacio piano. Senza mai staccarmi dalle sue labbra gli sbottono la camicia e poi i pantaloni facendolo rimanere in intimo. Mi allontano da lui e gli sussurro - Stenditi.-
Mi metto a cavalcioni su di lui, gli mordo il labbro mentre la mia mano scende nei suoi boxer. Il suo respiro diventa sempre più pesante e così decido di concentrarmi sulla sua eccitazione con la bocca. Versi di piacere provengono dalle sue labbra mentre accompagna i miei movimenti con le mani finché non arriva all’orgasmo.
- Sei terribile piccola strega. Mi farai impazzire.- afferma prima di farmi stendere sotto di lui.
Mi bacia ancora una volta le labbra e poi si concentra sul mio seno mentre la sua mano scivola tra le mie cosce per torturarmi piacevolmente. Dopo aver recuperato un preservativo, si posiziona tra le mie gambe, mi guarda con i suoi magnetici occhi blu facendomi sentire desiderata come non mai e mi penetra piano. Allaccio le gambe intorno ai suoi fianchi e le sue spinte sono sempre più decise e profonde. Ribalto nuovamente la situazione mettendomi su di lui muovendomi velocemente mentre mi viene incontro abbracciandomi e baciandomi le labbra. Intensifico i miei movimenti fino a raggiungere l’orgasmo seguito da quello di Nico. Ancora accoccolati sotto le coperte mentre gli accarezzo il petto e gli bacio la guancia, richiamo la sua attenzione
- Nico.-
Mi bacia le labbra - Dimmi tesoro.-
- Ho fame.-
- Ormai i cornetti saranno freddi. Colpa tua che ti sei fatta trovare nuda davanti al mio letto.- si alza e dice - Vado di là a riscaldare tutto.-
Nico è già in cucina mentre io mi sono finalmente vestita e sto cercando di truccarmi nel suo bagno. Dopo aver finito, lo raggiungo e lo trovo a preparare il caffè. Segue con lo sguardo i miei movimenti finché non arrivo accanto a lui dietro all’isola.
Poco dopo mi dice - Mi piace averti qui la domenica mattina, potrei anche abituarmi.-
Gli sorrido e mi avvicino per dargli un bacio ma suonano alla porta e il moro va ad aprire sbuffando e borbottando. Verso il caffè nelle tazzine e sento una vocina allegra.
- Ciao zio Coco.-
- Ciao tesoro. Che ci fai qui?-
- Voleva assolutamente venire da zio Coco prima di andare dalla nonna.- si intromette Sebastiano.
- Silvia non c’è?- chiede Nico.
- No è già dai tuoi.-
Intravedo Maddie in braccio allo zio che le dice - Amore sai chi c’è di là con me?-
La bambina scuote la testa - No zio, chi c’è?-
- Ora vedrai-
La bambina scende dalle braccia di Nico e si dirige in cucina curiosa, appena si accorge di me, mi rivolge un sorriso favoloso
- Zia Serena che bello che sei qui.-
Ha ancora addosso il suo cappottino blu e una sciarpa bianca. Viene nella mia direzione e la prendo in braccio riempiendola di baci.
- Sei contenta di vedermi?- le chiedo.
- Si sono tanto felice.-
Nel frattempo arriva anche Sebastiano che afferma - Ciao Serena, mi fa piacere trovarti qui.-
- Ciao Sebastiano. Hai fatto bene a portare Maddie dallo zio, è un amore.-
La bambina ancora in braccio a me dice - Zia Serena fammi scendere, devo prendere i miei colori. Hai portato Biagio?-
- No tesoro, mi dispiace. Non sapevo saresti venuta.- rispondo mettendola a terra.
Chiude gli occhi in due fessure e quasi minacciosamente afferma- La prossima volta però lo voglio vedere.-
- Va bene piccolina. Sebastiano ti va un caffè? È ancora caldo.- gli chiedo mentre osserva sua figlia scuotendo la testa.
- Si certo volentieri.- rivolgendosi al suo amico chiede - Anche voi sarete a pranzo dai tuoi genitori?-
- No, anche se mia madre non vede l’ora di avere Serena a casa. Oggi saremo a pranzo da un nostro amico.- risponde mentre si siedono accanto al tavolo.
- Anche tua sorella vorrebbe invitarvi ma come ben sai non ha un momento libero.-
- Sai che mia madre già conosceva Serena da tempo?- chiede Nico.
- Davvero Serena?- domanda stupito.
- Si è una mia cliente. Non avrei mai immaginato che fosse sua madre ma osservandoli bene si somigliano molto. Il colore dei loro occhi è identico.-
Riflette per alcuni istanti e poi risponde- Strano che mia moglie non mi avesse detto niente di questa cosa.- il suo cellulare inizia a squillare, controlla e dice - Ecco è proprio lei. Si è fatto tardi. Dai Maddie andiamo via. Dobbiamo andare dalla nonna e loro due devono uscire.-
Seduta a terra con tanti colori sparsi davanti a lei e diversi fogli risponde- Ma no papà, io voglio stare con Serena. Non le ho fatto vedere neanche un disegno.-
Suo padre la guarda serio e le ordina - Non cominciare a fare i capricci, la vedrai sicuramente un’altra volta.-
Mi avvicino alla piccola e dico - Tesoro, zio Coco ti porterà in libreria nei prossimi giorni e ti aspetterò lì con Biagio.-
- Davvero zia?- chiede speranzosa.
- Si, te lo prometto.-
Dopo alcuni secondi guarda Sebastiano e risponde - Papà allora possiamo andare.-
- Serena meno male che ci sei tu. Maddie metti il cappotto e saluta Serena e lo zio.-
Poco dopo siamo nella mia macchina per andare a casa di Tony.
- Serena non correre, mi sta venendo mal di stomaco.- dice Nico disperato.
- Quanto sei esagerato, vedi che sono quasi ferma??- ribatto.
- Oddio tra poco vomito. Attenta al semaforo.- risponde diventando un’unica cosa con il sedile.
- Smettila, ti ricordo che tu sei finito addosso alla mia macchina.-
- Ero distratto o forse sapevo che ti avrei incontrata.- risponde ammiccando.
- Come sei poetico. Ecco siamo arrivati, ora finalmente la pianterai di lamentarti. Ah, puoi anche staccarti da lì e toglierti la cintura. Non sarò un medico ma lo vedo benissimo che non hai la faccia di uno che sta per vomitare.-
- Attenta a come parcheggi, non vorrei graffiassi qualche auto ferma.- ironizza.
Lo osservo con aria di sfida e rispondo - Sei un simpaticone. Vedi ho parcheggiato e non ho fatto nessun danno. Puoi stare tranquillo, non mi capiterà di incontrare un altro dottorino tanto carino come te. Comunque più tardi ti conviene non fare di nuovo questa scenetta, altrimenti andrai a piedi a lavoro. E poi lo sai anche tu che guido benissimo.-
Scendiamo dalla mia auto e ci dirigiamo verso il palazzo dove vive Tony con il compagno.
- Ciao ragazzi. Stranamente per Serena siete arrivati in orario. Nico sei stupendo questo completo ti sta divinamente.-
Seccata, mi intrometto - Basta fare gli occhi dolci al mio uomo. Piuttosto dov’è Gianni?-
- È di là nella sala da pranzo. Andiamo così lo presento a Nico.-
- Ciao Gianni.- lo saluto abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia ricoperta da un leggero strato di barba.
- Ehi Serena. Quanto tempo che non vieni a pranzo da noi. Quello scostumato del mio compagno vi ha lasciati così. Datemi i vostri cappotti.-
- Hai ragione è vero. Questa volta per farmi perdonare ho portato anche il mio fidanzato. Nico ti presento Gianni, come sai è il compagno di Tony.-
I due si stringono la mano mentre sento urlare dalla cucina il mio amico che era sparito
-Serenella vieni qui, aiutami con questi piatti.-
Entro nella stanza e mi passa i piatti da portare a tavola bisbigliando al mio orecchio- Vi vedo rilassati, significa che ieri è andato tutto bene.-
- Per fortuna si. Ha apprezzato molto la mia sorpresa e anche la peonia. Comunque domani mattina ti spiego tutto.-
- Ragazzi venite a tavola che è pronto.- esclama Tony richiamando l’attenzione dei due uomini.
Dopo gli antipasti preparati da Gianni, Tony arriva con il primo: trofie con zucca, provola, salsiccia e besciamella.
- Ma è squisito, Tony sei davvero bravo.- Esclama Nico.
Il mio amico con aria soddisfatta risponde - Grazie. Voglio precisare che la besciamella è preparata da me. La tua ragazza dovrebbe conoscere le mie doti culinarie ma forse avrà dimenticato quanto sono bravo dato che non viene mai qui.-
- Sei il solito noioso e come sempre pieno di te.- rispondo sbuffando.
- Gianni come vi siete conosciuti tu e Tony?- chiede Nico curioso.
- Già lo conoscevo perché era un mio cliente al vivaio. Poi andavamo nello stesso locale a ballare la salsa. Tony si è avvicinato a me, abbiamo bevuto qualcosa insieme e poi mi ha chiesto di uscire qualche altra volta. Ora sono tre anni che stiamo insieme.- afferma con i suoi occhi color cioccolato che luccicano.
- Non pensavo ballassi anche tu. A dire la verità non sapevo neanche che questi due frequentassero la mia stessa palestra. Pensa che all’inizio ho frainteso il loro rapporto e credevo che Serena mi prendesse in giro.- afferma Nico guardandomi negli occhi.
- Bè io non mi alleno da qualche mese. È vero sono molto affiatati ma devi stare molto tranquillo.-
Mi volto verso il mio uomo e poso le mie labbra sulle sue - Vedi che non devi essere geloso? Gianni devo chiederti un favore.-
- Dimmi pure.-
- Potresti portarmi un abete in libreria? Quest’anno per Natale vorrei decorare in modo classico.-
- Certo non c’è alcun problema. Tra due settimane avrai un abete bellissimo.-
Tony nel frattempo arriva con il suo famosissimo arrosto ai funghi.
- Tony oggi ti sei superato!- esclamo con enfasi.
- Per me è un piacere cucinare per i miei amici.- risponde il mio amico pavoneggiandosi.
Gianni scoppia a ridere e dice - Amore dì la verità. Hai cucinato tutto tu perché oggi non gioca il Napoli altrimenti, nessuno ti avrebbe staccato dalla televisione.-
Il Gandy napoletano lo fissa e risponde - Amore non dire sciocchezze. Se ci fosse stata la partita non li avrei neanche invitati.-
Risentita, rispondo - Mi sento davvero offesa mio caro.-
Mentre sto gustando la mia amatissime delizia a limone chiedo al mio amico
- Tony stai già organizzando qualcosa per il tuo compleanno? Manca meno di un mese.-
- Ho qualche idea. Per fortuna è il 4 dicembre. Il resto del mese sarò impegnatissimo. Ho un matrimonio a settimana.-
- Quanti anni compi quaranta?- chiedo provocandolo.
Mi rivolge uno sguardo infuocato - Sei una scostumata e anche cattiva. Ne compio trentacinque, ho la stessa età del tuo fidanzato.-
Gli faccio una linguaccia - Stavo scherzando, lo so benissimo. Riguardo ai matrimoni se ti occorre, ti darò una mano.-
- Grazie Serenella ne avrò tanto bisogno soprattutto perché una delle spose mi ha chiesto il rosa antico come tema principale delle decorazioni. Ho già il voltastomaco sai quanto odio il rosa.-
Nico nel frattempo controlla il suo orologio da polso e chiede - Sere, la mia cravatta ce l’hai tu?-
- Certo è nella mia borsa.- Mi alzo per andare a prenderla - Ecco tieni.-
Tony che ha seguito tutta la scena si intromette con il suo solito tono malizioso
- Che avete fatto con questa cravatta? Non avrete combinato qualcosa in macchina prima di arrivare qui?-
Sbuffo sonoramente - Se anche fosse non ti direi assolutamente niente.-
Mi fa una smorfia - Sempre la solita guastafeste. Dimmi Nico ti piace essere legato? Serenella stai tranquilla ci penserò io ad insegnarti tutto quello che devi fare.-
Il moro accanto a me scoppia in una fragorosa risata tanto che non riesce a rispondere.
Lo incenerisco con lo sguardo - Tony sei pessimo con queste battute, sappilo.-
Gianni si rivolge al compagno dicendo - Amore smettila o dopo facciamo i conti.-
Tony con un’espressione malandrina risponde - Mi legherai? Non vedo l’ora.-
Nico divertito afferma - Si è fatto tardi e devo proprio andare a lavoro. Poi, sapete, non vogliamo essere di troppo. Serena andiamo?-
Appena arrivati al parcheggio dell’ospedale Nico dice - Mi è piaciuto trascorrere del tempo con Tony e Gianni, è un peccato che io debba lavorare stasera.-
- Mi fa piacere che tu sia stato bene con i miei amici, sai quanto ci tengo a loro. Hai ragione è un vero peccato che tu ora vada via. Vorrei tanto stare ancora con te.-
Si avvicina e mi sfiora delicatamente le labbra
- Anche io tesoro. Pensavo che potrei scegliere con te le decorazioni per il tuo abete e poi ovviamente ti aiuterò ad addobbarlo.-
- Sono molto felice che tu me l’abbia chiesto. Appena sei libero andremo a comprare tutto il necessario.-
Mi accarezza la guancia e si avvicina di nuovo per baciarmi.
Il suo telefono inizia a squillare ma lo ignora.
- Ora devo proprio andare Sere. Ci sentiamo più tardi.-
- Domani mattina ti va se vengo a prenderti prima di andare a lavoro?- gli domando.
- Ma certo non c’è bisogno di chiedere.-
Controlla il suo smartphone e dice - Era Lisa, mi ha mandato anche un messaggio. Voleva sapere se avessi chiarito con te.-
 
 
 
 
 
 
 
 
***********************
Buonasera a tutti! Eccomi con il nuovo capitolo. Questa volta troviamo Serena lontano dal suo lavoro e dai suoi amatissimi libri. Trascorre la giornata insieme a Nico e le dispiace lasciarlo andare a lavoro. Ritorna Maddie ed è felicissima di vedere Serena. Che dire di Tony, è sempre il solito! Lisa fa la sua comparsa anche in questo capitolo, la protagonista deve temerla?
Ringrazio chi mi segue e chi mi legge. Alla prossima!
 
 
  
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