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Autore: jarmione    22/01/2018    1 recensioni
TITOLO E RATING VARIABILI!!!!
CROSSOVER tra: Supercar - I Dalton - Star Wars - Harry Potter
Possibili citazioni di altri film
Kitt, Amy ed Evelyn (quest'ultime sono mie OC) vanno ad Hogwarts per la prima volta.
Stringono amicizia con Benjamin Solo e dimostrano che la collaborazione fra case è possibile.
Ma ognuno di loro ha un segreto e quando verranno allo scoperto il resto della loro permanenza ad Hogwarts non sarà più la stessa.
ATTENZIONE: Cercherò di seguire la base che ha dato la Rowling nella storia originale ma lo farò fino ad un certo punto.
Critiche ben accette, non siate timidi di dirmi "schifo" oppure "bleah"
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Giunti a Londra, Amy era tutta frenetica.
Erano andati spesso in città, se non altro per raggiungere Diagonalley e comprare il materiale scolastico, doveva essere abituata.
Pensava di aver visto tutto della magia, ma Hogwarts era Hogwarts.
Ne aveva sentito parlare in lungo e in largo.
Si chiese che amici avrebbe avuto, che cosa avrebbe imparato, quanti bambini strani ci fossero.
Suo padre le aveva raccontato di un ragazzo che frequentava con lui la scuola e che aveva i capelli che cambiavano colore.
Se avesse potuto, lei se li sarebbe fatti rossi.
Entrarono nella stazione di King’s cross.
Il via vai di gente era incredibile.
Michael si guardava attorno e cercava di non perdere di vista i bambini ma, soprattutto, cercava di non mostrare l’ansia che aveva nel mandarli a scuola da soli e di non vederli per i prossimi mesi.
C’erano anche altre cose, ma non poteva lasciarsi travolgere da esse o i suoi figli non sarebbero mai partiti.
“Kitt guarda” Amy, che era tutta un’euforia, indicò in lontananza una donna con il figlio ed una famiglia al completo con tre ragazzi più grandi di loro.
Tutti quanti trasportavano un carrello da bagaglio, come quello che Kitt ed Amy tenevano, e avevano persino una gabbietta con un gatto e gabbiette con gufi.
“Quelli li vanno ad Hogwarts!”
“Shh!” la zittì Kitt “non dobbiamo farci scoprire dai babbani!”
“Perché? Andiamo a scuola come i loro figli, che cosa c’è di strano?”
“Nessun figlio di babbano va in una scuola magica Amy”
Amy sbuffò e continuò a seguire il padre, senza però smettere di guardarsi attorno curiosa.
Era bello vedere quanti studenti come lei stavano cercando il treno.
Ad un certo punto vide persino una bambina, che sarà stata sì e no della sua età, con la divisa e che camminava a testa bassa, accompagnata da un tizio che aveva tutta l’aria di assomigliare ad un cowboy.
Anche quest’ultimo, come Michael, si guardava attorno con fare pensieroso e sembrava sul punto di tirare fuori la bacchetta.
“Ragazzi siamo arrivati” annunciò Michael, sorridendo ai figli “vedete quel muro?” indicò la colonna di pietra tra i binari 9 e 10 “dovete correre dritti contro al muro, senza esitazione alcuna”
Kitt annuì, mentre Amy lo guardò perplessa.
I genitori non li avevano informati su come raggiungere il binario e, per un attimo, credette che il padre fosse impazzito.
“Ma papà ci sfracelleremo!”
“Non ci faremo niente!” l’ammonì Kitt “io mi fido di papà”
Michael si sentì orgoglioso, poi si chinò fino a raggiungere l’orecchio di Amy “Ti fidi di me?”
Lei annuì
“Allora mettiti in posizione, chiudi gli occhi e vai con decisione, non ti accadrà nulla…te lo giuro”
Amy deglutì e si scrollò le spalle, posizionandosi dietro a Kitt.
“Posso andare?” chiese lui
“Vai Kitt!”
Kitt fece un respiro profondo e iniziò a correre con decisione dritto contro al muro.
Appena fu vicino, scomparve al suo interno.
Amy sgranò gli occhi “Dov’è Kitt?”
“Esattamente dall’altra parte e…” tornò vicino all’orecchio di Amy “se non ci sbrighiamo, si godrà il divertimento da solo”
Amy tentò di calmarsi, poi sentì la mano di Michael sulla sua.
“Pronta?”
“Insieme?”
“Insieme”
Ed entrambi iniziarono a correre, fino ad attraversare il muro
*****************************************
“Che muso lungo” disse Luke, mettendo una mano sulla spalla di Evelyn “tutto bene?”
“Mi sento sottosopra” borbottò la bambina, sentendo ancora lo stomaco in subbuglio dopo la smaterializzazione.
Luke sorrise poi tornò a guardarsi attorno.
Aveva intravisto da lontano un suo collega di lavoro ma, vedendolo impegnato con i figli e intento a guardarsi attorno con fare vigile.
Stessa cosa faceva lui.
Dopotutto, che altro poteva fare un Auror del Ministero in giro per Londra?
Evelyn, a parte il malessere che stava lentamente passando, non sapeva come definire la giornata.
Fosse stato per lei non sarebbe nemmeno uscita di casa.
Vedeva tanti ragazzi e bambini con la divisa di Hogwarts e senza che cercavano il binario o attendevano gli amici per andarci.
Lei sapeva solo che doveva attraversare un muro.
Ma quel muro, invece che non arrivare come sperava, arrivò fin troppo in fretta.
Fece in tempo a vedere un papà e una bambina scomparire al suo interno.
Il suo respiro si fece affannoso ed indietreggiò, trascinandosi dietro il carrello, fino a toccare con le schiena il muro alle sue spalle.
Luke si mise subito al suo fianco.
“Luke ho paura”
L’uomo le sorrise “Se hai paura il muro lo sente” disse “se passerai senza esitazione lui non ti bloccherà”
Evelyn deglutì.
“Luke…” esitò un attimo “se dovessero mettermi in una casa che non sia quella di famiglia?”
Luke si accigliò “Che vuoi dire?”
“La mamma, Joe, Jack, William ed Averell sono tutti stati dei Serpeverde…e se mi mettono in qualche casa che non sia questa? La mamma mi odierà”
“Niente affatto Evelyn” la rassicurò Luke “nessuno ti odierà e nessuno ti farà nulla perché sei in una casa diversa da quella tipica” le accarezzò i capelli “vai tranquilla…ti fidi di me?”
“Si…”
“E allora corri contro quel muro”
Evelyn fece un paio di respiri profondi.
Poi afferrò il manico del carrello con presa ben salda ed iniziò a muoversi.
Il muro la inghiottì.
***********************************
Amy andò quasi a sbattere contro Kitt quando passò il muro.
Quest’ultimo era intento a fissare ciò che gli si era presentato davanti.
Michael li fece spostare, per consentire il passaggio ad altri eventuali studenti in arrivo.
L’enorme treno rosso e nero iniziava a sbuffare e, ogni tanto, emetteva dei suoni di tromba per annunciare che ormai mancava poco.
Il capo treno fischiava e intimava gli studenti a mettere i bagagli a posto.
“Voi due restate qui e non muovetevi” ordinò Michael che, dopo aver ottenuto conferma, si allontanò con i carrelli e fece caricare i bagagli.
“Hai visto Kitt!?” esclamò Amy a voce alta “questo è il treno per Hogwarts”
“Questo lo vedo Amy”
“Sei sempre così serio”
“Non sono serio!”
“Si lo sei!” e per concludere gli fece la linguaccia.
“Non è un comportamento da femmine”
“Ma io sono tua sorella, quindi non conto”
“Sei comunque femmina”
Amy sbuffò e continuò a guardarsi in giro con aria meravigliata.
C’erano un sacco di studenti.
Chi vestito normalmente e chi già con la divisa.
Maghi e streghe di ogni età e genitori di alunni vestiti con gli abiti da lavoro.
Riconobbe un sacco di gente che aveva intravisto un giorno al ministero con suo padre.
“Non vedo di conoscere qualcuno”
“Amy, Hogwarts è una scuola e dovremo studiare”
“Ok ma avrò diritto di fare amicizia”
“Mamma vuole che studiamo e anche papà”
“Ma…”
“Ragazzi di che discutete?” chiese Michael, tornando da loro
“Niente” risposero in coro, lasciando Michael perplesso.
“Ok…” sospirò “ho messo i bagagli al loro posto, ora dovete solo salire”
“Ma mancano ancora dieci minuti!”
“Se vuoi prendere i posti devi sbrigarti” puntualizzò Kitt
Amy sbuffò “Papà voglio stare con te, non puoi proprio venire?”
Michael scosse la testa “Mi spiace Amy, ma questo è un viaggio che dovrete fare da soli”
La bambina abbassò la testa sconsolata.
“Coraggio Amy” sorrise Michael “sei una Knight e i Knight non fanno quella faccia”
Subito, Amy sorrise a trentadue denti
“Molto meglio” la strinse forte a se “Fai la brava mi raccomando e appena arriva scrivici” guardò Kitt “anche tu”
“Si papà” dissero nuovamente in coro
“Papà mi mancherai”
“Anche tu Amy”
E la lasciò andare.
“Kitt vado a prendere i posti!” lui annuì e la video sparire fra la folla.
“Papà…”
“Si Kitt?”
“Mi mancherai”
Michael gli sorrise dolcemente “Anche tu figliolo e…mi raccomando, ricordati che Hogwarts ci mette alla prova non…”
“Non fare niente che possa compromettermi”
“Esatto” confermò l’uomo “tu sei mio figlio e non voglio che succeda niente…fallo per Amy”
“Si papà”
“Bravo figliolo” e lo strinse “su vai adesso” e lo fece salire sul treno.
Rimase in attesa.
Lo sguardo sorridente e fiero, ma il cuore in pezzi.
Vedere i suoi figli andare via era una sofferenza.
*********************************
“Io mi sposterei se fossi in te” disse Luke ad Evelyn, che si era incantata a guardare il treno
“E’ enorme!”
“Anche troppo”
Si fecero largo fra la gente e raggiunsero la carrozza dei bagagli.
Diedero il baule di Amy all’addetto e poi si allontanarono.
“Quando ti libererai scrivi a tua madre, sarà in pensiero”
Evelyn annuì e poi si buttò fra le braccia di Luke “Mi mancherai Luke”
“Anche tu Evy, ma vedrai ci rivedremo a Natale”
“Davvero?”
“Certo! Verrò a prenderti io appena arrivi, mi troverai esattamente qui” ed indicò il punto dove stava.
“Di alla mamma di salutarmi Joe e gli altri e…” si staccò “sei davvero sicuro che mamma non mi odierà? E stessa cosa Joe?”
“Se ti odiassero non sarebbero la tua famiglia” precisò “comunque scrivi anche a loro quando vuoi”
“Si Luke”
“Molto bene” si chinò e le diede un bacio sulla fronte “arrivederci Evy”
“Arrivederci…cowboy”
Luke scoppiò a ridere “Cambierò look!”
“No!” lo fermò Evelyn “a me piace”
“Allora lo manterrò”
Si diedero l’ultimo saluto e poi la lasciò salire.
La salutò con la mano.
Pian piano il treno iniziò a muoversi e scomparve al di fuori della galleria di ingresso.
Sospirò e assunse uno sguardo pensieroso.
“Anche tu preoccupato?” una voce alle sue spalle lo fece sobbalzare
“Michael!” lo salutò “un po’” disse “dopotutto è il suo primo anno e non ha la famiglia che l’accompagna”
“Immagino” sospirò “anche i miei sono nervosi ed io non so quanto resisterò”
“Amy ancora non sa niente?”
“Perché dirglielo?” chiese Michael “gli si spezzerebbe il cuore e non voglio che stia male, Kitt sta bene e non vedo perché debba sbandierare tutto ai quattro venti”
Luke annuì “Fa onore ai Knight”
“Decisamente” poi iniziarono ad allontanarsi dalla piattaforma “ed Evelyn?”
“Oggi è il primo del mese…lo sai”
“Ah già giusto”
“La cosa che mi preoccupa è che Evelyn è troppo diversa dai suoi fratelli, se la mettono in una casa differente da Serpeverde Joe farà un disastro”
“Gli sarà difficile vista la sua situazione”
“Lo so…ad ogni modo sua madre dice che una casa vale l’altra e…le ha detto di scrivere ai fratelli ma ho paura che non accadrà”
“La madre non glielo dirà vero?”
“Mamma Dalton non farà e non dirà nulla se non sarà Evy a parlare” precisò “sa il legame che c’è fra i figli e quindi non si intrometterà”
“Capisco” entrambi sospirarono all’unisono mentre oltrepassavano di nuovo il muro per tornare sui binari nove e dieci di King’s Cross.
“Coraggio si va al lavoro”
“Sarà una lunga giornata” constatò Michael “se ci occorre aiuto da un cowboy”
“Cammina Knight!”
  
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