Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: paige95    23/01/2018    3 recensioni
Vi sono piccole e grandi vicissitudini per una giovane coppia, ma qualcosa potrà sconvolgere profondamente la loro vita.
/La loro vita insieme, troppe volte sognata e a un passo dalla realizzazione, stava subendo nefasti colpi. Tutti i pensieri positivi di quella mattina, accompagnati dalla magia dell’alba, svanirono. Ora il sole in cielo era alto e, con esso, erano sorti nuovi problemi. Più che l’alba, in quell’esatto momento, Hermione la percepì come il tramonto del loro matrimonio. Non lo avrebbe lasciato, era stata sincera, ma temeva che con il tempo tutto si sarebbe distrutto da sé, di certo non avrebbero resistito in quel vortice in cui erano inconsapevolmente entrati, non era così sicura che il loro amore fosse talmente forte da contrastare quella nuova minaccia/
Dedicata con tanto affetto a HarryPotter394 e Longriffiths
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lavanda Brown, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Paura di perderti…e di perdermi

 
 
Era una tipica giornata autunnale di metà dicembre, quel periodo dell’anno antecedente alle feste natalizie, quando l’aria era talmente gelida da entrare nelle ossa, ma ufficialmente l’inverno non era ancora giunto.
 
Non seppero nemmeno loro come trovarono brillante l’idea di passeggiare con quel freddo. O meglio, l’idea era stata di Ron, ma dopo tre lunghi anni di corso per diventare Auror desiderava solo trascorrere un po’ di tempo da solo con la sua fidanzata.
 
Hermione si teneva stretta alla mano del ragazzo e stava avvinghiata mentre passeggiavano al suo braccio per sentire meno quell’aria tagliente a contatto con la pelle. Il giovane non si sognava nemmeno lontanamente di opporre resistenza, era piacevole sentirla così vicina e, indipendentemente dal clima, avrebbe voluto percepire la sua presenza in quel modo per il resto della vita.
 
 Ron, non ho ancora ben capito come tu abbia fatto a diventare Auror, sai? I tuoi voti agli esami non eccellevano affatto 
 
Sorrise di fronte alla poca fiducia che la ragazza riponeva in lui, diffidenza che contrastava notevolmente con la dolcezza con cui lo sfiorava.
 
 Ho sempre copiato da te, ovvio. E forse credo anche di aver copiato male qualcosa, altrimenti non si spiega come tu prendessi sempre più di me 
 
Hermione si bloccò all’improvviso dopo quella rivelazione, fissandolo incredula.
 
 Che cosa hai fatto?? 
 
E ovviamente dovette bloccare anche lui i suoi passi.
 
 Non guardarmi così, non è una novità. Però ho passato l’esame di abilitazione senza troppi problemi, quindi significa che qualcosa da te ho imparato 
 
Ron era sereno, mentre lei continuava ad essere sospettosa e in ansia.
 
 Mi stai prendendo in giro, vero? Non hai copiato da me, giusto? 
 
Un grande sorriso si allargò sul viso di Ron e lei non poté evitare di tirare un sospiro di sollievo.
 
 Solo qualche parola che non ricordavo 
 
Hermione gli tirò una manata sul braccio.
 
 Ok, va bene, ho studiato. Che umiliazione, Hermione, io che studio. Più o meno, non sono certo intelligente come te, solo l'indispensabile per accedere al corso 
 
 Bravo, perché il pensiero di quello che dovrai affrontare ora che sei un Auror senza la giusta preparazione mi faceva stare in pensiero 
 
 Ti saresti preoccupata per me? 
 
 Certo! V-voglio dire, forse avrei rimediato io insegnandoti qualcosa, ma io non sono un Auror, certi trucchi credo di non saperli. Conosco solo quello che c’è sui libri e non ho seguito quel corso, quindi probabilmente sapresti comunque più tu di me. Perché tu hai studiato per l’esame di abilitazione, vero? Ma certo che stupida, ovvio, lo hai passato. O hai copiato da Harry? 
 
Rispose alla domanda, ma non a parole, le porse un delicato bacio per zittirla.
 
 Hermione, stai tranquilla, non ho copiato da nessuno, sono pronto per iniziare il mio nuovo lavoro 
 
Non sapeva se credergli o meno, ma ai suoi grandi occhi puntati su di sé non sapeva proprio resistere. Lo aveva ancora un centimetro dal viso e non poté proprio evitare di sfiorare nuovamente le sue labbra in un caldo e infinito bacio.
 
 Mi sei mancato, Ron. Tanto. Ma credo che d’ora in poi dovrò farci l’abitudine. Tu ora sei un Auror e gli Auror … 
 
Al termine di quel loro sentito bacio non si era allontanato dal suo viso, potendo così distinguere un velo lucido che lentamente si impossessava delle sue bellissime iridi nocciola, probabilmente ciò che le aveva fatto morire le parole in gola.
 
 Ehy, tesoro, non piangere  raccolse prontamente una lacrima che minacciava di scendere lungo la guancia della ragazza  Non sei orgogliosa di me? 
 
 Ron, promettimi che sarai prudente, che non sarai incosciente e che non ti metterai in pericolo. Ci sono ancora parecchi Mangiamorte che sono sfuggiti al Ministero e … 
 
Stavolta fu lui a non consentirle di terminare la frase, riprendendo la loro passeggiata.
 
 Hermione, non hai risposto alla mia domanda. Sei orgogliosa di me? 
 
 Lo sono sempre, ma … 
 
 E allora sposami 
 
Probabilmente nemmeno lui fu consapevole di quello che gli era appena uscito dalla bocca, ma entrambi presi alla sprovvista si bloccarono nuovamente.
 
 Cos’hai detto?  
 
Fece seriamente fatica a guardarla negli occhi e ricambiare lo sguardo di lei.
 
 Non lo so, cosa ho detto? Lo stavo pensando, non credevo mi uscisse dalla bocca 
 
 Lo stavi pensando? Questo significa che pensi di volermi sposare? 
 
Il suo viso aveva probabilmente assunto il colore dei suoi capelli, ma prima di riuscire con imbarazzo e titubanza a ribattere, qualche candido fiocco di neve iniziò a scendere posandosi silenziosamente su di loro e distraendoli dalla conversazione. Alzarono entrambi gli occhi al cielo.
 
 Ron, credo stia iniziando a nevicare. Forse ci converrebbe rientrare 
 
 Non sta nevicando, Hermione. O almeno questi fiocchi non vengono dalle nuvole  
 
Ci mise qualche istante prima di abbassare gli occhi sulla ragazza, non era affatto facile dichiarare così apertamente i suoi sentimenti per lei e sfogava quella sana frustrazione in quel fenomeno atmosferico prodotto semplicemente dalla sua magia. Prese un respiro e si sciolse dalla presa della ragazza per poter incrociare meglio i suoi occhi, ma le loro dita rimasero intrecciate.
 
 Hermione, da quanto stiamo insieme?  
 
La prese alla sprovvista quella domanda, dato che lui lo sapeva perfettamente. Forse era solo un modo per ricordarlo.
 
 Quasi sei anni 
 
 Esatto. N-non hai mai pensato che forse dovremmo dare una svolta al nostro rapporto?  
 
Incrociare gli occhi della sua fidanzata diventava complesso, non avevano mai parlato di matrimonio e lui non era certo che fosse il momento, ma le parole che accidentalmente gli erano uscite dal cuore erano sincere.
 
 Ron, mi stai chiedendo di sposarti? 
 
 Ti sto dicendo che ho rischiato di perderti fin troppe volte e non voglio che accada di nuovo. Tu interpretala come vuoi 
 
Era titubante davanti alle sue parole, l’aveva totalmente presa alla sprovvista e faceva davvero fatica a trovare le parole giuste.
 
 I-io non me lo aspettavo. Di certo quando sei venuto a prendermi oggi a casa non credevo mi chiedessi di … 
 
 Se è per questo neanche io, ma è da un po’ che ci penso o per lo meno è un desiderio che un giorno contavo di realizzare 
 
Lo fissò incredula, dopo tutti quegli anni doveva ancora realizzare di essere la sua fidanzata, figuriamoci se riusciva ad immaginarsi come sua moglie. A Ron non sfuggì quell’incertezza e provò subito a rimediare.
 
 H-Hermione, scusami, non volevo turbarti. Hai ragione, è presto per pensare al matrimonio, siamo ancora giovani. Io sono appena diventato Auror e devo ancora farci l’abitudine, quindi direi che per il momento le novità e i cambiamenti siano sufficienti 
 
Fece per riprendere il cammino, tirandola dietro di sé, non concedendole nemmeno la possibilità di ribattere. Hermione però oppose resistenza, lasciandolo perplesso.
 
 Io non ho detto che non voglio sposarti 
 
 Ma mi hai fatto intendere che non vuoi sposarmi ora 
 
 Davvero? 
 
Ora fu lei a lasciarlo perplesso. Aveva sempre avuto una certa difficoltà a comprendere a fondo le donne, forse però quella reazione sarebbe stata fuorviante per chiunque.
 
 Scusa, Ron, hai ragione  come accidenti faceva a leggere i suoi pensieri senza che lui li esprimesse?  Mi hai presa davvero alla sprovvista, ma hai ragione non c’è davvero nulla da aspettare. Non credo di potermi immaginare con qualcun altro al mio fianco 
 
 Credo ...  quelle parole lo scioccarono per la felicità   Credo di non aver capito 
 
Sorrise divertita davanti a quella reazione.
 
 Voglio sposarti, Ron. Ora. C-cioè, non in questo preciso istante, ma nei prossimi mesi 
 
Si avvicinò lentamente a lei di qualche passo.
 
 Tu vuoi sposare me? Sicura? V-voglio dire, non voglio insinuarti dubbi, ma tu vuoi che io sia tuo marito? 
 
 Ti sembra strano?  
 
 Quasi impossibile 
 
Non conosceva molti modi per dissipare i suoi dubbi se non avvicinare il viso a quello del ragazzo per intraprendere un nuovo e più profondo bacio. Prima che lui riuscisse ad avvolgerla in un caloroso abbraccio, qualcosa di morbido e freddo si frappose nuovamente tra loro, interrompendo quel dolce contatto.
 
 Ron, la finisci di far nevicare? 
 
 Scusami, è solo che sono felice 
 
Le rivolse un sorriso imbarazzato, che riuscì a sciogliere subito l’espressione contrariata della sua futura moglie.

 
***
 
Si era addormentata con quel dolce ricordo nella mente e forse anche il suo riposo ne era stato accompagnato, perché dopo una settimana in cui ogni notte diventava una valle di lacrime e ogni giorno una preghiera al cielo affinché suo marito le inviasse qualche dannatissima lettera, lei non era più riuscita a conciliare il sonno nel modo corretto.
 
Ron non le aveva dato più sue notizie. Le parve di essere stata chiara quando gli aveva chiesto di tenerla informata, invece non aveva la più pallida idea di come stesse o a che punto fosse con quella missione.
 
L’unica persona a cui poter chiedere era Harry, ma anche lui sembrava non saperne di più, o almeno questo era ciò che le diceva. Pregava davvero fosse vero, perché in caso contrario significava che non voleva spaventarla.
 
Era sola e sconfortata. Forse avrebbe dovuto fermarlo quando le disse di voler diventare un Auror, forse avrebbe dovuto strapparlo dalle braccia di Lavanda, forse avrebbe addirittura dovuto evitare di rimanere incinta…aveva commesso troppi errori ed ora ne pagava inesorabilmente le conseguenze.
 
Non era nemmeno mattina, eppure lei non riusciva più a dormire. Spostò lo sguardo sulla sveglia e si accorse che era ancora notte fonda, forse erano solo passate un paio d’ore da quando aveva messo la testa sul cuscino di suo marito. Non poteva stare senza il suo profumo per così tanto tempo e quello era l’unico modo che aveva per sentirlo al suo fianco.
 
Benedisse il giorno in cui pronunciò quelle promesse e maledisse se stessa per aver anche solo pensato la sera antecedente le nozze di abbandonarlo sull’altare. Lo aveva fatto solo perché temeva che quel suo lavoro lo avrebbe prima o poi strappato da lei e l’ultima cosa che voleva era dover piangere la sua morte. Ma, in quella notte così tormentata di qualche giorno prima, si rese conto quanto non servisse a nulla sottrarsi da quell’amore, perché lui avrebbe per sempre abitato il suo cuore, era un sentimento indelebile che con o senza fede al dito sarebbe stato incancellabile e lo avrebbe pianto indipendentemente dal ruolo ricoperto nella sua vita.
 
Ogni singolo rumore la faceva sussultare, credendo che fosse un battito di ali contro la finestra della loro camera, ma di gufi non vi era nemmeno l’ombra.
 
Non vedeva né sentiva Sebastian da quel giorno in cui era passata a prenderlo all’uscita da scuola. Poteva solo immaginare quanto stesse soffrendo quel piccolo senza avere notizie del suo papà. Si ritrovò a pensare a quel bambino e poi al loro bambino. Forse lo avrebbe reso felice o forse lo avrebbe turbato, incasinando maggiormente la sua vita, perché era pienamente consapevole che quando progettava felice il loro futuro lui non fosse a conoscenza dell’esistenza di Sebastian.
 
Le lacrime non ne volevano sapere di abbandonarla, forse erano gli ormoni o forse la grande voragine che si era allargata nel suo cuore. Non riusciva ad affrontare tutto quello da sola, il loro matrimonio era decisamente partito con il piede sbagliato. Era tutto partito con il piede sbagliato, aveva perso il controllo della situazione e per una come lei divenne insostenibile.
 
Si mise a sedere, sfiorando con i piedi il pavimento e con una decisa spinta sulle lenzuola per trovare il coraggio si alzò. Percorse velocemente il corridoio che la portò alle scale. Aveva già sceso quei gradini almeno un centinaio di volte e, benché forse ripidi, non aveva mai avuto grossi problemi. In quel momento però ebbe una strana sensazione di vuoto davanti a sé, si appoggiò titubante alla ringhiera e non ci pensò nemmeno di scendere le scale con la stessa determinazione con cui era uscita dalla stanza. Dovevano sicuramente essere gli effetti della gravidanza mischiati allo stress degli ultimi giorni, non c’erano altre spiegazioni.
 
Quando finalmente superò l’ultimo gradino si fiondò sul telefono. Si appoggiò al mobile per evitare di minacciare mancamenti, sollevò la cornetta e compose il numero con mano tremante. Le dispiacque disturbarli a quell’ora della notte, per giunta sapendo che con James non riuscivano mai a chiudere occhio, ma lei rischiava di impazzire sul serio proseguendo in quel modo.
 
***
 
Lo squillo del telefono lo svegliò di soprassalto, provocandogli un certo picchiettio alla testa. Dovette realizzare per un istante cosa stesse succedendo, ma non sembrava essere il pianto di suo figlio stavolta ad aver disturbato il suo sonno.
 
 Harry, rispondi 
 
La voce intorpidita di sua moglie gli diede la giusta carica per sollevare la cornetta, proprio quando James iniziò a lanciare gridi disperati che rimbombavano per tutta la casa. Il ragazzo posò una mano sulla cornetta e si girò verso Ginny con un’espressione alquanto suggestiva.
 
 Sì, ho capito, vado io 
 
Solo quando sua moglie si fu allontanata si decise a dichiarare la presenza al suo interlocutore.
 
 Pronto 
 
 Harry, perdonami, lo so, è notte fonda, ma … 
 
 Hermione 
 
Si stupì all’udire quella voce, era convinto fosse il Ministero, ma infondo lei era il Ministro, quindi non era da escludere che fosse una chiamata di lavoro.
 
 È successo qualcosa? 
 
 No, almeno credo. Hai notizie di Ron? Ti prego, Harry, non mi importa se sono belle oppure brutte, voglio solo la verità. Lo so che ti ho rivolto la stessa domanda poche ore fa, ma questo silenzio mi sta facendo impazzire 
 
Il cognato indugiò a rispondere, non sapeva cosa dirle per rincuorarla, visto che nemmeno a lui erano più arrivate notizie.
 
 Hermione, va tutto bene, sono sicuro che tra qualche giorno tornerà a casa, ma non ha avuto ancora tempo per scriverci e dircelo. E poi magari vuole farci una sorpresa. Chi può dirlo, Ron è imprevedibile  attese qualche istante, ma l’amica non dava segni della sua presenza  Hermione, sei ancora lì? 
 
 Sì, ci sono 
 
Forse la sorpresa avrebbe dovuto farla lei a lui e forse in circostanze normali lo avrebbe anche fatto con gioia. Ma dopotutto quali erano con esattezza le circostanze normali a cui avrebbero dovuto aspirare?
 
 Senti, per non rimanere a casa sola ad aspettare, se ti fa piacere puoi stare qui da noi 
 
 No, Harry, grazie, ma non voglio disturbare. Avete già un gran da fare con Jamie. Anzi, mi dispiace di averti svegliato 
 
 Non ci disturbi affatto, anzi credo che sarà James a disturbare te 
 
Sentì una lieve risata dall’altra parte del telefono, ma lui non poteva capire quanto fosse carica di dolore. Anche lei avrebbe tanto voluto essere svegliata in piena notte per occuparsi del bambino che portava in grembo.
Aveva riattaccato dolcemente senza nemmeno salutarlo e quell’atteggiamento lo lasciò perplesso e alquanto sorpreso.
 
 Hermione? 
 
Era concentrato sulla cornetta quando sua moglie richiamò l’attenzione su di sé.
 
 Era Hermione? 
 
 Sì, ma ha riattaccato all’improvviso 
 
Ginny si coricò nuovamente al suo fianco con sguardo interrogativo, prima di accostarsi a lui e appoggiare la testa sul suo petto. La stanchezza aveva vinto ogni sorta di perplessità nella ragazza, ma Harry non riuscì proprio a riprendere il riposo da dove lo aveva interrotto.
 
 Ginny?  cercò di catturare il suo sguardo  Ginevra? 
 
 Che c’è, Harry? James si è svegliato ancora? 
 
 No, tranquilla. Solo che…secondo te ho sbagliato ad affidare a Ron una missione simile? 
 
Attese pazientemente una risposta dalla moglie. La ragazza aprì gli occhi e li alzò su di lui perplessa.
 
 Forse sarei dovuto andare anche io con lui, ci avremmo impiegato la metà del tempo, anzi forse a quest’ora saremmo già entrambi a casa 
 
Si sentiva davvero in colpa per la sofferenza che stava facendo patire ai suoi amici ed iniziava seriamente ad essere preoccupato anche lui dopo quei lunghi giorni di silenzio.
 
 Ma, amore, tu hai un bambino piccolo a casa. Sono certa che mio fratello se la caverà anche senza di te. Perché mai non dovrebbe? 
 
Attese qualche secondo, riflettendo attentamente sulle parole della ragazza, prima di sciogliersi delicatamente dall’abbraccio di lei.
 
 Harry, che stai facendo? 
 
 Scusa, tesoro, ma non riesco a riposare senza sapere come sta 
 
***
 
Se ne stava seduto contro la tenda. L’intenzione di fare la guardia da eventuali visite poco gradite c’era, ma era troppo stanco per riuscire a tenere gli occhi aperti, nonostante i litri di caffè.
 
Erano giorni che non riusciva a riposare nel migliore dei modi. Quella missione lo stava distruggendo fisicamente e moralmente, visto che non aveva ancora fatto alcun progresso e le speranze di fare presto rientro stavano lentamente sparendo.
 
Sentiva la mancanza di sua moglie, gli mancava tutto di lei e varie volte ebbe la tentazione di scriverle pregandola di rispondergli, perché forse le sue rincuoranti parole lo avrebbero aiutato a non arrendersi. Ma sarebbe stato troppo egoista, l’avrebbe solo fatta preoccupare ed era l’ultima cosa che desiderava.
 
Teneva la bacchetta tra le mani, ma ogni minuto doveva appurare che ci fosse ancora, che non fosse caduta, visto che il sonno lo stava inesorabilmente vincendo.
 
Solo un familiare rumore riuscì a ridestarlo completamente da quello stato di dormiveglia. Si alzò velocemente e puntò la bacchetta a pochi metri da lui.
 
 Miseriaccia, Harry, sono morto di paura! 
 
 Ehy, cognato, è così che arresti i Mangiamorte? Dormendo? 
 
Si avvicinò a lui con un sorriso, contento di aver appurato che stesse bene.
 
 Harry, che ci fai qui? 
 
 E me lo chiedi pure? Tuo nipote ci sta facendo impazzire, necessitavo di un po’ d’aria. Tu piuttosto, perché diavolo non scrivi ad Hermione? 
 
Quel nome lo fece sussultare, si risedette lentamente con un sospiro e attese che anche l’amico facesse lo stesso.
 
 Non ho buone notizie da darle e non voglio angustiarla, specie dopo la notizia di … 
 
Si bloccò forse in tempo o forse no, visto che aveva lasciato un certo sospetto nel cognato.
 
 Di? Ron, va tutto bene con Hermione? Perché ho avuto la percezione che ci fosse qualcosa che nemmeno lei volesse dirmi. Mi sbaglio? 
 
Lo guardò mortificato, infondo nemmeno a lui aveva mai raccontato tutta la verità circa Lavanda. Prese un nuovo respiro e con una notevole dose di vergogna in volto, senza incrociare il suo sguardo, tentò di impiegare le parole giuste.
 
 H-ho un figlio, Harry 
 
 Con Hermione?? 
 
 Certo che no! Ci siamo appena sposati, come potrebbe essere possibile, visto che io e lei…sì, insomma, hai capito, no?  
 
L’amico iniziava seriamente a pentirsi di aver toccato simili discorsi, ma credette inevitabilmente di essere stato messo all’oscuro di qualcosa di vitale importanza dai suoi due amici. Ma infondo se Hermione avesse avuto un bambino se ne sarebbe certamente accorto.
 
 Allora non capisco, con chi hai un figlio? Non l’avrai tradita, spero! 
 
 Dopo Hermione ci mancavi solo tu a dubitare di me. Grazie davvero per la fiducia  Harry era sempre più perplesso  Non stavamo insieme. Noi purtroppo sei anni fa non stavamo insieme 
 
Probabilmente i calcoli che sua moglie aveva fatto stavano passando per la mente anche dell’amico.
 
 Tu circa sei anni fa stavi con Lavanda Brown. Stai cercando di dirmi che hai un figlio con lei?? 
 
 Si chiama Sebastian ed è piombato nella mia vita da un giorno all’altro. Devo ancora capire come abbia fatto Hermione a non aver pensato di lasciarmi. Ma mi rifiuta quindi probabilmente arriveremo presto anche a quello 
 
Era rimasto scioccato, era decisamente un pessimo modo per scoprire di avere un nipote e forse iniziava a comprendere maggiormente quella forte ansia che si era impossessata della sua amica e che l’aveva spinta persino a chiamarlo in piena notte.
 
 Ron, lei non ti lascerebbe mai, nonostante tu l’abbia combinata veramente grossa. Come mai Lavanda ti informa solo ora? 
 
 Non ne ho la più pallida idea, ma è totalmente fuori di testa. Non riesco ancora a comprendere come abbia potuto stare con lei 
 
Era difficile trovare le parole giuste in quel momento ed Harry decise di evitare qualsiasi tipo di rimprovero, la situazione gli sembrò già sufficientemente delicata e lui abbastanza provato.
 
 Senti, Ron, ora pensa solo a scrivere ad Hermione, è molto preoccupata. Per stanotte faccio io la guardia e domattina cerchiamo insieme quei Mangiamorte 
 
 No, Harry, se mia sorella scopre che non sei a casa per colpa mia, credo che mi ucciderà con le sue mani 
 
 Lo sa che sono qui e tranquillo, non ti odia. Ora corri a scriverle 
 
 
***
 
Non c'era stato verso di ribellarsi, Harry l'aveva spedito dentro la tenda. Che Hermione stesse soffrendo poteva immaginarlo, ma cosa avrebbe potuto dirle per rincuorarla quando lui per primo stava morendo dentro?

​Si sedette al tavolo e prese controvoglia carta e penna. In breve tempo non fu più la testa a guidarlo in quelle sofferte parole, ma il suo cuore:
 
Hermione, tesoro mio, mi dispiace, non ho fatto alcun progresso, vorrei tanto dirti il contrario, ma mentirti non credo migliorerà la situazione.
Pensa che infondo sento la mancanza persino di quel bambino, credi mi stia affezionando a lui? Perdonami, forse non vorresti sentire da me queste parole, ma è mio figlio ed immagino che sia giusto così, tanto negarlo non cambia nulla.
Ho perlustrato Godric’s Hollow da cima a fondo, ma dei Mangiamorte nemmeno l’ombra. Forse se ne sono andati o forse attendono solo il momento giusto per attaccare. Non lo so, ma so che mi manchi da morire e solo quando penso a te mi sento veramente al sicuro.
Forse sto sbagliando a scriverti questa lettera, dopo una settimana aspetti sicuramente un altro tipo di notizie ed io forse non te la spedirò mai. Avevi ragione, tu hai bisogno di un marito che ti stia accanto, non di un Auror spericolato come me. Ho una paura terribile di perderti, perché ogni mossa che faccio sbaglio e tu sei la mia unica certezza. E rischio seriamente di perdermi anch'io in tutto questo senza di te.
 
Si bloccò, quando inevitabili lacrime gli impedirono di avere nitide le lettere che la penna incideva sul foglio. Forse era un segno che quella lettera, divenuta presto un disperato grido di aiuto, non andasse completata e spedita. Piegò il foglio e lo mise da parte con risolutezza. Ne prese uno bianco, si asciugò velocemente gli occhi e cercò di ritrovare un certo contegno, come se il suo umore potesse incidere sul tenore delle parole che si apprestava a scrivere.
 
Ciao amore,
Spero tu stia bene. Anche io sto bene, non stare in pensiero.
Non so per quale strana ragione (o forse la so) Harry mi ha raggiunto stanotte e mi darà una mano a catturare i Mangiamorte. Sono certo che se sai che c’è lui al mio fianco starai più tranquilla. E chi non lo sarebbe, vero? 
Ci vediamo presto, non tarderò, vedrai, per festeggiare insieme il nostro primo mese di matrimonio.
 
Mise da parte tutto il suo orgoglio, per farla sentire meglio poteva anche regalarlo, consegnò la lettera al gufo e sperò di poter mantenere le promesse fatte.
 
 
Spazio dell’autrice
 
Ciao ragazzi!
 
Un po’ di dolcezza iniziale per distendere la tensione che mi rendo conto di aver creato 😊
 
​Qualche segreto è stato svelato ed Harry finalmente è venuto a conoscenza di uno dei motivi di tanto malessere nell'amica.

Grazie come sempre di cuore a tutti coloro che mi seguono! <3
 
Alla prossima 😊
Baci
-Vale
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: paige95