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Autore: Iuccy_97    26/01/2018    1 recensioni
Dieci ragazzi sull'Isola di Ember, iniziano per gioco a raccontarsi delle storie. Ma come ogni gioco, anche questo ha delle regole. Tutti devono raccontarne una e devono sottostare ad un tema prestabilito.
Le vacanze non sono mai state così interessanti.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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-Va bene, adesso vado io- disse Paerer –così mi tolgo il fastidio-
-Bravo, cosa ci racconti?- chiese Mila incrociando le gambe.
-Derin mi ha ricordato il mito del Sole e della Luna, adesso io vi racconto quello della nascita del primo Avatar, che è strettamente collegato-
Derin scosse la testa:-Non lo conosco- disse sedendosi accanto all’amico.
-Inizia più o meno nel momento in cui la Luna crea la grande marea che spegnerà il Sole…-
 
 
«I primi esseri umani iniziavano a popolare i vari continenti e la Terra si prendeva cura di loro, in quanto l’elemento che più aveva spinto per la loro creazione. Quando accadde il fatto della marea, tutto iniziò a rovinare: i raccolti non furono buoni per l’acqua che li aveva invasi grazie al potere della Luna e avevano patito il rapido passaggio tra freddo e caldo per colpa dello spegnimento temporaneo del Sole.
A questo punto la Terra iniziò a chiedersi come proteggere gli umani. Solo durante la primavera era nel pieno dei suoi poteri, e gli altri elementi non prestavano attenzione alla nuova razza. Dopo mille ragionamenti e ripensamenti chiamò tutti i tassi-talpa che popolavano il sottosuolo della Terra. A loro affidò l’incarico di cercare ognuno un umano che avesse grandi qualità di forza e temperanza a cui insegnare quello che noi adesso chiamiamo Dominio.
Queste persone impararono l’arte della Terra e cominciarono ad insegnarla a chi, nelle generazioni seguenti, aveva  la propensione al Dominio.
Quando gli altri elementi se ne accorsero, furono invidiosi: gli uomini celebravano la Terra con più passione e sfarzo, aiutati anche dal Dominio. Così anche loro si impegnarono a diffondere questo dono: il Fuoco incaricò i draghi, l’Aria i bisonti volanti e l’Acqua la luna.
La Terra non intervenne per fermarli: più gli uomini conoscevano il Dominio, più probabilità avevano di resistere a ciò che il caso proponeva. Si fidava quindi della nostra capacità di sopravvivenza, sperando che, con i doni degli elementi, gli uomini avrebbero avuto una vita migliore.
Purtroppo però delusero le aspettative della Terra: una volta raggiunta la propria felicità, le persone ambivano al potere, e le prime guerre apparvero nella nostra storia. Questo creò irritazione tra gli elementi, che vedevano abusati e mal utilizzati i loro doni. Così si misero in cerca di una persona che fosse adatta a controllarli e gestirli tutti. Una persona che dimostrasse contemporaneamente benevolenza, forza, intensità e armonia. Qualcuno che potesse essere l’Avatar. Lo trovarono, o meglio, la trovarono tra i ghiacci del Polo Sud, già dominatrice dell’Acqua. Allora la portarono in giro per il mondo, per farle imparare la Terra, il Fuoco e l’Aria, come stabilisce il ciclo dell’Avatar. Da quel momento affidarono ad un uomo per ogni generazione questo compito, in modo che sempre il pondo potesse vivere in pace.
L’Avatar continua a seguire il ciclo, perché involontariamente segue i quattro elementi che, a rotazione, attirano verso di sé il più potente Dominatore del momento»
 
 
-Molto bello, ottima scelta, Paerer- concluse Mila con un sorriso sul volto.
-Non capisco perché il primo Avatar doveva essere delle Tribù dell’acqua!- intervenne Kiv.
-Dici così perché sei della Nazione del Fuoco, ma la nostra tradizione è molto importante e radicata- rispose Derin.
-E’ una Dominatrice dell’Acqua solo perché è un mito delle Tribù, Kiv- spiegò Bib –E se tu dovessi scrivere un mito lo scriveresti per incentivare te stesso, non gli altri popoli!-
-Ha ragione lei, mi spiace- disse Franya.
-Tu! Traditrice della patria!- esclamò Kiv in modo scherzoso, puntandole contro il dito.
-Bene, prima di scatenare una guerra tra Fuoco e Acqua, troviamo la morale- s’intromise Girsol.
In quel momento Sereha si rizzò.
-Che c’è?- le chiese.
-Niente, niente, continua pure, mi è venuta in mente una storia, dopo la racconto io-
-Va bene… comunque, la morale!-
-L’amor patrio di un Dominatore dell’Acqua è infinito!- esclamò Kiv.
-E uguale alle idiozie di un Dominatore del Fuoco!- ribatté Derin.
-Ehi, voi due! La finite?- sbottò Elea –La morale è: in qualunque caso c’è sempre qualcuno o qualcosa di perfetto che può risolvere i problemi, basta solo cercarlo-
Paerer piegò la testa:-Sì, mi piace come proposta-
 
 
Angolo autrice
In questo caso lo faccio per spiegare questa novella irrealistica per chiunque abbia visto Korra: ovviamente l'Avatar non è nato in questo modo, ma dato che nessuno lo sa in modo preciso fino alla comparsa del mondo degli spiriti, ecc, sono sicura che la fantasia popolare avrà inventato qualcosa per spiegare un fatto altrimenti inspiegabile. Questa è la versione della Tribù dell'Acqua del Nord, da dove arrivano gli antenati di Paerer.
   
 
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