Anime & Manga > 19 Days
Segui la storia  |       
Autore: Urom99    26/01/2018    1 recensioni
Vi siete mai chiesti perché He Tian, Guanshan e Xixi non siano intervenuti per salvare Jian Yi?
Possibile che He Tian non ne sapesse niente?
Perché nessuno è intervenuto?
Fic ambientata qualche giorno prima del fatidico "secondo giorno di liceo"
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: He Tian, Jian Yi, Mo Guan Shan, Sorpresa, Zhan Zheng Xi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PRESERVATIVI




Mo Guanshan se la stava facendo sotto, come tutti gli altri studenti che gli stavano accanto.

E non solo per i risultati dei test d'ammissione, ok, soprattutto per quelli: quella scuola alberghiera era un'ottima alternativa al liceo, che non sarebbe comunque riuscito a completare.

Nonostante ciò, la sua ansia era motivata anche dalla presenza costante di He Tian su quella faccenda,rabbrividì di getto ripensando all'estate passata a studiare e a fare quiz sotto le grinfie di quel dannato bastardo.

Il liceo prescelto dal moro era uno dei migliori dello stato, che si trovava proprio di fronte, si voltò un attimo e riuscì ad individuarlo subito.

Soliti modi da boss mafioso, solo, appoggiato al muro, con una sigaretta tra le labbra.

Questo fece sorridere Mo e al contempo lo infastidì parecchio, quando era nervoso fumava, era la sua caratteristica, lo faceva per mantenere i nervi saldi e non dare di matto. D'altro canto la sua ammissione era praticamente certa, quel tipo era dannatamente talentuoso, il rosso poteva scommetterci la casa che era passato, non aveva motivo di stare in ansia.

Diede un'altra occhiata ai cartelloni, li avevano appesi alle porte di ingresso già da un quarto d'ora e il via vai di gente non si era ancora fermato.

Tra i pochi che esutavano dopo un'estate passata sui libri e i moltissimi che se ne andavano abbattuti, c'era poi quell'albero lì affianco che si era fatto carico della frustrazione dei più tosti.

La corteccia era stata lacerata in più punti, senza un vero motivo.

Guanshan non si voltò nuovamente verso He Tian, ma cominciò ad avanzare verso la porta dell'istituto.

Le occhiaie lo accomunavano con quelli a cui era andata male, gli altri, quelli che si erano impegnati nello studio negli anni precedenti, erano raggianti, emozionati, vincenti.

Le pupille del rosso partirono dal basso a scorrere i nomi, consapevoli dei limiti che le opprimevano.

 

125

124

123

122

 

Niente, il suo nome non era presente... Infondo doveva aspettarselo, non era mai stato una cima a scuola.

Nonostante ciò, i suoi occhi non si fermarono e continuarono a salire quell'immensa lista di candidati ammessi.

 

102

101

100

99

98

Fermati.

 

 

77

76

75

74

73

 

Basta, tu non sei He Tian.

 

54

53

52

51

50

 

Ma chi ti credi di essere? Pensi davvero che la tua cucina li abbia impressionati a tal punto da colmare le tue lacune e la tua ineguatezza?

 

38

37

36

35

34

 

Fallito.

 

25

24

23

22

21

 

She li aveva ragione, a che ti serve proseguire gli studi? Uno come te...

 

14

13

12

11

10

 

Si incontrarono nel parcheggio circa una mezz'ora dopo, avevano entrambi delle faccie stravolte stampate sul viso.

Non dissero una parola e si diressero verso casa, lontano da sguardi indiscreti.

Presero la metropolitana, sempre in silenzio, senza neache guardarsi l'uno con l'altro, come se non si fossero mai visti prima.

Una volta arrivati al loro quartiere, He Tian non resistette e lasciò cadere la bomba.

 

"Come è andata?"

 

" Andiamo al supermercato, non avevi niente l'ultima volta che ho guardato nel tuo frigo" lo liquidò il rosso senza degnarlo di una risposta.

 

"Si mamma"

 

Una volta dentro al negozio il rosso finì col fermarsi davanti ad un certo settore che, per qualche ragione, non aveva mai notato, ma ancora una volta il moro attirò la sua attenzione.

"Non tenermi sulle spine, via il dente via il dolore"

 

"Tu sarai arrivato primo, immagino" sbuffò Guanshan grattandosi la nuca.

 

"No, la prima era una ragazza"

 

"Stessa cosa, altro che quote rosa, ci hanno surclassato tutti"

 

"Parla per te, sia io che il quarto eravamo a un passo dall'oro" brontolò He Tian infilando un paio di carote all'interno di un sacchetto di plastica.

 

"Aspetta, sei arrivato quinto? Tu, mr. Top 3? Ahahah questo è il karma caro mio"

 

"Prima di sfottere, dì un po', tu come sei andato?"

 

"Fragola o non fragola, questo è il vero dilemma"

 

"Guanshan! Come è andata?" si impuntò il ragazzo avvicinandosi pericolosamente al teppista.

 

"sette" mormorò Mo ficcando le mani dentro alle tasche.

 

"sette? Soltanto sette punti? Cioè, voglio dire, no. Io..."

 

"Questa scatola contiene solo sette preservativi, ma ti rendi conto? Costa un sacco di soldi, ma col cazzo che la prendo, si arrangiano, che gli fallisca l'azienda a sti stronzi"

 

"Guanshan, dammi una dannata – Aspetta un secondo preservativi!?"

 

"Già, la mia ragazza ha promesso che avremmo festeggiato se fossi passato"

 

He si congelò sul posto, mentre il rosso gli passò accanto con un certo slancio, posò, poi, il pacchetto di una marca differente di preservativi sulla cassa ed uscì dal negozio agitando la mano.

"Ti aspetto fuori."

Il moro lo guardò allontanarsi con la consapevolezza sempre più definita di essere stato usato, se questa era la sua vendetta per quel bacio, gli era venuta proprio bene.

 

Durante il tragitto rielaborò la conversazione decine e decine di volte, finché non trovò un buon argomento per iniziare una conversazione.

Quando fece per provarci, si rese conto che erano già a casa sua da un pezzo e che Guanshan stava cucinando lo spezzatino.

Quello che piaceva a lui.

Avvertì un dolore acuto agli occhi e una gran voglia di piangere, come un moccioso.

Ma si trattenne, per orgoglio più che altro.

"Quindi ti hanno passato"

 

"Già, ho ottenuto il punteggio massimo nella prova di cucina, il resto mi ha buttanto un po' giù il punteggio, ma chissene frega" era entusiata, non stava sorridendo, ma i suoi occhi erano illuminati.

 

" Dove ti sei piazzato?"

 

" Secondo me non lo vuoi sapere" ridacchiò il rosso dandogli le spalle

 

"Sì, invece"

 

"Quarto, a un passo dal podio. Contento?"

 

"Quarto..." come preoccuparsi per niente, complimenti He Tian.

 

"Oh, andiamo, non fare quel muso lungo, ti hanno comunque preso! Sembra che ti sia morto il cane. Per una volta che ti supero"

 

"Puoi anche andartene ora" riuscì a malapena a dire He, provando con tutto se stesso a non far vacillare la voce.

 

"Sì e ti lascio da solo con il mio tesoro, non potrei mai fargli una cosa simile, povero spezzatino, in balia di un mostro come te"

 

"Dio santo vai via o non risponderò delle mie azioni!!" urlò il moro strappandolo, letteralmente, dalla sua postazione da cuoco per poi lanciarlo a terra.

 

"Ma che cazzo fai, idiota?! Non è ancora pronto" si rialzò in fretta Mo

 

" Non me ne frega se è pronto o meno, vattene"

 

"Hey, sono sicuro che ai prossimi esami andrai meglio tu, ok? E sono altrettanto sicuro che i tuoi erano molto più difficili dei miei, quindi non te la prendere troppo, ok? E' stata solo fortuna." lo rassicurò l'altro posandogli una mano sulla spalla.

Mano che il moro prese e stritolò, cosa che allarmò Mo che cercò di ristrarsi dal contatto doloroso.

He non gli diede neanche il tempo di regire, con una mossa decisa gli torse il braccio facendolo cadere in ginocchio e, subito dopo, con la faccia contro il pavimento, in una posizione poco consona.

"Ora, io ti lascio andare e tu hai 5 secondi per uscire di qui, altrimenti, ti giuro, che te lo ficco in culo a secco, qui e ora!" e per dare veridicità alle proprie parole premette l'iinguine sul fondoschiena del rosso.

" H-hey, dai non ti scaldare, credo di meritarmi un po' di preliminari..." ridacchio nervosamente Guanshan.

"Credi di meritarti? Dopo che mi hai ingannato per tutto questo tu...!"

Guanshan sentì chiaramente la sua bellissima maglia gialla venir strappata con forza,

" He Tian, ma che diavolo?!"

"5 secondi" ringhiò lasciandolo andare "vattene, io non voglio-" riuscì a pronunciare con gli occhi fuori dalle orbite dalla rabbia "farti del male" concluse sferrando un pugno al pavimento, il dolore si propagò in fretta disorientandolo per un attimo, dando a Guanshan il tempo di sgusciare via dalla sua presa.

Con la coda dell'occhio He Tian lo vide scappare via, la cosa lo fece sorridere per qualche motivo.

"È finita" pensò amaramente chiudendo gli occhi.

 

" Fammi vedere la mano, riesci a chiuderla, ti accompagno all'ospedale?" al suono di quella voce il moro riaprì di scatto gli occhi, mettendosi seduto in un istante.

Guanshan era di fronte a lui, con la sua cassetta del pronto soccorso tra le mani, non riusciva a crederci.

"Che ci fai qui? "

"Hai preso a testate il pavimento? "

" Va da lei e basta, me la cavo io, qui" sussurrò, senza neanche guardarlo, cercando poi di fasciarsi la mano da solo, con scarsi risultati.

"Le ho mandato un messaggio, non c'è problema e poi, non so se te lo fossi dimenticato, ma a parte fare a botte e studiare, tu sei un impedito totale"

rise Guanshan riprendendo a fasciarli le nocche sanguinanti.

Quindi era per pietà che è rimasto? Che pena...

"Che tipo è?"

"Chi?"

"La tua ragazza"

Guanshan arrossì in un battibaleno e questo fece sorridere spontaneamente He che adorava vederlo così, in una tonalità unica.

"M-ma che domande sono, idiota"

"Era una domanda semplice, mi pare, come hai fatto a piazzarti in quarta posizione?"

"Ti basti sapere" disse alzandosi e dirigendosi verso il suo armadio "che mi deve un t-shirt"

 

Il sistema operativo di He Tian aveva solo un modo per reagire a queste parole:

 

ERRORE DI SISTEMA;

ERRORE 404 PAGINA NON TROVATA;

ERRORE 403 ACCESSO NEGATO;

ERRORE

ERRORE...

 

"Tu..." provò a parlare He Tian, mentre Guanshan stava rivoltando il suo armadio alla ricerca di una maglia che gli piacesse.

Possibile che fosse stato tutto un suo errore, aveva forse frainteso una specie di codice di Guanshan o roba simile.

Stava per scusarsi per il suo comportamento deplorevole, ma poi fu costretto a fermarsi, la faccia che il ragazzo aveva assunto, non lasciava dubbi.

Sul viso aveva stampato un ghigno tirato da orecchio a orecchio, derisorio e dispettoso al massimo della forma.

Lui sapeva.

 

"Sei morto"


....


"Si, ok ,ma perché i pompieri?" non riusciva a capire Jian Yi,  fissando i ragazzi seduti sul cemento  con degli asciugamani bagnati sulla testa,mentre i vigili del fuoco si adoperavano per spegnere l'incendio.
"Guanshan ha lasciato il  MIO spezzatino sul fuoco" ringhiò He Tian.
"Ma scusa tanto, sai com'è, ero leggermente impegnato a sfuggire dal tuo tentativo di uccidermi"
"Non cercare di darmi la colpa, sei tu quello che si occupa di certe cose"
"sei solo un sadico bastardo, cosa avrei dovuto fare ? Lasciarmi prendere? Mi hai fatto a pezzi la maglia!"
"E tu la mia casa! Che cazzo di cuoco sei!?"
A quelle parole Mo chiuse la bocca e abbassò la testa, perdendo il coraggio di guardarlo in faccia.
"TIAN!" lo richiamò Jian Yi cercando di placare gli animi.
Un pompiere si avvicinò a loro con un sacchetto di plastica tra le mani, che, per qualche motivo, consegnò a Xixi, ovvero l'unico che sembrava normale tra i quattro.
"E' tutto ciò che siamo riusciti a recuperare" disse prima di rivolgersi ai colpevoli dell'incendio.
"I vostri nomi?"
"He Tian" rispose monotono il primo.
"Mo Guanshan"  sussurrò il secondo.
"Mo, hai detto? Come il delinquente che ha incendiato l'abitazione di quell'uomo d'affari proprio in questa zona, sei anni fa?" chiese il pompiere con la mente colma di sospetti.
Guanshan lo guardò indignato, finiva sempre così, insultavano suo padre a raffica ogni volta che udivano quel cognome.
"No, come il padre di famiglia che ha ammazzato lo stronzo che ha tentato di stuprare sua moglie! Non avrei problemi a rifarlo a mia volta!" il rosso fece per scattare contro quel bastardo, ma He Tian riuscì a bloccarlo in tempo.
"Lasciami andare!" 
"Sta calmo" poi si rivolse al pompiere " E' stata una distrazione, me ne assumo la piena responsabilità."
"Devo parlare con un genitore o un tutore, ragazzi" intervenne un vigile del fuoco più anziano che fece cenno all'altro di allontanarsi.
"Sfortunatamente- " cominciò He Tian, sforzandosi di trattenere Guanshan che scalciava per liberarsi,
"Sono appena arrivato in città" completò la frase He Cheng spuntato improvvisamente alle spalle dei ragazzi.
Mo lo guardò perplesso trovando la sua faccia stranamente familiare, Jian Yi fece toccare terra alla sua povera mascella e He Tian sentiva già le botte che arrivavano.
 Mentre  Zhang Zheng Xi non potè fare altro che lasciar cadere il sacchetto che aveva in mano, era terrorizzato, quell'uomo...
"JIAN YI CORRI!" urlò prendendogli la mano e portandolo via di corsa.
He Cheng li guardò fuggire con un sopracciglio alzato, per poi chinarsi a raccogliere il sacchetto che il biondo aveva lasciato cadere, che conteneva una sola cosa.
"
 vi piacciono quelli aromatizzati alla fragola" ghignò guardando i due ragazzi rimasti " ma che carini".




NOTA DELL'AUTRICE 
ZAN ZAN ZAAN !
Lo so sto modificando troppo questa storia, ma sono cose che capitano, gli errori li commettiamo tutti u.u 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > 19 Days / Vai alla pagina dell'autore: Urom99