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Autore: Alexys_Tenshi    27/01/2018    2 recensioni
[What-if|Sasuke&Naruto|Oneside!love (?)|Character!Dead]
Camminare nella neve non è mai stato un peso per lui. Avanza senza timore, lasciando che i fiocchi leggeri si posino sul suo mantello. Lo scricchiolio ad ogni passo è quasi impercettibile, gli allenamenti estenuanti che faceva da ragazzino hanno dato i loro frutti. Il sentiero è invisibile e gli alberi ai lati sembrano scheletri.
Alza gli occhi al cielo, fissando la coltre di nubi chiare che impediscono al Sole di uscire e osservando uno stormo di uccelli volare verso sud. Dovrebbe essere quasi ora di pranzo e lui è ancora troppo lontano dalla casa dove lo aspettano gli altri del Team Taka. Il solo pensare alle urla di Karin gli provoca dolore alla testa.
È proprio in questo momento che Sasuke schiva uno shuriken e rapidamente sale sull’albero spoglio alla sua destra. Il ninja nascosto dietro ad un tronco esce allo scoperto, prova a colpirlo con un kunai ma la sua fine arriva senza neanche accorgersene.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sorpresa | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Note: a fine storia. Per adesso ringrazio il bellissimo gruppo su Facebook SasuNaru fanfiction italia, dove sono un fantasmino ma adoro tutte le persone che ci sono mi spiace aver scritto questo obrobrio ma... prendetevelo!
Il titolo è orrendo ma non sono proprio brava a sceglierli.

Prompt:
-27. What if? (la situazione di... lui&lui)
-Naruto, Sasuke Uchiha, "Tanto in là ho camminato nel sangue che fermarmi e tornare sarebbe fatica più aspra che il procedere." (Macbeth, Shakespeare)
-Naruto, Sasuke Uchiha/Naruto Uzumaki, sangue tra i capelli (piscinadiprompt)
-Prompt bonus: 51 Sangue (200 prompt)
-Neve (seasons challenge)


I have no heart
 
"Tanto in là ho camminato nel sangue
che fermarmi e tornare
sarebbe fatica più aspra che il procedere."
(Macbeth, Shakespeare)
 
Camminare nella neve non è mai stato un peso per lui. Avanza senza timore, lasciando che i fiocchi leggeri si posino sul suo mantello. Lo scricchiolio ad ogni passo è quasi impercettibile, gli allenamenti estenuanti che faceva da ragazzino hanno dato i loro frutti. Il sentiero è invisibile e gli alberi ai lati sembrano scheletri.

Alza gli occhi al cielo, fissando la coltre di nubi chiare che impediscono al Sole di uscire e osservando uno stormo di uccelli volare verso sud. Dovrebbe essere quasi ora di pranzo e lui è ancora troppo lontano dalla casa dove lo aspettano gli altri del Team Taka. Il solo pensare alle urla di Karin gli provoca dolore alla testa.

È proprio in questo momento che Sasuke schiva uno shuriken e rapidamente sale sull’albero spoglio alla sua destra. Il ninja nascosto dietro ad un tronco esce allo scoperto, prova a colpirlo con un kunai ma la sua fine arriva senza neanche accorgersene. Sasuke estrae la katana, si spinge in avanti e colpisce il nemico con un movimento rapido ed elegante. Il vento freddo gli colpisce il viso, atterra sul tappeto bianco affondando la mano libera nella neve. Si gira lentamente ad osservare l’uomo a terra. Il corpo è prono sotto l’albero, le dita della mano stringono ancora il kunai mentre la testa è rotolata poco lontano. Nessuna emozione sul viso di Sasuke, ormai ha imparato alla perfezione a nasconderle.

L’attacco di massa arriva poco dopo. I ninja provano a colpirlo ma è tutto vano, Sasuke li abbatte con rapidità. Ammette di aver bisogno di usare lo sharingan quando arrivano i ninja specializzati nelle arti illusorie solo per farli cadere nella loro stessa trappola. Come il riflesso in uno specchio.

Il bianco pian piano si tinge di rosso, il sangue imbratta il paesaggio e la katana del giovane, gli schizza sui vestiti e sulla pelle man mano che il combattimento si fa più intenso. Sasuke si muove con grazia, come fosse un ballerino e il palcoscenico è quella zona desolata. Il chiarore del cielo e della neve iniziano a disturbarlo, ed ecco che torna quella voglia di eliminare quel colore neutro e troppo candido. Ecco quella voglia che gli fa prudere le mani, la voglia di vedere il colore scuro del sangue che cola dai corpi senza vita, che si secca sulle dita e sul viso.

“Sasuke!”

L’urlo si propaga, portando un eco leggero che rimbomba anche nella sua mente. Il fiato si blocca, i muscoli del corpo si irrigidiscono per un secondo, i denti mordono il labbro inferiore prima di leccarlo con la punta della lingua per assaporare ancora una volta quel rosso altrui. Gli occhi scuri tornano a guardare avanti, si fissano sulla figura colorata in mezzo a tutto questo bianco – e rosso! Come si può non notarlo? – e lo sharingan si attiva automaticamente.

Naruto lo fissa a sua volta, le mani strette in pugni e la voglia di avvicinarsi farsi sempre più prepotente ad ogni scorrere dei secondi. Si porta una mano nella tasca della giacca e lancia qualcosa verso Sasuke. L’oggetto si infossa nella neve e Sasuke lo osserva senza dire una parola. Un coprifronte della foglia pieno di sangue, dal nastro rosa. Entrambi sanno benissimo a chi appartiene.

“Di tutte le cose che potevi fare…” la voce di Naruto è quasi un sussurro. Stringe i denti e cerca di non tremare. “…potevi anche uccidermi, non mi sarebbe importato! Però… Sasuke… non dovevi prendertela con lei!”

Sasuke stringe l’impugnatura della sua katana e chiude gli occhi. Ritornare con la mente a quell’evento non è per niente difficile.


 
Ricorda perfettamente il viso di Sakura, gli occhi verdi e pieni di speranza, tutta quella grinta nel cercare di riportarlo al villaggio. È stata davvero stupida a volerlo incontrare da sola, senza la protezione di qualcuno – di Naruto – e per questo è finita così. Sakura non poteva farcela, la sua immensa forza, il suo coraggio e il suo amore non bastavano per portarlo indietro. Non adesso che aveva intrapreso quel lungo percorso che lo avrebbe portato sempre più giù nelle tenebre. È stata la sua ingenuità a portarla alla morte. La katana la trapassa facilmente, vede la sua espressione e non reprime un ringhio quando nota il sorriso sulle sue labbra.

Perché sei felice Sakura se hai fallito miseramente?

Il sangue della ragazza cola nell’acqua e quando Sasuke, con un movimento troppo brusco, toglie la lama dalla sua carne schizza tutto sui capelli dei due ex compagni di squadra. Il corpo cade nell’acqua e Sasuke si gira per tornare al rifugio. Lo Zetsu lo fissa mentre gli si avvicina e proprio nel momento in cui stanno per sparire i capelli biondi di Naruto appaiono accanto al cadavere di Sakura. Gli occhi pieni di lacrime e l’espressione di odio colpiscono Sasuke, un attimo dopo sono tornati al sicuro.
 


“Sasuke!” ancora l’ennesimo grido disperato. Per quanto tempo ancora dovrà sopportarlo?

Il corpo di Naruto scatta in avanti, pronto ad attaccarlo con un Rasengan. Sasuke si passa una mano tra i capelli incrostati di sangue e si lascia ancora una volta andare alla battaglia.

Non ha bisogno più di essere salvato da quello stupido di Naruto. Tutto quello di cui ha bisogno è vedere il sangue degli altri sulle proprie mani.
 
Note: Ebbene sì! Povera Sakura. Io davvero non volevo farla morire ma... esigenze di trama, potete capirmi vero?
Per me Naruto ama Sasuke ma Sasuke è nel vortice oscuro quindi... non saprei definirlo perché l'odio riempie tutto. Non sono convinta di aver trasmesso i miei sentimenti in questa storia perché le due scene dovevano far parte di storie diverse. Sasuke mentre è nella "dark!version" si potrebbe dire così? mi fa morire!
Come sempre il finale è affrettato (difetto di fabbrica) ed è come uno strappo ad una pagina.
Ora torno nel mio angolo dei cattivi.

Alexys
   
 
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