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Autore: Sacchan_    28/01/2018    2 recensioni
Seguendo la regola delle challenge "5+1" avremo cinque momenti in cui Nezumi si troverà costretto a discutere con Shion di alcune famose citazioni letterarie, più uno dove sarà Shion a farlo con Nezumi.
Challenge iniziata il 07/09/2017 in occasione del sedicesimo compleanno di Shion.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nezumi, Shion
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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challenge 2
PENSIERI E PAROLE

-5-
- Sulle guance è affetto, sulle labbra è amore, sulla fronte è premura. Il bacio parla per noi.
-



Shion amava perdersi nei dettagli e studiarli minuziosamente; dopottutto, durante i suoi studi come studente prodigio di No.6, l'avevano esortato ad allenare occhi e mente e a tenere in memoria una grande quantità di dati immagazzinati, cosa ormai talmente radicata in lui da far sì che quest'abitudine fosse impossibile da essere cancellata.
Certamente il tenore di vita a cui bisognava adattarsi nel West Block era l'esatto opposto: a No.6 Shion poteva soffermarsi a guardare, a studiare i comportamenti delle persone, al modo in cui si esprimevano o addirittura a come si rapportavano con l'altro. Ma nel West Block fermarsi a riflettere anche solo un secondo in più poteva voler dire ritrovarsi con un buco nello sterno causato da un colpo di fucile. In altre parole reagire uno o due secondi in ritardo, perché impegnati ad analizzare lo svolgimento degli eventi, significava morte certa e questo Shion lo aveva sperimentato sulla propria pellaccia.
Tuttavia c'erano ancora alcuni momenti in cui Shion poteva concedersi a scutare dettagliatamente qualcosa che lo colpiva molto e ultimamente quel qualcosa erano proprio i dettagli fisici di Nezumi. Sin da quando era comparso nella sua vita quattro anni prima Nezumi era parso agli occhi di Shion più simile a una femminuccia che ad un maschietto, ora che era cresciuto doveva constatare che quella grazia femminile si era unita alla virilità dei suoi sedici anni  rendendolo un ragazzo pieno di fascino androgino, capace di confondere persino un occhio esperto.
La sera prima Shion era rimasto incantato a studiare i suoi capelli mentre Nezumi gli dormiva accanto: erano fili di colore nero pece, ma posti sotto la luce riflettevano di color argento scuro, brillando vitali. Prima ancora di accorgersene Shion aveva già allungato le dita per immergerle nella cute e tastarne la morbidezza, solo un movimento improvviso da parte di Nezumi lo aveva fatto balzare indietro e ritirare la mano. E per fortuna che non si era svegliato o altrimenti Shion avrebbe potuto dire addio al mondo dei vivi!
Quella sera la sua attenzione si era posta involontariamente sulle labbra, complice il fatto che Shion lo aveva pregato di recitargli una poesia e Nezumi, sebbene controvoglia, aveva deciso di accontentarlo.
Questa richiesta aveva permesso a Shion di sederglisi accanto, osservarlo mentre leggeva ad alta voce la poesia in questione e ritrovarsi improvvisamente rapito dal movimento della sua bocca che, armoniosa, si chiudeva e si apriva, ignaro di essere scoperto o meno.
Dopotutto le labbra di Nezumi erano simili sì a quelle di una ragazza, ma dotate comunque di una certa carnosità, tanto che Shion nei suoi pensieri più reconditi si era già chiesto se qualcuno aveva già avuto l'onore di baciarle e succhiarle.
"...on?"
Però il pensiero che Nezumi avesse già dato il suo primo bacio a qualcuno era comunque qualcosa che nel profondo del cuore lo rattristiva; lui di primi baci ancora non ne aveva scambiati e ultimamente aveva iniziato a desiderare di voler scambiare il primo bacio della sua vita proprio con Nezumi, certo che ne sarebbe rimasto soddisfatto.
"Insomma! Shion!"
L'alterato tono di voce di Nezumi fu così improvviso che Shion quasi dovette proteggersi un orecchio mentre col corpo scattò all'indietro preso dallo spavento.
"Che - che ho fatto adesso?" Balbettò Shion spaventato e spaesato.
Nezumi chiuse di colpo il libro.
"Mi stavi fissando, E non stai minimamente prestando attenzione alla poesia." Dichiarò guardando Shion rabbioso.
Shion si rannicchiò nelle spalle colto in fragrante; Nezumi non era da meno a essere un ottimo osservatore, non doveva concedersi il lusso di guardarlo per troppo tempo se poi il risultato ottenuto era la sua collera.
"E così te nei accorto, eh?" Ridacchiò Shion imbarazzato, ottenendo soltanto un'altra occhiata dubbiosa da parte di Nezumi.
"Se vuoi perderti ad osservare qualcuno almeno fallo con più discrezione: già l'altro ieri mi hai fissato le mani per non so quanto tempo e ieri sera ti sei perso a toccarmi i capelli per non so quanto tempo." Vide Shion sussultare arrossendo per la vergogna. "Pensavi che non me ne fossi accorto? Ho solo preteso di essere addormentato per vedere fino a dove volevi andare a parare."
Shion inclinò il viso di lato per nascondere un poco il senso d'imbarazzo crescente.
"Se - se la cosa ti dava fastidio potevi semplicemente dirmelo..." Soffiò fioco Shion.
Contrariamente a quanto si sarebbe aspettato Nezumi gli si avvicinò portando i loro occhi alla medesima altezza e una distanza dei visi minima.
"Invece ero curioso, come adesso. Me lo vuoi dire cosa stavi guardando così insistentemente poco fa?"
Shion scosse la testa lentamente.
"Se te lo dicessi ti arrabbieresti ancora di più..." Sussurrò a malapena Shion cercando di distrarsi e spostare la sua attenzione altrove. Che ne fosse consapevole o meno Nezumi usava quella sua abilità di persuasione a cui era difficile resistere e da cui nemmeno Shion riusciva a sottrarsi. Però, in quel momento, avrebbe preferito sotterrarsi da solo che confessargli tutto.
"Non mi arrabbierò, invece." Rispose mellifluo Nezumi. "Te lo prometto." Scandì lentamente e bastarono quelle ultime poche parole a far desiderare a Shion di trovare una qualsiasi scusa tale da permettergli di fuggire da quella situazione.
Invece restò imbabolato a mordicchiarsi le labbra, indeciso sul da farsi e conscio che, se Nezumi non l'avrebbe lasciato andare, avrebbe spifferato tutto.
"Dai... non avere paura." Alitò Nezumi direttamente contro il suo orecchio e questo fu la goccia che fece traboccare il vaso.
"Io... stavo studiando le tue labbra!" Gridò Shion esagitato, sperando così di allontanarlo: Nezumi sapeva diventare fin troppo pericoloso e persuasivo quando ci si metteva. Ora che l'aveva detto almeno, forse, l'avrebbe lasciato in pace.
"Le mie labbra?" Ripeté Nezumi sorpreso contraendo il viso in una smorfia.
Shion si morse la lingua da solo: perché glielo aveva confessato? Poteva inventarsi una qualsiasi cosa meno imbarazzante di questa e invece aveva spiattellato tutto. Nezumi gli aveva promesso che non si sarebbe arrabbiato, ma quanto poteva credergli?
"Sei arrabbiato ora che te l'ho detto?" Domandò Shion chinando il capo, quel minimo di coraggio che gli permetteva di tenere la testa alzata ora l'aveva perso del tutto.
Nezumi lo ricambiò infastidito e contrariato.
"Ho detto che non mi sarei arrabbiato, no? Però..." Velocemente afferrò il mento di Shion tra il pollice e l'indice, come era solito fare innumerevoli volte. "Sono sorpreso. Sei forse un feticista delle labbra, Shion?" Velocemente spostò il dito indice e ne usò la punta per sfiorare il labbro inferiore di Shion.
Shion avvampò, se possibile, ancora di più. Proprio non se lo aspettava, anzi aveva previsto Nezumi dare di matto e tirargli dietro il libro di poesie.
"No, è solo che le tue sono molto belle e..." Shion andò immediatamente a coprirsi la bocca. Quelle continue provocazioni da parte di Nezumi stavano diventando altamente pericolose per lui e se avesse continuato così avrebbe finito davvero per confessare tutto.
Con la coda dell'occhio notò Nezumi avvicinarglisi ancora più di prima.
"Andiamo, Shion." Lo esortò abbassando la voce e facendola diventare più sensuale e roca. "Te l'ho già detto, no? Non devi avere paura."
Shion strinse forte gli occhi e alzò la mano poggiandogliela sul petto, sperando così di spingerlo via, ma incontrò solo resistenza.
"Se te lo dico..." Pronunciò Shion rinunciandoci. "Dopo non posso più tornare indietro, mi capisci?"
Nezumi afferrò la mano di Shion, la strinse nella propria e la allontanò di un poco dal proprio petto, perserverando a mantenere un contatto visivo.
"Allora?" Lo esortò più ammicante di prima, lasciando che Shion si sciolse definitivamente.
Shon lasciò scivolare via la sua mano dall'abbraccio di quella di Nezumi e la poggiò su una sua coscia, stringendo forte la stoffa dei pantaloni.
"Mi stavo chiedendo quanti hanno avuto l'onore di ricevere un bacio dalle tue labbra, Nezumi." Pigolò Shion pieno di imbarazzo: se avesse potuto ora sì che desiderebbe scomparire all'istante; con la coda dell'occhio notò Nezumi spostare il proprio peso all'indietro, ma non osò domandarsi se l'avesse fatto perché irritato o per un qualche altro motivo.
"Mmm, Nezumi? Ora capisci perché non te lo volevo dire?" Ironizzò sperando così di alleggerire l'aria. Di colpò trovò il palmo della mano destra di Nezumi premuto sulla bocca.
"Per l'amore del cielo, Shion! Vuoi forse rendere l'atmosfera più imbarazzante di quanto già non sia?" Lo ammonì Nezumi, guardandosi nervosamente attorno. Cravat e Hamlet, che si trovavano sui cuscini poco distanti da loro, squittirono e scesero in fretta dal letto, andando a nascondersi sotto di esso e tra i libri.
Shion gonfiò le guance indignato: dopotutto era stato Nezumi a insistere nel volere sapere, se fosse stato per lui avrebbe ben volentieri sviato il discorso e l'avrebbe lasciato finire la poesia, poi se ne sarebbero andati a letto e nulla sarebbe successo.
"Insomma, ma perché questi pensieri? Desideri forse essere baciato da me?" Lo accusò Nezumi aumentando la pressione sulla bocca di Shion
"Beh..." Iniziò Shion sfuggendo a quella sollecitazione. "Se proprio devo essere sincero..." Shion rimembrò il bacio che quella donna di strada gli sottrasse il primo giorno che Nezumi lo portò a fare un giro nel mercato del West Block. La foga e la situazione che si erano creati gli avevano fatto schifare quel bacio rubato, ma tutto era cambiato quando era sopraggiunto Nezumi: con la sua parlantina e i suoi modi di fare era stato in grado di cavarlo d'impiccio.
Shion non aveva dubbi sul fatto che Nezumi era davvero abile a scambiare baci, era solo deluso dal fatto che a lui mai gliene avrebbe dati.
Nezumi da canto suo si lasciò andare a un sospiro di desolazione accompagnato da una mano che si sfregava la fronte. Shion rise per il nervoso.
"Beh, sentiamo un po'." Nezumi si fece improvvisamente serio. "E come lo vorresti?"
Gli occhi di Shion si spalancarono increduli: davvero Nezumi stava cedendo? Ma quando mai? Figurati, se avesse abbassato la guardia lo avrebbe preso in giro come sempre.
"Cosa?" Gli domandò sospettoso.
Le soppracciglia di Nezumi si incresparono, rendendogli le palpebre ancora più affilate e indagatorie di quanto già non fossero di natura.
"Il bacio intendo." Esplicitò limpido e chiaro. "Tanto ti conosco. Continuerai a rimuginarci sopra finché non avrai soddisfatto questa tua curiosità. Perciò facciamola finita subito e dimmi come ti piacerebbe."
Shion avvertì il proprio cuore pompare più veloce davanti al tono serioso che Nezumi adottò verso di lui. La gola improvvisamente gli divenne secca e deglutire gli costò uno sforzo immane. Quella situazione aveva dell'assurdo, era impossibile per Nezumi essere così accondiscendente eppure il suo viso era puntato contro il proprio e manteneva una espressione grave e seriosa. Nel suo disagio Shion spostò il peso da una parte all'altra del corpo più e più volte.
"Sinceramente non saprei..." Si lasciò sfuggire incredulo.
Nezumi si grattò il collo per poi sollevare il mento verso l'alto e inalare un po' d'aria accompagnando il respiro con un movimento delle spalle.
"Vediamo un po'..." Sibilò pensieroso.
Quando voltò il viso verso Shion quest'ultimo notò un cambiamento nel suo portamento, qualcosa che partiva dagli occhi leggermente socchiusi e arrivava fino al sorriso leggermente malizioso dipinto sulle labbra. Shion era pronto a scommetterci Nezumi stava usando un po' del suo personaggio di Eve in quel momento e, poiché trovarsi davanti ad Eve era uno spettacolo unico e raro, subito ne fu rapito dalla splendida voce.
"Sulle guance è affetto, sulle labbra è amore, sulla fronte è premura. Il bacio parla per noi." Recitò Nezumi dolcemente chinandosi su di Shion. "Quale di questi baci vorresti?" Terminò la frase sfiorandogli dolcemente il collo e risalendo nuovamente verso il mento, stringedoglielo appena con una leggera sollecitazione.
D'istinto Shion gli accarezzò le dita sfiorandole con i propri polpastrelli.
"Sarei egoista se ti dicessi che li vorrei tutti e tre?" Sussurrò sfuggendo al contatto con gli occhi e focalizzandosi sul contatto fisico e sui movimenti delle labbra di Nezumi, ormai a pochi centimetri dalle proprie.
"Sì, lo sei." Si mossero quest'ultime. "Ma proprio per questo so perfettamente cosa vorresti adesso."
Le loro labbra cozzarono insieme, lasciando Shion al limite dello scetticismo. La sensazione che provò fu inizialmente quella di carne tiepida, ma subito dopo si aggiunse una percezione di umido e lascivo; gli ci volle un po' per capire che la lingua di Nezumi stava guizzando dentro la sua bocca e lo stava invitando a fare lo stesso. Shion mugolò preso alla sprovvista e Nezumi lo fermò afferrandogli il viso a coppa e facendoglielo inclinare appena. Di riflesso anche Shion sollevò le mani e gli agguantò i polsi, senza però spingerli via, e mentre il bacio diventava sempre più approfondito Shion si ritrovò ben presto sdraiato di schiena sopra il letto.
Con il fiato che pareva mancargli e la controvoglia di perdere l'unione nata tra le loro bocche Shion morse accidentalmente il labbro inferiore di Nezumi e questo accese qualcosa in più: Nezumi si spinse ancora più a fondo e le mani si spostarono dalle guance alle spalle per poi arrivare dietro la schiena di Shion e cingerla alla vita.
Quando la situazione diventò insostenibile a causa della mancanza d'ossigeno Shion voltò il viso di lato interrompendo il bacio e respirando a fondo, anche Nezumi finalmente riconobbe di aver calcato troppo la mano, più di quanto avesse preventivato dato che non pensava di spingersi così tanto in là.
Da sotto le palpebre socchiuse Shion studiò i movimenti di Nezumi intento ad asciugarsi le labbra utilizzando le nocche della dita.
"Allora come era, il tuo primo bacio?" Gli domandò Nezumi sollevandosi con i fianchi e restando a sedere sulle ginocchia; sotto di lui Shion si passò la punta dell'indice e del medio sulle labbra.
"Non hai bisogno di chiedere. Non avevo dubbi sulla tua bravura."
Nezumi annuì portandosi una mano al petto e chinando il capo con riverenza.
"Lieto che l'esperienza l'abbia deliziato, vostra Maestà." Ma la risposta saccente di Nezumi lasciò Shion più smarrito e scombussolato di prima. Inizialmente pensava che Nezumi lo voleva prendere in giro e che il bacio si sarebbe interrotto subito, però quando si era ritrovato con il suo corpo schiacciato sopra di lui aveva capito che pure a un accorto come Nezumi il momento gli era sfuggito totalmente di controllo.
"Perché l'hai fatto? Tu non volevi veramente baciarmi, vero?"
Gli occhi grigi di Nezumi si sgranarono appena mentre acchiappò Shion per un gomito per tirarlo nuovamente su a sedere.
"Certamente non volevo spingermi a tanto." Spiegò a malapena Nezumi puntando il viso in basso e lasciando Shion più interdetto di prima.
Perché l'aveva fatto Nezumi proprio non se lo spiegava. Inizialmente voleva solo confondere Shion dandogli un contentino per poi lasciarlo con un pugno di mosche al naso, ridere della sua ingenuità e poi finirla lì. Invece il trasporto con cui Shion aveva risposto era stato tale a indurlo ad andare oltre.
"...zumi?"
Ora era naturale che un curioso come Shion volesse sapere il perché di quel comportamento così tanto inusuale per lui. Il problema era che adesso avrebbe dovuto affrontare una complicazione maggiore
Solo la voce di Shion che lo chiamò gridando forte il suo nome lo fece risvegliare da quel giro contorto di pensieri.
Nezumi si aspettava che Shion gli ripetesse la domanda di prima dato che ancora non gli aveva risposto, sorprendentemente invece si ritrovò le sue labbra premute contro la propria fronte. Lo schiocco del bacio fu appena percettibile.
Quando Shion ritornò con gli occhi alla sua altezza Nezumi lo ispezionò più scupolosamente di prima: Shion non appariva per nulla riflessivo come prima, anzi a giudicare dall'enorme sorriso stampato sulla faccia sembrava ben felice e contento.
"Un bacio sulla fronte significa premura. L'hai detto tu stesso." Esplicitò ingenuamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
A Nezumi caddero letteralmente le braccia: come al solito le reazioni di Shion restavano completamente al di fuori della sua portata di comprensione. Gettando le gambe fuori dal letto si alzò in piedi strofinandosi la testa. Era meglio troncare quella discussione definitivamente e dedicarsi alla cena prima che gli cogliesse un'emicrania.
"Bah, ne parleremo un altro giorno." Disse scrollando le spalle e dirigendosi verso la stufa per accenderne il fuoco e mettere a bollire l'acqua.
Dietro di lui Shion restò a guardarlo incapace di nascondere la sua felicità. A cosa era dovuta poi Nezumi preferì non domandarselo. Di sicuro quel discorso non poteva considerarsi terminato così. Con la coda dell'occhio vide Shion ancora seduto sul letto intento ad accarezzare i due topini che erano riemersi dal loro nascondiglio.
Che fosse il suo modo per rassicurarlo e dirgli che andava bene così?



Note d'Autrice: E con questa one-shot la challenge si conclude.... yeeeeeeehhh!
Naturalmente ne manca ancora una ossia l'extra dove sarà Shion a pronunciare una qualche frase filosofica a Nezumi.
Comunque ho davvero notato che ultimamente questo fandom lo popolo soltanto io con i miei aggiornamenti, povero No.6 e poveri NezuShi.
Probabilmente per un po' mi vedrete sparire anche a me -tranne per la long-fiction che ancora deve essere conclusa, presto troverò la forza di fare anche quello xD- ma non disperate: è vero che voglio migrare anche io su altri fandom, ma ogni tanto, quando i NezuShi mi daranno altre ispirazioni potrei tornare a fare capolino qui!


   
 
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