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Autore: FedericoAltafini    28/01/2018    0 recensioni
Hunter Green, la guerra magica vista dagli occhi di un mangiamorte diventato auror.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mangiamorte, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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< Tutti sanno chi ero io prima di diventare un Auror, sanno cosa ho fatto. Sapete che ho soggiogato, torturato, illuso e ucciso >.
Skeeter mi sembrava già spaventato e impaurito. Ragazzo vedi di riprenderti.
< Spero che tu non sia già sconvolto perchè la storia sarà molto lunga e questo non è nulla in confronto a quello che sto per raccontare. >.
Skeeter deglutì e prese coraggio. Era uguale a sua madre, almeno nell’aspetto. Alto, biondo, occhi chiari di bell’aspetto. L’avevo conosciuta venti, forse venticinque anni fa sua madre. Era una ficcanaso, sempre alla ricerca dello scoop e pronta ad intromettersi in vicende che non la riguardavano e minimamente la dovevano riguardare. Persi il conto di quante volte mi aveva rincorso per avere, come lo definiva lei: “ Il punto di vista di un uomo coinvolto attivamente nello scontro tra il bene e il male “ oppure, ancora meglio: “ Il punto di vista di uno degli uomini più fidati di Silente “. Quanto ho odiato quella donna, solo Dio lo sa. Vedere che però suo figlio non è così un po’ mi dispiace, in fondo in fondo, quella ficcanaso rompiscatole mi piaceva. Sempre sulla cresta dell’onda, pronta a mettersi in gioco. 
Bevvi un sorso d’acqua e presi fiato. < Per iniziare bisogna tornare indietro di quarant'anni. Era il 20 Ottobre 1980…
20 Ottobre 1980
Il Signore Oscuro mi ha chiamato a rapporto da solo. Non lo fa mai, tranne nelle occasioni veramente importanti. Come quando quella strega, Cooman penso si chiami, ha predetto la sua caduta. Menzogne. Il Signore Oscuro è troppo potente e poi quelle profezie sono tutte false. 
Sono ansioso di sapere cos’ha da dirmi, talmente ansioso che mi sono presentato mezz’ora in anticipo mentre lui è in perfetto orario.
Comparve dal nulla, come un fantasma. < Mio signore. >, dico inginocchiandomi.
< Suvvia non c’è bisogno di tante smancerie - mi dice lui invitando ad alzarmi - Riesci ad immaginare il motivo per cui ti ho chiamato qui, a Little Hangleton? >, mi domandò guardando una vecchia casa abbandonata.
< Vuole che sia sincero? Ho diverse ipotesi ma non penso sia nessuna di queste > risposi in tutta franchezza. A lui non si poteva mentire, era molto abile nell’arte della legilimanzia, era bravo, anzi, il migliore in ogni arte magica.
Cominciammo a camminare per i vialetti alberati. I colori dell'autunno era spettacolari. Tutte le tonalità di giallo, arancio e rosso. Amavo la natura. Quando frequentavo scuola, una delle mie materie preferite era cura delle creature magiche ed erbologia anche se ero bravo in tutto praticamente.
< Non voglio mentirti Hunter. Tu sei il mio servo più fidato. Mi hai giurato fedeltà anni fa e non mi hai mai deluso… questa era casa di mio padre >. Fece una pausa. Non l’avevo mai sentito parlare di suo padre o della sua famiglia in generale, sembrava rinnegare il suo passato. < Dicevo… questa era casa di mio padre. Poche volte ci sono entrato e poche altre volte ho intenzione di entrarci. Quanto conta per te la famiglia? >.
< Amo mia moglie alla follia mio signore e sarei pronto a scatenare una guerra se qualcuno osa torcere lei anche solo un capello. >.
< Come sta tua figlia? >
Il Signore Oscuro mi stava domandando realmente della salute della mia bambina, per me era un onore. < Grazie per l’interessamento mio Signore. La piccola Emma sta crescendo bene, sono fiero di lei. Spero un giorno diventi una persona importante. >
< Sai di essere il mio uomo più fidato non è vero? >. 
Quella domanda, con quel tono di voce mi fece gelare il sangue nelle vene. Ebbi paura. Non feci in tempo a rispondere che Lui incalzó ancora il discorso. < Sei un grande mago e lo dico in tutta onestà ma qualcuno, di molto vicino a noi ci sta tradendo amico mio. >
Mi fermai. < Chi osa tanto mio Signore? >, chiesi con una nota di aggressività. 
Sogghignó, come era solito fare quando era compiaciuto. < Mi duole darti questo dispiacere ma sono venuto a sapere che una persona a te cara ti sta mentendo e così mente anche a me. E tu sai quando odio la gente che mente. >
Lo interruppi, anche se sapevo che era una cosa che odiava. Una volta torturó per ore un povero ragazzo che aveva osato parlare sopra la sua voce. < Mi dica il suo nome. Lasci che ci pensi io. Non vale la pena che lei si sporchi le mani e perda tempo. >.
< Cosa ne pensi di quella profezia? >. Il Signore Oscuro non lasciava trasparire nessuna emozione, nessun pensiero.
< Non penso siano veritiere mio Signore. Quella Cooman, o come diavolo si chiama, mi sa solo da impostrice. >
< Sai che tua moglie è alleata di Silente da diversi mesi ormai. Forse persino anni. >
Non ci credevo, o forse più semplicemente non volevo crederci. Se fosse stato un mago qualunque e non il Signore Oscuro a dire una baggianata del genere molto probabilmente avrei estratto la bacchetta e gli avrei lanciato una fattura. Non era possibile. Mia moglie sa della mia fedeltà al Signore Oscuro, non potrebbe mai tradire la mia fiducia alleandosi a quell’incompetente di Silente.
< Ti dico la verità! Sai che non ti mentirei mai amico mio e so che è un duro colpo per te ma ho un’altra bruttissima da darti. >
Non alzai nemmeno lo sguardo, non penso che potesse esistere notizia più brutta di quella che il Signore Oscuro mi aveva appena dato.
< La profezia temo sia vera e temo che il bambino, o bambina - Sospirò - sia tua figlia. >
Non ci potevo credere, a questa realmente non ci potevo credere. < Mio Signore non posso crederci… io stesso ho ascoltato la profezia e parla di un ragazzo nato alla fine di Luglio… mia figlia ha già un anno. Penso… >. Mi interruppi, speravo non mi avesse sentito ma mi sbagliavo. 
Il Signore oscuro mi guardò negli occhi e sibilò: < Cosa pensi? Pensi che io mi sbagli? >.
Mantenni lo sguardo sui suoi occhi solo qualche secondo. Avevo paura. Non risposi.
< Tu sei il mio uomo più fidato! Giurami fedeltà! ORA! >.
Mi alzai la manica del braccio sinistro mettendo a nudo il marchio nero. < La mia lealtà è a lei… e a  lei solo. >
< Dimostramelo. >, sibilò.
Io, nuovamente, non dissi nulla. Attendevo istruzioni.
< Uccidi! Uccidi tua moglie! Uccidi tua figlia - fece silenzio qualche secondo - hai due ore… poi presentati a villa Malfoy. >. Con questa ultima frase il Signore Oscuro si smaterializzò lasciandomi da solo, con un compito non facile da portare a termine. 
Non posso ucciderle… non posso... 
   
 
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