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Autore: _Zemyx_    28/01/2018    0 recensioni
Un passato sconosciuto, un destino incerto, un potere molto più potente di qualsiasi altro.
Dèi presenti e passati si ritrovano a collaborare per contrastare una minaccia più grande di loro.
Divinità dai Pantheon di tutto il mondo si stanno dando da fare per fermare ciò che ormai sembra inevitabile.
Le speranze sono poche, e nascono nel buio più totale.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il ragazzo alzò lo sguardo verso l'alto. Una distesa di stelle si spandeva a perdita d'occhio tutto intorno a lui, fino a specchiarsi sulla superficie riflettente dove sedeva il ragazzo, rendendo impossibile distinguere dove effettivamente finisse il cielo.

Il giovane ebbe un tuffo al cuore, forse dopotutto non era così solo e sperduto come temeva. Si lasciò cadere all'indietro, e puntellandosi con i gomiti si guardò attorno, forse cercando di riconoscere le costellazioni che dipingevano il cielo sopra casa sua. Dentro di sé, un connubio di emozioni contrastanti si dimenava, lasciandolo inquieto, per quanto comunque fosse meno sconsolato di poco prima. Non aveva mai pensato che un cielo stellato potesse portargli un tale sollievo, e lasciandosi definitivamente cadere al suolo, il suo sguardo si perse nell'infinità che si apriva sopra di lui. Guizzando da una stella all'altra, i suoi occhi verdi rilucevano umidi delle luci di quella inaspettata volta celeste, gonfi di lacrime trattenute per orgoglio, nonostante nessuno avrebbe potuto vederlo, in quella solitudine puntellata d'astri.

Fu dopo alcuni minuti che il ragazzo si accorse che quella volta era in movimento. Ruotava, lentamente, sopra di lui, come se tutte le stelle volessero dare un'occhiata a quel piccolo esserino sperduto nel nulla, solo come un cane, con gli occhi gonfi di lacrime, chissà se provavano pietà o se lo facevano per scherno. Il ragazzo osservava le stelle sollevarsi da quell'orizzonte a specchio, innalzarsi lentamente con gli sguardi fissi su di lui, e dentro di sé iniziò a chiedersi se quel cielo stellato non fosse spuntato per vegliare su di lui, come una marea di taciti guardiani. Più fissava le stelle e più il giovane si sentiva piccolo, impotente di fronte all'immensità dell'universo che scorreva sopra di lui, un essere minuscolo, se paragonato ai milioni di astri che stava osservando, e proprio mentre si sentiva sparire davanti alle dimensioni di ciò che osservava, tutto si bloccò. La volta smise di ruotare, il vento smise di soffiare, e le stelle cominciarono a spegnersi, prima quelle più piccole, poi man mano anche quelle più luminose iniziarono a sparire davanti agli occhi increduli del ragazzo. Non voleva tornare solo in quell'abisso nero, ma la sua volontà contava ben poco, in quel posto.

Man mano che le stelle si spegnevano, dai suoi occhi spariva quel barlume di speranza che quella volta luminosa aveva acceso. Gli mancò la forza per alzarsi, così si rassegnò a contare quante stelle restavano, prima che tornasse il buio più completo; sembravano una trentina, ma diminuivano rapidamente. Venti. La luce attorno a lui si affievoliva sempre di più. Quindici. Non riusciva nemmeno più a distinguere l'orizzonte. Dieci. Le ultime rimaste, sopra di lui, lo fissavano con aria impietosita. Sette. Sparivano più lentamente, come se fossero restie ad abbandonarlo di nuovo. Cinque. Per quanto lente, se ne andavano, inesorabili. Tre. Il ragazzo sentì il cuore farsi pesante, triste per la solitudine che gli si prospettava. Due. Due occhi fissi nella volta celeste lo fissavano, pulsavano guardando verso di lui, di una luce fredda, distante. Uno dei due astri schizzò via, lasciandosi una scia di polvere argentea alle spalle, sparendo nelle profondità nere che ormai inghiottivano la sala. Una. In quell'ultima stella il ragazzo ripose tutta la sua speranza, quell'urgente bisogno di avere qualcuno, di non essere solo. Il desiderio di qualcuno accanto, di qualcuno che potesse difenderlo, per quanto distante potesse essere, per quanto questo "qualcuno" in cui stava riponendo tante speranze, era una palla di fuoco distante milioni di anni luce, destinata a spegnersi come le altre. Forse si era addirittura già spenta, ed il ragazzo stava riponendo le sue speranze su un mero fascio di luce che viaggiava nell'universo, futile memoria di una stella ormai morta.
Ma il ragazzo non contemplava questa cupa possibilità, forse per ingenuità, forse perché aveva bisogno di quella stella, di quella speranza, e per questo ci si attaccò con tutte le sue forze.
La fissava con il volto rigato da lacrime silenziose, gli occhi che riflettevano quell'unico barlume in cui riponeva ogni suo desiderio, ogni suo bisogno. Gli sembrò addirittura che la stella iniziasse a brillare di una luce sempre più intensa, il velo di lacrime davanti ai suoi occhi gli dava quell'impressione. 
La stella persisteva, unica luce rimasta in quella volta ormai spoglia, vegliava, in un abisso di oscurità, su quel ragazzo con gli occhi che rilucevano di speranza. Questi, dal canto suo, si era convinto che se avesse distolto lo sguardo dalla sua stella, lei se ne sarebbe andata, quindi si stava concentrando al massimo per non perdere il contatto visivo, per quanto difficile potesse essere mantenere una visuale decente con gli occhi gonfi di lacrime. Li asciugava delicatamente, per non chiuderli, con le dita lunghe e snelle, asciugandole poi sulla tela ruvida di quegli abiti che non conosceva. Si stava giusto per chiedere come avrebbe mantenuto il suo intento, considerata la necessità di battere le palpebre, quando quella stella sopra di lui si fece più potente. Brillò improvvisamente, un'esplosione di luce invase quello spazio desolato, inondandolo di un bagliore purissimo, un bianco così intenso che costrinse il ragazzo a chiudere gli occhi.

Quell'esplosione durò un'istante. Il ragazzo si alzò in piedi, stropicciandosi gli occhi, per riabituarli all'ambiente scuro che lo circondava, cercando di fare veloce per controllare che la sua compagna stesse ancora vegliando su di lui. Quando riuscì a vederci bene però, il suo cuore perse un battito. A pochi metri da lui si trovava una creatura imponente, fiera e minacciosa, e il giovane sentì il sangue raggelarsi nelle vene, notando i due occhi che lo fissavano. La belva ricordava un leone, la criniera era folta e il manto liscio, curato. Dalla schiena partivano enormi ali da pipistrello, sottili come fogli ma possenti come quelle di un'aquila. Il corpo terminava con una coda da scorpione, scattante e letale. Mentre lo sguardo del giovane ammirava quella perfetta macchina di morte, quello della belva non si era spostato, concentrato sugli occhi verdi del ragazzo. I loro sguardi si incrociarono, e l'umano percepì la fierezza della creatura che gli stava di fronte, ma non percepì ostilità alcuna, decise così di ricambiare quello sguardo intenso, sperando che l'animale non lo cogliesse come un affronto, decidendo di punirlo con una delle armi di cui il suo corpo era dotato per natura.

Fu allora che accadde ciò che il ragazzo non si sarebbe mai aspettato. La belva, nella sua imponenza, chinò il capo, guardando in basso, ed emettendo un verso simile ad un gorgoglio, si sdraiò al suolo. Il giovane si rese conto solo a quel momento di aver trattenuto il fiato sin da quando aveva posato lo sguardo sull'animale. Ricominciando a respirare, notò che la volta si era ripopolata di stelle, riportando la luce in quel luogo e permettendogli così di guardare bene quell'essere così imponente che gli giaceva sdraiato a breve distanza. Questi emise un altro verso, stavolta più prolungato, come per attirare l'attenzione dell'altro.
Il piccolo umano prese coraggio e mosse un passo verso l'animale, titubante. Avanzò, senza abbassare lo sguardo, fino a quando solo un paio di metri si frapposero tra i due. Lo sguardo del felino si fece più serio. "Posso?" chiese il ragazzo, tendendo una mano verso la creatura.
I riflessi umani del giovane non furono abbastanza veloci da schivare l'aculeo avvelenato che scattò in direzione del suo petto.


 

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Salve a tutti :3 
Spero che questo secondo capitolo possa attirare ancora di più la vostra attenzione :3
Lasciate un commento se vi va! ^^

   
 
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