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Autore: cussolettapink    29/01/2018    7 recensioni
Brath Hill, questo era il nome del quartiere dove erano capitati. Lo chiamavano "il quartiere del non ritorno" e, sebbene sembrasse il titolo di un horror di quarta categoria, era tristemente noto per essere uno dei quartieri più malfamati dell'intera Gran Bretagna.
"Facciamo così allora: Se tu esci puoi affrontare quello che ti succederà ma noi lasceremo in pace la tua fidanzatina. Se invece ci lasci lei, ti lasceremo andare senza fare neanche un graffio a te o alla tua auto"
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 11 – Break!

Quella sera non si sentiva molto tranquilla. La notizia dell’aggressione di Mark l’aveva parecchio scossa, forse perché era certa di sapere chi fosse stato.

Quando aveva visto Harry alla stazione era stata sul punto di chiederglielo molte volte, purtroppo senza risultato.

Lui l’aveva salutata con un bacio a stampo e poi portata a casa.

Anche il riccio era estremamente silenzioso, forse per il timore che la bionda gli chiedesse qualcosa in merito a quanto successo la sera prima.

Salutandosi con un cenno veloce del capo, nessuno trovò il modo di intavolare una conversazione e la serata finì non appena Nicole scese dalla moto del riccio.



 
La mattina dopo si svegliò con la stessa sensazione addosso.

Il presentimento che qualcosa sarebbe andato inevitabilmente male era così forte nella ragazza che decise di saltare le lezioni.

Scambiò qualche messaggio con Denise, cosa che però non fece altro che aumentare la sua agitazione quando l’amica le scrisse che sarebbe passata per casa sua tra una mezz’oretta.

Nicole, durante la mattinata, parlando con Denise aveva capito che si trovasse a lezione e il motivo per cui la mora avesse lasciato la facoltà per venire a casa sua non faceva che peggiorare tutto.

Quando il campanello suonò, la bionda ebbe quasi paura ad aprire.

La scena che si presentò ai suoi occhi però era quanto di più lontano si potesse immaginare.

La forte e tenace Denise era completamente in lacrime sull’uscio dell’appartamento della bionda.

“Denny! Mio Dio, cosa ti è successo?”

“Nì è tutto un casino! Abbiamo fatto un casino a mischiarci in certe situazioni!”

“Di che cosa parli, spiegami!” la bionda era sempre più preoccupata.

Aiutò l’amica a calmarsi portandole un po’ d’acqua e poi attese pazientemente che si spiegasse.

“Oggi in facoltà non si parlava di altro, e parlo della mia! Non immagino nella tua cosa sia accaduto!”

“Denise, sto facendo davvero fatica a seguirti”

“La gente parla, Nicole! Mark l’altro ieri sera è stato aggredito da una banda di motociclisti e c’è chi giura si tratti di ragazzi che vengono da Brath Hill. Ti viene in mente qualcuno?”

“Non appena mi hai scritto ho pensato che si potesse trattare di loro ma non ha senso! Perché avrebbero dovuto farlo?”

“Non ne ho idea ma ora mezza università ci sta chiamando nei modi meno lusinghieri possibili perché dicono che è colpa nostra se un povero e bravo ragazzo” la mora si fermò, stringendo i pugni per la fatica e rabbia che quelle parole le creavano “come Mark è stato aggredito! Dicono le peggio cose: Che siamo due facili, che sei stata tu a chiedere ai ragazzi di picchiarlo perché ti aveva lasciato, che è meglio starci alla larga perché chi frequenta certa gente è solo da evitare”

“Denise, ora calmati.” La bionda prese per le spalle l’amica, sperando che smettesse di urlare e si calmasse un pochino.

Nonostante le parole appena pronunciate non fossero delle più piacevoli, ancora non riusciva a capire l’eccessiva agitazione della mora.

“Nicole, vado una settimana dai miei nonni, al paese. Ti chiedo di non dire a nessuno che vado lì, per favore”

“Cosa?! Ma ti sei ammattita?” sgranando gli occhi, continuò a fissare Denise, non credendo davvero che fosse arrivata a una decisione così drastica

“Pensaci Denny, perderai un sacco di lezioni importanti! Le voci passeranno, non te ne è mai fregato nulla, non riesco a cap-“

“Mi hanno minacciato!” sbottò la mora, finalmente confessando il motivo di tanta agitazione.

“Che cosa? Chi? E soprattutto, quando? Perché non me lo hai detto?”

Capendo forse quanto all’amica servisse del tempo per spiegarsi per bene, Nicole si fermò con le domande e attese che Denise fosse pronta a parlare.

“E’ successo poco prima che ti scrivessi che stavo venendo da te. Ero così spaventata che me ne sono dovuta andare subito. Stavo cambiando aula per la lezione dopo quando un ragazzo mi si è avvicinato. Non lo avevo mai visto in facoltà e ho capito subito il perché: quel ragazzo era il figlio di un… non ho nemmeno ben capito cosa, di un clan rivale del padre di Niall comunque. Mi ha detto che le belle bamboline come me sono sprecate vicino al figlio di un criminale. Che di solito, quelle come me, non fanno una bella fine”

La bionda sentì il sangue gelarsi nelle vene a quelle parole, provando anche solo ad immaginare quanto Denise potesse essere terrorizzata.

“Quelle come te… che cosa intendeva?”

“Le fidanzate di certi individui, a suo dire, sono le prime ad andarci di mezzo quando ci sta da vendicarsi… Nicole so che non ha neanche senso se vai a pensarci, essendo questo un rivale di Niall avrebbe dovuto farmi del male invece che mettermi in guardia su certe cose, però sono terrorizzata”

Nicole senza neanche farla finire di parlare la strinse forte in un abbraccio, cercando di infonderle un po’ di calma nonostante dentro di lei si animassero le più terribili tempeste.

Non era neanche in grado di parlare, non sapeva minimamente come comportarsi o cosa dire all’amica per riuscire a calmarla.

“Questo ragazzo io non so chi sia, quindi ho preso le sue parole molto sul serio ma con una punta di diffidenza. Quello di cui sono sicura è che ho bisogno di una settimana lontana da tutta questa storia, in un posto in cui nessuno mi conosce. Una volta tornata parlerò con Niall” la mora si interruppe un secondo, guardando Nicole con le lacrime agli occhi “Mi comincia a piacere davvero seriamente sai? Tutte le volte che sono stata al suo fianco non ho mai pensato di trovarmi vicino al figlio di un mafioso, ho sempre e solo pensato di trovarmi accanto a un ragazzo dolce, tenero, incredibilmente mangione e che in alcuni momenti mi fa sentire la ragazza più bella del mondo. Non ho mai provato niente di simile con James, nonostante pensassi di esserne innamorata. Ero completamente soggiogata da James, con Niall è diverso.”

“Denise, penso che ti serva seriamente questa settimana per riordinare le idee. Non rovinare però un qualcosa che ti fa stare bene, le cose si possono affrontare.”

“Nicole, tu cosa vuoi fare per tutta questa situazione?”

“Parlerò con Harry. Non dirò a nessuno di loro dove sei andata ma gli parlerò di quanto mi hai detto. Devo sapere a cosa andiamo incontro, sia io che te. Non lascerei mai che ti succedesse qualcosa. Harry è… Harry è tutto strano. Non so ancora cosa provo per lui, so solo che mi piace dannatamente passare del tempo con lui. Tu però, tu sei la mia compagna di vita da troppi anni e se dovessi rinunciare a Harry per saperti al sicuro, lo farei”

Le due ragazze si abbracciarono commosse, consce che qualsiasi cosa sarebbe successa ci sarebbero sempre state l’una per l’altra.
 


Dopo l’ennesima chiamata di Niall a cui Denise non rispondeva, Nicole si trovò un messaggio di Harry in cui le chiedeva se l’avesse vista.

Ore 14,30
A: Harry
“Si Harry. Abbiamo appena finito di pranzare, siamo a casa mia. Scusa per il brutto compito che ti sto per far avere ma per favore, per favore, dì a Niall di smetterla di chiamare.”

Ore 14,40
Da: Harry
“Ho riferito. Niall voleva presentarsi sotto casa tua ma l’ho fermato. Puoi spiegarmi che succede però?”
Fissò il telefono per molto tempo, prima di riuscire a formulare un messaggio.

Ore 15,15
A: Harry
“Denise mancherà per un po’ di giorni. Tu invece questa sera puoi passare? Devo parlarti di alcune cose”

Ore 15,20
Da: Harry
“Ci vediamo alle 21,00”




 
 
Alle 21,00 spaccate Harry si presentò alla porta di Nicole, sentendosi agitato per ciò che la bionda doveva dirgli.

Quando la ragazza aprì la porta, percepì subito che quella serata non sarebbe finita nel migliore dei modi.

A dimostrazione di quanto appena pensato, non trovò la forza di salutare la bionda con un bacio e entrò silenziosamente in casa, accomodandosi su quel divano che solo qualche giorno prima era stato testimone di uno dei loro primi baci.

A pensarci in quel momento, sembravano ormai passati secoli.

“Di cosa volevi parlarmi? E’ inutile girarci intorno” decise di partire subito lui, volendosi togliere quell’enorme peso che sentiva nel petto.

Forse presa in contro piede, la giovane rimase qualche secondo in silenzio, cercando di trovare le parole più adatti per iniziare il discorso.

“Oggi Denise mi ha detto che nella nostra università, sia nella mia che nella sua facoltà, girano le peggior voci sul nostro conto perché siamo state viste con voi”

Vedendo forse il viso ferito di Harry – che aveva frainteso e che pensava si trattasse solo di una così frivola – si affrettò a continuare.

“Non è solo per questo ovviamente che ti ho chiesto di vederci, anche se ammetto non mi renda felicissima non sono così stupida da farti venire fino a qui per una cosa del genere. La gente può pensare quel che vuole, non importa niente a me come non importa a Denise”.

Nicole vide Harry rilassarsi leggermente, nonostante la postura rigida indicasse quanto fosse ancora nervoso.

“Denise è stata minacciata.”

“Cosa?!” il riccio si alzò in piedi, guardandola con gli occhi fuori dalle orbite “Che cosa è successo? Lei come sta? Sta bene?”

Prendendosi un secondo per ammirare la premura del ragazzo, Nicole cercò di concentrarsi sul resto delle cose che aveva da dirgli.

“Lei sta bene, non le è stato fatto del male ma si è molto spaventata. Starà una settimana fuori città e mi ha chiesto di non dire né a te né a Niall dove si trovi, cosa che intendo fare quindi è inutile che tenti di chiedermi qualsiasi cosa, su questo sono irremovibile”.

“Rispetto la sua scelta e la tua, puoi dirmi che è successo però?”

“Un ragazzo le si è avvicinato in facoltà, ha detto che quelle come lei non fanno una bella fine, che era sprecata per Niall e che sarebbe stato un peccato se le fosse successo qualcosa. Ora, gli affari di Niall e del padre non mi riguardano ma Harry” si fermò, guardando attentamente il riccio negli occhi “Farò sempre tutto ciò che è in mio potere per proteggere Denise, non importa quanto possa farmi male, non abbandonerò mai quella che per me è una sorella. Quindi ho bisogno di sapere: Quanto delle parole di quel tizio è verità? Denise, o io, corriamo davvero dei rischi così gravi nel frequentarvi?”


Harry, sconvolto per quanto appena appreso, si alzò dal divano e andò verso la grande vetrata che ricopriva un lato dell’appartamento, fissando fuori un punto impreciso del panorama.

Si prese il suo tempo, forse cercando dentro di lui le parole giuste per rispondere a quanto gli era stato chiesto.

“Io, come Niall, non abbiamo mai avuto a che fare con persone fuori di Brath Hill, soprattutto con delle ragazze. Sinceramente non posso dirti che non pensavo ci sarebbero stati dei problemi ma credimi, non pensavo che qualcuno potesse arrivare a infastidire te o Denise, abbiamo sempre cercato di tenervi lontane da quel quartiere maledetto anche per questo”

“Harry… sei stato tu ad aggredire Mark? Mi puoi dire perché?” chiese lei stancamente, ormai aveva tristemente preso la sua decisione. Voleva almeno conoscere tutta la storia, prima di dover dire quello che stava pensando al ragazzo.

“Mark è venuto a Brath Hill, ha parlato con una sentinella di te e Denise denunciando questo fatto. Fortunatamente questa sentinella è un amico di Zayn e noi siamo stati avvisati e Mark cacciato. L’altro ieri sera abbiamo attaccato Mark perché speravamo che con le maniere forti avrebbe smesso di mettere il naso su cose che non lo riguardano. Non sono un violento, ma posso esserlo per… per le persone a cui tengo”.

Nonostante la ragazza avesse intuito che Harry stesse per dire qualcosa di diverso, lo lasciò continuare senza interromperlo in nessun modo.

“Nicole, tu a me piaci.” Parlò il riccio, girandosi finalmente verso la figura della bionda “Ma non posso garantirti che sarai sempre al sicuro, queste sono cose che può assicurarti un bravo ragazzo di questi quartieri, non una feccia di Brath Hill….” Il ragazzo ormai parlava con lo sguardo basso “non posso neanche dirti cose come… “lotterò per te”, perché non si parla di lottare, si tratta di lasciar andare una persona per il suo bene”.

Si avvicinò lentamente, accarezzando la guancia alla bionda e spostandole leggermente indietro i capelli dalla fronte, per poi depositarci un bacio delicato sopra.

“Parlerò con Niall, anche lui capirà. Non posso garantirti che non cercherà di incontrarsi con Denise un’ultima volta ma posso assicurarti che entrambi faremo il possibile perché voi due non dobbiate più trovarvi in queste situazioni.”

Si prese cinque secondi per osservare la ragazza, per poi farle una leggera carezza sulla guancia e allontanarsi.

Sorridendo tristemente si diresse verso la porta, chiudendosela alle spalle senza una parola e lasciando Nicole e la casa nel silenzio più totale.

“Addio, Harry. Mi piaci tanto anche tu” sussurrò la bionda al vuoto, guardando la porta chiusa senza riuscire a fare niente se non mordersi il labbro, cercando di trattenere le lacrime che sentiva premere contro gli occhi.



 
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Angolo autrice!
Zan zan zannnnn, quante di voi si aspettavano una cosa simile? Non penso molte, io in primis probabilmente! Aahaha
E niente, non so neanche cosa scrivere nel capitolo perchè vi giuro, l'ultima parte mi ha messo su una tristezza assoluta!
Saluti,
Liz
   
 
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