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Autore: ninfea_82    28/06/2009    2 recensioni
La vita di Leah, soprattutto alla luce del suo rapporto con Emily e Sam. Dal prologo "E’ sempre stata la persona più importante di tutta la mia vita, più di mia madre, più di Seth, più di lui.... Perché lei nonostante tutto è mia sorella. E’ per questo che mi fa ancora così male, perché nonostante tutto io non riesco a odiarla."
Genere: Triste, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

non sono sparita ragazzi. scusate il ritardissimo.

è che gentilmente c'è stata una congiunzione di pianeti contro di me negli ultimi due mesi:

il mio pc è esploso e ho perso tutti i capitoli che avevo gia scritto e ora devo riscriverli, ho dovuto sistemare tutta casa nuova e ho avuto un incidente di macchina.

morale: ho avuto pochissimo tempo per scrivere (e anche molto per vivere una vita normale) -.-

 

ma non disperate:tempo due settimane e vedrò di postare almeno un altro capitolo.

nel frattempo vi regalo il secondo capitolo che son riuscita a recuperare miracolosamente.

 

Volevo dedicarlo a qualche personcina….

 

Innanzitutto a Elisa, una mia amica in real che scrive anche lei ff (è colpa mia…se volete ucciderla perché la storia non va come speravate non prendetevela con lei….) che su efp è Eli87, alla mia beta Rakele, e a Kisa_chan che ha consigliato la mia storia nella sua bellissima Hot and Cold che io adoro e mi ha lusingato tantissimo questa cosa^^

 

Capitolo 2

14 anni prima

 

Era estate a La Push.

Finalmente c’era il sole quasi tutti i giorni.

Cosa che, magari, in un altro posto del mondo è normale, in estate, ma non a La Push.

Quella zona era la più piovosa degli Stati Uniti.

E probabilmente una delle più piovose e nuvolose del mondo intero.

Quindi, quando arrivava finalmente l’estate, e con lei il bel tempo, era una immensa festa per tutti gli abitanti di La Push.

Soprattutto per i bambini.

E soprattutto per Leah Clearwater.

Perché d’estate arrivava la zia.

E con la zia arrivava Emily.

Leah e Emily  camminavano nella spiaggia di La Push, assolutamente dimentiche delle varie regole delle loro mamme: loro erano a casa a cucinare perché quella sera ci sarebbe stata una grande festa nella riserva.

Regola n. 1:

Non allontanarti da sola.

Beh, ma loro mica erano sole: erano in 2!

Regola n. 2

Non mettersi in situazioni che potrebbero rovinarti il vestitino.

Perché mai camminare sulla spiaggia avrebbe potuto rovinare il vestitino?

Vestitino che oltretutto era identico per entrambe.

Cosa che entrambe adoravano: le faceva sentire un po’ gemelle.

Ma loro erano cugine…anche se ancora non capivano bene la differenza: per loro non c’era assolutamente.

Leah era felicissima di essere, una volta tanto, senza le restrizioni della mamma!

Loro mica volevano sporcarsi il vestitino o altro: se mentre giocavano con le loro bambole a farle belle con i trucchi della mamma o della zia – che a dire il vero non erano esattamente a conoscenza che le bambine usassero i loro trucchi per le bambole -  i trucchi cadevano sul vestitino sporcandolo mica era colpa loro no?

O se, mentre erano sulla spiaggia, come in quel momento, un ramo spezzato le faceva inciampare rompendo il vestito.

Era, assolutamente, tutta colpa del ramo!

Stava pensando a tutto questo quando la vide cadere.

Stava correndo per farle vedere una conchiglia quando, non notando un ramo per terra, cadde e, nel tentativo di proteggersi, si portò le mani davanti al viso.

Si avvicinò a sua cugina, che piangeva, e la aiutò ad alzarsi.

L’altra piangeva anche se non aveva chissà quante ferite: soltanto una, sulla mano, e non molto profonda.

“Emy, non piangere, non è niente, dai”

“Mi fa male!”

Leah stava male a vedere Emily piangere, adorava sua cugina e voleva solo che lei fosse contenta!

“Aspetta Emy guarda!” e così facendo prese un sassolino appuntito sulla spiaggia, quello dove si era ferita la cugina, e si fece una piccola ferita anche lei sulla mano, tremando tutta perché, nonostante tutto, aveva paura come tutte le bambine di 6 anni.

“guarda, ora sono ferita anche io, vedi?come te….

“Oh Leah..

“io sarò sempre accanto a te, non devi avere paura! Noi siamo sorelle!”

Emily smise di piangere, tirò su col naso e si asciugò gli occhi dalle lacrime e nel farlo si guardò il vestito.

Il vestito era macchiato, la mamma si sarebbe arrabbiata moltissimo.

“oh Leah, il vestito!La mamma….”

“oh non c’è problema…..ci sono io, finchè siamo insieme saremo invincibili, come le guerriere Sailor!”disse Leah, nominando il loro cartone preferito.

Glielo disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo, come se il fatto che avesse preso una pietra e si fosse ferita fosse una cosa normale, con l’ingenuità dei bambini, convinti che l’affrontare le loro mamme perché il vestito si era sporcato fosse una prova alla pari del salvare il mondo e come se farlo insieme fosse un’assicurazione del fatto che, qualsiasi cosa fosse successa Leah sarebbe stata lì con lei a proteggerla e insieme avrebbero condiviso tutto.

Senza sapere che, purtroppo, di lì a qualche anno avrebbero condiviso troppo, anche per un rapporto come il loro.

 

  
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