III.
Notte
Notte
Gaby ha occhio per tante cose, il buio non la spaventa e ritrova le sagome degli eleganti mobili istantaneamente, anche se ha passato non più di due notti in albergo.
Quando lascia il bagno riesce a raggiungere il suo letto senza fatica, inciampa solo in uno dei suoi vestiti abbandonato a terra, ma non perde l'equibrio – o almeno, non in modo goffo – ritrovandosi sdraiata contro il materasso morbido.
Gaby ha orecchio per tante cose, lavorare nel mondo della meccanica l'ha aiutata; riconosce il rombo del motore di una Aston Martin o di una più classica Corvette; riesce a seguire il ritmo di qualsiasi canzone quando balla, così come percepisce le lievi sbavature della voce di uno straniero che parla tedesco.
Eppure, ci sono dei suoni che riescono ancora a stupirla, per quanto umani e istintivi; forse è la naturale espressione che sprigionano che la destabilizza perché – dopo una vita così tanto complicata – soffermarsi su un dettaglio così sciocco la illude di essere una persona come tutte le altre.
E nella stanza buia sente solo il respiro di Illya; sono lontani, troppo per essere dei falsi fidanzati, ma anche da quella posizione riesce a capire che non si è ancora addormento.
È un sospiro quasi impercettibile, un lieve sbuffo d'aria che Gaby immagina contro la propria pelle ed è così che il suo viso comincia ad avvampare.
Non è più una ragazzina, non ha neanche mai creduto nel principe azzurro, ma non riesce a scacciare dalla mente una frase che Illya ha pronunciato giorni prima, ignorando completamente la sua bellezza – a differenza di tutti gli altri uomini.
Perché Gaby sa di essere bella, nota gli sguardi che le dedicano, ma Illya è andato oltre alle apparenze e – ne è certa – si stupirà anche della sua abilità nel mentire, molto presto.
Quando lascia il bagno riesce a raggiungere il suo letto senza fatica, inciampa solo in uno dei suoi vestiti abbandonato a terra, ma non perde l'equibrio – o almeno, non in modo goffo – ritrovandosi sdraiata contro il materasso morbido.
Gaby ha orecchio per tante cose, lavorare nel mondo della meccanica l'ha aiutata; riconosce il rombo del motore di una Aston Martin o di una più classica Corvette; riesce a seguire il ritmo di qualsiasi canzone quando balla, così come percepisce le lievi sbavature della voce di uno straniero che parla tedesco.
Eppure, ci sono dei suoni che riescono ancora a stupirla, per quanto umani e istintivi; forse è la naturale espressione che sprigionano che la destabilizza perché – dopo una vita così tanto complicata – soffermarsi su un dettaglio così sciocco la illude di essere una persona come tutte le altre.
E nella stanza buia sente solo il respiro di Illya; sono lontani, troppo per essere dei falsi fidanzati, ma anche da quella posizione riesce a capire che non si è ancora addormento.
È un sospiro quasi impercettibile, un lieve sbuffo d'aria che Gaby immagina contro la propria pelle ed è così che il suo viso comincia ad avvampare.
Non è più una ragazzina, non ha neanche mai creduto nel principe azzurro, ma non riesce a scacciare dalla mente una frase che Illya ha pronunciato giorni prima, ignorando completamente la sua bellezza – a differenza di tutti gli altri uomini.
Perché Gaby sa di essere bella, nota gli sguardi che le dedicano, ma Illya è andato oltre alle apparenze e – ne è certa – si stupirà anche della sua abilità nel mentire, molto presto.
«Buonanotte, caro il mio architetto.»
Una donna forte con un uomo altrettanto forte, può funzionare, giusto?
Una donna forte con un uomo altrettanto forte, può funzionare, giusto?
Angolo dell'autrice:
Io ricordo che avevano letti separati nella camera d'albergo, ma potrebbe anche non essere vero; ho una pessima memoria.
Di solito negli spy movie le donne sono belle quanto letali; credo che la Vikander abbia interpretato una Gaby "genuina", anche perché per buona parte del film sembra che lei sia effettivamente una donna normale, poi dopo accade il misfatto haha; però mi è piaciuta perché non è stata la donna tra due personaggi maschili, valevano tutti e tre allo stesso modo, a prescindere dal loro genere.
Illya ha detto: " Mi piacciono [le] donne forti" e personalmente credo che a tutti dovrebbero piacere donne così, anche se di questi tempi sembra che per certi piccoli uomini le donne cazzute siano più un ostacolo che una sfida, peccato.