Vi svelo un segreto, ma che resti fra noi, eh: io sono una vampira, una vampira con i fiocchi direi.
Ok, ok, torniamo alla storia, sì.
NaruHina alla ribalta con il sesto capitolo della raccolta! Un "uhuh" in sottofondo lo fate? Che ne dite? xD
-94
Incredibile!
Vi lascio al capitolo, vah.
Misaki.
PERSONAGGI: Naruto Uzumaki, Hinata Hyuga
RATING: Verde
PROMPT: « Amore e tosse non si possono nascondere ».
Capitolo 6
« Dimmelo, Naruto ».
La voce soave della corvina si era presto tramutata in una molto più tetra ed oscura, direttamente al pari di quella del caro — si fa per dire, capiamoci — Uchiha che tutti ( Sakura, Sakura, Sakura, Sakura... ) amano.
Naruto udendo quel timbro era rabbrividito sino alla punta del naso, tanto da correre al riparo e nascondersi dietro al divano del salotto per non incontrare in qualche modo in una ristretta vicinanza l'abilità oculare della moglie, o anche solo uno dei suo pugni “ gentili ” — che a dirla tutta, manco fosse un orrido scherzo del destino, di ‘ gentile ’ avevano solo il nome; nome scelto probabilmente dopo aver alzato un pochetto di troppo il gomito nella deliziosa compagnia della Principessina delle Lumache —.
« Dimmelo ora, Naruto. S u b i t o » continuò la kunoichi, facendo un minimo ( all'incirca mezzo metro, tanto per arrotondare, certamente ) passo verso di lui, accigliata come poche volte.
« N-non... » iniziò l'Uzumaki con uno strano balbettio. Le sue palpebre erano talmente sgranate che, da un momento all'altro, il rischio che gli occhi uscissero dalle orbite sparati a grande velocità stava diventando un'opzione da prendere notevolmente in considerazione per la sua stessa salvaguardia. « Non c'è nulla da dire... davvero! Assolutamente null-... » continuò, diventando improvvisamente rosso in viso come un peperone senza un'apparente causa; gli occhi — se possibile —, erano ancor' più spalancati di qualche attimo prima; le labbra fini serrate in una linea a dir poco sottilissima e, per terminare in bellezza, ogni arto teso come una corda di violino.
Naruto Uzumaki aveva posto una notevole pausa alla sua respirazione, obbligandosi a non emettere neanche un fiato pur di non far capire alla sua dolce metà il motivo di quel suo strano comportamento; e se lui affermava nella sua abile mente da stratega non consolidato di comportarsi in modo strano qualcosa stava accadendo realmente, e sicuramente Hinata l'aveva compreso benissimo.
Ma non ci riuscì.
Non ci riuscì, e la tosse ebbe la meglio.
*
I giorni seguenti Hinata aveva messo anima e corpo in gioco pur di far passare quella brutta tosse che prosciugava le energie al suo Naruto–kun, che da una settimana abbondante a quella parte non abbandonava casa per visitare il mondo di fuori facendo spuntare il naso all'aria aperta; la kunoichi, inoltre, era certa che il suo adorato marito non vedesse la luce del sole da fin troppo tempo, situazione che poteva sicuramente mettere a rischio il suo stato di salute psichico e corporale.
Chissà se mancavano entrambe a lui...
Hinata scosse il capo; prese un mestolo dal lavabo, inserendolo con precisione nel brodo bollente, facendo successivamente scendere il liquido rapidamente nella ciotola che teneva stretta nella mano destra.
Sorrise a lavoro terminato incamminandosi lentamente verso la camera da letto nella quale un Naruto in stato vegetativo la stava attendendo.
⇔
« Per cosa? » domandò lei senza comprendere, sedendosi sul margine del letto.
La corvina rivolse un incerto sorriso al marito, invitandolo con lo sguardo a mangiare finché caldo.
« Perché ti prendi cura di me » rispose lui, ricambiando il sorriso dopo aver mandato giù un'abbondante cucchiaiata di caldo brodo fatto con tanto amore dalla sua adorabile dolce metà.