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Autore: zcc3401    03/02/2018    1 recensioni
Dal testo:
“Nami siamo arrivati?” richiese per la millesima volta il capitano della Thousand Sunny.
“No e smettila di continuare a chiedermelo!” rispose esasperata la navigatrice quasi urlando dalla rabbia “Se le indicazioni date da Ace sono giuste, arriveremo tra breve”.
“Ma voi ci credete a questa storia di questo fantomatico mondo? Ad essere sincero non ne ho mai sentito parlare”chiese Franky
“Stando a quel poco dei libri che sono riuscita a leggere a proposito si tratterebbe di un mondo molto strano e con personaggi addirittura più forti di quelli del nostro nuovo mondo. Probabilmente se li incontrassimo ci ucciderebbero senza problemi” commento tetramente la archeologa della ciurma.
(Storia ad OC - iscrizioni momentaneamente aperte)
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio | Coppie: Rufy/Nami
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Cap.48 È solo un test



Passato il viaggio molto velocemente, Anne, Layla, Faith e il gruppo arrivarono alla fine alla loro destinazione, Jeda.
All’arrivo, l’isola era già sotto occupazione imperiale, erano presenti due incrociatori da guerra, i quali erano grossi come la Moby Dick,e una terza nave di proporzioni enormi, per farcene un idea, almeno due Moby Dick.
“Cos’è quella nave?” chiese Anne a Faith.
“Non ne ho idea” rispose la ragazza dai capelli neri.
Passati un paio di secondi a fissare quelle navi grandissime, una radio si attivò vicino alla plancia dove K-2 era ai comandi.
“Identità e motivo del viaggio” comunicò quelli dall’altro capo della radio.
Tutti i presenti si fissarono per diversi secondi, finchè K-2 rispose “Siamo mercanti di spezie, dobbiamo fare affari”
“Ricevuto, potete passare” risposero dall’altro capo facendo fare un sospiro di sollievo a tutti.
Arrivati nelle vicinanze dell’isola, approdarono dall’altro lato, così sarebbero scappati meglio.
L’isola era per lo più rocciosa con la sabbia che la ricopriva gran parte.
Scesi dalla nave, il gruppo si preparò all’esplorazione, Jin, Layla e Andorn controllarono di avere i caricatori pieni, Faith si strinse meglio le scarpe e i guanti senza dita e infine Anne controllò che la spada fosse a posto.
“Bene K-2, tu rimani qui” disse Faith.
“Cosa?!?” rispose scandalizzato il droide.
“Ha ragione attireresti troppa attenzione” continuò Andorn.
“È una città occupata da truppe imperiali, io sono un droide imperiale” continuò il droide.
“La metà della popolazione qui ti vuole riprogrammare, l’altra metà vuole farti un buco in testa” sottolineo Jin.
“Non sapevo che tenessi così tanto a me” disse sarcastico il droide.
“Non mi preoccupo affatto, è che per sbaglio potrebbero mancare te e centrare me” disse Jin mollandogli il proprio zaino tra le braccia meccaniche.
Una volta che il gruppetto se ne era andato il droide aggiunse “Il che non sarebbe neanche poi così male” lanciando per aria lo zaino di Jin, il quale atterrò sul ponte della nave.



Intanto sulla nave imperiale…
“Siamo pronti ad attuare il test, governatore Tarchin” comunicò un uomo dai vestiti bianchi, stivali grigi, mantello grigio.
“Direi finalmente direttore Crennich, con i vostri continui ritardi nel avanzamento di progressi, avete fatto del tempo un alleato della ribellione” rispose Tarchin, vestiti grigi, stivali grigi, capelli sempre grigi e occhi azzurri.
“Forse è vero che abbiamo avuto dei contrattempi lungo la strada, ma adesso siamo pronti a distruggere tutta l’isola di Jeda” rispose l’uomo alla critica del governatore.
“Non vogliamo fare di questo test un manifesto direttore, basterà distruggere la città” puntualizzò Tarchin.
“Molto bene” rispose l’altro.



Nella città il gruppo procedeva nell’attraversare il centro, senza trovare indizi sulla posizione dei ribelli.
Faith aveva fatto bloccare il gruppo per farli riprendere fiato, in fin dei conti stavano camminando initterottamente, mentre lei doveva parlare con un suo contatto.
Jin era andata a fare due passi e Layla, aveva deciso di seguirla, l’aveva trovata a fissare un cristallo che aveva legato attorno al collo da una cordicella.
Non seppe per quanto era rimasta lì a guardare quella ragazza, sapeva solo che un uomo cieco dai tratti asiatici, vestito di nero e con un bastone da passeggio, si era avvicinato a parlare a Jin.
“Un cristallo kaiban, oggetto raro, come hai fatto ad averlo?” chiese l’uomo a Jin.
“Cirrut, non immischiarti e non dare problemi” disse un uomo poco più in la un uomo dalla pelle marrone, aveva in mano un fucile d’assalto, vestito con degli abiti chiari e sopra una armatura di colore rosso chiaro.
“La forza scorre in tutti, Molt, e mi ha condotto fino a questa ragazza, era destino che accadesse” rispose l’uomo.
“Cosa?” chiese Jin.
“Non badare a questo scemo, crede ancora in antichi miti e leggende, i Jedi, l’equilibrio tra bene e male” disse l’uomo che rispondeva al nome Molt.
“Jin” la chiamò Andorn “Andiamo”.
La ragazza non se lo fece dire due volte.
Una volta distanziatosi dai due uomini, Layla chiese “Chi erano quei due?”
A risponderle fu Andorn “Direi che erano dei guardiani del tempio presente qui su Jeda, però da quando l’impero ha dichiarato i jedi nemici, adesso sono semplicemente degli sbandati”.
Una volta raggiunto le altre due, il gruppo riprese a muoversi.
“Hai trovato i ribelli?” chiese Layla.
“Sì” rispose Faith “Seguitemi”.
“Fermiamoci qui” disse la ragazza bloccando il gruppo.
Pochi secondi più tardi, un convoglio corazzato imperiale si avvicinò nella loro direzione.
Una volta passato sotto un ponte che collegava due edifici, una bomba esplose a poca distanza dal blindato.
In pochi secondi si scatenò l’inferno, proiettili che volavano da tutte le parti e civili in fuga per non morire.
Jin, Layla e Andorn stavano tirando fuori le proprie armi per entrare nello scontro, ma Faith li bloccò.
“Sparate solo siete sicuri di colpire gli imperiali, altrimenti rischiate di colpire dei civili innocenti” li bloccò.
Jin, riconoscendo che Faith aveva ragione, rimise al proprio posto la pistola ed prese un bastone estendibile e lo iniziò ad utilizzare per colpire e mettere al tappeto dei nemici.
Nel mentre Anne non si era fatta molti problemi e si era buttata nella mischia e aveva iniziato ad eliminare degli imperiali.
Aveva eliminato tre imperiali, quando in un angolo aveva visto una bambina che piangeva a squarcia gola mentre una bomba esplodeva a poca distanza da quella.
Guardando verso l’alto vide un ribelle che stava continuando a lanciare in giro delle bombe nella speranza di colpire dei nemici, solo che l’unico effetto che stava ottenendo era quello di spaventare la bambina ancora di più.
Anne non ci pensò due volte, prese un blaster dal nemico ucciso poco prima e sparò un colpo verso il ribelle centrandolo in pieno cuore.
Il ribelle cadde in avanti portandosi dietro le bombe.
Anne, resosi conto di ciò che stava per accadere, corse dalla bambina la prese in braccio e scappò a più non posso da lì.
Quando le bombe toccarono il terreno esplosero una dopo l’altra, coinvolgendo nell’esplosione imperiali e ribelli.
Nel mentre Jin, Andorn e Faith stavano continuando a combattere corpo a corpo gli imperiali, erano quasi riusciti a sconfiggerli tutti, finché un colpo di pistola non passò a fianco dell’orecchi di Faith.
La ragazza si guardò in giro e vide che a spararlo era stata Layla.
Domandandosi il motivo di quel colpo, Faith girò la testa e vide un imperiale, con un buco nel centro della fronte del casco, cadere a terra senza vita.
Layla continuò a sparare al secondo che arrivò, al terzo, al quarto. Un movimento alle sue spalle la fece girare e sparò senza pensare.
Colpì in pieno un droide imperiale.
Layla per un attimo rimase sconvolta, aveva appena ucciso K-2.
Ma si riprese subito, dietro al droide era presente il vero K-2 che disse “Sapevi che non ero io?” chiese sapendo che la ragazza aveva sparato comunque anche se era lui.
“Sì, certamente” rispose Layla.
“Ti avevamo detto di aspettare sulla nave” disse Andorn.
“Sì è vero” iniziò il droide “Ma era troppo noioso, e voi eravate nei guai” concluse afferrando al volo una granata lanciata da un soldato imperiale rialzatosi.
“Un bel po’ esplosioni per chi non deve farsi notare” disse lanciandosi alle spalle la granata, la quale quando tocco terra esplose uccidendo il soldato che l’aveva lanciata insieme ad un altro gruppo di imperiali appena arrivato.
K-2 stette zitto due secondi e sentendo l'esplosione concluse “Hai ragione dovevo aspettare sulla nave”.
Anne raggiunse anche lei il gruppo una volta portata in salvo la bambina.
Il gruppo si sposto con K-2 davanti a tutti ed arrivarono davanti a una dozzina di soldati che gli puntarono addosso le armi.
“Cosa stai facendo droide?” domandò un imperiale.
“Li… ho… catturati… e li sto portando… alla prigione” rispose un po’ incerto K-2.
“Ecco noi….” Provò a dire Andorn, ma venne fermato da K-2 con uno schiaffo.
“Ne ho ancora se provi ancora a parlare” lo avvertì il droide.
“Adesso subentriamo noi” disse un altro imperiale che si avvicinò e mise a tutti le manette.
“Ehi non potete, sono i miei prigionieri” provò a protestare K-2.
“Portate questo droide alla manutenzione” disse ad un altro imperiale il primo che aveva parlato.
“Lasciateli andare, non serve combattere” parlò Cirrut camminando tranquillamente tra tutti i soldati imperiali.
“Non sono problemi tuoi, ti conviene sparire” disse un altro imperiale.
Ma Cirrut continuò tranquillamente di camminare tra loro.
“Oltre che cieco è pure sordo” commentò un altro.
Cirrut arrivato davanti al soldato, rimase fermo, poi scattò.
Colpì il primo imperiale con un di bastone sulla testa, lo afferò per il braccio e lo usò come scudo mentre tutti gli altri soldati continuavano a sparargli, ma alla fine colpivano solo il corpo del loro compagno.
Una volta avvicinato un altro lo colpi nel elmo da sinistra, facendogli fare un giravolta e crollare a terra.
Mollato il corpo dell’imperiale, Cirrut fece una giravolta e sollevò della sabbia che lo coprì, mentre col bastone colpiva il piede di un altro imperiale.
“Tutto bene piede?” gli domandò mentre col bastone lo colpì anche al centro dello stomaco facendolo crollare.
Lasciando sconvolti quelli del gruppo nel giro di pochi secondi tutti gli imperiali erano a terra.
Nel girarsi verso i ragazzi, un nuovo gruppo di imperiali gli arrivò alle spalle, ma vennero tutti uccisi da una raffica di proiettili.
“Mi hai quasi colpito!” si lamentò Cirrut.
“Prego!” rispose Molt, mentre si avvicinava ad un imperiale che cercava di alzarsi, ma fu terminato con colpo alla testa.
“Libero da ostili” commentò K-2 uscendo dal nascondiglio insieme agli altri.
Alla vista di K-2, Molt gli puntò contro il proprio mitragliatore.
“Uno ostile” disse K-2 alzando le mani verso l’alto.
“È con noi!” urlò Layla mettendosi in mezzo.
“Sono a posto” disse Cirrut facendo abbassare l’arma a Molt.
K-2 tolse a tutti le manette e disse “Cassian, scusa per lo schiaffo”.
“K-2, tu torna alla nave ti chiamiamo se abbiamo bisogno” disse Faith facendo andare via il droide.
“Incredibile” commentò Anne “Come hai fatto?”
“La forza mi ha protetto” rispose Cirrut.
“No, io ti ho protetto” rispose Molt scocciato.
“Con tutto questo caos abbiamo perso i ribelli” commentò Cassian Andorn.
“No, sono qui” disse solamente Faith alzando le braccia al cielo.
I ribelli uscirono allo scoperto e gli puntarono tutte le armi contro e li bloccarono al terreno.
Stavano per sparare quando Jin urlò “Chiunque farà del male a me o ai miei amici ne risponderà a Saw Geurrera!”.


  
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