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Autore: carrion    05/02/2018    2 recensioni
Dopo aver sconfitto l'Anuk-ite e i cacciatori, Liam aveva bisogno di una pausa;
lui e Theo decidono quindi di partire per un viaggio on the road.
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Questa ff è la traduzione di 'Airplanes' di Captainmintyfresh.
vi lascio il Link della storia originale, se mai voleste leggerla :').
http://archiveofourown.org/works/12165924/chapters/27611925
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: Lime, Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Dopo essere stato cacciato da scuola Liam aveva promesso a se stesso che non sarebbe più stato cacciato da nessun altro posto. Non un’altra scuola né un cinema o un ristorante o niente. Sarebbe stato bravo, si sarebbe controllato e se avesse avuto bisogno di andarsene allora l’avrebbe fatto quando lo decideva lui, non perché era costretto a farlo.

Non aveva messo in conto però il viaggio con Theo e l’essere cacciato da due posti in tre giorni.

Nonostante la cosa fosse estremamente imbarazzante, visto che vennero scortati fuori da Walmart dalla sicurezza dopo essere stati beccati a litigare su una pila di scatole di assorbenti decisamente schiacciati, non era lo stesso tipo di imbarazzo dell'altra volta. Non lasciò Liam con lo stomaco rivoltato e con un odio profondo per se stesso, era più come la sensazione che ti lasciava il rimprovero della maestra quando eri piccolo e avevi detto una parolaccia. Avevano piegato entrambi la testa, accettando il fatto di essere rimproverati e poi nel momento in cui la guardia si era voltata si erano guardati con un ghigno sfacciato che diceva ‘ooh, sei nei guai’.

Si affrettarono a risalire in macchina sotto lo sguardo di disapprovazione della guardia e rimasero zitti fino a che fu scomparsa dallo specchietto retrovisore. Theo ruppe il silenzio, facendo una leggera risata, Liam si unì a lui, con un sorriso che andava da orecchio a orecchio ed una risata  che proveniva da lui come l'aria calda che entrava dal finestrino aperto; dopodiché caddero in silenzio .

Durò poco però, solo il viaggio tra il parcheggio di Walmart a quello dell'obbiettivo successivo.

“Tentativo 2.” disse Liam, muovendosi per saltare fuori dalla macchina solo per venir fermato dalla mano di Theo sulla sua spalla che lo trattenne sul sedile. Liam arrossendo si schiacciò contro il sedile mentre Theo si sdraiava su di lui per chiudere di nuovo la sua portiera.

“Non ancora, abbiamo bisogno di una lista.” disse Theo, una volta tornato sul suo sedile.

“La tua lista fa schifo” disse seriamente Liam.

“Allora perché non mi aiuti a scriverne una nuova? In modo che possiamo prendere tutto quello che ci serve senza che tu abbia un attacco isterico e inizi a lanciare assorb-“

“Sei stato tu a lanciarli per primo!”

“Non è questo il punto!” sbuffò Theo. “Quindi. Aiutami solo con la lista. Così sappiamo cosa prendere e quanto costerà e-“

“Abbiamo tremila dollari, il prezzo non è il vero problema”

“Ok. Sai cosa—“ sospiro Theo. Liam lo guardò mentre prendeva dei soldi dalla tasca e gliene sbatteva una piccola mazzetta in faccia.”—tu vai a comprare quello che ti serve lì—“ Theo indicò l’insegna del supermercato fuori dal quale avevano parcheggiato. “ E io andrò in un altro negozio così non verremo arrestati per-“

“Va bene, faremo la tua stupida lista!” borbottò Liam, affondando nel sedile.

“Ho appena detto che posso andare e-“

“Ho detto che faremo quella stupida lista quindi trova qualcosa su cui scriverla che non sia una ricevuta, ok?”

“Ok.” disse Theo, prendendo il telefono “Allora cosa ci serve?”

“Non lo so, per questo dovremmo girare per il negozio per non-“ Liam mormorò a bassa voce sussultando quando Theo gli schiaffeggiò il braccio. “Rasoi.” disse Liam. “Non lo so, bagnoschiuma, dentifricio..uh.. bottiglie d’acqua? E tipo patatine o qualcosa del genere da lasciare in macchina?” elencò Liam, cercando id pensare a qualsiasi cosa gli fosse servita nei giorni precedenti. “Calzini, un sacco di calzini e boxer. Oh e magari un pigiama.”

Liam fece una pausa quando notò che lo sguardo di Theo si era spostato dal telefono e si era fissato su di lui.

“Liam stiamo comprando cose che ci serviranno per un paio di giorni non stiamo facendo provviste per Natale quindi-“

“Sono cose necessarie!”

“Concordo, Boxer e calzini ci servono sicuramente ma i pigiama? Davvero?”

“E’ più comodo dormirci.”

“Hai indossato il mio pigiama per giorni!” sbottò Theo, pizzicando il tessuto sulla coscia di Liam. “Non mi sono lamentato di aver indossato jeans per quasi una settimana. Puoi tranquillamente mettere la tut—“

“Ok allora abbiamo entrambi bisogno di un pigiama e un paio di jeans che mi vadano bene sarebbe bello. Forse anche un paio di magliette sarebbero perfette.” continuò Liam, allontanando la mano di Theo dalla coscia e prendendo il telefono. Aggiunse le nuove cose sulla piccola lista.

“Cosa, adesso anche tutti i miei vestiti sono un problema?” Borbottò Theo petulante. “Puzzo?” disse, sentendosi insultato.

“Oh dio, siamo in due a dormire in una cazzo di macchina facendoci girare gli stessi 3 vestiti. Hai un buon odore ma chiunque fosse forzato a convivere in questo buco con questo caldo sarebbe costretto a comprare dei nuovi vestiti.” sospirò Liam.

“Pensi che abbia un buon odore?” lo canzonò Theo. Liam Borbottò, scivolando ancora una volta sul suo sedile vedendo il ghigno di Theo. “Vuoi che mi strofini su tutti i vestiti nuovi prima che li indossi?”

“Ok. Primo, sembrava molto più malizioso di quanto intendessi, quello oppure dovrai portarmi alla stazione di polizia più vicina  così posso fare un ordine restrittivo tipo ora—“

“Sei tu quello che mi annusa—”

“Non ti annuso-“ iniziò Liam, con la voce abbastanza alta da attirare l’attenzione delle persona che camminavano nel parcheggio. Inspirò profondamente. “Pensiamo a cosa altro ci serve per la lista, ok?” Theo sospirò come se Liam gli avesse rovinato tutto il divertimento non controbattendo sulla cosa dell’annusarsi.

“Segna i costumi.” Borbottò Theo, girandosi per guardare fuori dalla finestra ticchettando con le dita sul volante. “Potremmo prendere anche una coperta. E forse anche quelle strisce per il naso che fanno smettere di russare.”

“Ti odio.”

“Sai nuotare? O dobbiamo prendere dei braccioli?”

“Ovviamente so nuotare.”

“Perchè è ovvio? Un sacco di persona non sanno nuotare.”

“Sai nuotare?”

“No, pensavo sarebbe stato divertente andare ad annegare. Sono davvero interessato alle morti bagnate.” disse seccamente Theo. “E’ tutto quello che ci serve o-“

“Penso, dovremmo prendere qualcosa a Mason però.” disse Liam. Theo alzò un sopracciglio. “Tipo un souvenir.”

“Hai cinque anni?”

“E’ il mio migliore amico e sto facendo questo viaggio senza di lui. Devo portargli almeno un regalo.” Theo si riprese il telefono dalle mani di Liam.

“Va bene. Segnerò delle calamite pacchiane sulla lista.” Liam si riprese il telefono come se stessero giocando a passarsi la palla e sapeva che la musica stava per finire.

“Non prenderò una calamita.” borbottò Liam cancellando l’ultima cosa scritta sulla lista. “Gli prenderò qualcosa di bello. qualcosa di figo.”

“Sei un bambino”

“Oh dai, come se tu non prenderai nulla per il tuo migliore amico.”

“Io non ho amici, Liam.” lo derise Theo, scendendo dalla macchina. “Dai finiamo sta cosa così possiamo trovare un motel.”Liam seguì Theo fuori dalla macchina, tenendo il suo telefono in mano e affrettandosi per stare al suo passo mentre avanzava verso il negozio.

“Hai mai avuto amici?”

“Sai che ero amico di Scott e Stil-“

“Intendo, da allora.”

“Non avevo tempo per gli amici.” disse Theo con nonchalance. Prese un cestino mentre entrava nel negozio, rallentando abbastanza per permettere a Liam di raggiungerlo per poi riprendersi i cellulare. Liam glielo lasciò prendere. Guardandolo con curiosità.

“Tipo.. mai? Solo loro sono stati tuoi amici. Solo Scott e Stiles?”

“Stai ancora cercando di conoscermi?” chiese Theo, non spostando gli occhi dallo schermo.

“Davvero Theo, hai avuto soltando due amici?” gli occhi di Theo finalmente si spostarono per incontrare quelli di Liam. Si sentiva nel giusto, almeno finché non vide lo sguardo di Theo assottigliarsi, mettendosi sulla difensiva.

“Avevo otto anni. Non ho avuto poi chissà quanto tempo per conoscere gente.”

“Lo capisco, solo.. intendo con chi parlavi delle ragazza e cose così?”

“Cosa?”

“Intendo, quando eri con i dottori del terrore. Con chi parlavi delle cose che ti succedevano?”

“Non avevo cose che mi succedevano di cui parlare.” disse Theo, corrucciando le sopracciglia come se parlare con Liam gli stesse causando del male fisico. “Cosa cavolo pensi stessi facendo con i dottori del terrore?”

“Non lo so. Tipo.. andare a scuola, seguendo le lezioni di come essere un coglione con loro di notte.” suggerii Liam, facendo scivolare le dita sulle mensole mentre camminava.

“Pensi che sia andato a scuola?”

“Non l’hai fatto?”

“Ovviamente no. I dottori del terrore non si sono scomodati a iscrivermi e a dovermi trasferire tutte le volte che cambiavamo città”

“Allora cosa facevi?”

“Qualsiasi cosa mi dicessero di fare.”

“Cosa vuol dire?” Theo sbuffò, aumentando il passo per non rispondere. Liam lo rincorse velocemente. “Hai detti che saresti stato un libro aperto.” puntualizzò.

“Lo sono.”

“A parte il fatto che eviti sempre di rispondere alle domande difficili.” disse Liam.

“Invece rispondo.” rise Theo. “Solo perché non ti piace quello che dico non significa che non sia la storia vera.”

“Cosa?” chiese Liam, arricciando le labbra e corrucciando le sopracciglia. Theo non aveva risposto, aveva semplicemente continuato a camminare nel negozio facendo dondolare il cestino e lasciando Liam a rincorrerlo ancora una volta. “Quindi non risponderai alla mia domanda?” Theo face un verso infantile.

“Ho risposto alla tua domanda” sospirò Theo.

“No, hai evitato di rispondere alla mia domanda!” disse Liam. Theo roteò gli occhi, prendendo un pacco di rasoi usa e getta dalla mensola e lanciandoli nel cestino con un po’ troppa forza. Liam sbuffò. “Se rispondo a una tua domanda risponderai a una delle mie?”

“Cosa ti fa pensare che io voglia chiederti qualcosa?”

“Mi hai chiesto perché mi piaceva la storia.” disse Liam. “Non sarebbe la prima volta che tu-“

“Liam, stiamo facendo la spesa non giocando alle venti domande.” sospirò Theo.

“Va bene.” borbottò Liam. Le labbra di Theo si incresparono i un sorriso che fece assottigliare lo sguardo a Liam. “Posso solo chiedere una cosa?” Liam rise con autocompiacimento quando Theo alzò gli occhi al cielo, guardando il soffitto come per cercare un dio che lo colpisse per levarlo da quella conversazione.

“Non stai mai—“

“Se non sei andato a scuola e non hai un lavoro allora cosa fai quando non ci sono minacce sovrannaturali?” chiese Liam prima che Theo potesse finire di lamentarsii. Theo si fermò, girandosi verso Liam.

“A quanto pare scarrozzo ragazzini fastidiosi per l’America.” rispose.

“Sono serio. Intendo, come fai a recuperare dei soldi?” Theo sospirò, passandosi una mano tra i capelli. Liam alzò il mento, cercando di mostrare che sarebbe stato uno stronzo testardo e che non avrebbe smesso finché non sarebbe riuscito a tirar fuori ua buona risposta da Theo. Theo sembrò capirlo, rilassò le spalle, gli occhi si spostarono sul pavimento mentre deglutiva.

“Sono uno spacciatore.” disse Theo. Liam restò di sasso. Sapeva che non aveva capito male ma..

“Cosa?” rantolò Liam.

“Non ho nessuna qualifica, era l’unico lavoro che potessi fare!” sibilò Theo. “Bè e il lavoro da gigolò, è per quello che mi sono arrabbiato così tanto quando hai cercato di vendermi per favori sessuali.. ho pensato lo sapessi, ero imbarazzato.” Liam era consapevole di quanto la sua mascella toccasse quasi terra ed era anche sicuro al 90 percento che il suo cuore si era fermato. “Mettere insieme i due stipendi mi faceva andare avanti. e sai, i miei fornitori mi facevano tenere un po’ di roba. L’alcool può non funzionare sui lupi ma il crack si, rimarresti sorpreso di quanto sia facile scopare qualcuno per soldi quando sei fatto come la merda.”

“Theo-“ iniziò Liam con voce roca, sentendo la bile in bocca. Theo increspò le labbra e la fotocamera fece click nel momento i cui scattò la foto. Liam sentì il suo cuore cadere dalla gola di nuovo al suo posto. “Sati scherzando, vero?”

“Si, ma questa foto è decisamente da incorniciare.” mormorò Theo guardando allo schermo del suo telefono con un ghigno radioso che fece diventare Liam solo più arrabbiato visto il modo in cui aveva fatto tornare a battere il suo cuore. Theo girò sui tacchi, proseguendo per il corridoio.

“Sei un cazzo di stronzo.” borbottò Liam. Theo sparì dietro l’angolo gettando la testa indietro ridendo.

*

Liam lanciò la borsa della spesa nella camera del motel guardando Theo che lasciava cadere la sua sacca e si stendeva a stella marina sul letto più vicino alla porta sospirando di gioia.

“Non preoccuparti. Non sono pesanti ne nulla.” borbottò Liam, appoggiando i sacchetti  sul vecchio tavolo all’angolo.

“Sei un lui mannaro Liam. Dubito che un paio di sacchetti siano un grande problema.” Liam roteò le spalle, non essendo per nulla d’accordo, forse prendere 22 bottiglie di acqua era stato un po' eccessivo.

“Ti spiace se faccio la doccia per primo?”

“Prego. Puzzi.” disse Theo schiettamente, sfregando il viso sul cuscino come un gatto.

“Ti avevo detto che ci servivano dei vestiti nuovi.”

“I tuoi vestiti non sono il problema” ghignò Theo. Liam sbuffò, scavando nella borsa per prendere quello che gli serviva. Si spostò nella stanza piccola. Theo si rannicchiò meglio nel letto come un gatto al sole.

Il bagno non era esattamente bello ma non era nemmeno tremendo. Sicuramente la serratura non funzionava e c’era un vago odore di muffa che veniva da qualche parte ma sembrava abbastanza pulito se ignorava le macchie sotto al lavandino. La pressione dell’acqua era piuttosto bassa, era più un triste gocciolio piuttosto che la cascata che avrebbe desiderato Liam ma era calda e abbastanza per lavare lo strato di sporco che la sua pelle aveva apparentemente accumulato nei giorni precedenti. Aspettò che la sabbia rossa fosse lavata via dalla sua pelle e scendesse dallo scarico prima di lavarsi davvero con il sapone che Liam riconobbe come la solita marca di Theo, un misto tra Limone e abete.

Liam imparò anche che lui e Theo erano a quel livello della conoscenza nella quale Theo pensava fosse totalmente ok entrare in bagno senza bussare per fare pipì mentre Liam si stava facendo la doccia. E no, non gli importava quello che aveva detto Theo, il fatto che lui fosse dall’altra parte della tenda non significava che fossero in due stanze differenti.

Liam uscì 5 minuti dopo, immacolato e con la faccia appena rasata borbottando seccato mentre si strofinava l’asciugamano tra i capelli pronto a ricominciare la discussione, ora che stava di nuovo indossando dei vestiti, ritguardo a quanto non fosse un comportamento da coinquilino accettabile e che almeno avrebbe potuto avvisarlo prima di intrufolarsi nel bagno, solo per trovare Theo a un passo dal dormire, rannicchiato sotto un bruttissimo copripiumino arancione. La rabbia di Liam sparì in un istante nel momento in cui gli occhi di Theo incontrarono i suoi, stanchi e offuscati dal sonno.

“Ho trovato un parco acquatico.” mormorò Theo. “E’ solo a mezz’ora da qua, potremmo andare domani se vuoi.”

“Va bene.” disse Liam. Theo annuì debolmente, sorridendo prima di sistemarsi nel letto come un uccellino che cercava di mettersi comodo nel suo nido. “Sei comodo?” lo derise Liam.

Theo annuì debolmente.

“Mi mancava un letto” mormorò Theo. Liam non era esattamente pronto a dargli ragione. Sicuramente la macchina non era un posto molto confortevole ma non era poi così male ed era stato solo per un paio di giorni. “Non mi interessa nemmeno la puzza di sperma su queste coperte.” sospirò felicemente Theo.

“Ok, questo fa schifo.” Liam si irrigidì. “Perchè ti stai sdraiando in quelle poi?”

“Perchè sono abbastanza sicuro che qualcuno abbia pisciato nel tuo letto a una certa.” indicando con un dito verso il letto di Liam. “E sperma o no, è comodo.” Liam pensava fosse una frase che non avrebbe mai pensato avrebbe sentito da Theo.

“Non ho intenzione di dormire su un letto pisciato.” rispose Liam.

*

Liam sbucò nell’oscurità girandosi verso il letto di Theo. La chimera era accucciata sul fianco con gli occhi chiusi e con un respiro leggero. Guardò male quella fastidiosa espressione di pace sul suo viso, arricciando il naso con disgusto mentre si rigirava lentamente e la puzza del letto venne sollevata ancora.

Sapeva che era pulito, l’odore era semplicemente filtrato nel materasso ma questo non migliorava la stuazione. Aveva provato a coprirsi i naso con la maglietta ma puzzava solo delle troppe mani che l’avevano toccata nel negozio nel quale l’aveva comprata qualche ora prima.

Theo si era addormentato da un’ora, rannicchiato su se stesso sembrando morto e Liam odiava questa cosa. Voleva tirargli un  calcio per svegliarlo così avrebbe dovuto soffrire la puzza insieme a Liam. Ma non lo fece, solo perché le occhiaie sotto gli occhi di Theo erano troppo evidenti anche con la poca luce filtrata dalle schifose tendine della stanza.

Liam si girò ancora solo per portarsi la mano sulla bocca e sul naso un secondo dopo quando la puzza lo colpì ancora una volta.

“Ok no.” borbottò Liam, scivolando fuori dalle coperte e dirigendosi verso il letto di Theo. Ci fu un momento in cui guardò il posto accanto a Theo, corrucciando le sopracciglia cercando di capire esattamente quanta merda gli avrebbe tirato contro se si fosse messo nel suo letto. Probabilmente troppa. Se Liam aveva fatto lo stronzo e aveva sfasato contro Theo per essere entrato in bagno mentre si stava lavando allora Theo ne avrebbe avuto per anni se si fosse svegliato con Liam che invadeva il suo letto.

Quindi, Liam prese la sacca di Theo, frugando all’interno finché trovò la sua coperta. Tornò al suo letto, sdraiandosi sopra, sobbalzando ad ogni cigolio di assi finché si fu sistemato di nuovo, lasciando il copriletto sotto di sè mentre si sistemava la coperta addosso come se fosse il mantello di Dacula, annusò il tessuto, prendendo lunghe boccate di abete e limone mentre chiudeva gli occhi e  cercava di forzarsi a dormire.



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Bonjour,
Ok a questo punto probabilmente abbiamo capito tutti che non è una slow burn ma the slowest burn everr !!
Ma vi posso assicurare che l'attesa verrà completamente ripagata eheh e giuro che finalmente siamo arrivati al parco acquatico :')

P.S, Io credo che Liam si faccia troppi problemi e che Theo non farebbe per nulla lo stronzo se lo trovasse nel suo letto C:

xx

  
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