Chi accetta la propria natura
Ervian si stava rialzando dopo il gran volo che aveva fatto buttandosi addosso
ad Einfein per salvare Illyana. Anche il mezzodrago però si stava già rimettendo
in piedi,deciso a massacrare chiunque avesse osato ostacolarlo. Si ritrovarono
faccia a faccia,i due mezzosangue,con le armi pronte a colpire,il furioso
sguardo d’avorio di Einfein fissava gli occhi spiritati e viola come la vendetta
di Ervian. I due si mossero lentamente come per studiare il loro primo attacco.
Poi partirono assieme con un lampo di acciaio che vibrò nel salone. I due non si
fermavano più ed erano in una lotta serrata,nella quale il mezzodrow continuava
a schivare con delle acrobazie le veloci stoccate di Einfein e rispondeva
cercando di trovare un varco nella difesa impeccabile dell’avversario. Stavano
combattendo come mai avevano fatto prima,senza la possibilità di prendere fiato
o di pensare alle tecniche che avrebbero usato. Il vantaggio di forza di Einfein
era comunque evidente,e la tecnica di Ervian non era certo superiore alla sua...
Era sempre più in difficoltà,poiché i suoi attacchi erano tutti resi vani da
abili parate e seguiti da contromosse tanto rapide quanto precise. Più volte fu
l’incantesimo di Ellisime a salvarlo da un colpo sicuro,e tante altre riuscì a
schivare all’ultimo secondo,riportando solo ferite superficiali. Einfein invece
aveva l’aria di divertirsi,anche se l’avversario stava subendo era quasi alla
sua altezza.
<< Non male per un mezzo uomo come te! >> tuonò il guerriero ridacchiando.<< Ma
da te… >> si fermò per deviare un fendente di Ervian << …non mi posso aspettare
di meglio. Vero rinnegato? >>
finì Einfein spingendolo a terra con un calcio e colpendolo di striscio al petto
con una spada.
Ervian cadde e provò con rabbia ad incrociare davanti a se le sue spade. La
fiamma azzurra si liberò,crepitando e divampando come prima,ma esattamente come
Kierash,Einfein non sembrava averne risentito troppo.
La delusione sul volto del mezzodrow si trasformò presto in disperazione,non
avrebbe mai avuto la speranza di vincere…ora che il guerriero di Lolth stava
sopra di lui,pronto ad affondare la punta della sua spada bastarda nella sua
gola.
La matrona avendo visto Kierash combattere contro il rinnegato,provò allora
farsi strada da sola verso Illyana,che stava recitando la formula ed era finita
in una trance spirituale con le Verghe. Strisciando e con la ferita ancora
sanguinante e dolorante,la matrona arrancò di gradino in gradino fino ad
arrivare a poter sfiorare l’orlo del vestito della dannata elfa. C’era
quasi,sarebbe bastato un altro piccolo sforzo e l’avrebbe distratta dalla sua
concentrazione,rendendo vano il loro tentativo…
Allungò la mano ma non riuscì a chiuderla in tempo perché Teviak la strattonò
con tutto la sua forza facendola scivolare dolorosamente di vari gradini. La
matrona sbatté violentemente anche il volto sulla dura pietra e la sua coscienza
vacillò per un secondo. Ma tanto bastò perché la concentrazione sulla sua
evocazione venne meno. In un istante Tyrach,che stava per avere la meglio su
Coradin,cominciò a sgretolarsi,ritornando a essere una montagna di piccoli ragni
che scapparono in ogni direzione.
Il grosso guerriero,oramai stremato dal veleno,sentiva le membra pesanti e non
riusciva più a sorreggere la sua spada,che cadde a terra con un clangore
metallico.
Il suo avversario era sconfitto,e per questo doveva ringraziare l’intervento del
piccolo halfling…che ora si trovava nuovamente in difficoltà contro un Ardulace
imbestialita che gli aveva strappato il pugnale dalle mani e stava ora cercando
di tagliargli la gola.
Vedendo che il suo amico non riusciva più a difendersi,Coradin si strappò via
velocemente i fili di ragnatela che ancora lo avvolgevano e barcollando più
velocemente possibile giunse all’altare.
Con una veloce azione della sua mano afferrò il braccio di Ardulace e la
disarmò,per poi girarla con il volto,ancora più incredulo,verso di se.
<< Dannazione a te,miserabile umano! >> si lamentò mentre la presa ferrea del
guerriero le stringeva il polso. Nonostante il veleno gli stesse annebbiando la
vista e facendo crollare le gambe,la sua forza rimaneva considerevole,fin troppo
per le sottili braccia da femmina drow della matrona.
<< Solitamente… >> disse annaspando Coradin,guardandola con sdegno,dall’alto in
basso. << …non faccio del male alle signore. >> continuò tirandola violentemente
per il braccio in modo da farla alzare.
<< Ma per una strega come te…sono lieto di fare un eccezione! >> e ampliando il
suo sorriso cercò di concentrare tutta la forza che gli era rimasta per colpirla
con un sonoro pugno sulla faccia che la mandò a terra priva di sensi.
Liberatosi della matrona lo sguardo del guerriero andò ad Ervian,il quale era
sdraiato sotto alla lama di Einfein e stava per soccombere. Coradin cercò di
avanzare,ma appena mosse il primo passo le gambe cedettero sotto al suo peso e
cascò a terra,con la lunga chioma bionda grondate di sudore e il mondo che si
oscurava davanti ai suoi occhi.
Teviak,ancora malconcio per la lotta con Ardulace,si face strada verso il corpo
di Coradin e capì che era stato l’effetto del veleno a ridurlo così. Poi lo
rivolse l’attenzione ad Ervian,e vedendo la sua situazione critica si decise ad
aiutarlo,mentre Einfein stava parlandogli,con la punta appena appoggiata al
collo del mezzodrow.
Il ragazzo si sentiva sconfitto e la collera e la sete di vendetta nei suoi
occhi viola avevano lasciato spazio alla disperazione,alla consapevolezza di
essere stato sconfitto da un avversario troppo forte per lui.
<< Hai combattuto bene,per essere il figlio di un reietto… >> gli concesse
Einfein,sapendo che sconfitto lui gli altri non sarebbero stati un
problema,ridotti com’erano. << …ma alla fine è questo tutto ciò che sei,un
insignificante mezzosangue! Non un drow,non un verme umano…ma un abominevole
miscuglio di sangue e carne,estranei l’uno dall’altro! >> I possenti muscoli del
mezzodrago vennero scossi da una risata perfida e metallica << Faresti meglio a
rendertene conto,non c’è speranza nella vita per uno come te,dovresti accettare
la tua natura e rassegnarti alla morte! >>
Ervian era già rassegnato di suo,senza che le parole di Einfein lo colpissero
forte come un martello nel suo punto debole. Non sarebbe mai stato più accettato
in quel mondo per le sue colpe…perché lui era…un mezzodrow.
Si ora lo riusciva a comprendere,non ci aveva mai pensato prima a quel modo,ma
ora gli era tutto chiaro.
Come aveva appena detto Einfein,lui doveva accettare il fatto di essere in parte
drow,di avere una parte del suo sangue corrotta dalla malvagità della sua stessa
razza. Questa era una cosa che non avrebbe potuto cambiare,mai.
Einfein si era quasi deciso a sferrare il colpo decisivo,si era divertito
abbastanza con quello sciocco,e la sua adorata madre aveva bisogno d’aiuto
immediato.
Ma qualcosa di appuntito lo colpì alla schiena,improvvisamente. Il suo grosso
corpo non sentì che un debole dolore,anche perché il sottile coltello da lancio
aveva appena scalfito la sua pelle robusta. Il guerriero si girò
comunque,irritato da quella piccola creatura che aveva osato colpirlo. Teviak
ridacchiava e lo scherniva,cercando di distrarlo. Ervian capì al volo cosa il
suo amico stesse facendo,il mezzodrago non fu altrettanto veloce.
Si tolse dalla traiettoria della lama e si rimise in piedi,Einfein si accorse
con un attimo di ritardo della mossa del suo avversario e quando si
girò,entrambi si ritrovarono uno attaccato all’altro.
Ervian era andato a stretto contatto con lui di modo che non potesse
colpirlo,quasi abbracciandolo.
Con disappunto il grosso guerriero cercò di sollevarlo di peso e spingerlo
contro un vicina colonna,ma ora Ervian era diverso…lui adesso sapeva,lui si
conosceva!
Qualcosa che non aveva mai provato prima fluì dentro al suo corpo,come se la
consapevolezza di essere discendente dei drow avesse risvegliato il suo
sangue,che ora ribolliva e si muoveva come in tempesta dentro di lui.
Gridando e saldando la sua presa sull’avversario,Ervian si sentì come trascinato
verso l’alto da una forza invisibile,che veniva da dentro di lui.
Si… se lui era un mezzodrow,allora poteva fare anche questo!Pensando
intensamente di volersi sollevare dal suolo,il giovane si sentì schizzare come
un fulmine verso l’alto portando con se Einfein.
Questo era talmente sbalordito da ciò che stava accadendo che non sapeva cosa
fare,tutta la sua forza e abilità non sembravano potere nulla contro il potere
che lo aveva sollevato con tanta facilità.
Dopo molti metri dopo il decollo Ervian si piegò all’indietro con la schiena in
modo da avere il corpo di Einfein sopra di se. Socchiudendo gli occhi e
ghignando per la sua idea,si preparò all’imminente impatto contro il soffitto
della Sala dei Ragni.
Ervian attutì il colpo contro la mole di Einfein,mentre il mezzodrago colpì con
tutta forza il soffitto di pietra. Il guerriero gemette di dolore,prima di
accorgersi che ora la situazione si era ribaltata,ed insieme stavano
precipitando verso il suolo.
Trenta metri di caduta dopo egli atterrò da solo,con un altro tremendo
colpo,mentre il mezzodrow lo guardava,sospeso ad un metro dal suolo,con le spade
sguainate e pronte a finirlo.
Ervian aveva finalmente riacquistato il suo sguardo di sfida,e l’espressione
trionfante troneggiava sul suo volto.
<< Hai ragione,dobbiamo accettare ogni cosa di noi stessi. La nostra natura… >>
disse il guerriero-ladro puntando le spade verso il basso,dritte sul cuore del
nemico. << …e le nostre sconfitte! >> .
E il guerriero si lasciò cadere sopra Einfein infilzandolo al cuore con entrambe
le spade ed incrociando le loro punte.
Un dolore intenso si impadronì del mezzodrago,ma oltre al metallo dentro di
se,senti una vampata di fuoco gelido dilaniarlo da dentro. La potenza letale
della fiamma congelante lo divorò in fretta,distruggendolo da dentro ed
uscendogli dagli occhi,dalle narici e dalla bocca,dopo aver ridotto in
cristallina cenere il suo cervello.
Ervian estrasse Frost e Flame,guardò per un attimo la faccia distorta dal dolore
del cadavere contro il quale aveva combattuto solo pochi istanti prima,sicuro
della sua sconfitta.
Ma ora aveva vinto,lui…il mezzosangue inferiore,aveva vinto. I suoi pensieri
vennero interrotti dall’halfling,che lo chiamò per aiutare
Coradin,somministrandogli un antidoto. Ma mentre i tre erano concentrati su
quella battaglia,Illyana non aveva ancora vinto la sua.