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Autore: The Squad    23/04/2005    1 recensioni
Questa è la storia più lunga che io abbia mai scritto. oltre 100 pagine di puro fantasy ambientate ad Athkatla,nei Forgotten Realms. E' l'avventura di un giovane dalla provenienza incerta che si ritroverà segnato dal destino a fronteggiare la più grande minaccia in assoluto per la sua città!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chi accetta la propria natura Er

Chi accetta la propria natura
Ervian si stava rialzando dopo il gran volo che aveva fatto buttandosi addosso ad Einfein per salvare Illyana. Anche il mezzodrago però si stava già rimettendo in piedi,deciso a massacrare chiunque avesse osato ostacolarlo. Si ritrovarono faccia a faccia,i due mezzosangue,con le armi pronte a colpire,il furioso sguardo d’avorio di Einfein fissava gli occhi spiritati e viola come la vendetta di Ervian. I due si mossero lentamente come per studiare il loro primo attacco. Poi partirono assieme con un lampo di acciaio che vibrò nel salone. I due non si fermavano più ed erano in una lotta serrata,nella quale il mezzodrow continuava a schivare con delle acrobazie le veloci stoccate di Einfein e rispondeva cercando di trovare un varco nella difesa impeccabile dell’avversario. Stavano combattendo come mai avevano fatto prima,senza la possibilità di prendere fiato o di pensare alle tecniche che avrebbero usato. Il vantaggio di forza di Einfein era comunque evidente,e la tecnica di Ervian non era certo superiore alla sua...
Era sempre più in difficoltà,poiché i suoi attacchi erano tutti resi vani da abili parate e seguiti da contromosse tanto rapide quanto precise. Più volte fu l’incantesimo di Ellisime a salvarlo da un colpo sicuro,e tante altre riuscì a schivare all’ultimo secondo,riportando solo ferite superficiali. Einfein invece aveva l’aria di divertirsi,anche se l’avversario stava subendo era quasi alla sua altezza.
<< Non male per un mezzo uomo come te! >> tuonò il guerriero ridacchiando.<< Ma da te… >> si fermò per deviare un fendente di Ervian << …non mi posso aspettare di meglio. Vero rinnegato? >>
finì Einfein spingendolo a terra con un calcio e colpendolo di striscio al petto con una spada.
Ervian cadde e provò con rabbia ad incrociare davanti a se le sue spade. La fiamma azzurra si liberò,crepitando e divampando come prima,ma esattamente come Kierash,Einfein non sembrava averne risentito troppo.
La delusione sul volto del mezzodrow si trasformò presto in disperazione,non avrebbe mai avuto la speranza di vincere…ora che il guerriero di Lolth stava sopra di lui,pronto ad affondare la punta della sua spada bastarda nella sua gola.
La matrona avendo visto Kierash combattere contro il rinnegato,provò allora farsi strada da sola verso Illyana,che stava recitando la formula ed era finita in una trance spirituale con le Verghe. Strisciando e con la ferita ancora sanguinante e dolorante,la matrona arrancò di gradino in gradino fino ad arrivare a poter sfiorare l’orlo del vestito della dannata elfa. C’era quasi,sarebbe bastato un altro piccolo sforzo e l’avrebbe distratta dalla sua concentrazione,rendendo vano il loro tentativo…
Allungò la mano ma non riuscì a chiuderla in tempo perché Teviak la strattonò con tutto la sua forza facendola scivolare dolorosamente di vari gradini. La matrona sbatté violentemente anche il volto sulla dura pietra e la sua coscienza vacillò per un secondo. Ma tanto bastò perché la concentrazione sulla sua evocazione venne meno. In un istante Tyrach,che stava per avere la meglio su Coradin,cominciò a sgretolarsi,ritornando a essere una montagna di piccoli ragni che scapparono in ogni direzione.
Il grosso guerriero,oramai stremato dal veleno,sentiva le membra pesanti e non riusciva più a sorreggere la sua spada,che cadde a terra con un clangore metallico.
Il suo avversario era sconfitto,e per questo doveva ringraziare l’intervento del piccolo halfling…che ora si trovava nuovamente in difficoltà contro un Ardulace imbestialita che gli aveva strappato il pugnale dalle mani e stava ora cercando di tagliargli la gola.
Vedendo che il suo amico non riusciva più a difendersi,Coradin si strappò via velocemente i fili di ragnatela che ancora lo avvolgevano e barcollando più velocemente possibile giunse all’altare.
Con una veloce azione della sua mano afferrò il braccio di Ardulace e la disarmò,per poi girarla con il volto,ancora più incredulo,verso di se.
<< Dannazione a te,miserabile umano! >> si lamentò mentre la presa ferrea del guerriero le stringeva il polso. Nonostante il veleno gli stesse annebbiando la vista e facendo crollare le gambe,la sua forza rimaneva considerevole,fin troppo per le sottili braccia da femmina drow della matrona.
<< Solitamente… >> disse annaspando Coradin,guardandola con sdegno,dall’alto in basso. << …non faccio del male alle signore. >> continuò tirandola violentemente per il braccio in modo da farla alzare.
<< Ma per una strega come te…sono lieto di fare un eccezione! >> e ampliando il suo sorriso cercò di concentrare tutta la forza che gli era rimasta per colpirla con un sonoro pugno sulla faccia che la mandò a terra priva di sensi.
Liberatosi della matrona lo sguardo del guerriero andò ad Ervian,il quale era sdraiato sotto alla lama di Einfein e stava per soccombere. Coradin cercò di avanzare,ma appena mosse il primo passo le gambe cedettero sotto al suo peso e cascò a terra,con la lunga chioma bionda grondate di sudore e il mondo che si oscurava davanti ai suoi occhi.
Teviak,ancora malconcio per la lotta con Ardulace,si face strada verso il corpo di Coradin e capì che era stato l’effetto del veleno a ridurlo così. Poi lo rivolse l’attenzione ad Ervian,e vedendo la sua situazione critica si decise ad aiutarlo,mentre Einfein stava parlandogli,con la punta appena appoggiata al collo del mezzodrow.
Il ragazzo si sentiva sconfitto e la collera e la sete di vendetta nei suoi occhi viola avevano lasciato spazio alla disperazione,alla consapevolezza di essere stato sconfitto da un avversario troppo forte per lui.
<< Hai combattuto bene,per essere il figlio di un reietto… >> gli concesse Einfein,sapendo che sconfitto lui gli altri non sarebbero stati un problema,ridotti com’erano. << …ma alla fine è questo tutto ciò che sei,un insignificante mezzosangue! Non un drow,non un verme umano…ma un abominevole miscuglio di sangue e carne,estranei l’uno dall’altro! >> I possenti muscoli del mezzodrago vennero scossi da una risata perfida e metallica << Faresti meglio a rendertene conto,non c’è speranza nella vita per uno come te,dovresti accettare la tua natura e rassegnarti alla morte! >>
Ervian era già rassegnato di suo,senza che le parole di Einfein lo colpissero forte come un martello nel suo punto debole. Non sarebbe mai stato più accettato in quel mondo per le sue colpe…perché lui era…un mezzodrow.
Si ora lo riusciva a comprendere,non ci aveva mai pensato prima a quel modo,ma ora gli era tutto chiaro.
Come aveva appena detto Einfein,lui doveva accettare il fatto di essere in parte drow,di avere una parte del suo sangue corrotta dalla malvagità della sua stessa razza. Questa era una cosa che non avrebbe potuto cambiare,mai.
Einfein si era quasi deciso a sferrare il colpo decisivo,si era divertito abbastanza con quello sciocco,e la sua adorata madre aveva bisogno d’aiuto immediato.
Ma qualcosa di appuntito lo colpì alla schiena,improvvisamente. Il suo grosso corpo non sentì che un debole dolore,anche perché il sottile coltello da lancio aveva appena scalfito la sua pelle robusta. Il guerriero si girò comunque,irritato da quella piccola creatura che aveva osato colpirlo. Teviak ridacchiava e lo scherniva,cercando di distrarlo. Ervian capì al volo cosa il suo amico stesse facendo,il mezzodrago non fu altrettanto veloce.
Si tolse dalla traiettoria della lama e si rimise in piedi,Einfein si accorse con un attimo di ritardo della mossa del suo avversario e quando si girò,entrambi si ritrovarono uno attaccato all’altro.
Ervian era andato a stretto contatto con lui di modo che non potesse colpirlo,quasi abbracciandolo.
Con disappunto il grosso guerriero cercò di sollevarlo di peso e spingerlo contro un vicina colonna,ma ora Ervian era diverso…lui adesso sapeva,lui si conosceva!
Qualcosa che non aveva mai provato prima fluì dentro al suo corpo,come se la consapevolezza di essere discendente dei drow avesse risvegliato il suo sangue,che ora ribolliva e si muoveva come in tempesta dentro di lui.
Gridando e saldando la sua presa sull’avversario,Ervian si sentì come trascinato verso l’alto da una forza invisibile,che veniva da dentro di lui.
Si… se lui era un mezzodrow,allora poteva fare anche questo!Pensando intensamente di volersi sollevare dal suolo,il giovane si sentì schizzare come un fulmine verso l’alto portando con se Einfein.
Questo era talmente sbalordito da ciò che stava accadendo che non sapeva cosa fare,tutta la sua forza e abilità non sembravano potere nulla contro il potere che lo aveva sollevato con tanta facilità.
Dopo molti metri dopo il decollo Ervian si piegò all’indietro con la schiena in modo da avere il corpo di Einfein sopra di se. Socchiudendo gli occhi e ghignando per la sua idea,si preparò all’imminente impatto contro il soffitto della Sala dei Ragni.
Ervian attutì il colpo contro la mole di Einfein,mentre il mezzodrago colpì con tutta forza il soffitto di pietra. Il guerriero gemette di dolore,prima di accorgersi che ora la situazione si era ribaltata,ed insieme stavano precipitando verso il suolo.
Trenta metri di caduta dopo egli atterrò da solo,con un altro tremendo colpo,mentre il mezzodrow lo guardava,sospeso ad un metro dal suolo,con le spade sguainate e pronte a finirlo.
Ervian aveva finalmente riacquistato il suo sguardo di sfida,e l’espressione trionfante troneggiava sul suo volto.
<< Hai ragione,dobbiamo accettare ogni cosa di noi stessi. La nostra natura… >> disse il guerriero-ladro puntando le spade verso il basso,dritte sul cuore del nemico. << …e le nostre sconfitte! >> .
E il guerriero si lasciò cadere sopra Einfein infilzandolo al cuore con entrambe le spade ed incrociando le loro punte.
Un dolore intenso si impadronì del mezzodrago,ma oltre al metallo dentro di se,senti una vampata di fuoco gelido dilaniarlo da dentro. La potenza letale della fiamma congelante lo divorò in fretta,distruggendolo da dentro ed uscendogli dagli occhi,dalle narici e dalla bocca,dopo aver ridotto in cristallina cenere il suo cervello.
Ervian estrasse Frost e Flame,guardò per un attimo la faccia distorta dal dolore del cadavere contro il quale aveva combattuto solo pochi istanti prima,sicuro della sua sconfitta.
Ma ora aveva vinto,lui…il mezzosangue inferiore,aveva vinto. I suoi pensieri vennero interrotti dall’halfling,che lo chiamò per aiutare Coradin,somministrandogli un antidoto. Ma mentre i tre erano concentrati su quella battaglia,Illyana non aveva ancora vinto la sua.
 

  
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