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Autore: alessandroago_94    08/02/2018    8 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello che non ti dico

QUELLO CHE NON TI DICO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quello che non ti dico

ha il sapore di antico;

te lo celo solo perché

so che non ti stupirà, che non piacerà,

ma in fondo è solo la verità;

ogni tanto penso a te,

tu non ci crederesti mai, vero?

Il mio cuore in fondo non è di cemento,

del mio petto ne determina il pulsante centro,

della mia mente spia ogni minimo movimento,

sussulto,

singulto

di foriere emozioni,

come calabroni,

grandi vespe selvatiche che dentro di lui

hanno costruito l’alveare nei suoi angoli più bui.

A volte la verità è anche che ho paura

di non essere all’altezza;

la parola come una fortezza,

dall’acqua di sorgente ne prenda la purezza,

ho timore dell’arsura

che diventa placida brama, nella mia forza di volontà

timida, nascosta, soppressa,

repressa,

maciullata,

smembrata

dalla razionalità.

A volte vorrei innamorarmi;

è questo quello che ti celo,

e cioè che forse mi piaci;

forse, perché i verbi sono loquaci,

mi sfuggono dalla bocca e salgono fino al cielo,

e dopo non c’è più margine di pentimento.

Ho paura anche della mia ombra, in certi giorni

in cui tutto sembra di roccia lavica,

così porosa, così… pudica,

nelle sue vestigia rivestite da uno splendore perduto.

Nel giorno dei giorni

io muoio e tu ritorni,

io mi nascondo, tu risplendi,

il cielo è tuo,

tu sei un astro, non c’è che dire,

peccato che la tua luminosità non sia rivolta verso di me,

verso un Io che vorrei cancellare,

un me stesso che vorrei smantellare,

in una vita fatta di pentimento e di dolore

solo perché non sono in grado di provare amore.

È vero; dentro di me,

il siero della guarigione,

un cuore che non vuole sentire ragione,

che da nulla si lascia colpire.

Vorrei alzarmi una mattina e dire

tutto quello che non ti ho mai detto

di fronte allo specchio, a fianco del mio letto,

per sentirmi meno piccolo,

meno fragile, meno minuscolo

di quello che in realtà sono e mi sento.

Quello che non ti dico

lo nascondo dietro ad uno stupido sorriso,

di circostanza,

senza nessuna titubanza,

perché sono bravo a mentire, anche a me stesso.

Mi preoccupo perché non so amare;

ma se sapessi farlo, ti sussurrerei all’orecchio

tutto quello che non ti dico,

penso ti farebbe bene,

o magari ne avresti per male,

non lo so,

ma questo unico e solitario pensiero mi svaga un po’.

Quello che non ti dico

ammazza, però, ogni mio sorriso

con il tempo che reprimo,

il che sarebbe il minimo,

eppure non vorrei ora fare la figura del depresso,

della vittima di un complesso,

solo perché, ammetto, a volte mi sembra di toccare il fondo.

Ma si sa, la vita è un cerchio perfetto e rotondo;

quello che non ti dico forse sta bene dov’è,

non andrebbe bene a te,

e allora lo tengo tutto per me.

Lo lascio lì,

così, nel cassetto,

oppure sotto

una pietra, lavica, pudica,

simile alla plastica.

Se fossi capace di amare,

sai quante cose potrei dire o fare?

Il problema è che saper amare è un mio limite,

e contro di esso ci va a sbattere il mio comportamento troppo mite.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Spero solo che questa poesia sia stata di vostro gradimento. Grazie, come sempre ^^

 

   
 
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