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Autore: terryoscar    09/02/2018    3 recensioni
[lady oscar][lady oscar]“ OSCAR STORIA DI UN GRANDE AMORE”
Dopo più di un anno dalla sua pubblicazione, ho perfezionato i dialoghi e le situazioni della mia ff rendendola più emozionante. Grazie a tutti coloro che la rileggeranno. ***** Questi personaggi appartengono a Riyoko Ikeda. Sono stati presi in prestito senza fini di lucro.
Ho letto tante storie su Lady Oscar scritte sul sito ff e devo dire che tutte mi hanno emozionato. Questo anime lo vidi per la prima volta nel lontano 1983 e ancora oggi lo guardo con la stessa passione di allora. Come tutti voi, ho sempre immaginato un lieto fine per i nostri eroi
per cui,ho deciso di catapultare i nostri amati personaggi in una favola meravigliosa.
Premetto che mi sono ispirata al manga e all’anime, il primo capitolo e un po' il riassunto dell'anime ma dopo prenderà tutt'altro proseguo. Oscar e Andrè diventeranno genitori prima e nonni dopo. Spero che vi piaccia.
E’ la prima volta che scrivo una storia. Vi chiedo di perdonarmi se troverete qualche errore. Grazie e buona lettura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Madame Jarjayes, Marie Antoinette, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gelosia




Al comando dei soldati della guardia, arrivò il Generale Boulliè per impartire personalmente degli ordini, circa una missione da affidare al Comandante Jarjeyes.



"Generale Bouillé, voi qui!"
"Problemi colonnello Jarjayes? Forse avete deciso di abbandonare il vostro incarico?"
"Si, ho deciso di congedarmi ma non è come pensate."
" "Spiegatevi."
"Generale, per motivi strettamente personali, chiedo di essere congedata con il soldato Grandier!"
"Umm ...Non nego che la vostra decisione mi faccia piacere visto che, i vostri soldati non vi vogliono!"
"Generale, come già ho detto, la mia decisione non riguardano i problemi che ho con i miei uomini."
"Si, certo, certo! L'importante che siate arrivata a questa decisione!"
"Ma generale Bouillé!!"
" Colonnello Jarjayes, sia voi che il vostro attendente sarete congedati ma prima, dovrete svolgere un ultimo incarico."
" Di cosa si tratta?"

"Come saprete, il principe di Spagna è in visita nel nostro paese e tra una settimana, dovrà lasciare Parigi. Vi affido l'incarico di scortare il principe Spagnolo con la sua famiglia, fino ai confini."
"Ma signore, no è un compito che spetta a me alla guardia reale!"
"Si, certo, avete ragione! Ma come sappiamo, il nostro paese sta attraversando un brutto momento, i ribelli sono ovunque, ed io non posso distogliere la guardia reale dalla protezione dalle loro maestà."
"Ai vostri ordini generale! Provvederò personalmente a un particolare addestramento ai mie soldati."

"Perfetto! Comunque prima di andare, voglio passare in rassegna il vostro reggimento."
"Bene, farò radunare i miei uomini."



Oscar diede l’ordine ai suoi soldati in piazza d'armi.
I soldati al passaggio del generale supremo, sbattettero i tacchi e con fucili alla mano si misero sull'attenti. Il generale Bouillé attraversò la piazza a cavallo, portandolo al passo. Al suo passaggio, Alain deliberatamente fece partire un colpo dal fucile, il cavallo del generale Bouillè si imbizzarrì, emise un nitrito e lo scaraventò al suolo.
Oscar assistette all’ennesima insubordinazione da parte del soldato.


"Generale Bouillé, Vi siete fatto male!” Disse soccorrendolo.
“Colonnello Jarjeyes, che significa tutto questo? Voi state istruendo i vostri soldati subordinati, a insultare i loro superiori?”
“Mi dispiace generale!"
“Non ho parole neanche per vostro padre, va bene credere nella propria figlia ma in fin dei conti è impensabile far fare il servizio militare a una donna! ... Colonnello Jarjayes, vorrei che si limitasse alla sua indulgenza di padre!”
  “Mio padre è mio padre, io sono io.”
 
 Buillè infervorato, guardò Alain, sentenziò:“Tu resterai in cella di rigore, e dovrai mantenerti a disposizione in qualsiasi momento! ..... E voi avete qualcosa da dire Jarjeyes? Se tutto questo finisce con una punizione così blanda, è grazie alla mia magnanimità! .... E' incredibile! .. Un Generale dell'esercito francese, oggi è stato offeso e umiliato da subalterni rozzi e ignoranti! ..... Solo perché il loro Comandante non è in grado di impartire la disciplina! Colonnello, sappiate che farò rapporto al Quartier Generale! " Disse stizzito. Fuori di sé, il Generale Bouillé andò via a passo marziale trascinando con sé il proprio cavallo .
Oscar scrutò i suoi sodati, e con tono severo sentenziò: "Soldati, tutti a i vostri posti. Tutti, tranne Sassoin!"
"Con aria di sfida il soldato ribatté: "Cosa c'è Comandante, forse, non volete che finisca in prigione?!"
“Non ci penso nemmeno! Andrai in prigione, farò in modo che tu ci rimanga fino all'ultimo giorno! ... Voglio dirti che sei stato davvero magnifico Sassoin! ... Complimenti, ci sei riuscito! ... Hai ottenuto ciò che volevi, desideravi già da tempo che venissi richiamata dai miei superiori,vero?! Ma se credi che mi senta umiliata, ti sbagli di grosso! ... Qualche giorno in cella di rigore, non ti farà certamente male!”
“Non  intrometterti donna! Andrò in carcere, non è affar tuo.”

Una strana luce brillava nello sguardo del soldato, che avanzava lentamente con aria minacciosamente, verso il suo Comandante. Erano l'uno di fronte all'altro, attimi di silenzio e con sfrontatezza, Alain afferrò Oscar per le braccia, erano viso contro viso. Il suo sguardo insolente si immerse nell'azzurro del suo comandante. Le braccia del soldato avvolsero i suoi fianchi, stretti l'uno all'altro, ancora occhi negli occhi.
Lei digrignò: " Ti ordino di lasciarmi!!"
" Non posso ..." Alain sfiorò le sue labbra, fino a farle sue. Le mani contro il petto, Oscar tentò di vincolarsi.
Tutto accadde in pochi istanti e sotto lo sguardo incredulo di Andrè, che lasciando la sua postazione e munito di fucile, corse  in aiuto della sua donna.
André raggiunse  Alain, lo colpì prima alle spalle con il calcio dell’arma per poi gettarla via, lo afferrò per la giacca, lo voltò a sé sferrandogli un pugno dopo l'altro, fino a che, il malcapitato stramazzò al suolo.
/

"André .. André, lascialo ti prego! Non riesce a muoversi ..... BASTA ANDRE'!!
" LASCIAMI OSCAR!! IO LO AMMAZZO!!"
"André ora basta!! .........ANDRE' TI ORDINO DI LASCIARLO ANDARE!!"




Il colonnello Da Guillé assistette la scena dalla finestra del suo ufficio,sbraitò: "Ma non è possibile!!! Sassoin è davvero impazzito!" Disse uscendo di corsa e radunando i soldati fermi alle loro postazioni, ordinò: " Venite con me! ..... Presto soldati, dividiamo quei due! ......GRANDIER LASCIALO .... TI HO DETTO DI LASCIARLO! .... "
"ALAIN!! NON OSARE TOCCARE OSCAR, CAPITO?"
" Coff ...coff ...."

Alcuni soldati trattennero André mentre Alain giaceva esanime al suolo.


"Uno dei soldati, disse: " Basta Grandier!! Non credi di averne date a sufficienza?!"
“LASCIATEMI .. LASCIATEMI HO DETTO!! ..... ALAIN!!! LASCIALA STARE, O GIURO CHE TI AMMAZZO!"
 
Oscar gli si avvicinò, ribatté : “André calmati!! ... Calmati André!"

Alain fu soccorso dai suoi compagni, uno di loro mormorò: " Dai alzati! Questa volta l'hai fatta davvero grossa."
Ancora un colpo di tosse, con un gesto di stizza si pulì la bocca sporca di sangue.
Alain scrutò severamente il suo comandante, sussurrò: “Avete portato lo scompiglio in questa caserma, andatevene! ..... Coff ....”

André liberandosi dalla stretta dei sodati, a grandi falcate raggiunse il malcapitato.

Da Guille digrignò: “Cosa vuoi fare Grandier?”
“Nulla Signore! Devo scambiare solo qualche parola con Sassoin.” Disse con decisione afferrandolo per il bavero e trascinandolo via, continuò: “Vieni con me!"
"Coff .. coff ... Cosa vuoi Grandier, non ti è bastato come mi hai ridotto? Vuoi finire quello che hai cominciato ... Coff ...."
Ora capisco!! Alain, ammettilo, ti sei invaghito di lei, non è vero?!!”
“Cosa diavolo vai farfugliando Grandièr? Il Comandante ti ha dato di volta al cervello?”
“Non serve negare, è tutto chiaro! ... Ti avverto, lasciala in pace o ti ammazzo!" - Disse spingendolo con forza, facendolo   indietreggiare e cadere nuovamente a terra.
Il Colonnello Da Guille si avvicinò con due soldati, sentenziò: "Sassoin, resterai in cella di rigore fin tanto che non decideremo cosa fare!! ... Uomini, portatelo via!"
I due soldati, lo sollevarono per le braccia, Alain stizzito sussurrò: “So camminare anche da solo, lasciatemi! ... Coff ... coff ...”
" Non possiamo farlo e tu lo sai bene! Ma si può sapere che ti ha preso? Sei davvero diventato matto?"
"Sta zitto imbecille! Fa il tuo dovere: rinchiudetemi nella cella. Magari, riuscirò a ravvedermi ... Coff ... coff ..."

Attraversando la piazza d'armi, i due soldati lo condussero in cella, uno di loro bisbigliò: “Ci dispiace Alain, ma stiamo facendo il nostro dovere.”
“Non ho bisogno della compassione di nessuno, fate ciò che dovete! ... Su .. chiudetemi dietro le sbarre!”


Alain fu rinchiuso nella cella di isolamento. In piedi, appoggiato al muro grigio e sporco di muffa, si fece scivolare a terra, chinò la testa, mormorò: " Grandier ... sento dolore dappertutto, non credevo che picchiassi tanto duro! .... Quando si tratta del tuo bel Comandante diventi una belva! ..... IH IH IH ... Grandier .. cosa ti è saltato in testa? Io innamorato di lei! … Andrè sei fuori, la gelosia ti ha annebbiato il cervello!”

Stanco di quel lurido e gelido pavimento, il soldato si sollevò da terra, guardò la branda e disse:" I cani vengono trattati meglio.Non è altro che, uno squallido tavolaccio di legno. Fortuna che ho almeno una coperta!"


 Sdraiato mani intrecciate dietro la nuca, Alain osservava imperterrito il soffitto grigio e fatiscente, stizzito posò lo sguardo alla cancellata di ferro, sussurro ancora:“Come faccio a liberarmi di te?! ... sei sempre dannatamente nei miei pensieri .... mio bel Comandante.”
 
 

Era Giugno, l'estate ormai era alle porte.
Il sole tramontava, l’aria era piacevolmente gradevole, il canto insistente degli uccelli, rallegravano le campagne dove Oscar e Andrè si stavano addentrando. Erano sulla strada del ritorno, entrambi portarono i cavalli al passo.


“E’ evidente, Alain è attratto  da te!"
“André non vorrai fare una scenata di gelosia, spero! In questo momento, non riuscirei a sopportare altro! ”
“Non ti adirare! Dico semplicemente come stanno le cose, Oscar ... scendiamo da cavallo ... Su vieni, dobbiamo parlare.”


Si ripararono dal sole sotto una grande quercia. Oscar e André erano l’uno di fronte a l’altra.

“André, mi hai appena detto che, Alain sarebbe attratto da me ma cosa ti salta in mente !?”
“Mi correggo Oscar, Alain è innamorato di te.”
  “Ma André … io non credo che …”
“Oscar, tu sarai anche un ottimo Comandante ma lasciami dire che nelle questioni amorose, sei terribilmente inesperta! Possibile che non te ne renda conto?!! Alain è disperato! Lui ti ama!”
“André, ma cosa dici?! Alain innamorato di me!!”
“Credi che si sia comportato in quel modo, solo per metterti a disagio?”
" Io veramente ..."
“Allora Oscar, non dici niente?”
“Non è possibile!”
  “Oscar questa situazione è diventata davvero insostenibile! Alain, oggi si è preso la libertà di baciarti, chissà da quanto tempo desiderava farlo!   

“Andrè, ascoltami per evitare ogni genere di problemi, farò in modo che quando uscirà di prigione, contrapporrò i nostri turni ….”
Un passo e ancora un altro, erano vicinissimi, con tocco leggero le accarezzò il viso.
“Oscar, credi davvero che così potrai risolvere tutti i nostri problemi? Ti sbagli! Fino a quando le cose dovranno andare avanti in questo modo? Questa vita non fa più per te!"
“André …”
“Desidero un futuro con te! ... Stamattina mi hai chiesto di sposarmi! ... Ammetto che, mai avrei sperato tanto ... non solo mi hai concesso il tuo amore ma addirittura, mi hai fatto una proposta di matrimonio!” Gli occhi del giovane brillavano per l’emozione.
 Oscar appoggiò la testa sul suo petto e con voce giocosa rispose: “André, se mio padre lo sapesse, sarebbe orgoglioso di me! ... Ah ah ah ...”
-“Sapesse cosa?”
“Ho appena fatto una proposta di matrimonio, ti sembra cosa da poco per una donna? Ah ah ah ah..."
"Su dai vieni qui, sediamoci all'ombra."


Il vento leggero scompigliava i capelli, lui le tolse una ciocca dagli occhi e con infinita dolcezza, sussurrò: “Oscar, mia nonna ha detto il vero..."
"Riguardo a cosa?"
" A tuo padre non farà  affatto piacere, sapere che sua figlia sposi uno come me ...”
“André, credo che mio padre, l'abbia già capito.”
“Dici davvero?”
“Si, ieri sera dopo che l'hai affrontato, mi ho chiesto se, è per te, che ho rifiutato la proposta di Girodelle.”
“Cosa gli hai risposto?”
“Ho taciuto. In quel momento ero terribilmente confusa e smarrita. E poi, come potevo dirgli che ...ti amo se, non te l'avevo  ancora detto!”

"Oscar ... ti amo mia Oscar .... mia ... mia .. di nessun altro ..." Disse impadronendosi della sua bocca.
Entrambi si persero in un dolce bacio appassionato .....



“André, tra non molto chiederò il concedo.”
“Dici davvero?”
“Desidero con tutto il cuore essere tua moglie ma non posso lasciare il servizio così, su due piedi.”
“Lo immaginavo …”
“André ascoltami, stamattina, ho parlato con il generale Bouillè a proposito delle mie dimissioni ma, mi ha detto che, al momento non può concedermele e come se non bastasse, mi ha affidato l’incarico di scortare il principe Andelos e la sua famiglia ai confini della Francia."
"Oscar, quell'incarico spetta alla Guardia Reale ..."
" Vero! Ma data la situazione politica che il paese sta attraversando, l’incarico è stato affidato ai Soldati della Guardia, in questo momento non può essere distolta dalla protezione dei sovrani.
“Tra quanto tempo andremo in missione?”
“Tra sei giorni. Dopo di ché, ci spetterà un mese di licenza e al nostro rientro, ci accorderanno il congedo! ...Infine, chiederò a sua maestà la regina la dispensa per nostro matrimonio.”
“Me lo prometti Oscar?”
“Certo che te lo prometto André! .... Io ti amo .. ti amo André ...".
“Ti amo tanto anch'io Oscar ... ti desidero …”
 Ancora un bacio .......
 

Seduto sul divano con le gambe incrociate e la pipa tra le dita, Augustin attendeva con impazienza l'arrivo di sua figlia.
Era in compagnia di André quando la vide arrivare, con tono deciso disse: “Oscar hai preso in considerazione la proposta di Girodelle?”
“Ancora con questa storia!” .
“Se non ti piace Girodelle, troveremo un altro pretendente, l'importante che ti sposi! ... Stamattina è venuto nel mio ufficio il Duca Montiel a chiedere la tua mano...”
“Chi!!.. Quel vecchio sporcaccione?!! Scusatemi padre, ho innumerevoli faccende  da sbrigare! A dopo.”
“Oscar, ma cosa dici!E non andartene, ti sto parlando!"
“Forse, non sapete che Montiel è un depravato?!!" E’ risaputo in tutta Parigi, che il duca passi le sue notti di bordello in bordello!"
"Ma ..."
Sapete, con tutte le perlustrazioni che effettuo con il mio reggimento, ne so più di qualunque altro! ... Mi chiedo, con quale coraggio il Duca mi faccia una proposta di matrimonio?! Proprio a me che, non molto tempo fa, l'ho sorpreso in un bordello di periferia! ...Ah ah ah ... Dovevate vederlo padre, il duca era alle prese con una meretrice! …Probabilmente ha esaurito i suoi svaga e vedendomi in quella bettola, avrà pensato di fare  qualche giochetto strano con una donna in uniforme!"
“ Oscar, che indecenza!! E' questo il modo di parlare con tuo padre!?  Da quando presti servizio in quella caserma e frequenti quei uomini rozzi e ignoranti, io  sinceramente non ti riconosco più!”
“Ignoranti o no,ho imparato più negli ultimi mesi, che in tanti anni di servizio nella guardia reale. Padre,tornando a Montiel, sareste l’unico a non essere informato, dei suoi intrattenimenti notturni. Dubito che abbiate piacere di dare in moglie vostra figlia a un depravato simile!” –
Il generale scattò in piedi e spostando con stizza la poltrona,sibilò: “Basta! Con te è impossibile parlare! E poi, non ho detto che debba essere lui, il tuo futuro marito ma devi deciderti!”
“Padre, io non capisco: all'improvviso vi siete accorto di avere una figlia da maritare?! Avete tutta questa voglia di liberarvi di me, o meglio ancora, desiderate stipulare un buon contratto di matrimonio come avete fatto con le mie sorelle!?”
“Pazza, pazza!! … Voglio solo che tu lasci il servizio militare prima possibile! Cosa credi, che non mi venga riferito ciò che accade  in quella dannata caserma? IO SO TUTTO!..."
“Padre, non preoccupatevi, so difendere il mio onore e non lo farei sposando un tipo simile.”
“LO SO!! Sei mia figlia, conosco il tuo valore, so che sei in grado di difenderti ma a quale prezzo? Non ne vale la pena, credimi.”
“Padre, vi informo che a breve lascerò l’esercito.”
“Cosa?”
“Ma non lo faccio per i motivi che voi pensate, anzi, tutto sommato è uno stimolo per me visto che, nella guardia reale non succedeva mai nulla di interessante, invece tra i soldati della Guardia le giornate passano piuttosto in fretta.”-br /> “Non ti capisco, giuro che non ti capisco! .... Posso sapere almeno il motivo della tua decisione?”
 “Riguarda la mia vita personale ma vi assicuro che a breve vi metterò a conoscenza delle mie decisioni.”
 “Spero che tu non commetta altre pazzie …”
“Sarò  più chiara: darò le dimissioni ma non  affannatevi a cercarmi marito, sarebbe tutto inutile! Sono abbastanza grande per fare le mie scelte.”



La cameriera entrò annunciando: “Signori, la cena è in tavola.”
“Dov'è mia madre?”
“E’ nella sua stanza Colonnello!” Rispose la donna.
"Bene padre, ci vediamo dopo!"
 
 
 
Oscar raggiunse André in cucina.
“Ceni con noi?”
“Stasera preferisco rimanere con mia nonna, è tanto che non trascorriamo del tempo insieme.”
"Non vedo la nonna, dov'é?"
"E' nell'orto ..."
“Va bene André, ti aspetto in camera mia, ci vediamo dopo!”
 
"No, aspetta Oscar ..."  
"Cosa c'è André? ... Sei preoccupato?!"
"Stanno accadendo troppe cose che ... Oscar, temo la reazione di tuo padre quando saprà di noi."
"André Grandier! Soltanto ieri sera lo hai sfidato senza alcun timore, si può sapere cosa ti succede adesso?"
"Vedi, Oscar, io non temo per me ma per te ..."
"Smettila di dire sciocchezze André! Conta la mia volontà, non quella di mio padre. A più tardi!"

"A dopo Oscar ..."Mormorò André con tono affranto.



Oscar era assorta dal suo libro, quando udì bussare.


“Oscar posso entrare!!…”
“Vieni avanti Andrè.”
André entrò, chiuse la porta e disse:“Stai leggendo la nuova Eloise?”
“Si.”
“L’ho letto anch’io ... è una storia molto triste, spero che al contrario dei due protagonisti, la nostra, abbia un lieto fine!”
Oscar lo guardò con tenerezza, posò il libro sul tavolo, gli si avvicinò, e si strinse a lui.
“Ne dubiti André?”
“Non dubito del tuo amore, ma ....”
  “Alludi a mio padre,non è vero?"
"Si, Oscar, lo sai che non gli farà piacere sapere di noi."
"André, inizialmente   avrà da ridire ma poi vedrai, se ne farà una ragione! ... Ha fiducia in te, ti vuole bene! Almeno di questo ne sono sicura..”
“Si, è vero ma da qui, a concedermi sua figlia …”
“André, lui non deve concederti nulla ... mi sono già concessa a te, al mio amore! ... Non ho bisogno del suo consenso. E poi mio padre sa bene che, non è un uomo qualsiasi che può sposare sua figlia. Ci vuole coraggio prendere in moglie una come me: poco incline all'obbedienza e propensa alla ribellione. Adesso che ti ho detto ciò che penso, sei ancora in tempo di metterti in salvo soldato Grandier! ah ah ah ah ...”
Lui la strinse sé, sussurrò: “Ti conosco benissimo Comandante Jarjeyes, so perfettamente cosa mi aspetta, Sei testarda, bellicosa e autoritaria.”
“E non hai paura?”
“No. Mi piacciono le sfide, ed io ho deciso di rischiare Comandante!"

Ancora un bacio .....

"Ascolta Oscar, avremo un mese tutto per noi!! Sai, dove mi piacerebbe andare?!!"
"Sentiamo..."
" Vorrei trascorrere l'intero mese ad Arras!"
"Arras!!"
"Cosa c'è, forse lo trovi irriverente tornarci con me, come mia … moglie?! Si perché per me, lo sei già!”
  “Ma no, cosa dici!! Lo desidero quanto te! ..... Stringimi André ... Stringimi forte! ......... Andrè, ti ha visto entrare qualcuno?”
“Nessuno.”
“Allora … dai la chiave, rimani qui con me questa notte!"
“Davvero Oscar?”
“Però, non dobbiamo fare tardi, lo sai che domattina presto dobbiamo tornare in caserma!"
"Si, lo so!"
" Soldato Grandier cos'è quella faccia? non siamo ancora in licenza!”
“Lo so, mio bellissimo Comandante! ... Aspetta Oscar, chiudo la porta a chiave ..."


André, le si avvicinò e la baciò con passione .....


:“Sento il tuo cuore battere forte ...... Ti amo Oscar ...."
“Oh Andrè … Andrè anch’io ti amo, ti amo, ti amo.”
 “Oscar, desidero solo amarti con tutto il mio cuore!”
“Ti desidero anch’io Andrè … Andrè ...amami …”

   
 
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