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Autore: Shiryu_Emindon21    09/02/2018    0 recensioni
Cosa succede quando la certezza di essere un umano vacilla di fronte alla realtà? Nessuno può saperlo, ma è proprio ciò che sta per accadere nella vita di Shiryu Silver....
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era primo mattino ed il sole si stava appena apprestando ad illuminare la città con la sua luce, quello era l’orario preferito di Shiryu, nessun rumore, niente grida di altri ragazzi, poco traffico e i pullman per la scuola che iniziavano a passare ogni venti minuti. Di solito quello era il momento in cui lui si svegliava, gli piaceva essere il primo a girare per casa, senza nessuno che faceva domande, solo pace e tranquillità, inoltre il fatto che da quel giorno non sarebbe più dovuto andare a scuola, per ritrovarsi con il professor Van Haugst, rendeva quel momento ancora più rilassante. Il ragazzo andò in bagno e si apprestò a fare la doccia, si vestì con una maglia di cotone bianca ed un paio di jeans blue, si sistemò i capelli arruffati dalla notte e scese a far colazione con il solito tè caldo ed un paio di biscotti al cioccolato. Quindi scrisse una lettera ai suoi zii in cui diceva loro che sarebbe tornato il pomeriggio tardi e la lasciò sul tavolo, per poi uscire silenziosamente di casa, anche se il termine silenzioso non era proprio quello adatto alla loro porta di casa, la quale emetteva un orribile cigolio ogni volta che la si apriva, anche se lo si faceva lentamente, anzi aprirla lentamente rendeva quel rumore ancora più forte, così decise di aprirla di botto, senza farla sbattere, eliminando buona parte del cigolio e lo stesso fece quando la richiuse alle sue spalle. La casa del professore, a quanto gli aveva spiegato il giorno prima lo zio, non distava chissà quanti chilometri dalla sua, cosa che gli fece domandare se era una coincidenza o se era stato voluto da Lorand stesso; una volta arrivato al civico poté notare un cancelletto di colore bianco ai cui lati vi era una alta siepe, la quale seguiva l'intero percorso intorno alla villa, formando un arco direttamente sopra al cancello ed impediva di osservare il giardino dall'esterno; stranamente il cancello risultava aperto, ma non si fece troppe domande, se quell’uomo veniva davvero da un altro mondo, molto probabilmente già sapeva che era arrivato, così entrò richiudendo il cancelletto alle sue spalle con sonoro schiocco che gli fece capire fosse scattato il meccanismo di chiusura e si apprestò alla porta: essa era completamente di legno, tranne per i sostegni rinforzati e mostrava un classico pomello tondo con una serratura al di sotto, ed infine un batacchio dalla classica forma di testa di leone che teneva un anello la cui parte più bassa era rinforzata in acciaio laccato d’oro, la prese e con essa simulò il suono del bussare, tre colpi esatti, e dall’interno si sentirono dei passi, non erano pesanti ma allo stesso tempo non era di certo leggeri, sicuramente se in quel momento fossero passare delle macchine sarebbe stato comunque impossibile sentirli, ed ecco che ai passi seguì la voce perfettamente riconoscibile dell’anziano uomo che, mentre si apprestava a raggiungere la porta, disse un “arrivo”, seguito a sua volta dal rumore di catenacci che venivano sbloccati e la conseguente apertura della porta. Lui era vestito con una lunga tunica nera, simile a quelle portate dai monaci, a maniche larghe, aveva dei guanti neri a mezzo dito ed un paio di scarpe nere, dalla punta tonda, in pelle, che sembrava uscite direttamente dagli anni ottanta.

- Pensavo non saresti più venuto, perfetto entra e vai dritto per di la, troverai il salone, siediti sulla poltrona, io arrivo tra poco, sto preparando una tisana -
Disse indicando a Shiryu un corridoio poco distante da loro, che passava proprio sotto delle scale a muro che portavano al piano superiore, ed una volta percorso quel corridoio trovò il salotto, come gli aveva detto Lorand, si sedette sulla poltrona che dava le spalle al corridoio, davanti alla quale vi era un piccolo tavolo e dalla parte opposta un lungo divano con penisola. L’anziano uomo arrivò poco dopo con una brocca di tisana calda, ne versò un poco nelle due tazze, vi mise lo zucchero e ne offrì una al ragazzo, il quale l’accettò volentieri bevendola pian piano, ed aspettando che il suo interlocutore dicesse qualcosa

- Immagino tu ricordi ancora ciò che ti ho raccontato ieri sera… bè figliolo, devi sapere che quella è solo una parte di tutta la storia; E’ vero, non appena Ilias riuscì a soggiogare la razza umana, sembrava che per tutti gli altri Esseri Magici, compresi i Demoni, fosse la fine, ma ciò non avvenne poiché uno di quegli uomini decise di ribellarsi al suo strapotere e per fare ciò gli venne affidata un’arma leggendaria, in grado di assorbire completamente il potere degli Angeli e così cancellare la loro esistenza. Il nome di quest’uomo era Heinrich Pendragon: Costui dovette superare dodici prove per poter avere la piena fiducia del Consiglio dei Saggi, ma quando riuscì nell’impresa, gli venne concessa una semi immortalità, poiché il compito del quale si era preso carico, avrebbe occupato gran parte della sua vita… Questo è ciò che posso dirti, il resto, se vorrai, dovrai scoprirlo da solo. Approposito ti piace la tisana? -
Il ragazzo aveva ascoltato ogni parola di Lorand senza mai interromperlo, anche se non riusciva completamente a capire perché gli avesse raccontato proprio quel fatto, ma a quanto pare faceva parte della storia di Encervis, quindi cercò di memorizzare più informazioni possibili. Alla conclusione di quella prima spiegazione il ragazzo si sentì porre la domanda sulla tisana ed annuì sorridendo

- Bene ne sono contento, allora in questi giorni che passerai con me, te ne farò trovare sempre una tazza piena -
L’anziano uomo gli sorrise a sua volta e poi proseguì nella sua spiegazione, infondo gli aveva detto che quel giorno gli avrebbe dato le nozioni base sugli esseri viventi di Encervis in modo da potersi muovere in quel luogo senza incorrere in situazioni di pericolo: gli parlò di Elfi, Draghi, Fauni, Centauri ed altre creature di cui aveva sentito parlare solo nelle fiabe che aveva letto fin dalla più tenera età e, in quel momento, si rese conto che, se tali storie esistevano, non era solo per mera fantasia di chi scriveva, ma perché, come già gli era stato detto, gli uomini avevano ancora memoria del loro passato, nonostante esso fosse ormai quasi completamente offuscato, e allora non poté che chiedersi se questa perdita di memoria fosse dovuta al compito affidato ad Heinrich o ad una volontà di Ilias, nel momento in cui quest’ultima si rese conto che il suo piano non sarebbe andato a buon fine. La giornata passò molto in fretta, grazie all’anziano uomo che seppe dargli quelle nozioni senza annoiarlo, a differenza di quando era in classe, inoltre il ragazzo pranzò da Lorand, e rimase da lui fino a prima dell’orario di cena. Quando sull’orologio a pendolo scoccarono le sette di sera, annunciate dal suono del rintocco dell’orologio, L’uomo concluse la sua prima lezione e disse a Shiryu di tornare a casa per riposarsi, ma non prima di avergli dato un libro: esso recava come titolo “Il Cacciatore di Angeli” e Lorand gli chiese di leggerlo con molta attenzione fino alla fine della settimana, quando sarebbe partito, quindi lo accompagnò alla porta e lo salutò osservandolo uscire dal cancello. Quella seria Shiryu cenò con i suoi zii e spiegò loro, in modo abbastanza sbrigativo, ciò che L’anziano uomo gli aveva insegnato quello stesso giorno, quindi aiutò a sparecchiare, si preparò per la notte e si sdraiò sul letto accendendo la piccola lampada da notte che aveva sulla scrivania e che collocò alla fine di essa, poiché nella disposizione della sua stanza, il letto era attaccato al muro e poggiato ad uno dei lati della scrivania, quindi aprì il libro ed iniziò a leggere dal primo capitolo “Cronache di un Eroe”.

Il giorno dopo Shiryu si svegliò, ancora una volta, presto, nonostante la sera avesse letto quasi la metà di tutto il libro facendo anche abbastanza tardi, ed ancora una volta si recò da Lorand prima che i suoi zii si svegliassero. Quel giorno l’anziano uomo decise di dedicarlo alla prima lezione di combattimento con l’arma bianca: una volta arrivato lo condusse sul retro della casa, dove Shiryu si rese conto che le storie sulla magia sembravano essere sempre più reali, dato che dall’interno quel luogo era grande almeno quanto un campo di calcio, mentre il giorno prima, dall’esterno della casa, gli era sembrato un semplice giardino, uguale a tutti quelli delle case adiacenti

- Ma come… -
fu tutto quello che riuscì a dire ancora sbalordito da quella vista: erba tagliata e curata senza nemmeno un’erbaccia e solo degli alberi da frutta come arance, mandarini, banane la facevano da padroni in quel posto quasi paradisiaco

- Un semplice incantesimo di illusione, gli umani avranno ancora un istinto innato, ma a quanto pare i loro occhi sono facili da soggiogare invece -
E detto ciò l’anziano uomo, assicuratosi di avere l’attenzione di Shiryu in conseguenza alla risposta alla sua domanda, gli lanciò un fodero in cui vi era una spada, intimandogli di prenderla al volo, cosa che il ragazzo riuscì a fare anche se un poco goffamente, quindi dopo essersi messo la propria spada al fianco, insegnò a farlo anche a Shiryu, per poi intimargli ancora di estrarla, insegnandogli anche alcune posizione utilizzate solitamente dagli spadaccini, come la posizione frontale, quella del dente di cinghiale e della porta di ferro mezzana, che erano le principali. Una volta sicuro che il ragazzo le avesse apprese alla perfezione, cosa che avvenne in meno tempo, rispetto a quanto si era prefissato, quindi decise di testare le sue nuove abilità, anche perché solo in quel modo Shiryu avrebbe memorizzato ancora meglio i vari movimenti.

- Bene ed ora simuliamo un verso scontro all’arma bianca, però ricorda che anche se è una simulazione non mi tratterrò, altrimenti non imparerai mai a riflettere sotto pressione -
E non appena ebbe finito di pronunciare quelle parole, scattò verso il ragazzo, eseguendo un fendente, prendendolo alla sprovvista e costringendolo a compiere uno scatto all’indietro, invece di eseguire uno dei movimenti insegnatagli dall’anziano uomo, il quale però si aspettò quella reazione e senza perdere tempo, poggiò una mano a terra eseguendo una spazzata con la gamba destra, facendo perdere equilibrio a Shiryu che cadde a terra rovinosamente, ritrovandosi la punta della spada del suo maestro puntata contro ancora prima che potesse riprendersi

- E questo succede quando non ci si concentra abbastanza, forza ora rialzati e ricominciamo, ma questa volta sarai tu ad attaccarmi, così ti farò vedere come ci si deve muovere -
Ribadì ancora l’anziano uomo per poi allontanarsi dal ragazzo, assumendo la posizione frontale ed aspettando una sua mossa: Shiryu si rimise in piedi e raccolse la sua spada, per poi assumere a sua volta la posizione frontale osservando il suo maestro, decise che prima di attaccare si sarebbe mosso verso destra, ma con sua sorpresa si rese conto che Lorand non si muoveva assieme a lui tenendogli lo sguardo addosso, ma che era rimasto fermo in quella posizione. Così decise di prenderlo alle spalle e compì a sua volta uno scatto verso l’uomo eseguendo un fendente, ma un movimento rapido e deciso fu quello del suo maestro che roteò la spada attorno alla propria figura intercettando la lama del ragazzo prima che essa lo colpisse alla spalla destra, riuscendo anche ad allontanare il ragazzo da se con quel semplice impatto, grazie al quale deviò il corpo del ragazzo verso il terreno alla sua sinistra e mentre ciò avveniva, roteò ancora una volta su se stesso, pronto a colpirlo con un fendente dal basso verso l’alto, ma ciò che accadde in quel momento lo lasciò sorpreso in quanto Shiryu riuscì a bloccare il suo fendente, deviandolo come aveva fatto lui poco prima e poi, quasi istintivamente, come aveva notato nel suo sguardo, ne stava eseguendo un altro che avrebbe dovuto colpirlo dall’alto della spalla sinistra, scendendo diagonalmente verso il fianco destro, puntando al suo collo; riconobbe all’istante quella mossa e sorrise, ancora più sorpreso che il ragazzo ne avesse memorizzato i movimenti solamente leggendoli, ma proprio perché conosceva quella tecnica non si lasciò prendere alla sprovvisa e si abbassò leggermente evitando il colpo per poi scattare verso il ragazzo che gli era alquanto vicino, colpendolo al petto con una gomitata e facendogli perdere ancora una volta l’equilibrio così da farlo cadere a terra, non prima di averlo disarmato con un semplice colpo della sua arma contro quella di lui

- Sorprendente, allora il libro lo stai leggendo davvero, mi congratulo con te, non è facile imparare ad eseguire quella tecnica con quella rapidità e precisione -
disse mentre batteva le mani per poi offrirgliene una per aiutarlo a rialzarsi

- Mi ha dato il compito di leggerlo quel libro, mi sembra abbastanza ovvio che lo avrei fatto, non crede? -
Disse lui sorridendo a sua volta ai complimenti di Lorand, mentre veniva aiutato a rimettersi in piedi

- Non ne ero completamente convinto, visto come ti comportavi a scuola, ma comunque quelle tecniche che stai leggendo nel libro, ricorda che sono pericolose se chi le esegue non sa padroneggiarle bene, quindi ti chiederei il favore di non usarle così alla leggera come stavi facendo poc’anzi e, dato che sembri portato naturalmente ad impararle, vorrà dire che fino a venerdì ti insegnerò io il modo esatto per eseguirle, poi sarà tuo compito migliorarti da solo e soprattutto non utilizzarle fino a quando non sarà giunto il momento -
Gli rispose l’anziano uomo osservandolo, ora, con sguardo più serio, mentre il suo interlocutore annuì dopo alcuni secondi di esitazione.

Il resto del pomeriggio lo passarono a continuare ad allenarsi sulle altre posizioni di combattimento alla spada, quindi Shiryu tornò ancora una volta a casa, raccontando brevemente del suo allenamento agli zii, che come al solito gli avevano chiesto informazioni sulla giornata, quindi si fece una doccia e si mise sul letto per riprendere a leggere il libro. _____________________________________________________________________________________________________________________ 
E anche il terzo capitolo è fatto, spero vi piaccia, da questo momento le cose si faranno più interessanti
   
 
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