Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Musubi    10/02/2018    2 recensioni
_Sono passati vent'anni.
La gilda di Fairy Tail è scomparsa.
Nessuno sa cosa le sia successo, dove siano i suoi membri, perché sono spariti tutti... ma c'è una ragazza, Ayaka, che decide di riformare Fairy Tail con lo scopo di ritrovarne i componenti e, tra loro, anche suo padre.
Comincia quindi la nuova storia di Fairy Tail, tra misteri e risate, combattimenti senza fine e storie di famiglia ma Ayaka ritroverà finalmente quello che stava cercando?_
Storia ad OC, ISCRIZIONI CHIUSE... per ora.
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dato che non mi faccio sentire da un bel po' eccovi una sorta di riepilogo TRAMA:
Ayaka Dreyar, Master della gilda di Fairy Tail, ha un obbiettivo: ritrovare i vecchi membri della gila (suoi genitori inclusi) che sono scomparsi.
Ora la gilda conta 9 membri lei inclusa.
Ma la gilda oscura Dark Arts dell'Alleanza Angelica ha sferrato un attacco e i maghi di FT (insieme a nuovi arrivi, all'enigmatico Kyle e il Devil Slayer del Fuoco, Kasai) stanno combattendo per sconfiggerli.
PERSONAGGI:
Ayaka Dreyar (bionda, occhi grigi), figlia di Mirajane e Laxus, maga del Take Over: Fairy Soul
Alexis e Alèk Black (mori lei occhi azzurri, lui rossi), la prima governa gli elementi mentre lui ha una forza sovrumana
Kasai Asuma (rosso, occhi blu), Devil Slayer del Fuoco
Ryoko (castana, occhi verdi), utilizza la magia dimensionale ed è solita combattere con pistole magiche
Asuka (rossa, occhi verdi), Devil Slayer del Vetro
Marylin (turchese, occhi arancioni), maga degli specchi illusori
Alice Rabbit (bionda, occhi viola), maga in grado di richiamare i 5 Guardiani (Byakko è un esempio)
Naoko Charmin (biondo, occhi azzurri), mago dell'Ubiquità in grado di moltiplicarsi
Seraphina detta Seras (rossa, occhi azzurri), maga della luce (Light Make) di cui non si sa ancora niente
Kurumi Kimura (fiordaliso, occhi viola), utilizza un particolare tipo di magia ??
Nagashi (albino, occhi ambrati), mago che brama vendetta contro FT
Momoi (moro, occhi neri), mago della cui magia non si ancora nulla ma che è un grande esibizionista
Astal (albino, occhi viola), God Slayer della Luce ma di cui non sappiamo ancora niente
Kyle (moro, occhi rosa), mago con l'abilità di copiare la magia altrui (è uno dei pochi indizi che si ha al riguardo) e che si trasforma in un gatto nero
Cara (viola, occhi violetti), maga del ghiacci (Ice Make), allieva di Gray Fullbuster e sorella adottiva di Marylin
Juri, mago di FT che tutti cercano ma che nessuno trova ^.^
(Non penso di aver dimenticato nessuno, ma se è successo, perdono T.T)

Buona lettura...





 



WEEKLY SORCERER
INTERVISTA AI MAGHI DI FAIRY TAIL
Parte 04
“Il Devil Slayer del Fuoco è uno stupido ingenuo, ma sorprendentemente colto”

 

JACK: Bene... ne abbiamo intervistati già tre... ne mancano...  *Ma Jack impallidisce quando si rende conto dell’effettivo numero delle persone da intervistare e si allunga verso la collega bisbigliandole qualcosa* Qui non finiremo neanche tra cent’anni!!
LEONA: Naah! Non fare il guastafeste, Jack! Che giornalista sarei se mi lasciassi scappare l’occasione di intervistare i nuovi maghi della gilda più cool del momento!
La reporter ha gli occhi luccicanti, non vede l’ora di continuare le interviste.
JACK: Bene. A chi tocca?
LEONA: Vediamo un po’... *da un’occhiata ai maghi davanti a lei, in attesa* ... Kasai!
Lei, il rosso e Jack si siedono a un tavolo della gilda, tutti gli altri intorno - chi appoggiato al tavolo, chi in piedi e chi seduto - curiosissimi.
In particolare Ayaka sta ascoltando le interviste con enorme (malsano e inquietante) interesse, Naoko può giurare di averla vista ridere da sola ogni tanto ma era rimasto in silenzio a impallidire.
LEONA: Bene, cominciamo... allora, Kasai, si sa così poco di te... vediamo di scoprire qualcosa di interessante!
Kasai alza le spalle facendole segno di iniziare.
LEONA: Ebbene... mi è stato riferito che tu sia il più piccolo tra i ragazzi, nonché minorenne e, non metto in dubbio il buon senso della qui presente Master *le lancia giusto un’occhiata trovandosela seduta al suo fianco, la cosa la inquieta un poco* , ci mancherebbe, ma... tua madre sa che sei qui?
KASAI: Beh, è morta
LEONA: Oh cielo! Mi dispiace tantissimo! E com’è successo? E tuo padre?
KASAI: Entrambi di malattia
LEONA: *Sospira* Mi spiace... passiamo a qualcosa di più allegro, eh? Allora, abbiamo appurato che tu conosca diverse tipi di magie, sarà perché leggi molto? Questo però è strano, dato che un zuccone come te non potrebbe neanche avere sul proprio vocabolario la parola ‘leggere’ *Ignora deliberatamente la faccia delusa e basita del Devil Slayer e il suo “Hey!” forse un po’ troppo urlato*... A dirla tutta, neanche la parola ‘vocabolario’!
KASAI: Ma...!
Alèk non riesce a trattenere una risatina divertita, così come  Asuka e Naoko, mentre Marylin non si fa neanche troppi problemi e scoppia a ridere a crepapelle
AYAKA: Mi sa che ti ha preso per un’idiota
KASAI: *Grugnendo* Me ne sono accorto
LEONA: Perciò Kasai, come diavolo conosci tante magie?!!
A nessuno sfugge la marcato incredulità della sua voce.
KASAI: Beh, è semplice. Viaggiando molto ogni volta QUESTO ZUCCONE si ferma in ogni singola biblioteca di ogni singola città a leggere!!
La convinzione con cui ribatte è ammirevole, tanto che Marylian lo guardo per un attimo non convinta che fosse semplicemente una battuta.
LEONA: Ma come mai leggi tanti libri di magia? Te ne serve una in particolare?
KASAI: No, non cerco una magia in particolare
In quel momento Jack decide di intromettersi nella conversazione, oltremodo curioso.
JACK: Ma allora perché lo fai?
KASAI: *Incrociando le mani dietro la nuca* Affari miei *e sbuffa*
Leona quasi spezza la penna con cui sta prendendo appunti digrignando i denti.
LEONA: Non accetto tali risposte! Sono una reporter, io!
KASAI: E io uno che non vuole che i propri affari vengano spifferati ai quattro venti!
LEONA: Non mi dirai che lo fai per curiosità che non ci credo!
La ragazza sembra decisa e sembra quasi per afferrarlo per il gilet quando Jack la trattiene cercando di farla calmare.
AYAKA: Magari legge un sacco perché in realtà è un cervellone! *Esclama all’improvviso facendo zittire i due che fino a poco tempo prima si stavano azzuffando* No, avete ragione, è una pazzia bella e buona...!
LEONA: E va bene! Andiamo avanti!! *Fa la ragazza rimettendosi in piedi e cercando di tornare in sé, per poi sedersi nuovamente di fronte al mago* Perché non ti sei unito alla gilda da subito?
Kasai fa per pensarci un paio di secondi.
KASAI: Niente di che, avevo degli affari da sbrigare... sai com’è, questioni varie...
LEONA: Ah, va bene... *ma Kasai nota eccome lo sguardo indagatore della pazza giornalista* Nell'ultima settimana, quante cose hai bruciato, piccolo piromane?
KASAI: Assolutamente nessuna!! *Esclama di botto*
In quel momento Naoko tossisce assottigliando gli occhi, tutti hanno capito che era stato solo un modo per attirare l’attenzione del rosso che alza gli occhi come per pensarci.
KASAI: Ehm, adesso che ci penso... eheh...
NAOKO: Casa mia hai bruciato, Kasai!! Casa mia!!!
KASAI: Ti ho già chiesto scusa, mi pare.
NAOKO: E sai dove sto dormendo adesso?!
KASAI: No, dove?
AYAKA: Con me in locanda!! *esclama allegra la bionda maga*
I maghi sbattono le palpebre un numero indeterminato di volte prima di chiedere conferma della cosa al diretto interessato.
ASUKA: Ecco perché hai sempre quella faccia stanca...
ALÈK: Eh?! Cosa?! Tu e Ayaka?!
KASAI: Non sapevo ti piacessero i tappetti *dice, rivolto alla master*
NAOKO: CHE  COSA CAZZO AVETE CAPITO?! *sbraita il biondino rosso di rabbia* Non dormo perché chi mai dormirebbe con una tizia pazza e sadica nel letto vicino?!!!
A un certo punto Naoko sente una ano posarsi sulla sua spalla.
LEONA: Io e Jack ti verremo a trovare al cimitero, te lo promettiamo.
JACK: Non stavamo intervistando lui, Leona?
La ragazza annuisce cacciando i suoi amati occhiali.
LEONA: Bene, continuiamo con qualche altra domandina... la cosa che più ami in assoluto?
KASAI: Cioccolata calda!!! *esclama tutto contento lui*
LEONA: E cosa invece non ti piace?
KASAI: I capelli biondi, quelli verdi e i clown!
LEONA: Perché i capelli biondi e verdi? *fa per pensarci un attimo* Ma quindi neanche i miei?!! Come osi?! I miei capelli sono bellissimi!!
KASAI: Non direi proprio!!
Leona arriccia il naso infastidita.
NAOKO: Kasai è fatto così, ha queste fissazioni del cavolo...
AYAKA: Pensa che ha detto anche a me che ho dei capelli orrendi. Un giorno di questi glieli tingerò di biondo e di verde mentre dorme! *esclama come se dei fiorellini le vorticassero attorno*
KASAI: Che cosa?! NO!
SERAS: Sì! Ci sto! Ti aiuto io, Ayaka!
AYAKA: Evvai!
Il Devil Slayer sgrana gli occhi, sbiancando.
E mentre le due ragazze iniziano a mettersi d’accordo sul dove, quando e come, Leona si è rimessa seduta accanto a Jack che, poverino, non può davvero più di tutti questi divagamenti.
JACK: Possiamo continuare, per favore? *sta quasi per piangere*
LEONA: Sì, hai ragione... bene, Kasai Akuma, dimmi, il tuo tipo ideale di ragazza? Hai palpato la povera e indifesa Ayaka-
KASAI: Quella è pazza, non indifesa... *sussurra tra sé e sé il ragazzo ma qualcuno l’ha sentito forte e chiaro*
LEONA: -due volte, cosa ne pensi del suo seno?
Kasai sta per rispondere ma non fa in tempo che una mano pesante cade sulla sua spalla.
KASAI: Che c’è?
Ma non passa neanche mezzo secondo che viene sollevato di peso per il gilet.
MOMOI: Io sono stato incaricato dal Master, Laxus Dreyar in persona, di vegliare su sua figlia e tu, brutto pervertito che gioca con il fuoco COSA esattamente ti sei permesso di fare?!!!
Asuka inarca profondamente un sopracciglio, imitata da Naoko e Alice che, non capendo assolutamente cosa stia succedendo, si limitano ad alzare le spalle.
KASAI: Che ti prende così all’improvviso inutile ammasso di muscoli?! *fa il rosso cominciando a dimenarsi come un matto*
MOMOI: Non chiamarmi “inutile”!! Io sono il grande Momoi!!
KASAI: Ma che razza di nome è?!
MOMOI: Un nome bellissimo come lo sono io, brutto sacco di pulci!!
KASAI: Sacco di pulci a chi?!
JACK: *Piangendo* Stiamo ancora divagando...
LEONA: La situazione sembra esserci sfuggita di mano *la reporter agguanta la videocamera tutta emozionata* Sbrigati Jack e riprendi tutto!
ALEXIS: Questo farà sicuramente cattiva pubblicità...!
SERAS: A chi importa la cattiva pubblicità! Questi due sono troppo divertenti!!
AYAKA: Devo darti ragione, cara Seras.
LISANNA: Ragazzi, dai, smettetela...
KASAI: Fatti sotto se ne hai il coraggio!
E mentre quei due iniziano una violenta rissa che non porterà a niente di buono Jack si avvicina alla Master in cerca di aiuto.
AYAKA: Perché dovrei fermarli?
ASUKA: Forse perché andando avanti così distruggeranno tutto...?
La bionda sgrana gli occhi, effettivamente non ci aveva pensato a quell’eventualità!
Raggiunge i due litiganti non prima di essersi beccata una sedia volante in faccia e, rapida come un ghepardo, afferra i due per i capelli tirandoli all’indietro.
AYAKA: Siete pregati di non distruggere questa gilda altrimenti non so se riuscirete a vedere l’alba di domani, sono stata abbastanza chiara?
Immobili come statue riescono a stento ad emettere un “sì” che Ayaka fa un sorriso contento e torna a sedersi come se niente fosse.
LEONA: Che stavamo dicendo? Mi sono dimenticata...
JACK: Ehm, Leona i... i tuoi appunti... *pigola il collega mostrando il taccuino della ragazza ridotto in cenere*
MARYLIN: Mi sa che questa volta Kasai l’ha fatta grossa...!
ASUKA: Non avrebbe dovuto usare il fuoco
MOMOI & NAOKO: *In simultanea* Visto che hai combinato?
Il rosso grugnisce in risposta e sta per ribattere a dovere ma l’urlo di Leona zittisce tutti quanti.
LEONA: Non è possibile!! Tutta l’intervista è andata perduta!! Jack, dimmi che hai registrato le domande!!
JACK: Beh, ecco... in verità il registratore era pieno per le precedenti interviste e quindi non ho potuto azionarlo.
LEONA: Non ne hai portati altri di riserva?!
JACK: Non pensavo che fossero così in tanti e che ci avremmo messo così tanto per ognuno di loro...!
La reporter sta per avere un crollo nervoso e Lisanna e Alice cercando di farla calmare mentre Naoko se la ride alla grande.
KASAI: Vuoi piantarla, stupido nanetto da giardino?!
NAOKO: Nanetto?! Guarda che sono più grande di te!
KASAI: Non si direbbe proprio...
Alèk continua a ridere accompagnato da Marylin che, in realtà, più che ridere sta osservando il “bellissimo” sorriso del duo “innamorato”.
MOMOI: Siete completamente pazzi
KASAI & NAOKO: *In simultanea* Senti da che pulpito!!
Ayaka intanto aveva preparato una tazza di thè bollente per sé e Astal che osservava la scena in silenzio con gli occhi sgranati.
AYAKA: Credo ti convenga farci l’abitudine... sarà sempre così qui dentro
ALICE: Ayaka!! Leona è scoppiata a piangere!!
La Master lascia la sua tazza all’albino che ingurgitò tutto in un nanosecondo, raggiungendo il tavolo più vicino alla reporter inginocchiata a terra a singhiozzare.
Sale sopra il tavolo e, mani sui fianchi, prende un bel respiro.
AYAKA: Adesso l’intervista si rifà daccapo!! Non accetto un “no” come risposta!!
La reporter si riprende quasi completamente e chiede a Jack di andare a comprare un altro taccuino, al che quello scatta come un fulmine.
AYAKA: Ah, e un’altra cosa... Naoko e Kasai, mi avete dato della pazza, dico bene? *I due chiamati in causa sobbalzano, Ayaka si ritiene altamente soddisfatta* Questa sera metterete in ordine i documenti del mi ufficio, siete avvertiti.
Naoko si permette di rilassare i muscoli.
NAOKO: Pensavo peggio...
AYAKA: Ovviamente sarò lì a supervisionare e se qualcosa non dovesse piacervi ritenetevi pure morti.
SERAS: Master, sei una forza!!
ASUKA: Non incoraggiarla, per piacere...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA FIGLIA DELLE FATE

 


Capitolo 12

Guai in vista



Più nuotavano verso il fondo e più la temperatura scendeva.
Seras agitava la coda sempre con meno impaccio rispetto all’inizio, non avendo mai avuto la possibilità di assomigliare così tanto a un pesce. In verità all’inizio era preoccupata per i tatuaggi che gli altri avrebbero potuto notare sulle braccia e sulla coda ma nessuno aveva detto niente, per fortuna.
Seras puntava gli occhi azzurri verso il fondale dove una luce cominciava a intravedersi in mezzo a tutto quel blu scuro.
< Sembra un regno sottomarino > iniziò Alexis al suo fianco, in evidente difficoltà: era piccola e il fatto di dover utilizzare la magia solo per non affogare era faticoso.
Se non altro, il veleno non era più un problema lì.
Seras le lanciò un’occhiata < Ce la fai a resistere ancora? >
< Sì, non preoccuparti > la rassicurò Alexis < Però cerchiamo di sbrigarci >
Se c’era una cosa che aveva capito in quei dieci minuti di discesa era che ad Alexis non piaceva molto chiacchierare.
I suoi capelli erano blu e si muoveva nell’acqua praticamente volandoci dentro con le ali. Vista così sembrava veramente una fata.
Raggiunto il fondale, le due maghe si ritrovarono in una sorta di paradiso subacqueo: alghe colorate, conchiglie e palazzi dorati, tante sirene e tritoni che nuotavano avanti e indietro parlando tra loro, canticchiando o ridendo con altri pesci.
< Come facciamo a verificare se la chiave si trova qui? >
Alexis si guardò attorno pensierosa < Potremmo chiedere in giro. Tu sei una sirena ora, non dovrebbero sospettare niente >
La rossa non se lo fece ripetere due volte e si diresse verso una sirena accompagnata da due tritoni < Salve! > li salutò gioviale < Vorrei chiedervi una cosa, posso? >
Non appena la bella sirena dai lunghi capelli castani la vide sgranò gli occhi inchinandosi leggermente < Oh, principessa! Ma certo, mi chieda tutto ciò che vuole >
Lo stesso fecero i suoi accompagnatori, lasciando per un attimo Seras abbastanza stranita ma si riprese subito.
< Bene! Allora... per caso sapete dell’esistenza di una chiave qua giù? Una chiave dorata > spiegò Seras incrociando le dita.
La giovane sirena ci pensò su per un po’ ma poi scosse la testa < Mi dispiace ma non ne so nulla. E voi? > ma anche i due tritoni fecero segno di no.
Seras alzò le spalle < Va bene. Grazie lo stesso! > e nuotò via, raggiungendo Alexis che era ferma tra alcuni massi < Niente. La chiave non è qui >
< Era troppo bello per essere vero > sentenziò la mora con uno sbuffo.
< A questo punto torniamo in superfice o cerchiamo ancora? >
< Chiediamo a qualcun altro e giriamo un po’. Tra dieci minuti torniamo dagli altri >
Seras annuì e le due si divisero.
Mentre la rossa chiedeva informazioni, Alexis si limitava a cercare tra le alghe e nelle case sgattaiolando dalle finestre senza farsi vedere, ma della chiave neanche l’ombra.
A un certo punto però Seras venne afferrata da delle mani, sobbalzando < Finalmente vi abbiamo trovata, principessa! >
< Eh? >
< Ma come? Si è dimenticata? Stasera c’è lo spettacolo di canto al palazzo e lei è la star! > esclamò la sirena davanti a lei veramente troppo vivace per i suoi gusti < Si deve preparare, deve farsi bella...! Ah, e non vedo l’ora di acconciarle i capelli! > continuava quella trascinandola verso il palazzo sempre più con maggior forza e in quel momento Seras si rese conto della presenza delle guardie attorno a loro, forse per evitare che le succeda qualcosa < Credevano fossi scappata chissà dove come suo solito, ma fortunatamente l’abbiamo trovata! >
Seras fece vagare lo sguardo ovunque cercando Alexis, che apparve nascosta dietro una finestra e con le sopracciglia aggrottate.
Non riuscì a dirle niente, neanche di fare attenzione che un tritone dietro la piccola fatina l’agguantò stupefatto < Ehi! Ma cos’è questa?! > del tutto ignaro che facendo così la bolla d’aria che aveva creato Alexis si sarebbe rotta.
Seras scattò immediatamente verso l’amica ignorando le guardie e la tizia, afferrando Alexis tra le mani e nuotando sempre più velocemente verso la superfice, a una velocità inimmaginabile ma che non era comunque abbastanza.
< Principessa! Si fermi! > sentì dietro di lei le guardie cercare di raggiungerla.
Guardò Alexis con entrambe le mani sulla bocca cercando di trattenere il respiro, al tempo stesso cercava di creare un’altra bolla d’acqua ma era stanca: quel piccolo corpicino che si ritrovava non le permetteva di usare troppa magia.
< State indietro! > gridò Seras rallentando giusto un attimo e, girandosi verso i suoi inseguitori, lanciò verso di loro una saetta di luce che però quelli riuscirono a schivare.
Seras imprecò mentalmente: nell’acqua la luce non era tanto veloce come nell’aria, per cui era facile per le guardie non farsi colpire. Ma la maga dai capelli rossi non aveva messo in conto un’altra cosa.
A un certo punto sentì un forte ringhio dietro di lei e quando li vide con la coda dell’occhio trattenne il fiato: quelle che prima erano guardie erano diventati mostri marini con tanto di denti aguzzi e tentacoli.
I tritoni aveva lasciato il posto a quegli esseri grotteschi dagli occhi bianchi e feroci.
Oh mamma mia, ora mi toccherà farli fuori...” sospirò la ragazza, lanciando un’occhiata ad Alexis stretta tra le sue mani “Ma prima devo portarla fuori dall’acqua”.
Trattenne un grido di gioia quando vide la superficie a pochi metri da lei.
Tirò il braccio all’indietro e, senza alcuna esitazione, lanciò Alexis non prima di averla inondata di luce per farle raggiungere l’isolotto il prima possibile < Vai!! > gridò e subito dopo si voltò verso quei pesci andati a male < Bene, e ora vediamo di sistemarvi >
Davanti a lei c’erano cinque esseri.
Cinque contro uno.
Si prospettava una lotta interessante.

 

[Intanto a Magnolia]
< Uffa... credevo che con Ayaka avessimo smesso di ricostruire cose distrutte e invece... > Momoi sbuffò ancora mentre spostava un enorme macigno fuori da quella che fino a qualche giorno prima era la biblioteca.
Sul serio, pensava che, data l’assenza dei soliti casinisti la vita sarebbe stata più tranquilla. Nessuno li avrebbe additati quando qualcosa veniva distrutta per sbaglio.
Nessuno li avrebbe definiti “rocamboleschi” e soprattutto lui non avrebbe poi dovuto sgobbare per ricostruire quella cosa che per sbaglio era stata distrutta.
Momoi non era proprio un’amante delle sfacchinate, in effetti.
Lisanna, che era arrivata con un grosso vassoio tra le mani, sorrideva soddisfatta dell’operato.
< Insomma, io ho un sacco di cose da fare... > si lamentò ancora Momoi ricevendo però un’occhiataccia da Marylin.
Anche lei stava dando una mano, portando libri e oggetti meno pesanti.
< Ho portato uno spuntino! > esclamò la donna poggiando il vassoio su un tavolo rimasto indenne.
< Grazie mille, Lisanna! > esclamò la ragazzina con un sorriso.
Astal e Momoi si avvicinarono anche loro a mangiare qualcosa.
Se Lisanna avrebbe dovuto descriverli non poteva che affermare che quei due erano l’uno l’opposto dell’altro: da una parte c’era il tranquillo Astal che stava attento a tutto e non dava fastidio, forse per via della grande quantità di thè che beveva ogni giorno... in più aveva accettato di dare una mano nella ricostruzione della biblioteca, il che era davvero gentile da parte sua; dall’altra, invece, c’era Momoi con i suoi modi eccentrici e scansafatiche, una specie di egocentrico e, la maggior parte delle volte, sputasentenze ma nessuno lo stava mai a sentire veramente quindi non c’era motivo di prenderla a male.
< Lisanna > la donna si voltò verso Marylin che, seduta al suo fianco, mangiava tranquillamente le palle di riso < Quando pensi che torneranno Ayaka e gli altri? >
L’albina sospirò < Non saprei. Ma sono certa che stanno tutti bene >
< Stanno affrontando una gilda dell’Alleanza Angelica > sentenziò Momoi scuro in volto per poi riprendere l’aria gioviale che lo caratterizzava < Ma sono certo che ce la staranno facendo alla grande! Dopotutto Ayaka è la figlia di due grandi maghi e sono sicuro che si sia circondata di persone altrettanto grandi! >
< Sì, è così! > affermò Marylin con sicurezza < Prima di tutti Alèk ma anche gli altri sono forti >
< Chi è Alèk? >
Marylin lo fissò allucinata < Come non sai chi è Alèk?! È il mago più bello e forte di Fiore! > esclamò con enfasi.
< Sì, sì... se lo dici tu... > fece il moro per niente convinto < Sono sicuro che io sono molto più affascinante e potente di lui! >
< COSA?! Impossibile! >
< Ah sì?! Ragazzina, tu che ne vuoi sapere di veri uomini?! >
< Sicuramente più di te, armadio senza cervello! >
< COSACOSA?! Armadio? Ma io ti- > e la discussione sarebbe andata avanti per ore se Momoi non fosse stato colpito all’improvviso da qualcosa di invisibile < Chi è stato? >
Si guardò attorno ma non vide nessuno.
Sbiancò all’improvviso < I fantasmi?!!!!!!!!!!!!!!! > e, tutto tremante, andò a farsi proteggere da Lisanna che sospirò con infinita pazienza.
< Non sono fantasmi, Momoi > fece la donna con un sorriso < Semplicemente è il vecchio Ghost! >
Astal fece vagare lo sguardo in giro fino a che non si posò su un vecchio fermo in angolo che li fissava.
Alzò la mano per salutarlo e fece un piccolo sorriso < Salve, signore >
< Oh > il vecchio parve sorpreso e si avvicinò < È la prima volta che incontro qualcuno di così educato e soprattutto è la prima volta che ne vedo uno che fa parte di Fairy Tail >
< Beh, in realtà io non faccio ancora parte di- >
< Giovanotto, vedo che la buona educazione non è ancora il tuo forte > lo interruppe il vecchio che, intanto, si era rivolto a Momoi.
Questa è la seconda volta che glielo dicono oggi” pensò Astal alzando un sopracciglio.
< Brutto vecchiaccio! Mi hai fatto prendere un colpo! > sbraitò Momoi, ormai ripresosi dallo spavento.
< Non si tratta così una graziosa signorina, dovresti saperlo! > esclamò ancora il vecchio e immediatamente dopo una delle sue mani invisibili picchiò la testa del mago < Maleducato >
< Odio la tua magia > gracchiò quello con la faccia ancora rivolta al suolo.
Lisanna, che voleva evitare di radere al suolo quel che rimaneva della biblioteca, interruppe la discussione < Ghost ma lei cosa ci fa qui? >
< Sono qui da quando la biblioteca è stata distrutta >
< Oh cielo! E come sta? >
< Abbastanza bene, grazie. Ma starei ancora meglio se- > ma questa volta toccò a lui non riuscire a terminare la frase perché Lisanna gli aveva lanciato un’occhiata assassina quando sentì qualcosa sfiorarle il sedere < B-Beh, sto bene. Benissimo >
Eccone un altro fuori di testa...” pensò Marylin frustrata.
< A cosa dobbiamo la tua visita? > continuò Lisanna.
Il vecchio andò a sedersi su un masso prima di rispondere < Volevo vedere come se la passava la giovane Ayaka ma non la vedo da nessuna parte >
< Lei è in missione assieme agli altri > fece Marylin sorseggiando un succo.
< Ah, ora capisco >
< Torneranno presto. Almeno spero, sono partiti ieri sera >
Astal, che non aveva proferito parola fino a quel momento, si rivolse a Lisanna < Scusa se te lo chiedo così all’improvviso, ma... cos’è successo ai componenti della gilda anni fa? Perché sono tutti scomparsi? >
Lisanna restò un attimo stordita dalla domanda improvvisa ma subito dopo fece un bel respiro profondo.
< Come ho spiegato ad Ayaka è successo tutto troppo in fretta. Momoi, Juri e Cara non erano neanche alla gilda ma tutti gli altri erano lì > spiegò con voce grave < Per quello che so i miei amici hanno combattuto fino allo stremo delle forze ma non ce l’hanno fatta. Non so dove siano né se siano ancora vivi ma voglio credere in loro.
Voglio credere nei miei amici e sono sicura che un giorno li ritroveremo. Tra l’altro, a causa di quell’attacco, io persi l’uso della magia per sempre >
Astal abbassò lo sguardo < Mi dispiace >
< Non preoccuparti. Io e Ayaka siamo determinate a ritrovarli e questo ci da forza e speranza > disse con un sorriso sicuro.
< Invece di fare domande agli altri perché non ci parli di te? > intervenne Momoi incrociando le braccia al petto < Che tipo di magia usi? >
Astal sgranò gli occhi per un attimo, rimanendo rigido.
Deglutì a vuoto e restò in silenzio seppure avesse aperto la bocca per rispondere < I-Io sono un God Slayer > disse suscitando sorpresa nei presenti < Un God Slayer della luce > continuò facendosi coraggio.
< Però! Davvero niente male ragazzo! > esclamò Momoi tutto contento ma un sonoro pugno di Marylin lo fece zittire immediatamente.
Perché lui non aveva affatto intuito il perché dell’espressione che Astal aveva impressa sul volto da quando aveva detto di essere un God Slayer, mentre gli altri tre sì.
< Non devi temere giudizi o altro qui, sei a Fairy Tail. Sei come sei e nessuno ti giudicherà, qualsiasi cosa tu abbia fatto o visto prima di venire qui >
Astal li ringraziò dal più profondo del cuore.
E mentre Momoi cercava di capire cosa stesse effettivamente succedendo litigando con una Marylin alquanto inalberata, Ghost fece vagare lo sguardo verso il cielo consapevole che era forse l’unico ad avere una minima idea di dove fosse Lei.

 

Dopo aver combattuto per chissà quanto tempo e dopo aver assistito Alice nella guarigione, Naoko avrebbe soltanto voluto riposare la mente appoggiato a un albero. Non chiedeva troppo: una decina di minuti, il tempo che magari Alice si svegliasse e ricominciasse a parlare. Ma prima di poter anche solo pensarlo, ecco che davanti a lui si apre una specie di portale dal quale esce una Ryoko piena di graffi.
L’infarto era vicino, ma non fece in tempo a renderlo pubblico che un mugugno lo fece voltare verso la maga bionda < N-Naoko? >
Il ragazzo fece appena in tempo ad afferrare Ryoko prima che cadesse a terra, farla sedere contro un masso e andare a controllare la situazione < Come stai Alice? >
La bionda cercò di mettersi a sedere, aiutata dal ragazzo < Bene. O almeno meglio di prima > disse a voce un po’ bassa, poi alzò la testa e puntò gli occhi viola in quelli azzurri di Naoko < Grazie >
Il ragazzo restò per un attimo imbambolato, poi però riuscì a tornare in sé < Prego. Non è stato difficile > poi però si voltò verso Ryoko che intanto aveva regolarizzato il respiro, tanto era stanca aveva anche chiuso gli occhi < E tu come stai? Dove sono gli altri? >
< H-Ho fatto a malapena in tempo a entrare nel portale e andarmene di lì > cominciò a spiegare la ragazza < Dobbiamo andare ad aiutarli. Hanno catturato Ayaka e la master Séline ha trasportato gli altri in un’altra dimensione, quella del suo libro >
Era chiaro che non sapeva altro.
Naoko tirò fuori qualche garza e qualche pomata per i lividi che la ragazza sfoggiava su una caviglia: per la fretta di aprire il portale se l’era forse storta e ora le doleva.
< Grazie > fece Ryoko, una volta che il ragazzo ebbe finito di medicare il grosso.
< Per adesso cerchiamo di riprendere le forze > disse Naoko < Soprattutto voi due, cercate di riposare >
Alice scosse la testa < Anche tu d-dovresti riposare però > affermò timidamente < S-Sei pieno di ferite >
E in effetti aveva pure ragione.
Tutti e tre erano impossibilitati a muoversi, non avrebbero retto un altro scontro così conciati ma sapevano anche che erano gli unici che avrebbero potuto riportare indietro i loro amici.
< Ryoko, raccontaci tutto nei dettagli e cerchiamo di ideare qualcosa. Dobbiamo sapere con chi abbiamo a che fare ed elaborare un piano >
Allora la ragazza prese a parlare, di come Asuka l’avesse aiutata a riprendere coscienza di sé, di come si era ritrovata davanti ai due maghi Avram e Lola, uno con il potere di controllare la stoffa dei loro vestiti e l’altra che incantava la mente altrui con la propria voce.
Poi parlò della master di Dark Arts, del libro e, di nuovo, del fatto che era riuscita a fuggire per miracolo.
Naoko pensò a un modo per cercare di evitare di combattere subito ma non c’era altra scelta se non quella di entrare di nascosto e sperare che nessuno li veda prima di aver trovato un modo per riprendersi Ayaka e gli altri.
< Io saprei come entrare senza farci vedere > disse all’improvviso Alice, ormai ripresasi dalla confusione dovuta alle numerose ferite < Ma ho bisogno di accumulare un po’ di energia magica e... credo mi ci vorrà un po’ >
< Bene. Allora aspetteremo il tempo necessario affinché tu possa riprenderti del tutto e possa stare in piedi. Intanto io e Ryoko faremo la guardia > poi si rivolse alla castana < Sempre se te la senti >
Ryoko annuì vigorosamente: non avrebbe lasciato tutto il lavoro a Naoko, già ferito e stanco per lo scontro con Wok.
Passarono alcuni minuti, successivamente Alice fece apparire un enorme cerchio magico dal quale comparì uno dei suoi fidati amici.

 

Subito dopo che Alexis e Seras fossero scese in fondo al mare, Kurumi si affrettò ad avvicinarsi al coniglio bianco che in realtà era Asuka, cercando di non dare troppa confidenza né allo strano Pinocchio, né a quella testa calda di Pollicino.
L’unico, forse, che riusciva in qualche modo a esserle simpatico era Kyle, versione gatto.
< Non preoccuparti > le disse Asuka sorridendo (o almeno lo sembrava, dato che con la faccia di coniglio non era uscito fuori un perfetto sorriso come lo intendeva lei) < Sembrano pazzi e un po’ lo sono, ma sono anche molto gentili >
< Io non sono pazzo, sono disgustato. Perché devo essere io Pollicino? > fece ancora Kasai mettendo il broncio e incrociando le braccia al petto.
Kurumi vide il Bianconiglio alzare gli occhi al cielo e scuotere la testa, cosa che le fece piegare un angolo della bocca all’insù.
< Oh, ma che carina... > disse Kyle balzando su una roccia davanti alla bambina < Diventerai sicuramente una bellissima donna da grande >
< N-Non ti sembra e-esagerato p-provarci con una bambina??!! > esclamò tremante Alèk, cercando di sembrare arrabbiato... in realtà era soltanto spaventato a morte.
Infatti Kyle, da buon stronzo qual era, si voltò di tre quarti mostrando al povero mago di Fairy Tail gli artigli retrattili che brillarono grazie ai raggi del sole < Perché? Hai qualcosa da ridire, per caso? >
Alèk quasi si tuffò in mare dove pensava di essere al sicuro ma un piccolo cubo di vetro gli andò in testa, segno che anche Asuka stava ormai perdendo la pazienza.
< Siete ingestibili. Kyle, non dovresti approfittare della fobia di Alèk per prenderlo in giro e tu, Alèk, perché mai avresti così tanta paura di un gatto? >
Alèk non rispose subito, era chiaro perché avesse così tanta paura dei gatti!
Sarà un trauma infantile...” pensò Asuka, quasi convinta.
Sarà che è proprio scemo...” pensò Kasai, convintissimo.
< Sono bestie feroci che minacciano l’esistenza umana!! > gridò Pinocchio con enfasi.
Asuka chiuse gli occhi e cercò di riprendere un discorso più serio mentre Kasai trionfava mentalmente in quanto aveva avuto la conferma: è veramente scemo quello lì!
< Comunque > fece Asuka < Dovremo trovare un modo per andarcene da quest’isolotto... avete qualche idea? >
Kyle annuì convintissimo che la sua sarebbe stata un’idea geniale ma non fece in tempo a dire nulla che Kasai cominciò a parlare < Ehi! Guardate là! >
Tutti gli altri si voltarono  verso il punto indicato dal rosso e attesero.
Era una nave, una nave bella brande e si stava avvicinando sempre di più.
< È una nave pirata! > esclamò Asuka sgranando gli occhi < Dite che avranno pietà di una povera donna incinta? >
< Tutto sembri tranne che una povera donna incinta… > sussurrò Kyle sghignazzando tra i baffi.
Sicuramente era stato più soft e indiscreto di un certo qualcuno che non aveva avuto modo di trattenersi dal dire che ora Asuka sembrava un coniglio sovrappeso col panciotto... la rossa, dal canto suo, non si era certo risparmiata una palla di vetro da lanciargli addosso, schiacciandolo.
< Tranquilla, Kurumi. Con me accanto non hai nulla di cui preoccuparti > la rassicurò la Devil Slayer con un sorriso conigliesco.
< Ehi voi!! > gridarono dalla nave, che si stava accostando all’isolotto tenendosi però lontana dagli scogli appuntiti < Chi siete? E cosa ci fate in questo posto sperduto?! >
< Siamo maghi! > esclamò Alèk di rimando < Potreste darci una a mano? >
I brutti musi che si affacciarono dalla nave non davano proprio l’idea di brava gente… ma sicuramente erano degli stupidi < Maghi? Fate magie? >
Kyle sbuffò “che disgustosi puzzoni ignoranti...” pensò indignato.
< Sì, sì... > fece Alèk trattenendosi dal distruggere loro la faccia < Allora? Potete portarci a terra? >
I pirati si guardarono in faccia per un attimo, aspettando che qualcuno dicesse qualcosa, ma a un certo punto arrivò il suono di un’altra voce maschile.
< E così voi sareste dei maghi? > fece quello avvicinandosi al parapetto con un ghigno < Vediamo... una bambina, un coniglio, un gatto e un burattino che sta in piedi >
Kasai stava quasi per urlargli addosso che c’era anche lui ma evidentemente Kyle trovò comoda e divertente l’idea di sedersi sul povero Devil Slayer, impedendogli di proferire parola < Rimani zitto > gli sussurrò abbassando di poco il muso e coprendogli la testa con le zampe anteriore, onde evitare che potesse essere visto < Non mi fido di questi tizi. Avverti le ragazze non appena arrivano >
Kasai grugnì qualcosa in risposta, cercando di toglierselo di dosso.
Intanto il capitano della nave si aggiustò il capello piumato con quello che sembrava essere un uncino al posto della mano, non distogliendo lo sguardo da quei poveri sperduti < D’accordo, vi daremo una mano > disse fingendosi magnanimo < Ciurma! Fateli salire! >
Kurumi, tenendo il suo peluche stretto nella mano sinistra si piegò a prendere in braccio Asuka che, sorpresa dal gesto della bambina, le sorrise ampiamente < Non preoccuparti, posso camminare (o meglio, saltare) anche da sola >
La bambina scosse la testa e camminò dietro Alèk che apriva la strada, per ultimo Kyle che fece scivolare Kasai tra due pietre per nasconderlo.
Saltò sul parapetto della nave e diede un ultimo sguardo all’isolotto prima che la nave salpasse, in quel momento qualcosa di luminoso sbucò fuori dall’acqua a tutta velocità e poté notare come dei bagliori sul fondo marino.
Le ragazze hanno fatto subito...” pensò raggiungendo i maghi di Fairy Tail e Kurumi “Non vedo l’ora che le cose si facciano interessanti”.

 

Seras l’aveva lanciata talmente veloce che aveva paura di non fermarsi in tempo e di ricadere di nuovo in acqua.
Invece era caduta su qualcosa di morbido ma che non era affatto acqua.
Alexis si toccò la testa con una mano tossendo, ringraziando di essere ancora viva. Si mise seduta cercando di capire dov’era finita: l’isolotto di prima!
Poi sentì un mugugno e abbassò lo sguardo.
Era seduta sulla schiena del Devil Slayer più casinista che conosceva, una mano sulla testa, premuta a terra < Uh, scusa > disse soltanto e togliendo la mano permettendogli di respirare.
< Vuoi scendere?!!! Guarda che sei pesante! > la mora sbuffò mentre si rimetteva in piedi, presto imitata da Kasai < Dov’è Seras? >
< Sta combattendo contro delle creature acquatiche > fece quella mentre controllava che quelle ali che spuntavano dalla schiena fossero ancora intatte < Dovrebbe essere qui tra poco > poi si guardò attorno aggrottando le sopracciglia < Dove sono gli altri? >
< Sono saliti su una nave pirata > spiegò lui < E quel brutto gattaccio mi si è seduto addosso! Ma che avete oggi tutti quanti?! >
< Quanto casino che fai >
A un certo punto qualcosa spuntò fuori dall’acqua, poi un altro e un altro ancora... < Finito! > esclamò Seras muovendo la coda sulla pila dei nemici ormai sconfitti < Allora? Che facciamo adesso? >
Alexis si spalmò una mano sulla faccia: perché dovevano essere tutti così iperattivi?
< Dobbiamo raggiungere gli altri > Alexis spiegò brevemente alla rossa cosa fosse successo.
La maga afferrò una conchiglia alquanto grande aprendola e chiudendola più volte con fare concentrato, facendo venire un dubbio agli altri due sulla sua effettiva sanità mentale < Che stai facendo? > chiese infatti Kasai.
Seras sorrise ampiamente, un sorriso che presagiva guai < Beh, dobbiamo muoverci a raggiungere la nave... Kasai, sai in che direzione sono andati? >
Il rosso annuì annusando l’aria e indicando il nord ovest.
< Bene! > fece ancora Seras sghignazzando < Sappiate che mi dispiace ma per andare più veloci devo farlo! >
Alexis alzò un sopracciglio lievemente agitata “Che cosa…?” mentre Kasai appariva notevolmente confuso.
In meno di un secondo Seras agguantò prima Alexis e poi Kasai gettandoli entrambi nella conchiglia e chiudendo quest’ultima, in tutto ciò ovviamente i due malcapitati non avevano potuto non trattenere il loro sdegno e il fatto che non sopportassero di essere chiusi lì dentro, arrivando anche a minacciare di fare esplodere quella piccola prigione.
Non prima di essersi fatta una bella risata Seras concesse loro delle spiegazioni < Nuotando raggiungeremo Kurumi e gli altri più velocemente... ma voi due mi siete d’intralcio e ora come ora siete lenti, quindi non ho avuto altra scelta! > detto ciò mosse un poco la conchiglia con fare scherzoso < Visto? Siete in mio potere adesso! >
Seras si tuffò in mare tenendo ben chiusa la conchiglia e promettendo di aprirla per fari respirare ogni tanto.
La rossa nuotava velocemente poco al di sotto della superficie dell’acqua mentre ascoltava i lamenti e le imprecazioni dei due amici.
< Non vedo niente... >
< Le tue ali mi pizzicano il naso! >
< Sta’ zitto o ti soffoco! >
< Vuoi togliere il piede dal mio stomaco?! >
< E tu togli quelle mani!! >
Seras avrebbe davvero voluto mettersi a ridere.
Ma avrebbe anche voluto nuotare in tutta tranquillità... evidentemente non era giornata: altri mostriciattoli marini la stavano inseguendo e lanciavano piccoli tridenti come fossero coltelli.
< Dannazione! > Seras imprecò spostandosi dalla traiettoria, per non farsi colpire.
Non l’avesse mai fatto.
< Seras! Che stai combinando?! Perché agiti questa cavolo di concigl- Ahio! A-Alexis! Il piede... non lì...! >
< Seras, che stai combinando?! > continuò la “fata” senza dargli veramente retta.
< Ci stanno attaccando! > spiegò frettolosamente la rossa schivando un altro attacco e lasciando la conchiglia nella sola mano sinistra, tenendola però ben chiusa < Cercate di resistere, devo contrattaccare sennò questi continuano all’infinito! >
< Cerca di non scuotere troppo la conchiglia! > esclamò Alexis seria quasi quanto la morte.
< Sì, sì... > fece vagamente Seras, concentrata su altro.
< No, dico sul serio! > esclamò Alexis, che intanto cercava di capire dove fossero finiti i suoi arti ma in tutto ciò notò una cosa abbastanza strana < Kasai, ci sei? >
Un mugugno flebile arrivò alle sue orecchie e qualcuno (probabilmente Kasai stesso) le tirò piano una ciocca di capelli, forse voleva attirare la sua attenzione, si disse la ragazza, quindi piegò il busto (per quanto le era possibile) in avanti < Hai detto qualcosa? >
< T-Togl-i >
< Eh? > Alexis non vedeva assolutamente nulla in quella cavolo di conchiglia, come poteva pretendere il Devil Slayer che capisse al volo cosa voleva dire? < Non ho capit- AH! > le scappò una specie di grido quando Seras mosse violentemente la gabbia marina facendola sbattere con la testa contro quella del ragazzo.
Le ali erano schiacciate contro la parete della conchiglia e sentiva le gambe all’aria.
< Cazzarola!! Ti avevo detto di togliere il piede!!! > gridò con tutta la voce che aveva il rosso, che ora aveva ora il fiatone, e si sentiva finalmente libero da qualsiasi cosa calpestasse l’amico che viveva giusto lì sotto.
Alexis sgranò gli occhi, forse resasi appena conto di dove aveva tenuto la scarpa fino a pochi secondi prima, o forse resasi conto che ora era Kasai che la stava schiacciando.
< SERAS!! Che aspetti a eliminare queste bestiacce così la pianterai di far ballare questa stramaledetta conchiglia??! >
La rossa quasi scoppiò a ridere pensando che era da un bel po’ di tempo che quei mostriciattoli riposavano oramai in fondo al mare, del tutto privi di voglia di combattere ancora.
Mi diverto un sacco con questi tipi” pensò ridendo mentalmente.

 

[Intanto -ancora- a Magnolia]
< Astal, mi passi il martello? > fece Momoi dalla scala tendendo una mano verso il basso, in attesa che l’albino gli passasse l’arnese.
Quest’ultimo fece come gli era stato chiesto per poi tornare a riordinare i libri insieme a Marylin.
Era quasi l’ora di pranzo e i maghi stavano ancora lavorando... ma prima o poi Momoi avrebbe buttato tutto all’aria, stanco com’era.
Si diresse scocciato verso un altro punto da rimettere apposto mentre Lisanna trasportava dei secchi di vernice all’ingresso < Mi era, in un certo senso, mancato ricostruire qualcosa rotto dalla gilda > disse trattenendo un risolino.
< A me no > disse serio il modo < Per nulla... che diamine! >
Lisanna ridacchiò ancora < Il tempo passa ma tu sei sempre il solito Momoi... >
Marylin e Astal ascoltavano con interesse lo scambio di battute dei due vecchi compagni. La ragazzina era stata entusiasta quando le avevano chiesto di far parte della gilda, loro l’avrebbero aiutata a ritrovare la sua sorellona (anche se le univa un effettivo legame di sangue) e sarebbe stato come vivere in una grande e pazza famiglia.
L’albino, dal canto suo, aveva una paura matta... ma aveva giurato a se stesso che la vita che si era scelto doveva essere vissuta senza rimpianti, per cui unirsi alla gilda di Fairy Tail per lui rappresentava una tappa fondamentale.
E poi non erano male.
< Astal? > il ragazzo si voltò a guardare la ragazzina dai capelli turchesi < Tu da dove vieni? >
Sorpreso dalla domanda improvvisa di Marylin dapprima restò per alcuni secondi in silenzio, poi si rilassò < Da un piccolo villaggio vicino Crocus > spiegò con calma < Tu? >
Marylin alzò le spalle < Io non so dove sono nata > disse continuando a riordinare i libri sugli scaffali < E non so neanche chi siano i miei genitori, molto probabilmente sono morti >
Astal deglutì.
< Però ho una sorella! > esclamò vivace < E ora ho anche una famiglia. Non ti preoccupare, Astal. Forse mi consideri troppo piccola per poter dire cose come questa ma... Lisanna ha ragione, sono sicura che Ayaka accetterà di buon grado la tua idea di unirti a noi >
L’albino le sorrise gentilmente.
Ma non fece in tempo di dire altro che Momoi apparve alle sue spalle circondandogliele con un braccio con fare confidenziale < Però! Che bel discorso, mocciosa... Ben detto nonostante l’età sembri davvero matura! >
Marylin sbuffò < Ho quattordici anni, non sono una bambina, stupido! E tu quanti ne hai? Dieci? >
Il ragazzo aggrottò le sopracciglia < Porta rispetto per chi è più grande, mocciosa! Ho ben dieci anni più di te! > esclamò indignato.
Lisanna, che osservava la scena assieme a Ghost, scosse la testa divertita.
< Passano gli anni ma la moda per le risse, che siano verbali o fisiche, non passerà mai! >
Il vecchio rise al commento della donna e avrebbe anche aggiunto qualcosa al riguardo ma le porte della biblioteca vennero spalancate di colpo e con un rumore sordo.
Entrò quello che sembrava il figlio adolescente del panettiere di Magnolia, correndo verso Lisanna quasi inciampando nei suoi stessi passi e affrettandosi a recapitare quell’importante fatto appena accaduto < È-È arrivato... un-una persona... >
L’albina gli si avvicinò cercando prima di farlo calmare < Innanzitutto respira, poi dicci cos’è successo? >
Momoi, Marylin, Astal e Ghost appizzarono le orecchie.
< È arrivato uno strano ragazzo e ha chiesto espressamente di te, Lisanna! >
I presenti aggrottarono le sopracciglia: chi poteva mai essere?
L’albina annuì < Va bene, arrivo >
< Cosa? > fece Momoi subito < Vengo anche io, questa novità non mi piace per niente! >
Marylin anche si impuntò e lo stesso valeva per Astal.
Certo, non poteva vantare di far parte ancora della gilda ma se dalla questione ne sarebbe nata una battaglia sentiva di doverli aiutare, per quanto gli era possibile.
I quattro si avviarono verso la strada principale di Magnolia, seguiti da Ghost.
Non c’era anima viva se non fosse per una sola persona.
Marylin sgranò gli occhi quando lo riconobbe, non potendo credere ai suoi occhi: era lo stesso ragazzo dai lunghi capelli bianchi, gli occhi ambrati, un lungo mantello scuro... < Tu... sei Nagashi?! > esclamò Marylin che intanto sentiva gli occhi inumidirsi < Dov’è mia sorella?! Dov’è Cara?! >
Momoi e Lisanna girarono di scatto la testa nella sua direzione < Cara? Quella Cara? >
< Quale Cara? > chiese Astal, poi si ricordò che si stavano riferendo alla maga di Fairy Tail... < Oh, giusto, quella Cara >
In tutto questo Nagashi aveva lo sguardo fisso sulla figura di Lisanna, meravigliandosi del fatto di aver trovato un membro della vecchia guardia così facilmente. Oramai non si parlava d’altro.
La rinascita di Fairy Tail.
Il ritorno di Lisanna Strauss.
La figlia di Laxus Dreyar.
< Allora?! Dov’è mia sorella?! > fece ancora Marylin avanzando di un passo venendo però bloccata da Momoi che le posò una mano sulla spalla < Giuro che ti spacco la faccia se non me la restituisci! >
Nagashi sospirò, tra tutte le cose, non aveva proprio voglia di mettersi a pensare a quella ragazzina.
< Non ci avevi detto che tua sorella fosse Cara > disse Momoi con una strana espressione in volto < E come se non bastasse quel tizio lì ha una strana “aura” attorno a sé >
Marylin deglutì rumorosamente < Lo so ma... >
< Non preoccuparti > disse Lisanna diventata seria < Ci riprenderemo Cara in un modo o nell’altro >
< Non serve > la voce di Nagashi era fredda e severa, quasi tagliente < Voglio solo farti qualche domanda, Lisanna Strauss e riguarda ciò che successe subito dopo la guerra contro Alvarez >
L’albina sgranò gli occhi.
Non aveva mai visto quel giovane prima di allora, ma aveva ugualmente una brutta sensazione e il fatto che Momoi avesse detto qualcosa di negativo riguarda la sua “aura” incrementava quel pensiero.
< Cosa vuoi sapere esattamente? >
Nagashi aggrottò le sopracciglia lievemente < Mi dirai la verità? >
Lisanna annuì < Certo >
< Bene > fece allora il ragazzo < Perché altrimenti... > tirò fuori dal mantello lo specchio all’interno del quale era chiusa Cara < ... lo romperò >
Marylin sobbalzò, pensando al peggio: se lo specchio dovesse rompersi non avrebbe più potuto tirarla fuori.
Perché cavolo l’ho chiusa lì dentro? Non dovevo darle retta quanto mi ha suggerito quell’idea...!
< Va bene! Ti risponderò >
Nagashi annuì.
Finalmente avrebbe saputo il perché.
Finalmente avrebbe capito perché Dimaria non aveva fatto più ritorno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO DI AYAKA

Okay! ... Sono consapevole che non mi faccio sentire da molto, ma ora sono tornata (finalmente aggiungere ^.^) e continuerò questa storia – l’aveva promesso, no?
Ho ancora tante idee da mettere per iscritto!

Questo è periodo di esami ma quello che più mi preoccupava l’ho superato quindi ora posso scrivere... per questo ho cercato di finire questo capitolo e pubblicarlo, prima di dare gli altri esami. Una volta finiti anche quelli avrò più tempo (spero).

Ma passando a cose più interessanti: come vi sembra?
Può sembrare un po’ spezzettato come capitolo ma ho voluto mostrarvi anche alcune scene ambientate a Magnolia per 1) farvi conoscere meglio Momoi e Astal e 2) far fare una spettacolare (?) entrata in scena di Nagashi! ^.^ E a proposito, cosa vorrà fare ora che è arrivato a Magnolia?
Non ci dimentichiamo che il suo scopo è quello di vendicarsi di Fairy Tail e che ha in ostaggio Cara...!
E chi è questa Lei di cui Ghost conosce l’esatta posizione? Eheh... adoro buttare indizi così vaghi e sentire le vostre idee in proposito!

Altra cosa che mi preme dire: GIURO che non è per qualcosa, ma Kasai mi ispira troppo scene come questa...! Non me ne volere a male XD
E Kyle che tira sempre fuori queste frasi vaghe... mh... chissà perché...!

Non appena terminata quest’avventura (che secondo i miei calcoli durerà per altri 3 capitoli circa)... no vabbè, basta indizi, ve ne ho dati già troppi ^.^
Ma penso di potervi spoilerare una piccolissimissimissima cosuccia (giusto per aumentare la suspense): nel capitolo 14 “apparirà” un personaggio che tutti conoscono, diverso da quello che apparirà nel capitolo 15... eheh... vi ho incuriositi abbastanza?


Bene, ho già detto troppo XD.

Ayaka

   
 
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