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Autore: Mary Black    10/02/2018    5 recensioni
Sapevo di star sbagliando, quando mi sono presentata alla sua porta con gli occhi febbricitanti, tutta un brivido.
Sapevo a cos'andavo incontro... ma non riuscivo più a resistere – e il volto di Scorpius sembrava così lontano, così inessenziale, tutto bruciava sulle labbra di James e a me non importava, non importava.
La storia si è classificata prima al contest "Citazioni in cerca d'autore!" di Rosmary.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
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Questa storia si è classificata prima al contest “Citazioni in cerca d’autore!” di Rosmary.

 

 

Le maschere imperfette

 

“I tradimenti sono solo maschere cadute,
rivelano di te chi sei e cosa desideri sopra ogni cosa.”

“Le ho tradite tutte per te.”
Il respiro mi si disintegra in gola quando James si scansa dal mio ventre per soffiarmi contro quelle parole avvelenate. Il cuore mi precipita nel petto – traditrice, infedele, puttana.
Distolgo lo sguardo dal suo volto e mi sistemo i riccioli in un automatismo nervoso – ma il sorriso beffardo di James mi ricorda, senza pietà, che resto un’adultera nel suo letto.

“Soltanto per te.”
Ripete, crudele, affondandomi la bocca nell’incavo della gola. Il piacere è così intenso da strapparmi un gemito inconfessabile.
Scorpius, perdonami.
“Non devi dirlo...” mormoro a fatica, le labbra riarse che vorrebbero soltanto schiantarsi contro quel suo sorriso freddo come il vetro.
James ride senza gioia e s’allontana da me. La sensazione d’essere vuota è peggio d’una pugnalata al cuore, ma niente è doloroso quanto la sorpresa – e gli spasmi di piacere nel mio grembo ancora in fiamme, il senso di colpa che mi fiorisce tra le dita.
Resto immobile, osservandolo mentre si riveste. La schiena in tensione, le linee affusolate del ventre... gli occhi gelidi fissi su di me.
“Sono stanco di questa situazione, Rose. Te lo sei sposata, il tuo maledetto Serpeverde... sembravi non vedere nessun altro. Mi hai fatto a pezzi, pur di stare con lui.”
Vorrei farlo tacere, ma non posso.
“E poi sei mesi fa, neanche due anni dopo il vostro fantastico matrimonio, ti presenti alla mia porta, fradicia di pioggia, in lacrime...”
“James...”
Forse ho sbagliato a sposare Scorpius” quella che gli esce di bocca è un’imitazione spietata, ma perfetta, “E ti sei gettata tra le mie braccia, come se non avessi nessun altro al mondo. Il modo in cui gridavi quella notte me lo ricorderò finché vivo.”
Stringo il lenzuolo con un movimento convulso.
Ha ragione, naturalmente. Sono una stupida, incoerente ed egoista ragazzina. Ho sposato Scorpius e, per un po’, sono stata felice, perché lo amo più della mia stessa vita.
Solo che non bastava. Non basta mai.
James è sempre stato oltre. Ha sempre visto oltre le mie ritrosie, le mie scelte, le mie maschere imperfette – e quella notte tutto è crollato, io gridavo e lui moriva su di me, e mi sentivo così viva, così completa.
Sapevo di star sbagliando, quando mi sono presentata alla sua porta con gli occhi febbricitanti, tutta un brivido. Sapevo a cos’andavo incontro... ma non riuscivo più a resistere – e il volto di Scorpius sembrava così lontano, così inessenziale, tutto bruciava sulle labbra di James e a me non importava, non importava.
So di amare James in un modo che mi costerà la felicità. Solo che... che James è al di là di qualsiasi felicità.
“Ho chiuso, Rose. Non ne vale la pena.”
I miei occhi scattano al suo volto, contratto in una smorfia di disprezzo che non riesce a nascondere il dolore, non del tutto.
Sono intrappolata in ciò che sono, murata viva – le maschere crollano ma non cadono mai veramente, e la libertà è un miraggio affogato nel sangue.
“Io ti amo” sussurro, la voce rotta dall’affanno, “Ti amo da non poterlo sopportare.”

James mi fissa con gli occhi vuoti di chi ha già perso ogni cosa.
“Vorrei fosse vero.”

 

 

Note dell’Autrice
Non ho molto da dire su questa storia, se non che è stato un piacere scriverla.
Per le caratterizzazioni mi sono ispirata a quelle che ho utilizzato nella mia long “La tigre e la neve”: questa flash può essere considerata un finale alternativo.
In ultimo, voglio dedicarla a Rosmary, che, oltre ad essere l’autrice della citazione che mi ha ispirata e su cui ho sviluppato la storia, è sempre stata una grande fan della coppia Rose/James Sirius della mia long.
Buona lettura a tutti!

Mary

  
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