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Autore: Born_Villain    12/02/2018    1 recensioni
In questa storia, remake di una ff che pubblicai tempo fa sempre qui su efp, si apre il sipario sul personaggio di un Vegeta adolescente, alla soglia dei suoi diciotto anni ed al tramontare dei suoi diciassette, combattuto tra la scelta del proprio passato, o quella del proprio presente, e sul personaggio di un agili ventiquattrenne che invece, uscito dalla sua complicata relazione come Chichi e costretto a prendersi le proprie responsabilità come padre, si interrogherà sulla propria identità.
Entrambi cresceranno e matureranno, chi mentalmente, chi sentimentalmente, e capiranno molte cose.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
-Fabrizio De Andrè
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bulma, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Goku/Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Aveva sentito tardi la sveglia quella mattina, e se n’era fatta una colpa per tutte le ore successive, dato che era lunedì, ed aveva montagne intere di lavoro da fare. Come se non bastasse, suo padre si era buscato un bel raffreddore, ed era costretto sotto le coperte calde, accudito dalle mani magiche della sua biondissima e bellissima moglie, mentre lei, che si era appena lasciata con Yamcha in seguito ad una discussione anche troppo accesa-e vorrei anche vedere, quel bastardo le aveva messo le corna sotto il suo stesso tetto... era tanto se non aveva ancora chiesto a Junior o a Vegeta di farlo a pezzi e spargerli nello spazio-, avrebbe dovuto mettersi la sua tuta da lavoro tutta sporca ed incrostata di olio motore e grasso, e darsi da fare.

Voleva finire di sistemare la Gravity Room, distrutta da Vegeta un’ennesima volta, e di costruire una delle sue amate ed innovative moto volanti entro quella sera, ed inoltre voleva anche, in qualche modo, rendersi utile per aiutare suo padre, che odiava starsene con le mani in mano e non poter fumare a causa del raffreddore.

Accidenti a quell’uomo... glielo aveva detto mille volte, che fumare avrebbe solo che rovinato la sua povera salute, e che ormai non era più certo un ragazzino, avrebbe dovuto riguardarsi un po’ di più. Ma quello non voleva sentire ragioni, e continuava imperterrito a fare di testa sua.

E lei, stupida, che si preoccupava anche!

Sbuffò, scendendo in cucina solo per farsi un panino che avrebbe poi mangiato a pranzo, per poi andarsi a chiudere nel suo laboratorio, con l’intenzione di non uscirne fino all’ora di cena.

 

Peccato che non sarebbe proprio andata come sperava.

 

Infatti, soltanto due ore dopo essersi messa al lavoro, aveva sentito bussare alla porta del laboratorio, ed aveva sentito cinguettare allegramente sua madre.

“Bulma, tesoro!” aveva esclamato infatti la donna “Ci sono visite per te!”

Visite per lei?

In un primo momento si chiese chi potesse essere, dato che raramente qualcuno veniva a trovarla, e raramente si dimenticava di aver invitato qualcuno per il pomeriggio. Pensò poi che potesse trattarsi di Crilin, o di Gohan... erano così cari, la chiamavano al telefono tutte le settimane per sentire come stava e come se la passava, e non si sarebbe stupita di trovarsi davanti uno di loro due, dirigendosi verso la porta d’ingresso, decisamente impresentabile per un ospite.

Ma alla fine, era un ospite inaspettato, no?

Rimase decisamente sorpresa, nel trovarsi invece davanti la moglie del suo migliore amico che, con un sorriso, era entrata in casa senza fare complimenti, esclamando: “Buongiorno, cara! In forma come sempre, vedo!”

“Buongiorno, Chichi.” rispose lei, lasciandola entrare e prendendo al volo il manicaretto che la donna aveva educatamente portato, come ogni volta che andava a trovare qualcuno.

Che cosa volesse Chichi da lei, era un mistero che avrebbe presto risolto. Non si sentivano mai... Bulma non sapeva neanche se considerarla un’amica, figuriamoci.

E poi, non era una tipa da visite: tutte le volte che la mora si rivolgeva a Bulma, quest’ultima sapeva che in realtà c’era sotto qualcosa.

Così la fece accomodare in salotto, senza troppi convenevoli.

 

“Perdonami la tuta da lavoro, ma non ti aspettavo.” disse, sorridente, sedendosi su una delle poltrone, mentre l’altra si accomodava sul divano “È stata proprio una sorpresa trovarti alla porta! A cosa devo il piacere della tua visita?”

“Vedi, tesoro, sono venuta da te perché so che sei la persona più adatta per il discorso che mi troverò a fare.” incalzò Chichi “Tu sei la migliore amica di Goku, e chi meglio di te potrebbe darmi dei consigli riguardo questa situazione?”

Maledetta Chichi... perché, tutte le volte che parlava, doveva mettersi a fare quei dannati giri di parole?

Era un lato di quella donna che Bulma veramente non sopportava, anche se, effettivamente, la moglie del suo migliore amico, non era in generale molto simpatica, e non andava a genio a moltissime persone, oltre lei.

“Spiegati meglio.” le disse dunque, mentre Bunny Brief metteva sul tavolo the e pasticcini ed usciva cinguettando allegramente dalla stanza, come fosse obbligata ogni volta ad offrire qualcosa a qualcuno.

Comunque, Chichi sembrò apprezzarlo, e cominciò a spiegare soltanto dopo essersi spazzata via un bel bignè alla crema: “Bulma cara, io sono spossata, non ce la faccio veramente più.

Mio marito, oltre a non prendersi le proprie responsabilità di padre, continua a sparire chissà dove... prima nell’aldilà, adesso nello spazio. Io non so più che fare... non provo più assolutamente nulla per lui, e anzi, ho cominciato addirittura a... frequentarmi... ma sì, diciamo così, con un altro uomo, un collega di una mia cara amica che ci ha presentati. Insomma, questo ragazzo è molto simpatico, e soprattutto fa per me. 

Quindi, io... per evitare, sì, insomma, di prendere in giro, in qualche modo, mio marito, beh... stavo pensando di... ecco... divorziare. Tu che ne pensi?“

Quella domanda aveva lasciato la turchina a metà tra il sorpreso ed il divertito, dato che, nel suo profondo, lei sapeva che Chichi e Goku non erano mai stati fatti l’uno per l’altra, ma al contrario, l’affetto che la donna provava per il saiyan era quasi platonico... come se considerasse il marito una sorta di appoggio emotivo, un’ancora a cui aggrapparsi quando si sentiva sola o triste, non di certo come la persona con cui era felice di passare il resto della propria vita. Bulma sapeva che prima o poi, il momento della separazione, per una coppia come loro due, sarebbe arrivato.

E forse era meglio così.

È per questo che, prendendo anche lei un bignè dal vassoio e cominciando a gustarselo, disse alla sua amica: “Io non posso fare niente, se non consigliarti di ponderare bene su questa decisione. Fortunatamente, Gohan ha già quasi sette anni, ed è un bambino forte ed intelligente, quindi lui non rappresenterebbe di certo un problema, se tu volessi davvero divorziare da Goku... resta però il fatto che dovrai accettare la decisione di tuo figlio, se deciderà di rimanere con il padre. So che nutri un affetto molto grande nei suoi confronti, e che separarti da lui anche solo per poco ti distrugge, e ti preoccupa.

Ma... non potrai costringere Gohan, in quel caso, capisci?”

“Conosco già la decisione del mio Gohan... in fondo, è pur sempre mio figlio.” disse la mora, abbassando la testa come rassegnata “Credo proprio me ne farò una ragione, e mi accontenterò delle sue visite occasionali a casa di mio padre. Non voglio continuare a passare la mia vita correndo dietro ad un uomo che non c’è mai, sono giovane e voglio un vero uomo al mio fianco.

Tu sei una donna come me, e so che mi capirai, ascoltando queste parole, quindi ti ringrazio per avermi ascoltata, Bulma cara. Ti ringrazio moltissimo.”

La turchina le sorrise, compassionevole.

In fondo, ciò che diceva Chichi era perfettamente comprensibile da una donna, ed era vero che Goku, come marito, non era stato altrettanto buono come invece lo era stato come guerriero, ma era anche vero che non si poteva dire fosse stato un padre irresponsabile... la cosa più importante, per il giovane saiyan, era proprio Gohan, il sangue del suo sangue. Goku amava suo figlio più della sua stessa vita, e questo Bulma, come anche Crilin e tutti gli altri, lo sapevano meglio di chiunque.

Quindi non era stata capace di dare totalmente ragione a Chichi, nonostante, come donna e come moglie, la sua amica avesse tutte le ragioni del mondo per sentirsi offesa e delusa da un marito che l’aveva sposata solo per rimanere fedele ad una promessa fatta da bambino. Anche se, effettivamente, sotto questa luce anche Chichi poteva risultare un po’ infantile ed egoista... ed era questo, che Bulma non aveva mai accettato, del loro matrimonio.

Quei due non si amavano, e quindi andava bene che si lasciassero.

O almeno, questo era il suo pensiero.

 

Proprio in quel momento, nell’attimo in cui la moglie di Goku stava per lasciare l’abitazione dell’amica, fece il suo ingresso un Vegeta molto tranquillo e nel suo, intento a smanettare sul lettore mp3 che Bulma gli aveva regalato come pegno di pace dopo la loro ennesima discussione.

Ci voleva così poco, a far contento un ragazzino. Si sentiva la donna più forte del mondo, in quei momenti.

 

“Te lo tieni ancora dentro casa?“ le chiese Chichi, dopo averlo fatto passare senza che lui le rivolgesse anche solo uno sguardo, come del resto faceva con chiunque incontrasse “Non hai paura che distrugga tutto?”

“Ma cosa vuoi che distrugga...” rispose la turchina, guardandolo salire le scale e far finta di non aver sentito l’altra commentare sul suo conto “Se preso dal verso giusto, può diventare la persona più docile del mondo.”

“Che strano, Bulma.” commentò Chichi “In un primo momento, pensavo saresti riuscita addirittura a portartelo a letto.”

“Non mi occupo di adolescenti disturbati, amica mia. Sono una donna adulta ed intelligente, fortunatamente.” si fermò all’ingresso, permettendo all’altra di uscire e le rivolse un sorriso “Allora alla prossima! È stato un piacere fare quattro chiacchiere con te, Chichi!”

“Già, anche per me.” rispose “Ci vediamo, Bulma cara!”

E le porte automatiche si chiusero, dividendo definitivamente le loro strade e permettendo alla bella turchina di tornare al suo lavoro. Anche se prima, voleva proprio chiedere a Vegeta come se la passasse col suo nuovo mp3, e sentirsi orgogliosa del proprio lavoro di scienziata e meccanica per l’ennesima volta.

Così, gonfiandosi come un pavone e sfoderando un larghissimo sorriso, si diresse nella direzione in cui era andato il giovane principe dei saiyan, raggiungendolo a passo deciso in men che non si dica, dato che, assorto nei propri pensieri, si era dimenticato persino come in realtà camminasse un principe. 

“Hey, buongiorno!” esclamò, parandoglisi davanti ed estraendo gli auricolari dalle sue regali orecchie “Vedo che ti piace! Non hai neanche risposto ad i commenti di Chichi, per essere impegnato da quell’mp3!”

“Non perdo tempo a rispondere ai commenti di una racchia isterica.” rispose, arricciando il naso ed indurendo lo sguardo “Non è certo perché ero impegnato col tuo stupido emmeppicoso terrestre. Tsk.”

“Beh, se non ti piace puoi sempre restituirmelo.”

“COME OSI CERCARE DI DARMI ORDINI?! IO SONO IL PRINCIPE DEI SAIYAN, DONNACCIA MALEDETTA!” le aveva urlato contro, smanacciando come un’isterica viziata “E ADESSO TOGLITI DI MEZZO! DEVO ANDARE AD ALLENARMI!”

Ridendo, Bulma uscì di scena, rassegnandosi al noioso copione che racchiudeva le loro quotidiane conversazioni. Sembravano quasi due fratelli, nati e cresciuti sotto lo stesso tetto, e che passavano le giornate a bisticciare.

L’aspetto fisico, però, avrebbe smentito quell’idea a chiunque lo avesse guardati dall’esterno.

 

Dopo essersi fatta una grassa risata, si diresse nuovamente nel suo laboratorio, chiudendocisi davvero dentro fino alla fine della giornata, e lasciando un po’ di respiro anche al principe dei saiyan, che poté allenarsi senza interruzioni e senza discussioni.

 

****

 

Angolo autrice:

 

Hi everyone~

Sono tornata(di già? lol) con il primo capitolo di questo remake.

Dunque dunque, Chichi si è presentata a casa Brief con una notizia(quasi) sconcertante, ed ha avuto il suo(quasi) primo incontro ravvicinato del terzo tipo con un Vegeta intento ad ascoltare infida musica terrestre(lmao).

Insomma, ci stiamo avvicinando sempre più al punto che tutti immaginiamo e conosciamo: il divorzio dei coniugi Son(E MENOMALE, AGGIUNGEREI).

Ma Goku, in tutto ciò? Quand’è che tornerà?

Speriamo tutti(soprattutto Vegeta) presto, dato che senza lui non è mai la stessa cosa.

Nel frattempo, io vi saluto di nuovo, e vi mando tanti cuoricini!

Alla prossima~

 

-Villain

 

   
 
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