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Autore: Lilylunapotter1    13/02/2018    2 recensioni
Una storia Malandrina, una storia d'amore e una storia di guerra: tutto in un'unica fanfiction.
Signori e Signore, Maghi e Streghe tutto questo e molto altro... lo scoprirete solo leggendo!
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Dal capitolo 5:
“Oh la festa! Festa? Ali ma perché non mi hai informato che stavo per segnare la fine della mia amicizia con Lily. Per Godric Grifondoro, protettore della mia casata, mi ucciderà. Prenderà il mio corpo e lo getterà in pasto agli schiopodi sparacoda di Hagrid…no, no…mi porterà nella foresta proibita e mi abbandonerà incatenata ad un albero aspettando che un qualsiasi bestione peloso mi mangi. Lily Evans mi ucciderààààà!” gridò Marlene.
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Dal capitolo 16:
“Vuoi essere la mia fidanzata, Lily?” le domandò guardandola dritto negli occhi.
Lily sorrise timidamente e prese il volto del ragazzo fra le sue mani, poi disse: “Sì…sì. Direi di partire dal per sempre”.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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14. Due giorni di fuoco
 
 
Lily ancora non ci poteva credere che, alla fine, Marlene era riuscita a mettere su una festa con i fiocchi per il suo diciottesimicompleanno.
Aveva dovuto accettare per forza che lei e James le organizzassero questa festa, anche perché, Marlene non era di certo una che si comprava facilmente.
Quel giorno, il trenta gennaio, era il compleanno di Lily ed era un venerdì soleggiato.
Aveva ricevuto un sacco di regali, cosa mai accaduta prima di quel momento, tra cui: un orologio molto costoso dai suoi genitori, una vecchia coperta da Petunia, un pacco di cioccorane da Hagrid, una copia del volume Tutti i segreti magici per capelli ribelli da Marlene e Alice e un album fotografico magico dai tre malandrini che, al momento, conteneva una sola foto di loro quattro con Lily e una di Lily Marlene e Alice.
James aveva detto a Lily che anche lui le aveva fatto un bel regalo, ma che glie lo avrebbe dato a tempo debito, anche se Lily era convinta che lui non le avesse fatto niente in realtà.
Stava giusto uscendo da sola dalla sala grande dopo la cena per andare a cambiarsi per la festa quando andò a sbattere contro qualcuno di molto grosso e cadde a terra.
Anche all’altro malcapitato non andò bene, infatti cadde a terra pure lui.
Dopo essersi scostata i capelli da davanti alla faccia, guardò il suo assalitore che scoprì essere il povero, grassoccio Peter Minus.
“Peter!” esclamò Lily mentre si rialzava e gli porgeva la mano inutilmente data la stazza del ragazzo.
“”Oh, Lily… ehm che ci fai qui? I-i-io non stavo facendo niente… te lo assicuro. Stavo andando… ehm… in sala comune…” balbettò Peter in maniera poco chiara e confusionaria.
Lily lo osservò con un sopracciglio alzato: Peter non le era mai andato così tanto a genio.
In effetti a scuola nessuno capiva cosa, uno come Peter, potesse avere a che fare con i malandrini.
“Veramente la sala comune è per di là, Peter. Ma comunque… ti senti bene? Sembri pallido” chiese Lily scrutandolo curiosa e avvicinandosi.
Lui la spostò di lato con malo modo e fuggì via gridando solo “Devo scappare”, e lasciando Lily sbigottita.
 
 
 
Marlene si stava guardando allo specchio da dieci minuti girandosi da un lato e dall’altro di tanto in tanto.
Aveva scelto un vestito verde che cadeva morbido senza risaltare troppo le sue forme perché da quando stava con Sirius, il suo abbigliamento era decisamente cambiato.
E questa era una cosa per cui Sirius si lamentava spesso.
Lily entrò nel dormitorio senza dire nulla e appoggiò la borsa sul letto, ancora troppo concentrata sulla conversazione che aveva avuto poco prima con Peter.
“Ma ciao mia bella festeggiata, perché quel muso lungo?” domandò Marlene sedendosi sul letto accanto alla rossa.
“Oh… ho avuto una strana conversazione con Peter. Sembrava come se lo avessi colto in flagrante a fare qualcosa che non avrebbe dovuto fare…” rispose Lily seria.
“Oh ma figurati, Peter… avrà rubato dalle cucine e si sentirà in colpa” ridacchiò Marlene tornando a specchiarsi.
“Oppure avrà preso una T in Difesa contro le Arti Oscure” urlò Alice da sotto la doccia.
Lily non era affatto convinta delle loro spiegazioni ma comunque doveva prepararsi per la festa, non aveva tempo di pensare a Peter Minus.
Alle otto in punto Lily e Alice si diressero verso la stanza delle necessità, ben nascoste sotto al mantello con James e Frank. Marlene era andata al giro prima con Sirius.
“Ancora auguri Lily, non ci posso ancora credere che sei maggiorenne anche per i babbani!” disse Frank che sembrava ancora più estasiato di tutti gli altri.
Lily lo ringraziò e proprio in quel momento arrivarono davanti alla porta della stanza dietro cui sparirono Frank e Alice, lasciando Lily e James fuori sotto il mantello.
“Lily, aspetta. Vorrei darti il mio regalo. Ecco tieni… “ disse James d’un fiato mettendole in mano un sacchetto fiorato con stampati dei gigli.
Lily lo aprì con delicatezza e scoprì che al suo interno erano contenuti tre oggetti: la foto di sua sorella con un uomo, una lettera e un altro pacchetto.
“Ehm… prima la lettera” sussurrò James nervoso.
Lily la aprì e lesse:
Cara Lily,
ci manchi tantissimo. Io e papà abbiamo avuto tanta paura quella notte, ma per fortuna il signor Silente ci ha aiutato.
Ti scriviamo questa lettera per una questione molto importante di cui abbiamo discusso molto a lungo.
Vogliamo che tu ci venga a trovare al più presto e per questo abbiamo chiesto al professor Silente il permesso che, ci è stato accettato!
Il tuo amico James è stato così carino a cercarci per questa tua sorpresa di compleanno, deve essere un ragazzo adorabile!
Proprio per questo, se a lui va, vorremmo invitare anche lui a trascorrere con noi qualche giorno durante le vacanze di Pasqua. Naturalmente con il permesso dei suoi genitori.
Papà ha insistito tanto che ti mandassi anche una foto di tua sorella con il suo nuovo fidanzato, ci tiene che anche tu sia al corrente di questa lieta notizia.
Spero non la prenderai male, ma so che tu vuoi bene a Petunia e in fondo te ne vuole anche li.
Aspettiamo una tua conferma della presenza di James per Pasqua e ti facciamo tanti, tantissimi auguri, di buon compleanno.
Speriamo di averti regalato un sorriso in questa giornata, un abbraccio.
 
Mamma e Papà
 
 
James restò in silenzio per tutto il tempo in cui Lily lesse la lettera, e anche quando lei guardò la foto, poi cominciò a pensare di aver avuto una pessima idea a mettersi in contatto con i genitori di lei.
Lily alzò lo sguardo e lo guardò con un sorriso a metà tra il felice e il malinconico, poi chiese: “Allora, mi accompagnerai ad affrontare mia sorella?”.
James la abbracciò stretta e le diede un bacio fra i capelli, non vedeva l’ora di accompagnarla!
“Vai apri anche l’altro pacchetto…” disse James porgendoglielo e osservandola mentre lei lo scartava.
Gli occhi di Lily si illuminarono di una gioia immensa quando vide la catenina con il ciondolo che James le aveva regalato: una piccola pietra verde che, sul dietro, aveva incisa la frase “Forever, together”.
“E’ bellissima…” sussurrò Lily quasi impercettibilmente prima di dare a James un bacio dolce.
Entrarono nella stanza delle necessità e trovarono tutti gli invitati che ballavano in mezzo alla pista scatenati, così si fiondarono in mezzo alla mischia alla ricerca disperata dei loro amici.
Pochi minuti dopo, trovarono Marlene che trafficava furiosamente con la torta, cercando di farla stare nella giusta posizione per le foto.
“Oh ragazzi siete arrivati. Sirius è già scappato a bere. Mai che mi aiuta. Comunque Lily mettiti qui dietro, facciamo le foto…” disse Marlene sparendo senza dar loro il tempo di parlare.
Lily andò a posizionarsi dove Marlene le aveva indicato e nel frattempo Marlene aveva fatto spegnere la musica e radunato tutti davanti al tavolo.
Scattarono almeno una ventina di foto di cui praticamente soltanto tre Lily conosceva i soggetti, poi, d’un tratto, il caminetto in un lato della stanza si illuminò di fiamme verdastre e ne comparve una figura tutta sporca di fuliggine e annerita.
“Logan?!” strillò Marlene rivolta al ragazzo che si stava pulendo e correndo verso di lui.
Logan Nott era il migliore amico di Marlene e aveva finito la scuola tre anni prima per diventare poi auror.
Era un ragazzo dalla bellezza regale: capelli biondissimi e occhi di un azzurro tendente al grigio e, inutile dirlo, durante i suoi anni a scuola era stato molto ambito tra la popolazione femminile.
Lily stessa aveva avuto una cotta passeggera per lui, così come Marlene anche se Lily, fino a poco tempo prima era convinta che a Marlene piacesse ancora.
“Ciao dolcezza!” gridò Logan abbracciandola forte e dandole un bacio sulla testa. Poco più in là, nascosto nell’ombra, Sirius osservava la scena accigliato.
Lily si avvicinò ai due e salutò Logan cordialmente facendo poi gesto a Marlene che qualcuno la stava osservando attentamente.
“Oh Lily, figurati se Sirius è geloso! Non lo è stato mai fino ad ora!” borbottò Marlene prima di riprendere rivolta a Logan “Vieni, vieni a bere qualcosa sono così felice che sei qui!”.
Tutti gli invitati ripresero i festeggiamenti e Lily andò vicino a James e Remus guardando preoccupata l’amica allontanarsi.
Si fidava di Marlene, certo, ma non era del tutto sicura che rivedere Logan le potesse fare bene in qualche modo.
Poi il suo sguardo si soffermò di nuovo su Sirius che era appoggiato con i gomiti ad un tavolo e guardava la sua ragazza da lontano di sottecchi, sorseggiando qualcosa di molto, molto alcolico.
“Ragazzi, credo che avremo un bel da fare stasera…” annunciò Lily guardando poi Sirius che lasciava la sua postazione dirigendosi verso Marlene e Logan.
 
 
 
“Ciao…” disse Sirius avvicinandosi alla sua ragazza e a quel tipo.
Non gli piaceva proprio per niente, soprattutto non gli piaceva come guardava la sua ragazza.
“Oh Sir! Ti presento Logan. Te lo ricordi gli anni scorsi veniva ad Hogwarts…” disse Marlene abbracciando l’amico e appoggiandogli una mano sul petto.
“E chi se lo dimentica…” rispose Sirius guardando fisso negli occhi il ragazzo e tirando Marlene ad abbracciare lui.
I due si guardarono intensamente per un momento che sembrò interminabile mentre Marlene, poco più in basso rispetto ai loro volti guardava prima l’uno poi l’altro.
“Qual è il tuo problema?” domandò Logan ad un certo punto con un ghigno sul volto.
“Si da il caso che Marlene sia la mia ragazza” rispose Sirius fermo.
“Bhè ti do una notizia Black, è anche la mia migliore amica…” continuò Logan imperterrito mentre nel frattempo si erano avvicinati a loro Lily, James e Remus.
Sirius rise amaramente poi fece per voltarsi e andarsene ma all’ultimo si voltò di nuovo verso Logan e gli lanciò un cazzotto dritto dritto sul naso.
Lily gridò e lo stesso fece Marlene correndo ad aiutare Logan che aveva il naso gocciolante di sangue e se lo stava pulendo con una mano.
Intanto James, Remus e Frank, apparso in quel momento, combattevano per tenere Sirius che non vedeva l’ora di scagliarsi di nuovo contro il biondo.
“Black non so qual è il tuo problema ma fatti curare. Vado a farmi un giro, a dopo Marl…” disse Logan andando via tra la folla che ora assisteva alla scena a bocca aperta.
“Sirius che cavolo ti prende!?” sbottò Marlene guardandolo fisso negli occhi.
Lui si liberò dalla presa dei tre amici e con due falcate arrivò a pochi centimetri dalla faccia di Marlene e le urlò contro: “Che diavolo prende a me?! Che diavolo prende a te! Sei tu che fai la scema con quello li!”.
Marlene non aprì bocca ma lo guardò scioccata dalle parole che aveva appena pronunciato, gli occhi spalancati e le braccia lungo i fianchi.
Poi fece una cosa che nessuno mai si sarebbe aspettato: alzò la mano destra e la stampò ben aperta sulla guancia di Sirius, facendogli voltare la testa da un lato.
La mano del ragazzo scattò a toccarsi la guancia e lei, prima che potesse dire qualcosa, prima di andarsene, aggiunse: “La prossima volta pensa di più alla tua ragazza piuttosto che all’alcool””.
E detto questo sparì dove poco prima era sparito Logan.
“Forza gente… ehm… la festa è finita. Tornate tutti nei vostri dormitori” disse Lily spegnendo la musica con un colpo di bacchetta e spingendo James verso Sirius che era esattamente nella stessa posizione in cui Marlene lo aveva lasciato.
 
 
 
“Sono andati via tutti?” domandò Lily a un Remus piuttosto stanco.
“Sì, ho appena riaccompagnato gli ultimi invitati nei dormitori. Gli altri?” domandò il ragazzo sedendosi su una poltrona accanto a Lily.
“James e Sirius sono praticamente spariti. Marlene è tornata un attimo fa per accompagnare Logan al camino e poi se n’è andata a letto. Frank e Alice saranno a divorarsi da qualche parte e… Peter non ho idea di dove sia” rispose Lily alzandosi in piedi per ricominciare a sistemare la stanza.
“Mi dispiace che alla fine tu debba sistemare il risultato della tua festa…” disse Remus alzandosi anche lui e aiutando la rossa come poteva.
Lily alzò le spalle senza voltarsi.
Restarono in silenzio a pulire ancora un po’, la sala era davvero un disastro e nonostante stessero usando la magia, sembrava che lo sporco, anziché diminuire, aumentasse.
“Sai Remus… a proposito di Peter. Stamattina l’ho trovato strano…” cominciò Lily smettendo di pulire e guardandolo.
Lui in tutta risposta si limitò a guardarla con le sopracciglia alzate.
“Intendo più strano del solito…” aggiunse Lily con un debole sorriso “Ci siamo scontrati e quando mi ha riconosciuta a iniziato a balbettare che non stava facendo nulla di male. Poi mi ha detto che andava in sala comune ma in realtà non era la direzione giusta, la sua”.
Remus la guardò un po’ incuriosito un po’ stranito ma alla fine le disse che probabilmente Peter si era perso e che quella era una cosa molto probabile, già successa centinaia di volte.
Lily fece spallucce e ritornò a pulire senza aggiungere nient’altro sull’argomento Peter anche se, secondo lei, quel ragazzo stava nascondendo qualcosa.
Quando finalmente la stanza fu completamente rimessa a nuovo i due, nascosti sotto il mantello, uscirono e si diressero fino alla sala comune, dove uscirono da sotto il mantello e si salutarono.
“Oh Lily… quasi dimenticavo. Per domani, per… il piano” disse guardandosi intorno furtivo “Io non so come sarà la situazione. Forse è meglio se Marlene non viene. Se quei due iniziano a litigare è finita e Sirius deve venire per forza per diventare Mulciber…”.
Disse tutto questo quasi con imbarazzo, non gli era mai piaciuto dare ordini agli altri e non gli piaceva affatto per così dire, ordinare, a Lily di fare qualcosa.
Tuttavia la rossa annuì con convinzione e Remus seppe di aver detto la cosa giusta.
Salirono tutti e due nei rispettivi dormitori senza sapere che la battaglia tra i loro amici non solo non era finita, ma anzi, non era proprio cominciata.
La mattina dopo infatti tutta la casa di Grifondoro, e probabilmente anche altre parti del castello, furono svegliate dalle urla di Marlene e Sirius in sala comune.
James scese le scale appena in tempo per udire distintamente Marlene lanciare qualcosa verso Sirius, qualcosa che andò in frantumi sulla parete.
“Brava, usa la violenza adesso. A parole non sai fare vero?!” urlò Sirius schivando un secondo oggetto volante.
“Oh oh… proprio tu parli di violenza. Non sono io che ho dato un pugno a Logan ieri sera!” rispose Marlene puntandogli un dito contro.
Lily spuntò sulle scale dietro a James con indosso ancora il pigiama e parlò, facendo sussultare James: “Non mi dire che hanno ricominciato, Santo Merlino”.
Poi si sporse di più e le sue speranze andarono a farsi benedire.
Restarono tutti fermi per altri cinque minuti e ormai le scale erano colme di spettatori incuriositi quando, finalmente, Lily si decise a fare qualcosa.
“Immobilus!” esclamò e i due suoi amici rimasero fermi così come una lampada da comodino che Marlene aveva appena lanciato in direzione del ragazzo, ferma a mezz’aria.
Lily scese le scale e prese la lampada con la mano sinistra mentre con l’altra teneva ancora ben stretta la bacchetta.
“Sentitemi bene voi due. Adesso vi lascio andare ma se vedo anche solo un altro oggetto volare o se sento delle grida disumane, vi giuro che vi tolgo dei punti. Adesso, Sirius tu vai con James e Marlene tu vieni con me” ordinò Lily rilasciando i due che continuarono però a guardarsi in cagnesco da lontano.
“E’ finita!” gridò poi Sirius prima di uscire dalla sala comune dietro a James che lo spingeva con il braccio destro.
Marlene guardò il punto dove era sparito con gli occhi un po’ lucidi dalla rabbia poi, si voltò e salì le scale fino al suo dormitorio, spingendo via i curiosi che ancora sostavano nelle scale.
 
 
 
Mezz’ora dopo  James, Remus e Sirius erano davanti alla sala comune di Serpeverde nascosti sotto il mantello mentre Lily stava per mettere in atto la sua parte di piano.
Si alzò dalla tavola di Grifondoro da sola seguendo Piton e i suoi due amici che stavano uscendo anche loro in quel momento.
Li seguì fino ai sotterranei e al momento giusto entrò in azione: “Severus!”.
Piton, Avery e Mulciber si voltarono di scatto ad osservare la rossa che stava ferma in mezzo al corridoio, e aspettarono che lei parlasse di nuovo.
“Posso parlarti?... ehm… in privato” disse ancora Lily mentre Piton faceva cenno ad Avery e Mulciber che era tutto apposto e diceva loro di andare avanti senza di lui.
Piton si avvicinò a Lily con gli occhi pieni di stupore misto a felicità. Non ci poteva credere che Lily volesse parlare proprio con lui, dopo due anni!
“Lily… io… oh dimmi” sussurrò Piton mentre Lily sentì la sua sicurezza vacillare pericolosamente.
Aveva deciso che avrebbe trattenuto Piton con una stupida scusa da caposcuola ma in quel momento non riusciva a dire nulla.
“Io… Severus… ieri è stato il mio compleanno” borbottò Lily insicura con gli occhi lucidi.
Era il secondo compleanno che passava senza Severus e questa cosa le faceva molto male, soprattutto perché il giorno prima era diventata maggiorenne nel mondo dei maghi.
Quel mondo di cui Severus le aveva parlato tanto prima di arrivare a scuola, prima ancora di ricevere la lettera per Hogwarts.
“Lo so. Lo so Lily. Io… mi manchi tantissimo” rispose Severus guardandola negli occhi.
Lily ricordò i tanti momenti passati insieme, le giornate di sole trascorse nel parco, i pomeriggi in biblioteca a studiare per gli esami. E decise che avrebbe tentato il tutto per tutto, avrebbe tentato l’impossibile.
“Severus, torna dalla parte giusta. Ti imploro di rivedere la tua posizione. Passa dalla parte del bene, passa dalla mia parte!” esclamò Lily prendendogli le mani fra le sue sperando di essere il più convincente possibile.
Il piano alla fine si stava rivelando qualcosa di utile anche per lei, l’ultima occasione per salvare il suo ex migliore amico da un destino nell’oscurità.
“Lily… io non posso. Lo sai bene, ho fatto la mia scelta! Credevo che… credevo che tu fossi qui per dirmi che tu volevi cambiare posizione. Io… sono stato uno sciocco” rispose Severus togliendo le mani da quelle della ragazza che rimase invece immobile con gli occhi lucidi.
“Mi dispiace…” sussurrò poi Lily e scappò via di corsa verso la sua sala comune, lasciando un Piton attonito in mezzo al corridoio.
 
 
 
“James, vuoi smetterla di muoverti, già stiamo stretti!” sibilò Sirius dando per sbaglio una gomitata a Remus invece che a James.
“Quelle erano le mie costole Sirius!” disse Remus sbuffando.
“Ragazzi…”
“Stupido idiota di una cane”
“Ragazzi…”
“Che diavolo vuoi Pete?!” sbottò Remus mentre il più grassoccio dei quattro indicava due figure che si avvicinavano chiacchierando.
In pochi minuti i due Serpeverde vennero schiantati a terra e James e Sirius li trascinarono dentro uno stanzino li accanto.
Strapparono loro alcuni capelli e tornarono sotto il mantello, buttandoli dentro le fiaschette che Remus aveva riempito di Pozione Polisucco.
In pochi secondi le loro facce si deformarono, le viscere si rivoltarono nello stomaco e quelli che prima erano James e Sirius, in un baleno diventarono Avery e Mulciber.
“Andate” sibilò Remus spingendoli fuori da sotto il mantello proprio nel momento in cui Piton voltava l’angolo del corridoio.
“Voi due, che fate?” sbottò Piton furioso.
“Noi… ehm non ci ricordiamo la parola d’ordine” disse incerto Sirius-Mulciber.
“Purosangue!” esclamò Piton arrivato davanti all’entrata e entrando dentro.
Si accomodarono su alcune poltrone, la sala comune, per fortuna, era vuota.
“Allora… ehm… hai trovato il modo di far entrare a scuola gli… gli oggetti?” domandò incerto James-Avery.
Piton li guardò incerto e dubbioso poi, di sorpresa chiese: “Strano che voi due non mi chiedete nulla di cosa voleva la sanguesporco”.
James-Avery strinse i pugni conficcando le unghie nella carne mentre Sirius, più controllato, rispose: “Già… che voleva quella… schifosa?”.
“Non sono fatti vostri, comunque. Per quelle cose… sapete benissimo che non so ancora come farli entrare” rispose Piton serio continuando a guardare strano quelli che dovevano essere i suoi due amici.
“Ma… a che cosa ti serviranno?” azzardò poi James-Avery.
Piton sbuffò contrariato, evidentemente Avery e Mulciber gli avevano già fatto quella domanda.
“Per gli… gli attentati stupidi idioti” sibilò in un soffio.
Sirius-Mulciber spalancò gli occhi mentre James-Avery cercava di contenersi nella sua reazione.
Si guardarono e solo in quel momento James si accorse che i capelli di Sirius stavano piano piano, crescendo facendo sparire i capelli a spazzola di Mulciber.
James sbarrò gli occhi mentre Sirius si toccò la testa spaventato.
“Io… ho ancora fame, torno in sala grande” disse Sirius scattando in piedi e dirigendosi verso l’uscita.
“Sì anche io… “ sbottò James seguendolo e sparendo via insieme all’amico lasciando Piton a gridare contro di loro.
Corsero veloci verso la loro sala comune e si accomodarono davanti al camino in attesa del ritorno degli altri.
 
 
 
Quando finalmente Remus tornò dopo aver fatto rinvenire Avery e Mulciber e dopo averli obliviati, James e Sirius  gli raccontarono il piano di Piton.
“Era molto sospettoso comunque Piton. Sembrava come se si aspettasse una trappola. Ma comunque non ci ha riconosciuto” disse alla fine del discorso James con la fronte corrucciata.
“Lily dov’è? Dovrebbe essere qui già da un pezzo” aggiunse Remus guardandosi intorno nella sala comune vuota.
“Nella mappa dice che è in riva al lago” disse Sirius scrutando la mappa del malandrino, forse anche per vedere dove si trovava Marlene.
In pochi secondi James era corso verso il parco ed era arrivato a sedersi vicino a Lily che aveva gli occhi rigati dalle lacrime.
“Ehi, piccola. Vuoi parlarne?” le domandò James abbracciandola e mettendole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Lei scosse il capo e si strinse di più nell’abbraccio di James mentre pian piano le lacrime sul suo volto si asciugavano.



Note dell'autrice:
Ciao ragazzi!
Eccomi con il nuovo capitolo, spero vi piaccia!
non voglio dilungarmi molto, penso non ci sia molto da spiegare.
l'unica cosa che voglio dire è che il personaggio di Logan Nott, naturalmente è completamente inventato.
vi lascio qui una sua foto, magari apprezzerete.
Grazie a tutti voi che leggete, un abbraccio.
Lilylunapotter



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