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Autore: Lady Snape    13/02/2018    2 recensioni
[ConniexSasha]
Era sempre stato un disastro quando si parlava di sentimenti, ma questa volta era tutto più difficile.
Connie roteò ancora la matita tra le dita, prima di sospirare, una mano a reggere la sua testa, che negli ultimi giorni stava friggendo letteralmente. Come si passava da essere amici, migliori amici, ad innamorarsi di quell’amico?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Conny Springer, Sasha Braus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Be my Valentine

 
 
Era sempre stato un disastro quando si parlava di sentimenti, ma questa volta era tutto più difficile.
Connie roteò ancora la matita tra le dita, prima di sospirare, una mano a reggere la sua testa, che negli ultimi giorni stava friggendo letteralmente. Come si passava da essere amici, migliori amici, ad innamorarsi di quell’amico? Lei sapeva tutto di lui, lo conosceva a menadito. Era al corrente delle sue paure, delle sue fissazioni e dei suoi problemi più intimi, dei sogni e delle speranze. Era stata la sua confidente ogni volta che prendeva un due di picche, ma anche quando riusciva ad avere una ragazza. Quando questa lo mollava, era sempre lì, Sasha, con la sua provvista di schifezze inaudite, che gli apriva la porta di casa e lo invitava a restare per la cena, per guardare un film, per giocare ai videogames fino a stordirsi.

Si spinse un po’ più indietro con la sedia e prese a dondolarsi, tenendosi alla sua scrivania. Il foglio con lo storytelling era ancora fermo alla prima vignetta e doveva necessariamente consegnarlo entro la fine della settimana, visto che dovevano iniziare a girare lo spot entro pochi giorni. Questa volta avrebbe perso il lavoro, se non si fosse messo sotto come si deve, ma non poteva farci niente, la sua mente continuava a vagare senza meta e a perdersi in sogni ad occhi aperti.

Il suo cellulare trillò, cogliendolo di sorpresa, portandolo a schiantarsi al pavimento con un tonfo. Era Sasha e la sua foto, con una faccia buffa delle sue, lampeggiava sullo schermo.

«Pronto?» riuscì a dire una volta recuperato l’aggeggio, con una voce tale che sarebbe stata perfetta per un funerale, visto il suo stato d’animo.

«Uh, come siamo seri!» fece la ragazza dall’altro capo del telefono «Sei libero stasera? Dobbiamo andare per forza a vedere quel film. Quei bastardi lo tengono solo tre giorni e io ho recuperato due biglietti. Ci stai?»

Connie rimase un attimo interdetto: un appuntamento in una sala buia era l’ultima cosa che avrebbe desiderato, non prima di aver chiarito che cavolo gli stava succedendo e cosa provava nei confronti dell’amica. Aveva senso riferirsi a lei con questo appellativo, per esempio?

«Ci sei?» chiese la ragazza, quasi preoccupata, non avendo avuto risposta.

«Sì, certo, va benissimo. A che ora è il film?»

Negarsi avrebbe solo creato più problemi che aiuto, per cui si accordarono per vedersi davanti al cinema alle otto in punto.

Ok, era a dir poco ridicolo. Non ricordava più quando era stata l’ultima volta che ci aveva messo tutto quel tempo a scegliere una dannata maglia da indossare. Si trattava di Sasha, cazzo, quella che l’aveva visto nelle mise più oscene della sua esistenza, quella che lo aveva visto con indosso un pigiama davvero da galera, comprato da sua madre, color vomito e che aveva raccolto il suo vomito: quante volte si era ubriacato ed era stata lei a riportarlo a casa con tutte le conseguenze del caso? Stava girando in mutande per la stanza da almeno mezz’ora, aprendo cassetti, tirando fuori roba senza arrivare ad una soluzione. Si decise per quella blu, fingendo quasi che quella fosse una scelta casuale. Balle! Quella blu era un regalo di Sasha e ne era pesantemente consapevole. Finì di allacciarsi le scarpe, tirò fuori il chiodo e si guardò allo specchio intensamente.

«Sono un emerito coglione!»

Fissava le sue converse da un pezzo, evitando di guardare ancora l’orologio, ma erano già le 20.15 e lui era arrivato con largo anticipo con un’adrenalina addosso che lo stava uccidendo. Aveva fatto la strada di corsa, sperando che l’aria fresca gli rimettesse in moto il cervello, invano. Quando Sasha comparve alle sue spalle, urlando un ‘ciao’ entusiasta, quasi gli venne un infarto, pur essendo conscio che fosse troppo giovane per averne uno. Lei era come sempre: allegra, solare, con una stupida maglia a righe e un sacco di cibo spazzatura tra le mani.

«Dovevo fare un salto per comprare gli snack per la serata!»

Lo disse come se fosse una scusa plausibile per essere arrivata in ritardo, ma Connie non si arrabbiò, le sorrise come sempre, sentendo un maremoto dentro la pancia e un’incredibile desiderio di scappare.

Come aveva intuito, la sala buia era una pessima idea, visto il suo stato mentale. Se qualcuno gli avesse chiesto che film stessero proiettando, non avrebbe saputo dire il titolo, chi fossero i protagonisti e tanto meno un minimo di trama. Passò il tempo a guardare Sasha senza che lei se ne accorgesse, cosa semplice, perché lei il film aveva tutta la voglia di guardarlo, sgranocchiando l’intero negozio di porcherie che si era portata dietro. Connie sussultava tutte le volte che, per prendere qualche patatina, finiva per sfiorare la mano dell’amica. Ridicolo, si sentiva ridicolo: non era raro che si abbracciassero in slanci dovuti a tante cose, ora sfiorarla appena lo stava mandando fuori di testa.

«Ok, mi dici che ti prende stasera o devo passare alle maniere forti?»

La minaccia era reale e Connie si pietrificò sul posto. Erano usciti dal cinema da un po’ per una passeggiata nel parco e non era riuscito a dire nulla, lasciando che Sasha sciorinasse come un fiume in piena le sue impressioni su quello che, in teoria, entrambi avevano appena visto, ma che in realtà per lui erano solo un mucchio di luci e colori, i suoni non li aveva proprio contemplati, impegnato com’era a sentire il proprio cuore rimbombargli nelle orecchie. Sospirò, sentendo che non poteva tenere nascosto tutto questo ancora per molto, ma terrorizzato dall’idea di rovinare per sempre la loro amicizia: ora capiva perché trovarsi in quella situazione fosse devastante e che non era una grande idea avere come migliore amico una ragazza.

«Non riesco a smettere di pensare a quello che è successo a… un mio amico» mentì. Voleva tastare il terreno. Cosa pensava Sasha di questo genere di relazioni? Credeva nell’amore nato da un’amicizia o lo avrebbe relegato nella terrificante friendzone? O, peggio, avrebbe chiuso ogni rapporto con lui?

«Un tuo amico…?!» Sasha lo guardò alzando un sopracciglio, confusa. Conosceva bene o male tutti gli amici di Connie e questo modo di riferirsi a questo fantomatico amico la insospettì.

«Sì, vedi, lui crede di essersi innamorato di qualcuno che conosce da tutta la vita…»

«Oh, una storia interessante! Chi è questo amico gay? »

«Non è importante! Insomma, lui non sa se dichiararsi o meno. Cioè, vorrebbe… cioè, diciamo che non sa manco lui cosa prova per questa ragazza ed è confuso. »

«Certo che è confuso» ammise lei «se è gay e ha un amico che ora è diventata ‘amica’, è un bel casino!» lo disse lanciandogli uno sguardo eloquente.

Connie arrossì fino alla punta delle orecchie e iniziò a boccheggiare, non sapendo più cosa inventarsi, consapevole che non era in grado di raccontare frottole, non a Sasha di certo, che lo conosceva come le sue tasche.

«No… va beh… è meno complicata di così… insomma…» sospirò un’altra volta. Forse doveva dichiararsi e basta, smettere di girare intorno alla faccenda: non era abile con le parole, non lo era mai stato, e sì, era innamorato di lei, adesso se ne rendeva conto e la consapevolezza lo mise con prepotenza davanti ad una scelta. Si fece serio e Sasha se ne accorse.

«Sono… innamorato di te.» disse senza guardarla, fissando ancora una volta la punta delle sue scarpe, che quel giorno erano particolarmente interessanti «Non dire niente, fammi parlare!» disse allarmato, quando sentì Sasha prendere fiato «Me ne sono accorto da un po’, non so da quando provo questi sentimenti e non so da che parte si comincia. Sono un tale coglione che la sola cosa che penso è che forse tu non vorrai più avere a che fare con me.»

Fu a questo punto che Sasha lo afferrò per il bavero della giacca, strattonandolo verso di sé. Connie non ebbe il tempo di capire cosa stesse succedendo, che Sasha incollò le labbra sulle sue. Erano morbide e sapevano di frutta. Connie sentì i due respiri mischiarsi e lentamente chiuse gli occhi per lasciare che quella dolce novità lo attraversasse con un brivido. Un po’ impacciato, portò le mani a stringere i fianchi di lei e decise di andare oltre. Un tocco leggero con la lingua invitò Sasha a lasciarlo entrare e lo fece con una delicatezza assurda, come se stesse maneggiando qualcosa di estremamente fragile. Fu una danza sensuale e lenta quella delle loro lingue, quasi stessero cercando conferma del fatto che non fosse un sogno, ma la realtà. Sasha approfondì ancora il contatto, infondendo passione con urgenza, come se non avesse aspettato altro da talmente tanto tempo che ora ne sentiva il bisogno. Passò le mani sui capelli corti di Connie, accarezzandoli dolcemente.

Quasi a malincuore si staccarono per riprendere fiato, le labbra arrossate, fronte contro fronte. Sasha sorrise sorniona, mentre Connie era ancora stordito e con lo sguardo le chiese che cosa trovasse di così divertente in quella situazione.

«Ci hai messo un sacco. Troppo!» spiegò lei, facendo arrossire ancora di più il ragazzo, che si rese conto di essere più trasparente di quanto pensasse e che i suoi sentimenti erano stati letti da un pezzo, mentre lui si era rivelato un totale fallimento nel comprenderli in lei.

Quella sera non passarono nemmeno due ore, che tutti i loro amici erano al corrente della lieta notizia: Sasha aveva postato su Instagram la loro prima fotografia come coppia. Cosa cambiava dalle millemila postate in precedenza? Probabilmente la luce che avevano negli occhi.

 
 

































 



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Salve a tutti!
Torno a scrivere su questo sito dopo anni e in una sezione scoperta da poco.  Connie e Sasha mi sono piaciuti fin da subito: la ragazza patata ha rubato un sorriso a tutti noi e come coppia comica sono speciali, in un mondo, quello di AoT, dove non c’è tanto da ridere.
Ho voluto scrivere qualcosa di romantico, in onore di San Valentino e vedere che effetto fa.
L'immagine è di proprietà di questa ragazza strabiliante: dreamxxdream

Ho in mente una long fic, di cui sto scrivendo la trama, ma non so se vedrà mai la fine e quindi la pubblicazione: come mio solito (per chi ha letto già qualcosa di mio nella sezione Death Note, ad esempio) inserisco un nuovo personaggio e mi sono venuti in mente tre protagonisti di AoT con cui “accoppiarlo”, probabilmente li inserirò tutti e tre, magari in spin-off. La mia immaginazione galoppa, è la scrittura che è moscia…


A presto!
Lady Snape
   
 
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