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Autore: Vanx_vanix    14/02/2018    3 recensioni
Ciao a tutti questa e la primissima FF che scrivo in assoluto, Sana e Akito non si conoscono, saranno i testimoni di nozze dei loro rispettivi migliori amici. Che cosa avrà il destino in serbo per loro, il loro legame è nato molto prima del loro primo incontro, e a capirlo per primo sara proprio Akito.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
                CASA SASAKI, SUGITA
 

POV Akito
 
Perche cazzo lo baciata, se era già difficile allontanarmi da lei cosi figuriamoci dopo quel bacio, non potevo solo ringraziarla?.
 Sfiorare quelle meravigliose labbra al gusto di ciliegia, e stata una sensazione indescrivibile, il cuore mi martellava nel petto, e sentivo un calore irradiarsi in tutto il corpo. Non ho mai baciato nessuna ragazza, perche me le porto direttamente a letto. (si sono un fottuto donnaiolo, che si porta a letto ogni sera una donna diversa). Non ho mai avuto il desiderio così irrefrenabile di voler baciare qualcuno, ma con lei… non so cosa mi prende, ma desideravo ardentemente posare le mie labbra sulle sue. E il risultato qual è stato? che ora mi sento svuotato,come se fossi privo di vita.
 Ogni passo che sto facendo in fretta e furia, fuori dall’aeroporto e una coltellata diritta al petto. Vorrei solo tornare indietro e sentire di nuovo quella sensazione di benessere al suo fianco come quando eravamo sull’aereo.
Perche mi fa questo effetto? eppure la conosco solo da qualche ora? Ha uno strano potere su di me, e sapere che mi fa stare così male mi manda letteralmente in bestia, non mi sento più IO. Rabbia, sento solo rabbia.
Fermo un taxi e mi ci fiondo dentro.
A: - Via Cristoforo Colombo n°27 – devo dire che  prendere la decisione di studiare lingue e culture moderne mi e servita. Visto che non avevo nessuna idea e ispirazione su che tipo di studio orientarmi.
Il tassista a detto che ci vorranno 30 minuti per arrivare, speriamo di fare in fretta perche ho bisogno di una doccia immediatamente, sono tutto appiccicoso, grazie l mio “Angelo”. Se mi fosse capitato con qualsiasi altra persona, mi sarei infuriato come non so che cosa, ma con lei no, non ci sarei riuscito neanche se avessi voluto. Nel vedere la mortificazione nei suoi occhi, ho sentito come un dolore al petto, desideravo solo rivedere quegli occhi pieni di gioia e allegria, forse e anche per quello che lo baciata.
Se ci penso ancora impazzirò “basta Akito riprenderti cazzo, non puoi buttarti a terra per una donna non l’hai mai fatto e non dovari farlo mai”.
Devo trovare subito una distrazione magari riuscirò a levarmela dalla testa, devo tornare in me. A se prendo Tsuyoshi lo uccido sul serio, tutta colpa sua e di questo dannato matrimonio, se mi trovo in questa situazione. Per la settimana che dovrò passare qui, mi ha voluto ospitare a casa sua, bene Tsu preparati sto arrivando più incazzato che mai.
 

                                                         *******     
 

[da qui in poi la H e per le conversazioni di Akito e la A per Aya]
DLIN… DLON…..
Appena apri questa dannata porta sei un uomo morto Tsu.
T: - Aki…… - Lo hai notato il mio sguardo omicida.
H: - Tsu sei un uomo morto – lo sto per prendere dal bavero della camicia, ma mi fermo all’istante, perché vedo dietro di lei una ragazza minuta con un grembiule da cucina e le mani unite a modi preghiera sul petto, con gli occhi pieni di paura. Sicuramente ha udito la mia minaccia. Così mi limito a scansarlo dalla porta, urtandolo con la spalla per poter entrare in casa.
H: - devo farmi subito una doccia dov’è il bagno? – e che si sbrigasse a rispondere, prima che la grazia che gli ho fatto faccia retro front.
T: - Oh ciao anche a te amico mio, non ci vediamo da 5 anni e sai solo dirmi dov’è il bagno? non cambierai mai! – sempre spiritoso lui, ma oggi non e giornata per me.
H: - Sono al quanto alterato Tsu, ed e per colpa tua, quindi muoviti a rispondere e falla finita – gli ringhio contro, sembra aver capito l’antifona, quindi si limita ad alzare gli occhi al cielo esasperato.
T: - va bene, va bene, però almeno lascia che ti presenti la mia caramellina –
Oddio ancora quel soprannome, spero che non lo usi tutte le volte che si rivolge a lei? Sbuffo sonoramente e acconsento, cosi almeno mi lascia andare in bagno in santa pace. Si volta per presentarmela e nota anche lui che la sua “caramellina” come la chiama lui e al quanto spaventata dal sottoscritto.
T: - ecco hai visto che hai fatto, con il tuo caratteraccio l’hai spaventata – mi canzona rimproverandomi, e lo sguardo che gli lancio gli fa capire che no, non e proprio giornata.
T: - non preoccuparti zuccherino, non e cattivo e solo che è molto suscettibile, e sicuramente ha avuto qualche problema con il volo, sai soffre di vertigini – cerca di tranquillizzarla, “Magari fosse solo per quello”.
H: - hai finito? – gli intimo a sbrigarsi prima che scoppio del tutto, il ricordo di quello che è successo durante il viaggio e il resto, mi fa provare dei vuoti di stomaco mai avuti, e la mia rabbia verso di lui (perche è tutta colpa sua) aumenta.
T: - Va bene, va bene. Zuccherino lui e Akito Hayama, Akito lei e Aya Sugita la mia dolce caramellina gommosa, non che futura sposa – O mio dio mi sta per venire da vomitare con tutte queste smancerie, ma da quando è diventato cosi?.
Faccio un cenno col capo a modi saluto e lei fa lo stesso.
H: - ora posso andare o c’è ancora qualcuno da salutare? – gli e lo faccio presente,perche mi aveva detto che avrebbero ospitato anche la testimone della sua fidanzata.
A: - No la mia amica non è ancora arrivata, dovrebbe arrivare a momenti – e lei a rispondermi questa volta, con una vocina timida e delicata. Sembra si sia ripresa dai miei modi, ma la tonalità che ha usato mi ha ricordato le scuse di Sana, quando ci siamo scontrati, ed ecco tornarmi quella sensazione di vuoto nello stomaco pensando a lei, e il pensiero di non rivederla più, e non rivedere più quegli occhioni al cioccolato pieni di gioia di vivere, e di non riuscire a sentire di nuovo quella sensazione di benessere che mi provocava mi fa salire la rabbia. Ma perche deve fare così male stare lontano da lei? Basta devo trovare subito una soluzione, magari quest’amica di Sugita? Speriamo che sia almeno carina da riuscire a farmi distrarre, anche se non penso ci sia qualcuna più bella di lei, basta che non sia rossa, se no Tsu sta volta e morto sul serio.
 

 
                                                        *******
 

POV Sana
 
Sono ancora qui in aeroporto, imbambolata come una stupida per colpa di quel bell’imbusto e quegli occhi cosi belli e magnetici, che hanno il potere di incantarmi.
Perche diavolo mi a baciato? e soprattutto perche mi batte ancora così forte il cuore per un semplice grazie? Forse e stato il modo in cui lo ha detto che mi ha colpito? si deve essere per forza così. E poi quel bacio. Mi ha fatto provare una sensazione di calore in tutto il corpo e un nodo in gola, non mi sono mai sentita così nemmeno al mio primo bacio, forse perché mi ha preso alla sprovvista? Si è andata cosi non ci sono altre spiegazioni. Però devo ammettere che non mi è affatto dispiaciuto “AAAAA basta Sana su riprenditi” mi dico mentalmente, devo correre da Aya che mi sta aspettando, non vedo l’ora di abbracciarla, mamma mia sono 5 anni che non la vedo di persona non sto più nella pelle.
Mi fiondo subito alla ricerca di un taxi.
 
                                                        ********
 
Wow dal di fuori e proprio una bella casetta. È posta su due piani e a prima vista a anche un giardinetto ben curato, con rose rosa, e bianche, camelie, begonie e anche dei fiori li loto blu sono bellissimi, chi sa il retro del giardino come sarà?
DLIN…. DLON…..
Non gli do nemmeno il tempo di aprire la porta, che gli salto letteralmente al collo, ci mettiamo a saltare come due bambine, mamma mia quanto mi e mancata.
S: - Aya mi sei mancata tantissimo – e non posso evitare di mettermi a piangere dalla gioia, sono troppo felice di averla rivista e di poterla di nuovo riabbracciare.
A: - Ho Sana anche tu mi sei mancata tantissimo, non vedevo l’ora che arrivassi – tanta e l’emozione che piange anche lei.
A: - Dai su adesso basta piangere come due stupide, vieni che ti presento il mio pasticcino –
S: - Mi vuoi presentare un dolce? – gli domando ridendo all’affermazione che ha appena fatto.
A: - No ma che dici stavo parlando del mio fidanzato – mi risponde imbarazzata, AAAAA ora ho capito perche lo definisce una persona squisita.
S: - Ha ok ora ho capito, va bene andiamo a conoscere il tuo pasticcino - .
Ci dirigiamo nella stanza accanto al soggiorno da dove sono entrata, a prima vista la casa di Aya e molto carina, ha uno stile raffinato e delicato, come lei d’altronde. Il soggiorno e molto ampio con un divano a semi cerchio in pelle bianca, dietro di esso una libreria grigio chiaro, e dalla parte opposta una parete attrezzata bianca con le rifiniture grigie.
Entriamo in cucina*, anch’essa molto bella, è una cucina angolare con penisola, laccata lucido sul grigio (un po’ più scuro rispetto alla atonalità della libreria) con il top e una parte di pensili bianchi.
In piedi vicino alla penisola, intento a bere qualcosa, c’è un ragazzo non tanto alto, magro con i capelli castano scuro, porta degli occhiali quadrati che gli danno l’aria da sapientone, proprio l’opposto di Akito. “Ma perche diamine mi e venuto in mente lui adesso”.
T: - Ciao io sono Tsuyoshi Sasaki – mi ridesta dal mio pensiero poco opportuno in questo momento, allungandomi la mano, io la stringo di rimando.
S: - Piacere di fare la tua conoscenza Tsuyoshi io sono Sana Kurta –
T: - puoi chiamarmi Tsu e più sbrigativo – afferma lui sorridendo, sembra anche molto simpatico.
S: -  allora va bene. Tsu, sono davvero contenta di conoscerti, Aya mi ha parlato tanto di te. – affermo  allegramente.
T: - anche lei di te, comunque quando ero bambino guardavo il tuo programma di Evviva l’allegria, e ho visto anche alcuni film che ai girato, eri molto brava, e un peccato che ai abbandonato il mondo dello spettacolo – mi dice veramente dispiaciuto.
S: - grazie per il complimento, ma non devi dispiacerti io sono molto felice delle scelte che ho fatto, quella vita era troppo frenetica e mi privava di molte cose, come la danza che e la mia passione –
A: - E balla anche divinamente – mi elogia Aya intromettendosi nella conversazione.
S: - Non esagerare Aya!! – dico io imbarazzata grattandomi dietro la nuca.
A: - ma e la verità!! Zuccherino mio non immagini quanti ragazzi ha steso, le sere che andavamo in discoteca, ballando il latino americano, salsa e merenghe – afferma lei maliziosa.
S: - Dai Aya smettila, non e affatto vero –
A: - Ho si invece, ma tu sei sempre stata tarda a capire certe cose ha ha ha ha – afferma divertita, e non posso fare a meno che confermare e unirmi alla sua risata.
A: - dai su, vieni con me che ti mostro la tua stanza, alla valigia ci pensa il mio tortino zuccheroso – mamma mia, con tutta questa dolcezza quando si rivolgono l’un l’altra, mi faranno venire il diabete in questa settimana.
Intanto noto che Tsu e già intento a trascinarsi con mooolta fatica il mio bolide su per le scale, e siamo solo al primo gradino. Non vi dico il tassista per caricarlo e scaricarlo dal taxi, a momenti gli veniva l’ernia poverino, avrà avuto si e no una cinquantina d’anni, sicuramente Akito non avrebbe avuto problemi, “ancora ma che diavolo mi prende, possibile che debba venirmi in mente in ogni momento? ” cerco di scacciare via il pensiero andando in aiuto di Tsu.
S: - Tsu aspetta che ti aiuto – non faccio in tempo ad avvicinarmi a lui che una voce in cima alle scale mi fa bloccare sul posto.
H: - Lascia fare a me Tsu, se no al matrimonio ci arrivi con il colpo della strega –
No, non e possibile, adesso oltre che pensarlo immagino anche la sua voce? Alzo lo sguardo e il mio cure perde un battito.
S: - Ha-Hayama! –
H: - Ciao Kurata - 

 
 
 
*cucina di Aya
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