Sono
stanco. Una riunione
infinita. Non ce la faccio piu’. E’ meno stressante
pattugliare la citta’ di
notte, a colpire tutti quei criminali, che passare tanto tempo in
riunione al municipio.
Non posso crivellare con il mio arco tutti i consiglieri comunali. E le
mie
parole purtroppo non sono convincenti e appuntite come le mie frecce. E
adesso
sto andando al bunker. Problemi anche la’. Quei tre che se ne
sono andati. Il
team si e’ disgregato. Ma che team posso avere se non posso
piu’ fidarmi di
loro? Ma quello che sento il ‘mio’ team
e’ rimasto. Mi e’ rimasto mio fratello
John. E per fortuna immensa, una fortuna che non merito ho lei al mio
fianco,
sempre. Devo vederla. Subito. Ho bisogno di lei adesso, piu’
che mai
Anche
quando poi saremo stanchi
troveremo il modo per
navigare nel buio
che tanto è facile
abbandonarsi alle onde
che si infrangono su di noi
Ho
bisogno della mia
luce. Che illumini il buio in cui mi sto dibattendo. Non ho molte via
di
uscita. Da sindaco un processo pende su di me. Cayden James con il
ricatto ha
estorto soldi a questa citta’ che ho giurato di proteggere e
difendere. E sono
stato io a dare ordine di darglieli. Come vigilante non va meglio. Per
combattere i criminali ho infranto la promessa fatta a mio figlio. La
sua
espressione triste e delusa mi perseguita ancora. E se non ci fosse
stata
Felicity non so come sarebbe andata a finire. Peggio, sicuramente. Ma
quelle
parole agrodolci di William mi hanno fatto male. Ci hanno fatto male.
Perche’
anche lei gli vuole bene. Meraviglioso amore mio, che ami anche un
figlio che
ti e’ capitato tra capo e collo, come a me. Un figlio per il
quale ti ho fatto
anche soffrire. Ma tu vedi sempre il meglio negli altri. Hai saputo
vedere il
bene che era in me anche quando io non lo vedevo, sprofondato nel buio
della
mia solitudine, della mia vendetta, delle brutture di cinque anni di
inferno.
Dimmi
dove sei
vorrei parlarti
tutte quelle cose che
ho mandato già in fumo
Colpa della solitudine
non l’ho mai detto a nessuno
a nessuno tranne che a te
No,
non ho mai parlato a nessuno
come parlo con te. Non sono mai stato felice con nessuno come lo sono
con te. Sei
sempre stata speciale. Da quando ti ho conosciuto ti ho sempre sentita
vicina,
come nessuna altra donna mai prima di te. Dolce. Solare. Intelligente.
Spiritosa. Forte. Bellissima.
Questa
sera sei bellissima
se sai che non è finita abbracciami
Sei
davvero bellissima in quel
tuo abito color rubino. Le tue braccia candide, dalla pelle vellutata,
che ho
la fortuna di accarezzare, di venerare. il tuo viso luminoso. I tuoi
morbidi capelli
biondi, quelle onde dorate che tanto amo. Stai bevendo un
caffe’, l’aria
assorta una piccola pausa anche per te in questa difficile giornata. Ma
appena
mi vedi capisci subito il mio stato d’animo. La mia faccia
distrutta, la mia
espressione sfinita ti ha parlato
Oh
amo il tuo viso. Ma non hai
una bella faccia adesso. Cos’e’ successo? Mi prendi
la mano, posi la tazza di
caffe’
Mi
siedo stancamente sul tavolo
delle riunioni e te lo dico. Due ore a tentare di convincere il
consiglio
comunale che usciremo dallo scacco in cui ci tiene Cayden James. Due
ore a
tentare di convincere qualcuno di qualcosa della quale nemmeno io sono
piu’
sicuro in questo momento.
Mi
stringi il bavero della
giacca, mi accarezzi dolcemente il collo, il volto. Un vero balsamo per
il mio
animo stanco e combattuto. E poi mi sussurri “hey
..” e mi stringi a te. Lo
sapevo. Sapevo che lo sapevi. Che sapevi di cosa avevo bisogno. Di
stare nelle
tue braccia. Come tu hai bisogno di stare nelle mie.
Mi
stringi tra le tue braccia.
Le tue dolci amorevoli braccia. Mi stringi forte. E io torno a casa.
Sospiri
insieme a me. Nelle tue braccia mi sento sicuro, tranquillo. Niente mi
puo’ far
male se sono tra le tue braccia. Sei cosi piccola, sembri fragile. E
invece sei
fortissima. Piu’ forte di me. Mi rilasso nel tuo abbraccio.
Chiudo gli occhi. Anche
tu sei stanca. Il bunker. La tua azienda. La nostra famiglia appena
formata.
William. Non so cosa esattamente gli hai detto. Ma so che ci sai fare
con le
parole, e infatti il mio bambino ha detto che ha capito
perche’ faccio quel che
faccio. Forse non del tutto. Ma qualcosa ha capito. E sei stata tu a
farglielo
capire. Questa vita. Le notti al bunker. La vita al mio fianco. Le
preoccupazioni.
Sento la fatica che e’anche in te.
E
anche quando poi saremo stanchi
troveremo il modo per
navigare nel buio
che tanto è facile
abbandonarsi alle onde
che si infrangono su di noi
Ti
stringo, mi stringi. Il
nostro abbraccio ci calma, mi calma il cuore. Ci diamo forza. Il sangue
comincia a scorre di nuovo nelle mie vene, ricomincio a respirare. E poi come sempre mi
illumini. Mi chiedi se
so a cosa pensa quando sara’ finita con James. Io ti chiedo a
cosa, mentre la
mia mano scende dai tuoi capelli ad accarezzarti la schiena. E mormori
al mio
orecchio che pensi alla nostra luna di miele. E un brivido mi
attraversa. Un
piacevole brivido.
Dimmi
come stai
perché non parli
ora tienimi con te
la tua mano nel buio
la luce è la mia solitudine
non l’ho mai chiesto a nessuno
a nessuno tranne che a te
Ancora
una volta compi la tua
magia: mi fai
sorridere. Aruba. Si,
Aruba. Ci andremo, prima o poi. Sorrido al solo pensiero. La nostra
luna di
miele. Dove poter dimenticare tutto. Stare solo con te. Il sole, la
sabbia
calda sotto i piedi. Il mare azzurro, scintillante come i tuoi occhi.
Ammirare
il tuo corpo snello, le tue forme esaltate da un ridotto bikini nero.
Baciarti.
Respirarti. Stare con te. Niente malviventi. Niente problemi. Una
piccola oasi
di pace, dove poter stare solo con te. Fare l’amore tra le
onde, in un mondo
silenzioso e liquido. Bere dalle tue labbra, vezzeggiare il tuo seno,
sprofondare con te in un universo dove esistiamo solo noi. Un sogno.
Questa
sera sei bellissima
se lo sai che non è finita abbracciami
anche se penserai che non è poetica
questa vita ci ha sorriso e lo sai
non è mai finita abbracciami
Questa
vita e’ tutt’altro che
poetica. Ma ci sei tu, amore mio infinito. E non ho bisogno di altro.
E
voglio sognare assieme a te la
nostra luna di miele.
Abbracciami
Abbracciami
Rimarrei
per sempre tra le tue braccia, amore. Ma non posso.
Chiudo gli occhi. Sospiro di nuovo. Torno alla realta’.
“Any
news here?”
E tu
cominci a parlare, ad aggiornarmi. E poi quel suono dai
server, il tuo sistema di localizzazione ha trovato qualcosa.
Ti giri
parlando, ma le nostre mani.. le nostre mani si cercano.
Le nostre mani si stringono, s’intrecciano
d’istinto. Insieme saliamo sulla
pedana. Insieme esaminiamo lo schermo. Tu riparti a razzo digitando
sulla tua
tastiera. Io ti dico cosa sto per fare.
Eccomi di
nuovo in azione. Rinvigorito, di nuovo pronto. Insieme a
e te. Mia forza. Mia luce. Mio amore.
Andremo
ad Aruba. Si, ci andremo. Te lo prometto.
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Sclero
ispirato dal bellissimo (e brevissimo) Olicity moment
dell’episodio 6x12 intrecciato al testo di Poetica di Cesare
Cremonini.
Dedicato
a voi tutte mie preziose lettrici. Per ringraziarvi per avermi
contattato. Per la vostra gentilezza e preoccupazione. Non volevo
allarmarvi
con il mio lungo silenzio. Ho avuto un periodo di stallo, sono rimasta
fuori
dal sito per un bel po’, per vari motivi. Ma sono di nuovo
qui. E voglio
rassicurarvi. Presto arrivera’ anche il nuovo aggiornamento
Dirty Arrow. Non
abbandono la storia, siatene certe. Non e’ solo mia,
e’ soprattutto vostra. Grazie
ancora per il vostro supporto. A presto.