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Autore: JEANPAGET    15/02/2018    3 recensioni
Inauguro ufficialmente la raccolta dei miei scleri per la nuova stagione
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono stanco. Una riunione infinita. Non ce la faccio piu’. E’ meno stressante pattugliare la citta’ di notte, a colpire tutti quei criminali, che passare tanto tempo in riunione al municipio. Non posso crivellare con il mio arco tutti i consiglieri comunali. E le mie parole purtroppo non sono convincenti e appuntite come le mie frecce. E adesso sto andando al bunker. Problemi anche la’. Quei tre che se ne sono andati. Il team si e’ disgregato. Ma che team posso avere se non posso piu’ fidarmi di loro? Ma quello che sento il ‘mio’ team e’ rimasto. Mi e’ rimasto mio fratello John. E per fortuna immensa, una fortuna che non merito ho lei al mio fianco, sempre. Devo vederla. Subito. Ho bisogno di lei adesso, piu’ che mai

 

Anche quando poi saremo stanchi
troveremo il modo per
navigare nel buio
che tanto è facile
abbandonarsi alle onde
che si infrangono su di noi

 

Ho bisogno della mia luce. Che illumini il buio in cui mi sto dibattendo. Non ho molte via di uscita. Da sindaco un processo pende su di me. Cayden James con il ricatto ha estorto soldi a questa citta’ che ho giurato di proteggere e difendere. E sono stato io a dare ordine di darglieli. Come vigilante non va meglio. Per combattere i criminali ho infranto la promessa fatta a mio figlio. La sua espressione triste e delusa mi perseguita ancora. E se non ci fosse stata Felicity non so come sarebbe andata a finire. Peggio, sicuramente. Ma quelle parole agrodolci di William mi hanno fatto male. Ci hanno fatto male. Perche’ anche lei gli vuole bene. Meraviglioso amore mio, che ami anche un figlio che ti e’ capitato tra capo e collo, come a me. Un figlio per il quale ti ho fatto anche soffrire. Ma tu vedi sempre il meglio negli altri. Hai saputo vedere il bene che era in me anche quando io non lo vedevo, sprofondato nel buio della mia solitudine, della mia vendetta, delle brutture di cinque anni di inferno.

 

Dimmi dove sei
vorrei parlarti
tutte quelle cose che
ho mandato già in fumo
Colpa della solitudine
non l’ho mai detto a nessuno
a nessuno tranne che a te

 

No, non ho mai parlato a nessuno come parlo con te. Non sono mai stato felice con nessuno come lo sono con te. Sei sempre stata speciale. Da quando ti ho conosciuto ti ho sempre sentita vicina, come nessuna altra donna mai prima di te. Dolce. Solare. Intelligente. Spiritosa. Forte. Bellissima.

 

Questa sera sei bellissima
se sai che non è finita abbracciami

 

Sei davvero bellissima in quel tuo abito color rubino. Le tue braccia candide, dalla pelle vellutata, che ho la fortuna di accarezzare, di venerare. il tuo viso luminoso. I tuoi morbidi capelli biondi, quelle onde dorate che tanto amo. Stai bevendo un caffe’, l’aria assorta una piccola pausa anche per te in questa difficile giornata. Ma appena mi vedi capisci subito il mio stato d’animo. La mia faccia distrutta, la mia espressione sfinita ti ha parlato

 

Oh amo il tuo viso. Ma non hai una bella faccia adesso. Cos’e’ successo? Mi prendi la mano, posi la tazza di caffe’

 

Mi siedo stancamente sul tavolo delle riunioni e te lo dico. Due ore a tentare di convincere il consiglio comunale che usciremo dallo scacco in cui ci tiene Cayden James. Due ore a tentare di convincere qualcuno di qualcosa della quale nemmeno io sono piu’ sicuro in questo momento.

 

Mi stringi il bavero della giacca, mi accarezzi dolcemente il collo, il volto. Un vero balsamo per il mio animo stanco e combattuto. E poi mi sussurri “hey ..” e mi stringi a te. Lo sapevo. Sapevo che lo sapevi. Che sapevi di cosa avevo bisogno. Di stare nelle tue braccia. Come tu hai bisogno di stare nelle mie.

 

Mi stringi tra le tue braccia. Le tue dolci amorevoli braccia. Mi stringi forte. E io torno a casa. Sospiri insieme a me. Nelle tue braccia mi sento sicuro, tranquillo. Niente mi puo’ far male se sono tra le tue braccia. Sei cosi piccola, sembri fragile. E invece sei fortissima. Piu’ forte di me. Mi rilasso nel tuo abbraccio. Chiudo gli occhi. Anche tu sei stanca. Il bunker. La tua azienda. La nostra famiglia appena formata. William. Non so cosa esattamente gli hai detto. Ma so che ci sai fare con le parole, e infatti il mio bambino ha detto che ha capito perche’ faccio quel che faccio. Forse non del tutto. Ma qualcosa ha capito. E sei stata tu a farglielo capire. Questa vita. Le notti al bunker. La vita al mio fianco. Le preoccupazioni. Sento la fatica che e’anche in te.

 

E anche quando poi saremo stanchi
troveremo il modo per
navigare nel buio
che tanto è facile
abbandonarsi alle onde
che si infrangono su di noi

 

Ti stringo, mi stringi. Il nostro abbraccio ci calma, mi calma il cuore. Ci diamo forza. Il sangue comincia a scorre di nuovo nelle mie vene, ricomincio a respirare.  E poi come sempre mi illumini. Mi chiedi se so a cosa pensa quando sara’ finita con James. Io ti chiedo a cosa, mentre la mia mano scende dai tuoi capelli ad accarezzarti la schiena. E mormori al mio orecchio che pensi alla nostra luna di miele. E un brivido mi attraversa. Un piacevole brivido.

 

Dimmi come stai
perché non parli
ora tienimi con te
la tua mano nel buio
la luce è la mia solitudine
non l’ho mai chiesto a nessuno
a nessuno tranne che a te

 

Ancora una volta compi la tua magia:  mi fai sorridere. Aruba. Si, Aruba. Ci andremo, prima o poi. Sorrido al solo pensiero. La nostra luna di miele. Dove poter dimenticare tutto. Stare solo con te. Il sole, la sabbia calda sotto i piedi. Il mare azzurro, scintillante come i tuoi occhi. Ammirare il tuo corpo snello, le tue forme esaltate da un ridotto bikini nero. Baciarti. Respirarti. Stare con te. Niente malviventi. Niente problemi. Una piccola oasi di pace, dove poter stare solo con te. Fare l’amore tra le onde, in un mondo silenzioso e liquido. Bere dalle tue labbra, vezzeggiare il tuo seno, sprofondare con te in un universo dove esistiamo solo noi. Un sogno.

 

Questa sera sei bellissima
se lo sai che non è finita abbracciami


anche se penserai che non è poetica
questa vita ci ha sorriso e lo sai
non è mai finita abbracciami

 

Questa vita e’ tutt’altro che poetica. Ma ci sei tu, amore mio infinito. E non ho bisogno di altro.

E voglio sognare assieme a te la nostra luna di miele.

 

Abbracciami
Abbracciami

 

Rimarrei per sempre tra le tue braccia, amore. Ma non posso. Chiudo gli occhi. Sospiro di nuovo. Torno alla realta’.

“Any news here?”

E tu cominci a parlare, ad aggiornarmi. E poi quel suono dai server, il tuo sistema di localizzazione ha trovato qualcosa.

Ti giri parlando, ma le nostre mani.. le nostre mani si cercano. Le nostre mani si stringono, s’intrecciano d’istinto. Insieme saliamo sulla pedana. Insieme esaminiamo lo schermo. Tu riparti a razzo digitando sulla tua tastiera. Io ti dico cosa sto per fare.

Eccomi di nuovo in azione. Rinvigorito, di nuovo pronto. Insieme a e te. Mia forza. Mia luce. Mio amore.

Andremo ad Aruba. Si, ci andremo. Te lo prometto.

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Sclero ispirato dal bellissimo (e brevissimo) Olicity moment dell’episodio 6x12 intrecciato al testo di Poetica di Cesare Cremonini.

Dedicato a voi tutte mie preziose lettrici. Per ringraziarvi per avermi contattato. Per la vostra gentilezza e preoccupazione. Non volevo allarmarvi con il mio lungo silenzio. Ho avuto un periodo di stallo, sono rimasta fuori dal sito per un bel po’, per vari motivi. Ma sono di nuovo qui. E voglio rassicurarvi. Presto arrivera’ anche il nuovo aggiornamento Dirty Arrow. Non abbandono la storia, siatene certe. Non e’ solo mia, e’ soprattutto vostra. Grazie ancora per il vostro supporto. A presto.

   
 
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