Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lilylunapotter1    15/02/2018    2 recensioni
Una storia Malandrina, una storia d'amore e una storia di guerra: tutto in un'unica fanfiction.
Signori e Signore, Maghi e Streghe tutto questo e molto altro... lo scoprirete solo leggendo!
***************
Dal capitolo 5:
“Oh la festa! Festa? Ali ma perché non mi hai informato che stavo per segnare la fine della mia amicizia con Lily. Per Godric Grifondoro, protettore della mia casata, mi ucciderà. Prenderà il mio corpo e lo getterà in pasto agli schiopodi sparacoda di Hagrid…no, no…mi porterà nella foresta proibita e mi abbandonerà incatenata ad un albero aspettando che un qualsiasi bestione peloso mi mangi. Lily Evans mi ucciderààààà!” gridò Marlene.
*************
Dal capitolo 16:
“Vuoi essere la mia fidanzata, Lily?” le domandò guardandola dritto negli occhi.
Lily sorrise timidamente e prese il volto del ragazzo fra le sue mani, poi disse: “Sì…sì. Direi di partire dal per sempre”.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Always'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

15. Notte di luna piena


Il brutto litigio tra Marlene e Sirius non migliorò di certo nei giorni a seguire.
Da una parte c’era Marlene che passava sempre più tempo in biblioteca per evitare di affrontare il discorso con Lily o Alice, dall’altra Sirius che vagava per i corridoi sempre più rabbuiato con il suo fan club che era tornato all’attacco.
Nella scuola, infatti, si era ormai sparsa la voce del brutto litigio che aveva portato i due ad una sottospecie di rottura, anche se la notizia reale della fine della loro relazione non era stata confermata da nessuno dei due.
Dopo il brutto litigio, pochi, a parte gli amici più vicini, si permettevano anche solo di nominare i loro nomi in presenza di uno dei due.
Quel giorno Lily aveva insistito talmente tanto con Marlene per andare ad Hogsmeade insieme a lei che, alla fine, la poveretta aveva ceduto ma non senza sonori sbuffi.
Alice, aveva rinunciato al suo appuntamento fisso con Frank per una giornata di puro relax tra ragazze, anche lei sbuffando naturalmente.
Ad Hogsmeade, si accomodarono in un tavolo alla Testa di Porco perché Marlene non voleva assolutamente essere soggetto di sguardi indiscreti e così si erano rinchiuse nello squallido pub a bere tre burro birre annacquate.
“Allora ehm… avete fatto il compito di Trasfigurazione?” chiese Lily titubante. Non aveva molti argomenti di cui parlare dato che Sirius era off-limits.
Ma, per sua fortuna, Alice era abbonata al club delle pettegole di Hogwarts e accorse in suo aiuto.
“Oh, ma lo sapete con chi sta Bones? Dai quello biondo del quinto anno di corvonero” cominciò Alice eccitata dal raccontare alle amiche lo scoop.
E mentre Alice continuava a blaterare cose senza senso su quanto, secondo lei, fosse stupido e arrogante Bones, a Lily venne in mente che la settimana dopo sarebbe stato il compleanno di Marlene.
“Marl, che ne dici di organizzare una festa per il tuo compleanno sabato prossimo?” domandò Lily entusiasta ma Marlene scosse subito la testa.
“Come no? Marl ti rendi conto che Lily ti sta proponendo di organizzare una festa. Lily! Lily il prefetto!” esclamò Alice che aveva smesso di parlare di Bones ed era più eccitata di Lily per la festa.
“No, ho già un impegno sabato prossimo” rispose Marlene seria.
Lily e Alice si guardarono intensamente poi guardarono di nuovo Marlene incuriosite. Che impegno poteva avere la loro amica il giorno del suo compleanno ad Hogwarts?
“Mi verrà a trovare Logan, ho già chiesto il permesso al preside. E’ già deciso mi dispiace. Magari possiamo pranzare insieme la domenica” continuò Marlene con un tono che non ammetteva repliche mentre le mascelle di Lily e Alice avevano praticamente sfondato il pavimento.
“Logan? Sul serio?” domandò Lily ricomponendosi.
Marlene annuì con decisione, alzando un sopracciglio. Stava arrivando una tempesta.
“Oh andiamo Marl. Vuoi peggiorare la situazione con Sirius?” sbottò Alice che, dicendo il nome del ragazzo, fece sobbalzare Marlene.
“Si da il caso che Black mi abbia scaricato. Che cosa significa per voi la frase ‘E’ finita?’. Per me significa che ci siamo lasciati dato che lui non si è rimangiato quello che ha detto. Perciò io festeggerò con Logan che vi piaccia o no” sbottò Marlene fucsia in faccia sbattendo i soldi sul tavolino e uscendo dal pub di corsa.
“Non può credere davvero che sia finita…” sussurrò Alice scioccata.
Lily annuì quasi impercettibilmente e alla fine anche loro due optarono per tornare al castello.
 
 
 
“Lily! Lily, ti stavo cercando!” gridò James correndo nel corridoio verso Lily e Alice.
“Tolgo il disturbo, ci vediamo dopo Lil” disse Alice sparendo dietro l’angolo.
“Io, Remus e Sirius abbiamo un nuovo piano. Abbiamo visto Piton più allegro del solito oggi e stamattina Sirius lo ha visto sparire nella foresta… di nuovo. Dobbiamo entrare nella foresta Lily, sono sicuro che ha trovato il modo per…” iniziò James parlando piano ma in modo molto agitato.
“Noi non faremo un bel niente James. Abbiamo infranto le regole abbastanza con questa storia. Quindi, data la pericolosità di quello che quei tre hanno in mente, noi andremo dritti dal preside, cosa che, tra l’altro, avremmo dovuto fare fin dall’inizio” lo interruppe Lily incamminandosi verso la sala comune.
“Lily! Dobbiamo andare fino in fondo non puoi tirarti indietro proprio ora. Per favore… ti giuro che dopo questa smetteremo di fare qualunque cosa e andremo dritti dal preside…” la implorò James guardandola con la faccia da cane bastonato.
Lily si morse un labbro nel riflettere poi alla fine disse un esasperato “E va bene…”, per poi riprendere verso la sala comune.
Quella sera stessa perciò Lily scese dal dormitorio per incontrarsi con i tre malandrini con cui si era alleata e, stretti tutti e quattro sotto il mantello sotto il quale stavano parecchio stretti, si incamminarono silenziosamente verso il parco, giù fino al limitare della foresta, poco lontano dalla capanna di Hagrid che sembrava un gigante nell’oscurità.
Fatti pochi passi verso la coltre di alberi, uscirono da sotto il mantello e con le bacchette sfoderate e illuminate iniziarono a percorrere il sentiero, alla ricerca di qualcosa di sconosciuto.
Dopo diversi minuti di cammino, si arrestarono alla vista di qualcosa di molto grande che stava a pochi metri dal percorso principale.
La cosa somigliava a un grosso blocco di legno squadrato, ma di certo non era un albero.
Si avvicinarono cautamente, con le bacchette sempre ben strette in pugno e osservarono lo strano oggetto.
Sembrava quasi un grande armadio sformato ma, naturalmente, era molto strano si trovasse lì, nel bel mezzo della foresta proibita.
“Io lo so cos’è questo. Questo è un armadio svanitore, ne sono certo. Ne ho visto uno uguale qualche anno fa con i miei genitori… da Magie Sinister.” Disse Sirius avvicinandosi per osservarlo meglio.
“Bhè, se si trova da Magie Sinister magari vogliono mandare degli oggetti dal negozio a qui per gli attentati” disse Lily avvicinandosi anche lei.
“Sono sicuro che è così…” disse James anche lui d’accordo con gli amici.
“Ma bravi, complimenti a voi piccoli grifondoro ficcanaso” disse una voce untuosa apparendo dall’oscurità e mostrando alla luce della luna Severus Piton, completamente solo.
“Piton!” gridò James puntando la bacchetta verso il ragazzo che fece lo stesso a sua volta.
In quel momento, una nuvola che copriva un po’ la luna, la liberò completamente e fu allora che Remus, alzando lo sguardo, si rese conto che era piena.
Tutti si resero conto della stessa cosa e il loro sguardo saettò dalla luna a Remus che, in pochi istanti, si era accasciato a terra e si contorceva dal dolore.
“Accidenti! Remus? Remus, perché non ci hai detto che c’era la luna piena!” sbottò James avvicinandosi all’amico che ormai si teneva la testa dolorante.
La schiena si curvò e il corpo di Remus Lupin cresceva sempre di più a vista d’occhio.
“Lily, Lily! Prendi Piton e scappate al castello, veloce! Scappate!” gridò Sirius mentre Lily indietreggiava spaventata.
Lei e Piton cominciarono a correre disperati verso il parco del castello con le bacchette ancora accese alla mano.
Sirius e James si trasformarono subito nei loro animagi proprio quando ormai Remus era diventato in tutto e per tutto un grosso e forte lupo mannaro.
Il lupo si prese qualche istante per assaporare gli odori umani attorno a lui, poi si voltò verso il sentiero da cui sentiva provenire l’odore umano dei due fuggitivi.
Si gettò in una falcata verso la stradina ma gli altri due gli si pararono davanti e, con le zampe e con le corna, cercarono di bloccarlo il più a lungo possibile.
Ma il lupo, dopo pochi attimi di feroce lotta, si divincolò e prese a correre verso il castello, seguito dai due grossi animali.
Quando arrivarono al limitare della foresta, il lupo vide distintamente due figure umane correre all’interno delle mura e prese a correre anche lui nella loro direzione con il cervo e il cane ancora alle calcagna.
 
 
 
Minerva McGranitt correva a perdifiato per i corridoi con i capelli sciolti dalla solita crocchia che le svolazzavano dietro e il professor Silente che, nonostante l’età avanzata, correva rapido anche lui.
Quando arrivarono all’ingresso videro Lily e Piton correre incontro loro e il preside, una volta che lo ebbero superato entrambi, vide il grosso lupo mannaro varcare la soglia.
L’incantesimo di protezione che i due insegnanti pronunciarono all’unisono fu talmente potente che, quando il lupo ci andò a sbattere contro venne rimbalzato all’indietro e sbattuto a terra con un sonoro tonfo.
La bestia si rialzò a guardare i quattro poi, quasi intuendo l’impossibilità dell’attacco, si volto e corse di nuovo verso la foresta.
Intanto, Sirius e James, dopo aver aspettato che il lupo fosse ben lontano, tornarono alle loro sembianze umane e poi entrarono nell’ingresso correndo come due furie.
“Santo Merlino, state bene?” domandò la McGranitt guardando tutti per assicurarsi che non fossero feriti.
“Nel mio ufficio, tutti, adesso” si limitò a dire Silente arrabbiato in un modo in cui probabilmente non era mai stato.
Tutti e quattro, insieme alla McGranitt lo seguirono silenziosamente, consci del fatto che probabilmente sarebbero stati tutti espulsi dopo quella notte.
L’ufficio del preside era pieno di strani aggeggi rumorosi che però, non appena entrarono, forse intuendo la rabbia del preside, sembrarono zittirsi di colpo.
“Questa notte avete combinato qualcosa di davvero grave. E non capisco, davvero non capisco come voi due” e indicò James e Sirius che si guardavano le scarpe “Abbiate potuto permettere una cosa del genere”.
Silenzio.
“Sono profondamente deluso in egual modo da tutti voi. Ora, se volete spiegarmi che diamine facevate voi tutti fuori dai vostri letti, ve ne sarei grato” finì il preside.
James, che fino a quel momento era rimasto in religioso silenzio alzò lo sguardo.
Quello era decisamente il momento in cui avrebbe dovuto raccontare tutto del piano di Piton, così cominciò a raccontare tutto quello che sapevano, stando ben attento a non menzionare il loro precedente piano.
Il preside e la professoressa ascoltarono in silenzio senza tradire alcuna emozione se non qualche sguardo preoccupato.
“Deduco che se lei, signor Piton, si trovava nella foresta, forse tutta questa storia raccontata dal signor Potter non è una bugia…” disse Silente e Piton rimase in silenzio, conscio del fatto che non aveva alcuna scusa plausibile.
“Molto bene. Ora, voi tre, siete in punizione per aver violato il coprifuoco e aver messo a rischio la vostra vita. Verranno tolti trenta punti ad ognuno di voi grifondoro. Quanto a lei signor Piton, verranno tolti cento punti alla sua casa per il suo assurdo piano, di cui metterò subito al corrente il ministro, ed è prevista la sua espulsione immediata. Ora fuori di qui” finì Silente guardandoli preoccupato e con l’aria stanca da dietro gli occhiali a mezzaluna.
 
 
 
Il giorno dopo tutti si chiedevano come fosse possibile che Grifondoro e Serpeverde potessero aver perso tutti quei punti in una sola notte e quando venne fuori che, fra i Grifondoro colpevoli c’era anche il caposcuola Lily Evans, tutti furono stupiti e amareggiati.
Il vero problema, per i Grifondoro, fu che la McGranitt aveva proibito loro di dire qualsiasi cosa riguardo al piano di Piton agli altri studenti, onde evitare caos inutile e perciò i compagni li guardavano così male che Lily era certa di doversi guardare le spalle.
Remus si era scusato con loro in tutte le lingue per aver sbagliato per la prima volta i suoi calcoli lunari ma nessuno dei tre aveva alcuna voglia di farlo sentire in colpa più di quanto non si sentisse già.
Andarono a pranzo e si accomodarono in disparte, vicino soltanto a Alice e Marlene che sembravano le uniche insieme a Frank e Peter a non avercela con loro.
“Dai ragazzi, recupererete sicuramente punti con la partita di Quidditch contro Corvonero della prossima settimana e nessuno si ricorderà più di questa storia” tentò di dire Alice per riportare un po’ più in alto il morale degli amici.
“Che ci fa lui qui?” domandò James serio guardando dritto alla tavola di Serpeverde dove, un trionfante Piton si sedeva vicino ai suoi amici.
Sirius e James scattarono in piedi e si allontanarono dalla tavola e poi dalla sala diretti all’ufficio del preside per chiedere spiegazioni al riguardo.
Il preside li fece accomodare con il volto ancora visibilmente stanco dalla nottata ma decisamente meno arrabbiato.
“Il signor Piton, mio malgrado, ha il coltello dalla parte del manico. Ha sì ammesso di aver messo in atto il piano di cui mi avete parlato ma, allo stesso tempo, ha detto che se fosse stato espulso, avrebbe rivelato a tutti quanto successo al vostro quinto anno e quanto successo ieri notte. Non ho potuto fare altrimenti” rispose Silente alla loro domanda.
“Ma preside, Piton voleva attentare alla vita di alcuni studenti! Non può permettere che rimanga!” esclamò Sirius indignato.
“Signor Black, permettere che Piton divulghi la situazione del signor Lupin significa che lui verrà cacciato da Hogwarts. Sapete cosa pensa la gente dei lupi mannari. Quanto a Piton, mi assicurerò personalmente che non commetta altri stupidi sbagli. Tanto per cominciare ho optato per vietargli le uscite ad Hogsmeade onde evitare che si metta in contatto con qualcuno all’esterno. Inoltre, sarà sorvegliato sempre da tutti gli insegnati, me compreso. Lo stesso trattamento verrà riservato al signor Mulciber e al signor Avery, suoi ovvi complici” rispose ancora Silente alzandosi dalla sua poltrona per congedarli.
I ragazzi uscirono dalla stanza come cani bastonati ma si fiondarono subito a riferire quanto appreso a Lily e Remus che rimasero anche loro sconvolti dalla notizia.
“E’ una cosa inaudita. Piton potrebbe trovare altri cento modi per portare a termine la sua missione” sbottò Remus.
“Già! Oh a proposito, la McGranitt mi ha detto che dobbiamo fermarci domani sera dopo le lezioni nel suo ufficio per la nostra punizione” disse Lily amaramente.
 
 
 
Note dell’autrice:
Ciao miei cari!
Eccomi con il nuovo capitolo.
Allora, come avevo detto alla fine la storia di Piton si è risolta, ma con riscontri non proprio positivi per i nostri malandrini e Lily.
Alla fine Piton e i suoi, pur essendo stati scoperti, non hanno subito chissà quali punizioni.
Per quanto riguarda Marlene e Sirius, che sono decisamente accantonati in questo capitolo, torneranno ad apparire nel prossimo capitolo però, vi avverto, la pace non è ancora vicina.
Spero che abbiate apprezzato questo capitolo e spero anche che lascerete un qualche parere, ne ho bisogno <3
Intanto vi lascio, a presto!
Lilylunapotter
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lilylunapotter1