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Autore: terryoscar    16/02/2018    5 recensioni
[lady oscar][lady oscar]“ OSCAR STORIA DI UN GRANDE AMORE”
Dopo più di un anno dalla sua pubblicazione, ho perfezionato i dialoghi e le situazioni della mia ff rendendola più emozionante. Grazie a tutti coloro che la rileggeranno. ***** Questi personaggi appartengono a Riyoko Ikeda. Sono stati presi in prestito senza fini di lucro.
Ho letto tante storie su Lady Oscar scritte sul sito ff e devo dire che tutte mi hanno emozionato. Questo anime lo vidi per la prima volta nel lontano 1983 e ancora oggi lo guardo con la stessa passione di allora. Come tutti voi, ho sempre immaginato un lieto fine per i nostri eroi
per cui,ho deciso di catapultare i nostri amati personaggi in una favola meravigliosa.
Premetto che mi sono ispirata al manga e all’anime, il primo capitolo e un po' il riassunto dell'anime ma dopo prenderà tutt'altro proseguo. Oscar e Andrè diventeranno genitori prima e nonni dopo. Spero che vi piaccia.
E’ la prima volta che scrivo una storia. Vi chiedo di perdonarmi se troverete qualche errore. Grazie e buona lettura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Madame Jarjayes, Marie Antoinette, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Madame Marguerite


Era notte fonda quando un uomo a cavallo giunse a palazzo Jarjeyes. Colpì il battente del grande portone, uno, due tre volte.


Aprite!!!... Debbo parlare con il Generale Jarjayes! ”

 Un servitore del palazzo fu svegliato dal  trambusto.
“Ma chi sarà mai a quest’ora?” 
L'uomo si alzò dal letto goffamente, accese una candela, con gesti veloci si tolse la camicia da notte, indossò gli abiti che erano riposti ordinatamente sulla sedia, mise le scarpe, prese il candelabro e s’incamminò verso la porta d’ingresso.
 

“Si può sapere chi è a quest'ora della notte?”
“Sono Bernard Chathele. Aprite devo parlare con il Generale …” 
"Con il Generale! ... Un momento..."

L'uomo tolse il chiavistello e girò la mandata. Il portone si aprì.
Bernard si trovò di fronte un uomo basso e tarchiato avanti con gli anni, capì che era un servitore della famiglia.

“Ho notizie di Oscar, devo parlare con il Generale e sua moglie!”
“Avete detto .. Madamigella Oscar? .. Allora è viva?! Signore, ditemi per favore, anche André è vivo, non è vero?"
"Si, certo, sono sani e salvi! .. Ma adesso, per favore, lasciatemi parlare con il vostro padrone!"
" Sia ringraziato il cielo, sono vivi!"
"Si, si ma ditemi dov'è il generale, ho bisogno di parlare con lui!"
" Il Generale è in servizio ma potete parlare con Madame, vado a svegliarla immediatamente! .. Prego Signore, non rimanete là fuori, entrate!”
"Vi ringrazio!"
"Intanto che andrò a svegliare madame Marguerite, potete accomodarvi, faccio in un attimo!" disse l'uomo felice.

Bernard  si accomodò a una delle poltroncine che erano nel salone mentre l’anziano servitore percorse in tutta fretta il corridoio, che portava alla camera di Madame Jarjayes.

Uno, due tocchi, la voce timida " Madame … Madame svegliatevi!”

“Cosa succede Michel?” rispose Marguerite svegliandosi dal sonno leggero e poco ristoratore mentre infilò velocemente la vestaglia.
“C’e un uomo di sotto Madame, un certo Bernard Chathele, dice di avere notizie di vostra figlia Oscar.”
“Cosa! .. Oscar!!" Margherite si precipitò alla porta, l'aprì e disse: "Davvero?! Ma ne sei sicuro? Non avrai capito male?"
"No, madame, ho capito perfettamente! Quell'uomo è venuto a cercare il padrone ma gli ho detto che è fuori con il suo reggimento."
"Michel, davvero quell'uomo ha notizie di mia figlia? Non ci posso credere! Dimmi, ti ha detto dove si trova?"
" Madame non lo so. Quell'uomo non ha detto altro! Madame, sono vivi, madamigella è Andrè sono vivi!"
"Signore vi ringrazio, è un miracolo! ... Michel va subito a svegliare Nanny e dille di raggiungermi immediatamente."

" Vado Madame, corro!"


A passo veloce, Marguerite lasciò la sua stanza e percorse lo scalone che la separavano da Bernard. L’uomo appena la vide arrivare fece un inchino e disse: “Buona sera Madame, il mio nome è Bernard Chathele, vi porto notizie di vostra figlia e di Andrè.
“Che Dio sia lodato!! Allora è vero, sono vivi!”
"Si, madame, sono vivi ...
I passi spediti e la voce di Nanny li interruppe: “Come stanno i miei ragazzi?”
“Vedete, Andrè è ferito ma non è in pericolo di vita, invece Oscar è malata e ha bisogno di cure!”
“Oscar è malata! Cosa è successo a mia figlia?!”
“Ha la febbre alta ...
"Ma come! Mia figlia è sempre stata una donna forte ..."
"Madame non temete, vedrete andrà tutto per il meglio.”
“Oscar aspetta un bambino ....."
 
“State tranquilla madame, la gravidanza non c'entra nulla.”
“E’ stato mio nipote che vi ha mandato?” domandò Nanny
“Si, madame! E'  stato lui.”
“Dove sono?” incalzò Margherite.
“Sono ad Arras, mia moglie Rosalie si sta occupando di vostra figlia.”
“Hai detto Rosalie? E’ forse la ragazza che ha vissuto qui a palazzo tempo fa?” “Si, Madame.”
“Vi ringrazio signor Chathele, partiamo immediatamente per Arras. Voi sarete sicuramente stanco per viaggio, vi faccio preparare la stanza.”
“No madame, non è il caso che Vi disturbiate, torno nella mia casa di Parigi.”
“Voi non andrete da nessuna parte, siete mio ospite! ...... Michel fa preparare la stanza per il signor Chathele ma prima sveglia il cocchiere, digli di preparare immediatamente la carrozza, partiamo per Arras. "
" Subito Madame!"
" Nanny andiamo a preparare il nostro bagaglio.”
Il servitore ribatté: “Madame, il generale ..." 
“Rientrerà domani mattina. Lascerò una lettera dove gli spiegherò ogni cosa e poi, il signor Chathele potrà informarlo personalmente, visto che è nostro ospite..”  
 
 
 
Il sole era già alto. Bernard era nelle scuderie  pronto per sellare il cavallo e ritornare ad Arras. Percorse l’ampio giardino del palazzo Jarjayes,  briglie alla mano, era  pronto per partire, quando vide avanzare un uomo in divisa in sella al suo cavallo.
Era il Generale. L'uomo arrestò l'animale e scrutò Bernard con diffidenza, scese dalla sella, esortò:
“Mi sembra di conoscervi … Voi non siete quel tale che tempo fa, mia figlia aveva catturato per la faccenda del cavaliere nero.”
“Si generale Jarjayes, sono proprio io.”
“ Cosa pensi? Che io abbia creduto veramente a quello che mi disse mia figlia!! Tu non eri affatto estraneo alla faccenda. Eri tu il cavaliere nero! Delinquente!!
C' è mancato poco che André perdesse l’occhio a causa tua."
"Signor Generale avete ragione ma adesso non sono qui per discutere quella vecchia faccenda ..."
"Ah no, davvero?! E poi, mia figlia, non l’ho mai capita! Se allora ti aveva protetto, c’era d’aspettarselo che facesse quello che ha fatto! … Ma si può sapere cosa ci fai qui?”
“Sono arrivato  la notte scorsa per parlare con voi e vostra moglie, per darvi notizie di Oscar.”
“E’ viva?” “Si, è viva ma è malata, ha la tisi.”
“Ma cosa dici? Mi stai prendendo in giro?
“Non sono qui per prenderVi in giro, vi ho detto semplicemente la verità. Madame Jarjayes e la nonna di André sono partite questa notte, probabilmente a quest’ora saranno già arrivate. Io non ho detto nulla a vostra moglie delle reali condizioni di Oscar, le ho solamente detto, che non sta bene e che  ha la febbre alta.

“André è con lei?”
“Si,  ma è ferito, è mancato poco che un proiettile gli trapassasse  il cuore.”
“Dove sono?”

“Quali sono le vostre intenzioni?"
“Che cosa vorresti insinuare? Che io potrei far del male a mia figlia?”
“Non ho insinuato un bel niente Signore ma il dottore ha detto che Oscar ha bisogno di stare tranquilla!”
“Ma come ti permetti?!!”
“Lo dico nell'interesse di Vostra figlia."
"Credi che io non abbia a cuore la vita di mia figlia?"
"Non lo so! Ma forse voi, neanche vi rendete conto del suo valore.”
“Si certo, tu non puoi che parlare in questo modo, visto che sei un rivoluzionario! E come se non bastasse, mia figlia e quell’altro scellerato di André, si sono uniti alla vostra causa. Che assurdità, che un ex Colonnello della Guardia Reale dia l'ordine di fare buttare giù la Bastiglia, solo a pensarci divento matto!!… Un membro della famiglia Jarjayes che fa una cosa simile, ribellarsi a sua maestà. Tutto questo è pazzesco!”
“Si, è vero. Oscar ha abbracciato la nostra causa ... ma sapete perché si è messa a capo dei suoi uomini e ha ordinato di bombardare la Bastiglia?" Occhi negli occhi. "Perché dall' alto di quelle maledette torri, i soldati di sua maestà bombardavano Parigi!! Ed è grazie al tempestivo intervento di vostra figlia e dei suoi soldati, la città non è stata rasa al suolo, Signor Generale!”
“ADESSO BASTA! Non voglio sapere più nulla di questa faccenda. Ora mi interessa soltanto sapere dov’è mia figlia, nient’altro!”
Se  proprio volete saperlo, vostra moglie vi ha lasciato una lettera, leggetela! Mi chiedo come sia possibile che  un uomo come voi, superbo e privo di buon senso, abbia  una figlia assennata e generosa ... "
" Ma come ti permetti?!"
"Mi è bastato aggirarmi per Arras, per capire quanto lei sia amata e rispettata da tutti. Certo, non posso dire la stessa cosa di Voi, signor Generale!”
“Dannato rivoluzionario come osi? Esci immediatamente dalla mia casa e non metterci più piede!”
Bernard, mise il piede nella staffa della sella e concluse: “Io sarò anche un dannato rivoluzionario ma voi per anni da buon padrone  quale siete stato, avete sfruttato Arras riducendola a una latrina. Se oggi quel villaggio ha acquisito un minimo di dignità, è grazie a vostra figlia che ha più cuore lei, che tutta quella marmaglia di nobili che per anni hanno portato il nostro paese sull'orlo del precipizio!"
"MALEDETTO RIVOLUZIONARIO, ESCI FUORI DI QUI!!"
"Con molto piacere Generale!" fu l’affondo di Bernard, che partì al galoppo.
Augustin fuori di sè dalla rabbia a passo marziale si diresse nel suo studio, sapendo che avrebbe trovato la lettera lasciata da sua moglie.
 
Con rabbia spalancò la porta, fece irruzione nello studio. Lo sguardo cadde su un foglio ripiegato, appoggiato sul tavolo della scrivania, lo aprì, riconobbe la grafia, con un gesto di stizza tirò a se la sedia e con tutto il peso si accasciò.
Aprì il foglio ripiegato con cura, erano poche righe ma sufficienti a sapere ciò che desiderava.


“Augustin, parto con Nanny, vado ad Arras.
Oscar è viva. Non conosco le sue reali condizioni di salute ma mi hanno detto che sta molto male. Tornerò appena sarà possibile, spero che tu mi raggiunga quanto prima.

  "Margherite"

Il volto di Augustin si corrucciò, strinse la lettera tra le dita, l'accartocciò e la gettò via con forza. Tirò su lo sguardo e guardando il ritratto di sua figlia,  mormorò:  “Sei viva, questo è ciò che conta.”

Il blu brillava, il suo volto era stanco e affranto.
 
 
Adeline era indaffarata a preparare il pranzo, mentre Alain era in cucina seduto dietro il tavolo, sorseggiava una tazza di tè. Lo sguardo cadde sulla  ferita ormai rimarginata. Ripensava agli ultimi avvenimenti della sua vita; nella sua mente riaffioravano i ricordi di quel quattordici Luglio: le urla, il fumo, sentiva ancora rimbombare la voce di Oscar che dava l’ordine di puntare i cannoni nella parte più alta della Bastiglia. Il volto acceso, turbolento, deciso. Pensava ai suoi meravigliosi capelli biondi che al primo, al secondo colpo  vide scompigliare dal vento, mentre i cannoni sparavano per ordine del suo comandante.
Ripensava all’ incredibile esecuzione  decisa dall’ alto delle torri. Non faceva che ripetersi: quella donna è una vera forza della natura,  adesso sta lottando contro la morte, dannata malattia!”

Dei passi  provenienti  dalla porta secondaria che dava nella cucina, distolsero non solo Alain dai suoi pensieri ma anche Adeline dalle sue pentole.

“Voi chi siete? Cosa ci fate qui?”
Alain scattò in piedi, rispose: “Io!Voi piuttosto, ditemi chi siete, perché mi parlate con tanta esuberanza?”
“Come vi permettete di parlarci in questo modo? Noi siamo i custodi della tenuta e voi signori non siete certo i padroni a cui dare delle spiegazioni!” esclamò Lucien guardando Alain e la  donna che era ai fornelli.
“Oh capisco!... Credo che ci sia un malinteso. Mi presento: sono un amico di Oscar e di Andrè e …"
Joland lo interruppe: “I padroni sono tornati? Mi riferisco a Madamigella Oscar e André. Ditemi, dove sono?
“Madamigella Oscar è di sopra, non sta bene.”
“ Forse ha ancora quella strana febbre? Sapete signor ….”
  “Alain … Alain Sassoin Madame! Ma come, siete a conoscenza delle condizioni di salute del comandante?" 
“Vedete signor Sassoin, l’ultima volta che la padrona è stata qui, non è stata affatto bene; per ben due volte ha avuto la febbre alta. Ma ditemi, adesso dov'è?
“E’ di sopra ..."
"Lucièn vado da lei!" disse senza indugio precipitandosi verso le scale. La porta della stanza di Oscar era spalancata. Joland vide la sua padrona a letto, assistita da una giovane donna che riconobbe immediatamente. Subito dopo, posò lo sguardo su André e ne rimase esterrefatta: André non aveva l’aspetto curato dell’ultima volta, il suo volto era stanco, profondi solchi avevano segnato il suo sguardo, i lineamenti erano ricoperti dalla peluria della barba ormai incolta da giorni.

La donna visibilmente preoccupata, domandò: “André, cosa è accaduto a Madamigella? E la tua spalla è fasciata... sei ferito …”  -
“Vedi Joland … Oscar ha la tisi e … aspetta un bambino …”
“Oh Santo cielo André! Hai chiamato il dottore?”  
"Si, Joland, il dottore l'ha visitata....."  
 
 
Erano appena le otto del mattino, era un'ennesima giornata calda e  il tepore del sole di fine Luglio non dava tregua.
Intanto la carrozza su cui viaggiavamo Marguerite e Nanny, varcò il cancello della tenuta
Il balcone era spalancato, la stanza di Oscar si affacciava sull ’ingresso principale del giardino, una folata di  vento fresco sollevò le tende, portando un poco di sollievo.

André era ancorato al letto della sua amata.

“Oscar ti prego apri gli occhi …”  i suoi pensieri furono distolti dal cigolio di una carrozza che si fermò davanti alla porta principale.


 Due donne scesero dalla vettura e in tutta fretta varcarono la porta d’ingresso, dove Margherite e Nanny incontrarono Alain.
“Madame ...”
“Dov’è mia figlia?”
“Voi siete madame Jarjayes?"
"Si, sono io. Ditemi, dov'è mia figlia?"
" Oscar è di sopra nella sua stanza...."
Margherite non ascoltò altro, si precipitò nella sua stanza seguita da nanny.

Dei passi, Andrè si voltò, vide entrare Marguerite e sua nonna, quest'ultima animatamente domandò: "André, cosa è successo?
“Nonna, tu qui!”  
"Certo che sono qui!" disse commossa abbracciandolo appena. E con occhio vigile scrutò le bende che si intravedevano sotto la camicia aperta.“Oh André, nipote caro, temevo di non rivedervi più!"
"Nonna .. nonna cara ..."
" André cos’ha la mia bambina?” domandò l'anziana donna mentre Margherite si avvicinava al suo capezzale.
Marguerite si piegò sulle  ginocchia, prese la mano di sua figlia e la portò al viso, in una timida carezza e con un fil di voce domandò: “André, devi dirmi la verità, che cos’ha mia figlia? Perché è priva di sensi?”
“Madame , Oscar ha la … tisi!”
“Tisi? Ma cosa dici André!!!! Da quanto tempo mia figlia è malata?”
“Non lo so madame, forse … saranno stanno stati tutti quei turni di guardia! ... Eravamo soliti ad aggirarci nei sobborghi putridi … non lo so Madame, so solamente che la mia Oscar è malata!”
“Dimmi André, l'ha visitata il dottor Lassone?”
“Si, ma è stata visitata anche da un altro medico, uno specialista..."
"Cosa ha detto?"
"Fortunatamente la malattia non è in stato avanzato. Il dottore ha detto che possiamo sperare in una guarigione.”

 “Oscar, figlia mia! …” Marguerite si sedette accanto a sua figlia, la sua mano era stretta alla sua. "Oscar, ti supplico, svegliati,parlami! … André da quanto tempo è in questo stato di incoscienza?”
“Dall'altra notte Madame..."
"Vuoi dire che da allora è in questo stato d'incoscienza?"
"Si, madame. Ha aperto gli occhi per pochi istanti e a causa della febbre altissima, ha delirato!"
“Ma ora non ha febbre, perché è in questo stato di incoscienza?Quando tornerà il dottore?”
“Dopo domani Madame! … Siamo riusciti a somministrarle le medicine  che il dottore ha dato, adesso non ci resta che aspettare.”
Lo sguardo di Margherite si posò all'interno della camicia e domandò: “André cosa ti è successo, perché quelle bende!?”
“Non è niente di grave Madame, sto già meglio!”
 
“Sarà come dici nipote, chissà perché non ti credo! Quella fasciatura è troppo importante per essere una ferita da poco. Non sono mica nata ieri!  
"Dai, su nonna, ti assicuro che sto bene, ormai il peggio è passato, sta tranquilla!"  
 


“Joland...”
“Lussien sono in cucina!!”
“Joland come sta la padrona?”
“Sempre uguale, non si è ancora svegliata!....Certo che questa volta, la febbre l'ha ridotta davvero male! .... Lucien hai finito di pulire il giardino?”
" Si, ho finito poco fa!"
"E' bastata una sola settimana per trovare tanto lavoro arretrato!
“Per fortuna che in casa  c’è anche Adeline, altrimenti non so come avrei fatto!”
“A proposito Joland, il nostro vicino Charles mi ha raccontato cosa è successo a Parigi …”
“Ti riferisci alla rivolta?”
“Non solo!... Ascolta! Charles mi ha raccontato, che i parigini hanno assaltato la Bastiglia …”
“Dici davvero? .. Non saranno dicerie!”
“Assolutamente no, Adeline! ... Charles mi ha detto anche, che dalla fortezza hanno bombardato la città, l'intento era quello di raderla al suolo."
" Ma non è possibile!! ... Lucien ma è terribile!"
Joland, l'esercito, non riusciva a sedare la rivolta e così sentendosi braccati hanno deciso di puntare i cannoni sulla città.”
“E mai possibile, che gente senza mezzi sia riuscita a fare quello che dici?”
 “Aspetta, non è tutto: Charles mi ha riferito che se Parigi non è stata distrutta, è stato grazie all'intervento di un ufficiale dei Soldati della Guardia ..."
"Cosa dici!"
"Pare che il comandante dei soldati della guardia abbia dato l'ordine di buttare giù la Bastiglia e ci sono riusciti."
"Cosa! Non riesco a crederci!! .. Un ufficiale di Sua Maestà che fa una cosa simile!"
"Io non so quanto ci sia di vero in quello che si dice però, per quanto ne so, la nostra padrona comanda i Soldati della Guardia Metropolitana e ho pensato ..."
"Tu credi che sia stata lei?"
"Ascolta Joland, credo che sia andata proprio così …”
“Ma cosa dici Lucien! Per quanto Madamigella sia una donna generosa, comunque  appartiene a una famiglia notoriamente devota al re! ... Non credo affatto che abbia tradito la famiglia reale, passando dalla parte dei rivoltosi ..."
"Ne sei sicura Joland?"
"Lucien, tu sostieni che la padrona abbia dato l'ordine di bombardare la Bastiglia, io sinceramente non riesco a crederci ...”
“A no!! Guarda caso che soltanto un nobile può ricoprire la carica di ufficiale e adesso sembrerebbe che quel Comandante non solo a Parigi ma in tutta la Francia sia diventato un eroe!... Joland, sono sicurissimo che sia stata proprio lei. Non dimenticare che Madamigella Oscar sta risollevando le sorti di Arras e come se non bastasse, ha scelto come marito André che non è certo un nobile damerino!"
"Credo che tu abbia ragione marito mio. Sono davvero rimasta senza parole!"
" Sono sicuro che il vecchio padrone non farà salti di gioia, quando verrà a sapere che  diventerà nonno per merito di un servo!"
"Già ... chissà come reagirà? ...Lucien, se davvero è stata lei ad aiutare i parigini, significa che ad Arras abbiamo un eroe!"
"Spero che non le accada nulla!”
 
 
 
Alain assorto dai suoi pensieri, era seduto all’ombra di un ciliegio quando dietro di se, udì prima dei passi poi una voce:  “Scusate signore sapete dov’è mia madre?”
Alain si voltò, vide una bellissima ragazza dai capelli castani e gli occhi verdi, aveva poco più la sua età.
“Avete detto vostra madre?!” “Sissignore! Adeline è mia madre e lavora presso i padroni."
“Così Adeline ha una figlia! Non mi ha mai parlato di voi. Comunque se cercate Vostra madre, credo che sia in casa.”
“Grazie Signore.” disse la ragazza facendo timidamente  un inchino per poi, allontanarsi quasi correndo.
 
   
 
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