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Autore: tsukuyomi_    17/02/2018    1 recensioni
| MinaKushi; One Shot | { 552 parole }.
••• Dalla Storia •••
« A cosa stai pensando, Kushina? » domandò Minato gentilmente.
[...] « Ripensavo alle parole di Mito–sama, ai tempi in cui lei era ancora la forza portante della volpe, quando fui portata al villaggio della Foglia. » [...]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kushina Uzumaki, Minato Namikaze | Coppie: Minato/Kushina
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Se noi siamo la tela, coloriamola di Rosso e Giallo. '
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Amor est Vitae essentia







 
La felicità è amore, nient'altro.
(_Hermann Hesse_)



 

1.1 
« A cosa stai pensando, Kushina? » domandò Minato gentilmente, appoggiando il proprio libro — che fino a un attimo prima aveva la sua più totale attenzione — sul basso tavolino in legno dinanzi al divano su cui stava comodamente seduto, puntando le sue iridi cerulee sulla donna dai lunghi e setosi capelli cremisi alla sua sinistra, la quale sul viso aveva un'espressione assorta, e lo sguardo perso a osservare il nulla davanti a lei già da qualche tempo a quella parte — situazione che non sfuggì minimamente all'occhio attento del ninja, il quale non aveva avuto l'intenzione di far tacere i suoi pensieri sino a quel momento —. 
All'udire la voce del compagno la jinchuuriki si riscosse appena dai propri pensieri con un sussulto soffocato dalle vesti, sospirando appena. « Ripensavo alle parole di Mito–sama, ai tempi in cui lei era ancora la forza portante della volpe, quando fui portata al villaggio della Foglia. » Rispose in un borbottio appena accennato, ricordando la consistenza della mano della moglie del primo Hokage sulla propria chioma vermiglia, quando l'anziana donna aveva tentato di darle forza e una notevole dose di coraggio notando il suo più completo tormento dalle sue movenze, comprendendo dal primo momento i sentimenti che potevano esserci nel cuore di una bambina così giovane. « Non ti nascondo che l'idea di diventare la nuova Jinchuuriki del cercoterio mi terrorizzava, ai tempi. Mito–sama mi aveva fatta convocare al suo capezzale, e in quel lungo incontro mi parlò con tutta la dolcezza e franchezza che una donna sapiente come lei poteva possedere; mi diede consigli fondamentali che, tutt'oggi, porto ancora gelosamente con me ». 
« Consigli? » chiese l'uomo, sbattendo le palpebre senza comprendere per qualche tempo; ritornò ad una più consona normalità quando percepì la mano di lei appoggiarsi delicatamente sulla sua spalla, e quando fu finalmente in grado di notare quell'accenno di sorriso — luminoso, intenso, vero — su quelle labbra che aveva avuto la fortuna di unire alle proprie così tante volte; che da lì a breve si sarebbe andato a spalancare maggiormente, sino a quando il suo cuore non avrebbe perso più di qualche battito nel contemplare tale momento. « Ma certo, Minato. » Esclamò lei, finalmente raggiante. 
La luce che il ninja aveva visto negli occhi chiari di lei poco meno di qualche minuto prima era scomparsa, regalandogli un qualcosa di nuovo e piacevole. Dannatamente piacevole, di cui già non riusciva a farne a meno. 
« E ho intenzione di rivelarti il più importante, quindi ascoltami bene! » iniziò la Uzumaki con tono fintamente serio, muovendo l'indice dal basso verso l'alto con fare severo; prima di avvicinare il proprio viso poco per volta a quello del Namikaze, tanto che per la sorpresa le gote di lui cominciarono a tingersi appena di un rosa un poco più intenso del normale. « Mito–sama mi disse di riempire il mio cuore di amore, che quello — ossia di contemplare quel sentimento nella propria vita — era il segreto per contrastare l'odio naturale e senza fine della volpe, l'unico e importante modo per vivere una vita normale. 
« E tu, Minato, hai fatto sii che il mio cuore si riempisse di tale amore » terminò la kunoichi, appoggiando le proprie labbra sulla cute accaldata del ninja, socchiudendo le palpebre, nuovamente serena. 
Più che riempire il mio cuore d'amore, hai riempito di felicità me. 












 
Ah, come potevo non uscirmene — finalmente! — anche con una storia dove la protagonista assoluta è La coppia? 
Ho un folle bisogno di riempire il fandom di MinaKushi, quindi non spaventatevi troppo. (?) 
Allora, passiamo alla storia che avete appena letto ( Ah, giusto: grazie per essere arrivati sino a qui! ): questa prima cosuccia senza tante pretese farà parte di una serie all'insegna di questa coppia, ovviamente, che pian piano mi impegnerò a far nascere con le mie migliori abilità, sperando di restare il più IC possibile ( e se così non sarà, vi prego di farmelo notare! ;; ) e fedele alla coppia che Kishi-sensei ha messo al mondo. 
Ora, come potete notare questo è un momento mancato nell'anime/manga, che io mi immagino d'avvero esistere —infondo, anche loro si saranno confidati, suvvia! —; dove Kushina rivela un po' della conversazione che aveva avuto con Mito ai tempi in cui lei era ancora la forza portante (ma questo si è capito, quindi sorvolo). E, secondo il mio più personale parere, è proprio grazie a Minato se ha potuto mettere in pratica il consiglio della prima jinchuuriki, ovvero quello di "riempirsi d'amore", ricordando come lei non fosse mai stata apprezzata in gioventù dai suoi compagni — quindi penso che almeno in parte si fosse lasciata andare per così dire all'odio della volpe —, tranne Minato che si distingue dalla massa. ( Ah, se non esistesse lo si dovrebbe inventare! ) 
Spero che la storia sia stata di vostro gradimento (come del resto è piaciuto scriverla a me **)!

Misaki.

P.S. : "Amor est Vitae essentia" è una frase in Latino, che tradotta sta a significare "L'amore è l'essenza della vita". 





 


























 
   
 
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