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Autore: Fanta Gaia    18/02/2018    0 recensioni
Alex era un ragazzo solo che aveva imparato a combattere le sue battaglie da solo, era stato costretto a farlo al mondo non gli era rimasto nessuno. Ed un giorno ecco che la sua vita riceve un altro drastico cambiamento, sarà pronto ad accettare il cambiamento
Genere: Avventura, Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alex tono a scuola ed il primo giorno sembrava tutto così surreale, era la sua vecchia scuola, la sua vecchia classe, i suoi vecchi compagni ma non era come prima ora tutto era cambiato, mentre camminava per i corridoi vedeva che la gente lo indicava, molti suoi compagni lo guardavano come se potesse andare in pezzi da un momento all'altro anche il comportamento dei professori nei suoi confronti era cambiato, alcuni gli avevano fatto le condoglianze altri avevano cercato di trattarlo in modo dolce ma quello che più lo sconvolse fu la professoressa di storia e filosofia, la signorina Swift che venne in classe con le lacrime agli occhi lo abbracciò poi usci si ricompose e torno in classe quando rientro non cambio nulla della sua lezione, Alex spesso l'aveva definita la scimmia urlatrice, quando spiegava aveva la tendenza ad avere un tono di voce alto e gesticolava, però in quel momento Alex gli fu grato era così che voleva essere trattato come se fosse uno uguale agli altri, e non il povero ragazzo senza famiglia. La giornata a scuola sembro più lunga del solito tornò alla casa famiglia butto lo zaino vicino le scale sua madre gli diceva sempre si non farlo, torno in dietro lo prese e lo porto subito nella sua stanza appena Chiuse la porta averti un forte senso di vuoto era consapevole che i suoi genitori fossero morti ma ancora non si rendeva conto di quanto ciò cambiasse la sua vita, non pianse non aveva più lacrime da versare si sdraio sul letto e guardo il soffitto per ore, lo vennero a chiamare per la cena avrebbe voluto continuare a stare in camera non aveva molta fame ma si costrinse a scendere non era mai stato nella mensa, la stanza era affilata quando arrivo si sedette in un tavolo vicino all'ingresso la signora che lo aveva chiamato per farlo scendere gli aveva portato un vassoio con il.cibo visto che con le stampelle non sarebbe riuscito a portarlo al tavolo odiava quelle stampelle avrebbe voluto muoversi in libertà e nn dipendere da qualcuno, gli costava molto ammettere di aver bisogno di qualcuno voleva farcela da solo, mangio qualche boccone e sposto io cibo in giro un po' per il piatto un ragazzo di qualche anno più grande di lui si avvicinò si sedette di fronte a lui << non mangi >> Alex alzò lo sguardo dal piatto per rivolgere la sua attenzione al ragazzo << lo vuoi tu? >> Il ragazzo osservo il contenuto del piatto << si >> quello era stato lo scopo che lo aveva spinto ad andare da lui, stava per alzarsi ed andarsene ma non gli sembrò giusto mentre mangiava disse << da quanto sei qui? >> << Quasi due settimane >> << sei nuovo quindi >> Alex voleva restare solo, << io sono entrato qui che avevo 10 anni, sai alla fine non è così male >> Alex si limitò ad ascoltare quello che l'altro diceva, dopo alcuni minuti di completo silenzio Alex si alzò e torno in camera sua. Dopo altre due settimane il gesso gli fu tolto, Alex inziava ad abituarsi alla vita in casa famiglia, come gli aveva detto la psicologa aveva bisogno di tempo perché il tempo Sanna tutte le ferite, Alex andava dalla psicologa una volta alla settimana lo avevano obbligato per la maggior parte del tempo stava zitto, la psicologa gli aveva ripetuto più volte che parlare lo avrebbe fatto sentire meglio, alla seconda seduta dopo essere stati una quarantina di minuti in silenzio la psicologa gli spiego il perché Delle sedute, devi cercare di guarire Alex le chiese << la sua famiglia è morta? >> La psicologa in un primo momento cerco di sciare alla domanda ma alla fine rispose << no >> << ed allora cosa ne sa >> la psicologa non aveva trovato una risposta per obbiettare ed erano rimasti in silenzio fino alla fine dell'ora. Le sedute con la psicologa non servivano a niente se c'era una cosa che faceva stare meglio Alex era uscire fuori e camminare, con la sua famiglia spesa era stato in vacanza in montagna ed ora l'unica cosa che lo faceva sentire vivo era girovagare per i boschi, rientrava sempre prima che il sole tramonta se era una Delle regole della casa. Un giorno mentre si trovava in un bosco alex si trovò di fronte ad un bracciale, era d'acciaio aveva uno strano simbolo blu al centro, Alex si avvicinò per esaminarlo meglio il bracciale gli si mise al braccio, non riusciva a toglierselo era come se si fosse incollato, dopo svariati minuti lascio perdere e si sentì invadere da una sensazione di calda, torno alla casa famiglia e salì nella sua camera provo di tutto per torglierselo ma nulla sembrava funzionava. Verso l'ora di cena esausto scese di sotto mangio in fretta, e risali quella sera prima di andare a dormire osservo ancora una volta quel bracciale non sembrava pericoloso ma era strano come si fosse infilato al suo polso, resto un po' sveglio a pensarci e per la prima volta dal giorno dell'incidenza riuscì a dormire più di tre ore per volta, l'incubo continuava a persistere ma per un po' non aveva sognato altro che il buio. Vorrei sapere il vostro parere
   
 
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