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Autore: New_Born    29/06/2009    3 recensioni
Storia d'amore tra un vampiro e una cacciatrice. Blackout riscritta sotto il punto di vista di William.
Genere: Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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backout 2 The Black Pearl non era un locale per persone perbeniste, anzi, era una locanda piuttosto malfamata.
Puzzava  di alcool, sesso e sudiciume. Gli uomini e le donne che lo frequentavano erano soprattutto, drogati, spacciatori, alcolizzati e prostitute.
Come posto era  piuttosto piccolo, poco illuminato e principalmente sporco.
Il pavimento un tempo era bianco, ma col passare del tempo era diventato marrone con qualche sfumatura di nero;
i tavoli erano rotondi e di legno, le sedie...bè se si potevano chiamare sedie, erano anch'esse di legno con una o più parti mancanti.
Erano le 2.30 del mattino, e il mio turno di lavoro era finito. Salutai il mio titolare (un uomo molto basso, grasso e viscido), presi la mia
giacca di pelle nera e uscii in strada.
Era una notte intensamente cupa, c'era una fitta nebbiolina, non riuscivo a scorgere nemmeno la luna in cielo.
La strada era bagnata e scivolosa; mi accesi una sigaretta e rimasi fermo a fissare le nuvolette di fumo che fuoriuscivano dalla
mia bocca. Dopo qualche minuto incominciai a camminare con una mano in tasca, non avevo una meta precisa, ma non mi preoccupai,
ormai era diventato una specie di rito...vagare per le vie silenziose di Londra senza sapere dove andare.
Finii la sigaretta e la lanciai in un angolo del marciapiede. La guardai mentre schizzava piccole scintille al momento della caduta.
Ad un tratto mi sentii chiamare.
"Hey, Hey...William."
Mi voltai leggermente sorpreso, era uno della mia specie: un vampiro. Io non avevo amici, non conoscevo nessuno come faceva a sapere il mio nome?
Non riuscivo a decifrare la sua espressione e la cosa mi turbava. Aveva dei grandi occhi a palla verdi, delle labbra carnose e rosse come il vino che contrastavano
con la sua carnagione bianca, e gli zigomi abbastanza pronunciati. Era più basso di me ed esageratamente magro. Paragonato a lui sembravo un body bilder!
"Che vuoi? E come sai il mio nome?"
Chiesi scontroso. Mi fissò come se la cosa fosse ovvia. Odiavo quello sguardo.
"Bè...bè...tutti sanno il tuo nome! Sei quel vampiro strano che ruba trasfusioni dall'ospedale!"
Alzai un sopracciglio, a quanto pare ero abbastanza conosciuto a Londra, ma l'espressione - vampiro strano- non mi piacque per niente.
"non hai risposto alla mia prima domanda."
Sorrise.
"Ah...senti, c'è una cacciatrice in città, diciamo che sta facendo fuori un sacco dei nostri..."
Ancora non capivo quello che intendeva. Che m'importava a me della cacciatrice?
"Dicono che tu sei abbastanza forte, magari, se ti va, potresti allearti con noi e cercare di ucciderla"
Lo fissai stupito. Era serio?
"Senti, io non uccido nessuno, chiaro?"
Risposi con un mezzo sorriso.  Il vampiro spalancò gli occhi, ma non fissava me. Veloce mi voltai e vidi una semplice ragazza con delle cuffie alle orecchie.
Avrà avuto 17-18 anni. Non era molto alta. Aveva degli occhi piccoli verdi e dei capelli lunghi fin sopra le spalle.
"E' lei, la cacciatrice!"
Mi prese per un polso e  mi trascinò in un vicolo cieco, dove si trovavano altri vampiri che guardavano la scena.
"Maddai, è una ragazzina, come potete temerla?"
Iniziai a ridere, ma subito mi bloccai notando gli sguardi furiosi dei vampiri.
Mi voltai e mi concentrai sulla cacciatrice. C'era un vampiro che la stava seguendo, se ne accorse. Si inchinò e fece finta di allacciarsi la scarpa, o almeno, così sembrava.
Appena il vampiro le fu addosso la ragazza si voltò e incominciarono a combattere.
Cavolo, aveva proprio un bel sedere.
Ma rimasi ancora più sorpreso quando uccise il vampiro. Non me l'aspettavo da una ragazzina di quella stazza.
Gli altri al mio fianco erano terrorizzati. Ad un tratto il suo sguardo si posò su di noi.
"AVETE VISTO? POTREBBE SUCCEDERE ANCHE A VOI!"
Era un tono minaccioso e autoritario. Gli altri fecero tutti un passo indietro andando a nascondersi nell'oscurità.
Io rimasi immobile. La fissai mentre se ne andava via e dopo qualche secondo mi voltai verso gli altri.
"Ok, ok, ci penso io, domani andrò a farle una visita!"

Ok ok ok, lo so sono un po' pazza, non so come mi sia venuta in mente l'idea di riscrivere Blackout dal punto di vista di William... mah
Vabbè, spero che vi sia piaciuto come inizio...^^
  
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