Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Vanx_vanix    20/02/2018    4 recensioni
Ciao a tutti questa e la primissima FF che scrivo in assoluto, Sana e Akito non si conoscono, saranno i testimoni di nozze dei loro rispettivi migliori amici. Che cosa avrà il destino in serbo per loro, il loro legame è nato molto prima del loro primo incontro, e a capirlo per primo sara proprio Akito.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 5
COINCIDENZE?
 
 
POV Akito
 
T: - CHE COSAAAAAA?- Ed eccolo che come al solito non sa trattenersi.
H: - COSA CAZZO TI URLI! –
Gli ho raccontato tutto.  Dopo la scena delle scale non ho potuto evitarlo. Perché aveva notato il cambiamento dei miei modi, lui mi conosce molto bene, è stato l’unico bambino ad avvicinarsi a me senza il timore dei miei comportamenti.
Conosceva la mia situazione famigliare e del cambiamento che era avvenuto, non sapeva di preciso qual era stato lo sceneggiato in questione e nemmeno della lettera che avevo scritto, ora gli ho raccontato anche di quest’ultima.
Comunque sia non riesco ancora a credere a ciò che è accaduto poco fa. Mentre mi dirigevo verso le scale dopo essermi lavato e cambiato, ho sentito la sua voce, ed e stato come ritornare a respirare, come se il cuore avesse ricominciato a pompare sangue per permettere ai polmoni il loro funzionamento naturale.
Mi sono diretto subito sulle scale per controllare se era veramente lei o solo un’illusione, non c’erano dubbi, era lei!
Non so ancora il perché di queste mie reazioni alla sua sola presenza, ma ora come ora non me ne frega un cazzo, l’importante è che lei c’è ed è qui e questo mi fa stare bene, “dannatamente bene”.
Ritornando a Tsu, è letteralmente scioccato da quello che gli ho raccontato, soprattutto sull’ultima parte, infatti è qui nella mia stanza (dove ci siamo rintanati dopo “l’incontro” sulle scale) che sta facendo avanti e indietro come un pazzo.
T: - L’ha baciata, l’ha baciata, l’ha baciata………… - lo sta ripetendo a macchinetta, sembra più scioccato per il fatto che io l’abbia baciata che per il resto.
H: - Tsu hai finito? Mi stai facendo venire il mal di testa –
T: - AKITOO! – mi indica con il dito.
H: - Cosa c’è? – gli chiedo esasperato dal suo atteggiamento
T: - Tu…. L’hai baciata!!! -  ancora! Ora lo uccido.
H: - Si Tsu l’ho baciata e allora? sembra che tu sia più scioccato per il bacio che per il resto? -
T: - MA NON E’ OVVIO? – se non la smette di urlare, lo butto giù dalla finestra.
H: - Ti ho detto di smetterla di urlare – mi si avvicina ad un palmo dal naso.
T: - AkitoHayama! Tu non hai mai baciato nessuna ragazza. Te le porti direttamente a letto. Hai capito cosa vuol dire questo? – Su questo ha ragione, ma sul fatto che io ci debba capire qualcosa “no”, anche perché non ci sto più capendo niente da un pezzo oramai.
H: - Illuminami? – gli domando puntandomi le braccia al petto.
T: - Akito! Tu ti sei “innamorato”! – no, questo è tutto scemo, e lo dice pure ridendo!
H: - MA TI SEI BEVUTO IL CERVELLO? – stavolta e il mio turno di urlare.
T: - Per niente amico mio, tu ti sei innamorato e non provare a negarlo perché ti posso dimostrare il contrario ad ogni tua obiezione – afferma il sapientone, che ora fa un bel volo giù dalla finestra.
H: - E da cosa lo deduci? – sono proprio curioso di sentire quali cazzate tira fuori adesso.
T: - Primo! l’hai baciata. Secondo! quando sei arrivato qui a casa mia, avevi quello sguardo di un tempo, privo di vita, che magicamente appena l’hai vista si è illuminato di una luceche non ha MAI avuto prima. Si! dopo aver risolto la tua situazione famigliare, il tuo sguardo non era più vuoto e privo di vita, ma era diventato più mite, ma questa luce che hai ora non l’hai mai avuta – doveva studiare psicologia altro che storia dell’arte.
T: - Terzo! L’emozioni e le sensazioni che provi, sono la prova inconfutabile della mia teoria! – “la prova inconfutabile” gli si addiceva anche giurisprudenza a sto punto.
H: - Cazzate! Non posso essermi innamorato in un giorno – gli rispondo.
T: - E allora secondo te cos’è         ? – mi domanda mettendosi comodo e puntandosi le braccia al petto.
H: - Gratitudine! – non ne sono molto convinto, ma voglio pensare che sia gratitudine quello che provo nei confronti di Kurata.
T: - Akito! Akito! L’amore viene confuso molto spesso con la gratitudine – ma sentilo.
H: - tkz –
T: - E se foste destinati? – Addirittura! Ma si sente quando parla? Si che anche io, in un primo momento ho pensato che il destino me l’avesse fatta incontrare, ma da qui a dire che siamo addirittura destinati ne passa di acqua sotto i ponti.
H: - Non dire stupidaggini Tsu – “anche se?” ma che cazzo vado a pensare, io AkitoHayama che crede a queste stronzate. No! Non sono io.
T: - Dai Akito pensaci su, vi scontrate in aeroporto e già lìprovi un’attrazione per lei, poi guarda caso siete anche compagni di viaggio sull’aereo ed inizi a “provare” qualcosa e scopri chi è realmente, e ciliegina sulla torta, thooo vi rincontrate qui a casa mia per farci da testimoni a me e al mio zuccherino, non ci sono dubbi siete destinati! – certo non ha tutti i torti, “ma dai io che credo al destino”, no, non lo ammetterò mai.
H: - Coincidenze! –
T: - A me sembrano molto più di semplici coincidenze – voglio dargli corda almeno per un momento, vediamo cosa mi risponde.
H: - Anche se fosse? Chi ti dice che lei possa mai provare qualcosa per me? –
T: - Già il fatto che non ti abbia respinto al bacio e che quando ti ha visto non ti abbia detto niente a riguardo la dice lunga, e poi anche la sua reazione quando ti ha visto. Era sorpresa si, ma hai visto che sorriso ha fatto quando l’hai salutata? –
H: - Non ne sarei così sicuro – si ha sorriso ma poi ha abbassato lo sguardo, si sentiva a disagio per via di quel bacio, ne sono sicuro.
T: -  Pensala come vuoi, ma secondo me è così – se lo dice lui! Io rimango della mia opinione.
H: - Hei! non una parola con la tua “caramellina” Tsu! – lo conosco troppo bene e la maggior parte delle volte non riesce a tenere la bocca chiusa.
T: - Ma figurati! per chi mi hai preso? Piuttosto! adesso come ti comporterai? – bella domanda! Come cazzo mi comporto? Non lo so nemmeno io.
H: - Come mi comporto di solito! – mi guarda un po’ scettico e non ha tutti i torti.
IO non mi sento più IO, ma non lo ammetterò mai.
 
 

 
*******
 

POV Sana
 
Aver rivisto Hayama qui a casa di Aya, in un primo momento sono rimasta scioccata, ma dopo il suo saluto e aver incrociato il suo sguardo non ho potuto fare a meno di essere felice che lui sia qui, non so di preciso il perché ma e così.
Dopo che Aya e Tsu ci avevano chiesto se ci conoscevamo, ecco che l’imbarazzo aveva preso il sopravvento al ricordo di quel bacio. È stato Akito a rispondere dopo qualche secondo,(visto che dalla mia bocca non riusciva ad uscire nemmeno una sillaba) dicendo che siamo stati compagni di viaggio in aereo.
Dopo che Akito aveva preso la mia valigia per portarla di sopra seguito da Tsu, Aya mi aveva ritrascinata in cucina, ed ora eccomi qui, seduta al tavolo di fronte ad Aya che mi fissa con le mani sul viso e i gomiti appoggiati sul tavolo, e con un sorrisetto malizioso sul volto.
A: - Avanti Sana! so che è accaduto qualcosa tra voi e ora voglio sapere cosa? – Ad Aya non sfugge mai nulla, infatti deve aver notato la mia reazione di poco fa. Comunque io cerco di fare finta di niente guardandomi intorno senza incrociare il suo sguardo.
S: - Sai che hai proprio una bella cucina Aya, come fai a tenerla cosi lucida e pulita? – cerco di cambiare discorso anche se so che sarà invano il mio tentativo
A: - E inutile che cerchi di cambiare discorso, tanto non ci muoviamo da qui fin ché non parli –
T: - CHE COSAAAA? –
H: - CHE CAZZO TI URLI – Sentiamo gli urli di Tsu e Akito che arrivano dal piano di sopra, “Akito ha vuotato il sacco”, e io non posso far a meno di diventare rossa come un pomodoro.
Aya mi guarda sgranando gli occhi, ora più che mai ha capito che e successo “qualcosa”.
A: - Ora me lo dici, e subito! – mi intima puntandomi il dito contro.
Così inizio a raccontarle tutto dall’inizio.
Durante il racconto rimane in silenzio ascoltando con attenzione fino all’ultima parte.
 Sgrana gli occhi rimanendo di stucco, io la guardo in attesa che dica qualcosa, infatti scuote il capo per riprendersi e dire la sua.
A: - Però! non c’è che dire, hai fatto colpo anche questa volta e per giunta senza ballare – afferma sorridendo maliziosa.
S: - AAAA Finiscila Aya – gli rispondo imbarazzata.
A: - Però che coincidenza ritrovartelo qui! Chissà che imbarazzo dopo quel bacio, conoscendoti! –
S:- Appunto! Proprio una coincidenza – infatti ora non so proprio come dovrò comportarmi quando scenderà. Cosa devo fare? Gli devo chiedere perché mi ha baciata oppure dovrei lasciar perdere? Non so cosa fare.
A:- Ti piace! – mi ridesta Aya dai miei pensieri.
S: - C-cosa? NO! ma che dici? come ti salta in mente una cosa del genere? –
A: - Dai Sana non negarlo, ho visto come gli hai sorriso quando ti ha salutata e poi forse questa e la volta buona che…….. –
S: - NO! NO! E NO! – La fermo sul tempo perche so già dove vuole andare a parare.
A: - Avanti Sana perché no? ma l’hai visto bene? – mi domanda lei con fare malizioso.
S: - Certo che l’ho visto Aya! E non posso negare che mi affascina parecchio,degli istinti li ho anche io non sono mica fatta di legno! – ma non posso me lo sono ripromessa.
A: - E allora perché no?- domanda lei in maniera insistente.
S: - Lo sai Aya! – abbasso il capo e stringo con forza il mio medaglione, e lei sa cosa vuol dire.
A: -  Sana ancora con questa storia? Non credi oramai che sia solo una tua convinzione? –
S: -  Può anche essere come dici tu, ma io non voglio più illudere nessuno. E poi chi ti dice che ad Hayama possa mai interessare? –
A: - Sana! Ti ha baciata! Questo non ti dice niente? – mi domanda puntandosi le braccia al petto. Già il bacio, perché?
S: - A proposito perché mi ha ringraziata non riesco a capirlo? – Aya mi guarda incredula
A: - Sana possibile che tu non l’abbia ancora capito? Cosa hai fatto sull’aereo per lui?- ed ecco che appaiono nella mia mente due occhi pieni di paura e smarrimento.
S: - Ho capitooooo! Le vertigini! Mi ha ringraziato per questo. Ma perché baciarmi non poteva solo dire grazie? – Aya mi guarda con un sopracciglio alzato e un’espressione come dire ma ci sei o ci fai? Poi mi viene in mente la prima frase di Aya dopo il mio racconto “hai fatto colpo” e il rossore sulle mie guancia fa capire ad Aya che ci sono arrivata.
A: - Hai capito finalmente! E poi… anche a te piace! – afferma lei con aria soddisfatta.
S: - Aya! Questo non è vero e anche se fosse io non posso! – non voglio più illudermi di poter dimenticare. E non voglio più illudere chi cerca in me qualcosa che io non posso dargli. E men che meno Akito! Anche se fosse solo minimamente interessato, cosa che io dubito, non potrei mai illuderlo, lui più di tutti.
A: - Sana ai già 25 anni quanto pensi di aspettare ancora? –
S: - Non lo so Aya. Ma non riesco a rinunciarci. L’ho sentito allora e l’ho sento adesso, ognuno di noi è destinato a qualcuno e io mi sento destinata a lui! –
A: - Sana ti stai facendo del male da sola lo sai? –
S: - Lo so! Ma preferisco farmi del male, piuttosto che far soffrire ancora qualcuno – affermo stringendo con forza il mio medaglione. 
Veniamo interrotte dai passi che si avvicinano alla cucina, e l’agitazione inizia ad invadermi, ma perché devo essere cosi agitata“Uffa”?
 
********
 
POV Akito
 
Dopo essere entrati in cucina la tensione si poteva tagliare con il coltello.
Sugita accortasi che erano già le sette di sera e che non aveva ancora preparato la cena, si era data da fare a mettere in tavola tutto ciò che si poteva mangiare senza il bisogno di una cottura, e Sana le aveva dato una mano.
Siamo a tavola già da mezzora e nessuno proferisce parola, non che a me non piaccia il silenzio anzi, pero questo e a dir poco inquietante e passare una settimana cosi sarebbe da suicidio. Per di più Tsu continua a guardarmi di tanto in tanto, ed inizia ad infastidirmi, Sugita fa lo stesso nei confronti di Sana (scommetto che anche lei sa cosa è successo).
Sana sembra ignara di tutto ma si vede che si sente a disagio anche se cerca di non darlo a vedere continuando a mangiare, anzi si sta abbuffando come se non mangiasse da un mese, sembra una bambina. Ha il latte della mozzarella che le cola dalle labbra, non c’è che dire e proprio buffa.
CLIK!  Un flash proveniente dalla parte di Tsu mi abbaglia facendomi voltare di scatto verso di lui, e lo trovo con ancora il telefono in mano e un sorriso da imbecille sul volto.
H: - Che cazzo stai facendo? – gli domando un po’ alterato. Odio che mi vengano scattate delle fotografie, soprattutto a mia insaputa.
T: - Scusa Akito ma non ho saputo resistere. Il tuo sorriso era da immortalare e un evento più unico che raro! – risponde lui ridendo di gusto.
Sto quasi per scattare verso di lui ma la voce di Sana mi blocca all’istante.
S: - Non esagerare Tsu! Però se sapevo che collezionassi i sorrisi di Hayama lo avrei fotografato anche io sull’aereo, era davvero carinissimo! – alla sua affermazione, la mascella di Tsu ci manca poco che finisca sopra il tavolo dallo stupore, e vedo, anzi sento, che Sana vedendo la reazione di Tsu, sta per fargli la domanda che non voglio assolutamente che faccia.
S: - Perché hai questa reazione? – ecco gli e lo ha chiesto.
T: - Sana!Akito non ha mai sorriso in 26 anni! – “brutto imbecille”non poteva starsene zitto. Vedo Sana sgranare gli occhi e voltarsi verso di me, e dopo una frazione di secondo fa un sorriso che parte da un orecchio all’altro, non ho mai visto un sorriso più luminoso di quello, e devo dire che è ancora più bella.
H: - Perché sorridi così? – non ho potuto evitare di dirlo mi è uscito quasi senza volere.
S: - Perché pensare che il primo sorriso della tua vita lo hai rivolto a me, mi rende immensamente felice! – alla sua affermazione il mio cuore perde un battito, e sento un calore imporporare le mie gote.
CLICK , FLASH
Mi volto immediatamente verso di lui.
H: - Tsu, finiscila! – gli ringhio contro.
T: - Anche il tuo imbarazzo e da immortalare, eri tutto rosso ah ahahahah – mmmm vorrei strozzarlo.
S: - Se stai cercando di dire che è anche la prima volta che si imbarazza, devo deluderti di nuovo Tsu – afferma Sana ancor più sorridente di prima.
 

 
*******
 

Grazie all’intervento, “poco opportuno a mio parere”, delle foto scattate da Tsu, l’aria ora e più respirabile.
A: - A proposito Sana! Non ti ho ancora chiesto come stanno tua madre e Rey? – alla domanda di Sugita, Sana sgrana gli occhi e fa cadere dalle mani le posate, scattando in piedi e portandosi le mani sulle guance lanciando un urlo disumano.
S: - OH MIO DIOOOOOOOOOOOO!!!!! – mi ha quasi rotto un timpano, certo che ha un megafono al posto delle corde vocali.
A: - Sana che succede? – gli domanda allarmata Sugita.
S: - Mi sono dimenticata di chiamare Rey, sarà furibondo! – dice agitando le braccia, per poi sparire dalla cucina dirigendosi al piano di sopra.
Questa reazione, non so perche mi ha un po’ infastidito, chi è questo Rey?
T: - Chi è Rey? – Tsu dà voce ai miei pensieri e non so il perché ma glie ne sono grato.
A: - Rey è stato il primo amore di Sana – dice Aya ridacchiando, ma questa risposta non mi è piaciuta affatto.
T: - Stanno insieme da tanto? – non so se picchiarlo o meno.
A: - No! non sono mai stati insieme, anche perché Ray è sposato e ha 12 anni in più di Sana, lui è stata la sua prima cotta fino all’età di 11 anni – Tsu la incita ha continuare, ed ora anche io sono curioso.
A: - Rey era un senza tetto, Sana lo ha incontrato quando aveva 5 anni, gli ha fatto tenerezza e lo ha portato a casa sua, con il consenso di sua madre ovviamente “è una donna molto particolare” lo hanno vestito e sfamato, e gli hanno dato un lavoro. Ha fatto da manager a Sana nel mondo dello spettacolo, ed ora gestisce la parte burocratica della palestra di Sana. Si vogliono molto bene, per Sana è come un padre e per lui Sana è come una figlia, è molto protettivo nei suoi confronti. Se non fosse stato per Sana chi sa che fine avrebbe fatto, glie ne è molto grato – io e Tsu rimaniamo a bocca aperta, sapevo che Sana fosse una persona speciale ed ora ne ho la conferma. E’ una persona molto altruista, non solo gli ha dato un tetto e un lavoro, gli ha ridato una vita, e io posso capirlo. Perché è ciò che ha ridato anche a me.
Ed eccola che piomba in cucina così come era sparita con un tablet in mano. Si siede sulla prima sedia libera che trova proprio quella vicino alla mia.
S: - Non riuscivo a trovare il tablet, ho dovuto buttare per aria tutto ciò che avevo in valigia, ah ahahah- afferma ridendo.
Inizia a trafficare con quel coso, dicendo che c’erano 1 messaggio di sua madre e  35 messaggi di Ray, più un messaggio vocale, sempre di Rey.
 
MESSAGGIO VOCALE  DI REY
R: -SANAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA, che fine hai fatto. E meno male, che ti avevo avvertita di chiamarmi appena saresti arrivata, chiamami immediatamente quando senti il messaggio, ti è successo qualcosa? Sei stata male? Oooooooooooooooooooh la mia piccola Sana perché non mi rispondi ?–
MM: - Finiscila Rey ha 25 anni, non e più una bambina, sicuramente avrà incontrato un bel ragazzo sull’aereo e si e dimenticata totalmente di noi ahahahahah –
R: M-ma maestra cosa sta dicendo, quale ragazzo? Chi? Che cosa? Sana non può avere un ragazzo! SANAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA stai lontana dai ragazzi hai capitooooooooo………………………………….
FINE MESSAGGIO VOCALE.
 
Durante la riproduzione del messaggio Sana, Tsu e Aya stavano morendo dalle risate, e non posso negare che una risatina sia scappata anche a me, ma solo quando è intervenuta la madre di Sana. A differenza mia Sana in quel momento poteva fare invidia ad una aragosta. Quando diventa rossa è ancora più bella.
S: - Che ore sono adesso in Giappone? – domanda Sana, asciugandosi le lacrime uscite dalle troppe risate.
H: -  Le 5:30 su per giù – gli rispondo io, visto che gli altri due sono ancora piegati in due dalle risate, sicuramente non hanno nemmeno sentito la domanda.
S: - Oh! allora gli scrivo un messaggio, poi domani mattina lo chiamo, adesso starà dormendo! -
Subito dopo aver inviato il messaggio, quel coso inizia a squillare.
S: - Non è possibile! È già sveglio a quest’ora?-afferma incredula spalancando la bocca.
A: - Conoscendolo non ha dormito per niente – gli risponde Sugita ricomponendosi un po’, dal troppo ridere.
Drin..drin..drinn…
Sana accetta la chiamata, e dallo schermo appare un uomo con i capelli scuri tutti in disordine e gli occhiali da sole. Si possono portare gli occhiali da sole in casa alle 5 e mezza del mattino? Mah.
R: - SANAAAA! – gli ringhia contro ma un attimo dopo è in lacrime.
R: - mi hai fatto preoccupare, stai bene? Ti è successo qualcosa? Perché non mi hai chiamato? Hai visto quanti messaggi ti ho mandato? – non c’è che dire sembra proprio un padre preoccupato, a mio parere anche un po’ troppo esagerato.
S: - E dai Rey! Mi ero dimenticata di chiamarti, ero troppo impaziente di rivedere Aya – non so perché sento che non sta dicendo tutta la verità.
Da dietro l’uomo, vediamo arrivare su una macchinina giocattolo rossa, una donna con un copri capo assurdo sulla testa (un letto a baldacchino con uno scoiattolo che sta dormendo) deve essere sicuramente la madre di Sana, perché come la vede inizia ad urlare, ma devo dire che non le somiglia per niente.
S:-Mammina, mammina come mai sei già sveglia a quest’ora? Aspetta un momento, Rey che ci fai a casa di mia madre non dovresti essere a casa tua con Asako? -
MM: - Figurati!E’ qui da quando sei partita e non si e mosso da d’avanti quel computer, e non mi ha fatto nemmeno chiudere occhio, comunque ciao anche a te figliola – afferma la madre di Sana, Rey si gratta dietro la nuca imbarazzato,e Sana ricomincia a ridere di gusto.
A: - Buongiorno signora Kurata, buongiorno anche a te Rey – afferma Sugita avvicinandosi al tablet, seguita da Tsu che viene presentato da Sana.
MM: - Sana tesoro, chi c’è li vicino a te? - le chiede la madre intravedendo sicuramente la mia spalla. Cosi Sana mettendomi il braccio sull’altra spalla mi attira a sé mostrando per intero la mia figura alla madre, il suo gesto ha provocato in me un brivido lungo la schiena e vengo invaso nuovamente dal suo inebriante profumo. “Coincidenze Akito, sono solo tutte coincidenze” mi ripeto mentalmente.
S: Ah mammina lui e Akito Hayama il testimone di Tsu, pensa ci siamo incontrarti sull’aereo, senza sapere che poi ci saremo incontrati qui per far da testimoni ad Aya e Tsu che coincidenza vero? Ah ahahah – “appunto coincidenze” però forse non si è resa conto di cosa ha appena detto, com’è ingenua! Infatti dopo ciò che ha detto Sana, Rey sbianca e spalanca la bocca dallo stupore, tant’è che la mascella potrebbe arrivare per terra, sua madre invece mi fa un saluto facendo apparire sul suo volto un sorrisetto malizioso, io faccio un cenno con il capo a mo’ di saluto, poi si volta in direzione di Rey e fa scattare un ventaglietto,tirato fuori dalla manica del kimono, portandoselo d’avanti la bocca .
MM: - Cosa ti avevo detto! ah ahahahah – gli afferma facendo una risata alla Babbo Natale, “questa donna inizia a starmi simpatica”, intanto Sana è rossa dall’imbarazzo. E si! Si è resa conto, di aver dato conferma alle allusioni della madre, che aveva fatto nel messaggio registrato di prima.
MM: - E comunque niente male, ben fatto figliola! – afferma voltandosi di nuovo verso lo schermo.
S: - Ma mammina cosa dici guarda che non è come pensi – inizia a sbraitare gesticolando tutta rossa in volto.
Poi sua madre dandoci le spalle si dirige alla sua macchinina saltandoci dentro, e sgommando via, urla i suoi saluti seguiti da un “divertitevi”.
La video chiamata prosegue ancora per qualche minuto riguardante alcune questioni burocratiche della palestra, che Rey ha esposto a Sana. fino ad arrivare ai saluti quando Rey fa delle raccomandazioni a Sana riguardante i ragazzi, alla quale lei risponde esasperata di non preoccuparsi e che non è più una bambina, poi togliendosi per la prima volta gli occhiali da sole,(mostrando i suoi occhi verdi)pone i suoi saluti a tutti, e lanciando a me  uno sguardo minatorio, che io sono ben accetto a ricambiare.
 
 
Il resto della serata prosegue tranquillamente, la tensione che c’era all’inizio oramai è scemata, le ragazze stanno organizzando l’itinerario per domani, hanno deciso che nel pomeriggio andremo in giro per la città, Sana vuole visitare Napoli. Per la sera Sugita ha detto che ceneremo al “Bamburesturant” è un ristorante di cucina asiatica e per concludere la serata andremo in un pub vicino alla spiaggia.
 Sana non sta più nella pelle, salta dalla gioia come una bambina e non vede l’ora che sia domani, è un vulcano pieno di allegria, praticamente il mio opposto.
Non ho mai trascorso una serata come questa e diversamente da come mi aspettavo in un certo senso mi sono anche divertito, sarà per la presenza di Sana o forse no, ma per la prima volta mi sono sentito a mio agio insieme a qualcuno. A parte il fatto che Tsu mi ha osservato per tutta la serata e questo mi ha infastidito parecchio. Non so se le deduzioni di Tsu siano vere oppure no, ma l’aver sentito di nuovo il suo profumo, inizia a destabilizzare le mie convinzioni.

 
*******
 

POV Tsuyoshi
 
Sono preoccupato, l’ho osservato per tutta la sera e sono più che convinto che quello non è lo stesso Akito che conosco da sempre. Non che la cosa mi dispiaccia, ma vedere di nuovo quello sguardo che aveva da bambino, mi ha preoccupato molto, e sapere che il motivo di tutto ciò sia stato causato da Sana mi preoccupa ancora di più.
La sua vicinanza gli fa bene, e come se avesse bisogno di lei per poter respirare.
Ho paura che…, anzi ne sono certo, lei è assolutamente indispensabile per lui, se quel piccolo distacco avvenuto dall’uscita dell’aeroporto fino a quando l’ha rincontrata qui, lo ha reso quell’essere cinico e privo di vita, non voglio immaginare cosa accadrebbe quando ogni uno di loro tornerà alle proprie vite. 
Lo conosco troppo bene, e so per certo che anche se capisse che i sentimenti che prova per lei sono molto più profondi di una semplice gratitudine, lui non glielo direbbe mai.
Non sono sicuro se anche lei provi qualcosa ma di sicuro non gli è indifferente, i suoi imbarazzi e i suoi sguardi, me ne danno la conferma, anche se il mio pasticcino mi ha detto che Sana sulle faccende amorose è un po’ tarda.
A: - Però che coincidenza che il tuo migliore amico e la mia migliore amica, abbiano fatto il viaggio insieme e si siano rincontrati qui da noi. Non credi anche tu pasticcino? – domanda la mia caramellina entrando in camera da letto, ridestandomi dai miei pensieri.
T: - Già – gli rispondo io, non molto convito delle sue deduzioni, perché non sono molto convinto che si tratti solo di coincidenze.
A: - Pasticcino! Cos’hai ti vedo preoccupato?- al mio zuccherino non sfugge mai niente. Ma non so cosa risponderle, vorrei chiederle consiglio ma ho promesso ad Akito di non dire niente. Se lo facessi mi ucciderebbe, ne sono sicuro.
T: - Niente zuccherino è tutto apposto –
A: -E’ per Akito vero? Ho notato come lo hai guardato per tutta la sera – com’è dolce il mio zuccherino al miele, riesce a comprendere sempre tutto, ma non so come risponderle, quindi mi limito ad annuire con il capo.
A: - Non mi hai mai raccontato niente di lui. Non mi e sembrato una cattiva persona questa sera, si non parala molto e se ne sta sulle sue, anche se quando è arrivato devo dire che mi aveva messo molta paura –
T: - Già – forse non posso dirle che il cambiamento del suo umore è derivato dalla presenza di Sana. Però….posso parlarle dell’infanzia difficile che ha avuto!
T: - Sai, Akito non ha avuto un’infanzia come dovrebbero averla tutti i bambini di questo mondo –
A: - Cosa intendi dire? – m’interrompe lei quasi sconvolta da quello che ho appena detto.
T: - Calmati amore fammi finire. Allora ti stavo dicendo che Akito ha avuto un’infanzia molto difficile, quando è nato sua madre è morta dandolo alla luce, e l’atteggiamento che ha avuto sua sorella nei suoi confronti per l’accaduto lo ha portato ad essere un bambino scontroso, rude, insensibile e privo di ogni emozione per la vita degli altri e per se stesso. Sua sorella lo incolpava per la morte della loro mamma, lo chiamava addirittura“demonio” e a lungo andare lui si è convinto di esserlo, e di essere veramente lui la causa della sua morte, portandolo così a desiderare lui stesso di morire. Crescendo le cattiverie e gli insulti della sorella nei suoi confronti e il senso di colpa hanno fatto sì che Akito diventasse sempre più meschino, ricattava persino gli insegnati a scuola. Tutto ciò durò per ben 12 anni fino a che…… - interrompo il mio racconto perché non so come continuare. Se vado avanti la mia caramellina capirà sicuramente di quale sceneggiato si tratti è la migliore amica di Sana dai tempi dell’asilo.
 Quindi mi volto verso di lei, (perche intento nel mio racconto non l’ho guardata nemmeno per un secondo)e la trovo con gli occhi sbarrati, non saprei dire se si tratta di stupore o di shock,  con le mani sulla bocca.
T: - tesoro che cos’hai? Sei rimasta scioccata per la storia di Akito? Non devi tesoruccio mio so anche io che un bambino non dovrebbe mai passare quello cha ha passato lui però…. – stavo tentando di farla riprendere quando lei mi tappa immediatamente la bocca. E con il volto più serio che gli abbia mai visto…
A: - Tsu..! Che giorno è natoAkito? – mi domanda togliendo le sue mani dalla mia bocca, per portarle con i pugni serrati sulle sue gambe.
T: - Perche me lo chiedi? – gli domando sorpreso e un po’ preoccupato, non mi chiama mai per nome ameno che non sia arrabbiata.
A: - Tsu rispondi e basta! – afferma con più decisione, e la cosa inizia a preoccuparmi cosi rispondo alla sua domanda.
T: - Il 12 ottobre! – alla mia risposta Aya inizia a delirare salta giù dal letto e comincia a fare su e giù per la stanza.
A: - Non è possibile! Non ci posso credere!......... –
T: - Caramellina! Che succede perché ti sconvolge tanto aver saputo il giorno in cui e nato Akito? – alla mia domanda Aya si ferma e salta sul letto avvicinandosi ad un palmo dal mio naso.
A: - Pasticcino mio! 14 anni fa Sana ha ricevuto una lettera da un ragazzino nato il 12 ottobre in qui gli raccontava la stessa identica storia che mi hai appena raccontato. Dimmi che è lui ti prego? – ho saputo della lettera solo oggi e ringrazio i kami che Akito me ne abbia parlato. Ho uno strano presentimento, e non è brutto! Quindi annuisco alla sua domanda e Aya inizia a saltare dalla gioia.
A: - E lui! È lui! È lui!........ lo ha trovato! Non ci posso crede aveva ragione! –
T: - amore calmati! E mi vuoi spiegare cosa succede? –
A: - Tsu! Sana conserva quella lettera nel suo medaglione da 14 anni con il sentore un giorno di incontrarlo dice di sentirsi destinata a lui! –
T: - L… - Aya mi tappa la bocca prima che possa urlare.
A: - Shhhhhh! Zitto vuoi che ci sentano? –
T: - Lo sapevo che non erano semplici coincidenze. Devo andarlo a dire subito ad Akito – salto giù dal letto diretto alla porta.
A: - Sasaki Tsuyoshi! Fermati immediatamente! – mi blocco all’istante. Quando mi chiama per nome e cognome non promette bene. Mi volto lentamente verso di lei.
A: - Tu non gli dirai proprio un bel niente! – afferma lei con decisione.
T: - Amore ma Akito deve sapere che Sana conserva quella lettera, lui ancora no ha capito che prova qualcosa per lei se glie lo dicessi…… - m’interrompe.
A: - Appunto pasticcino se tu glielo dici rovineresti tutto. Anche Sana ha provato qualcosa per lui quando l’ha baciata, ma non ne è ancora consapevole. Se davvero le sue sensazioni che si porta dietro da 14 Anni sono vere dobbiamo lasciare il modo di scoprirlo ad entrambi – non ha tutti i torti, se davvero sono destinati “cosa che io ne sono certo fin dall’inizio” dovranno accorgersene “spero”.
T: - Hai ragione! Ma se non se ne accorgessero? Akito è uno zuccone non ammetterebbe mai nemmeno a sé stesso di potersi innamorare di qualcuno, e poi a quanto mi hai detto Sana è un po’ tarda sulle questioni di cuore! –
A: - Non diremo loro niente, ma questo non vuol dire che non possiamo aiutarli ad avvicinarsi. Lasciamoli un po’ da soli e vediamo cosa succede.- afferma lei con un po’ di malizia.
T: - D’accordo mia dolce Caramellina al miele! Facciamo come dici tu! –
 
 
*******
 
POV Aya
 
Oh Sana! Le tue sensazioni erano giuste e il tuo cuore lo ha riconosciuto.
Spero che te ne accorga anche tu e che la tua testardaggine non abbia il sopravvento.
Mi hai sempre detto che “non si può sfuggire al destino che ci è stato assegnato”, ora ne ho la conferma, il destino lo ha portato da te.
 
POV Sana
 
Ciao Sana.
Non ho mai scritto una lettera ma la voglio scrivere a te, Sana Kurata.
Sono nato il 12 ottobre di 12 anni fa,quel giorno mia madre è morta dandomi alla luce. Ho passato la mia vita, con la convinzione di essere stato il suo assassino, chiamato demonio da mia sorella e convincendomi di esserlo, subendo da lei insulti e maltrattamenti. A casa mia non sono mai stato il ben venuto, quindi ogni sera mi dirigevo in quello che sentivo veramente casa mia, “un gazebo”, e li consumavo le mie cene da solo. Non ho mai ricevutone dato amore, nemmeno dalla mia famiglia, mi sono sempre ritenuto un mostro e per questo ho desiderato di poter morire.  Questa è stata la mia vita fino a tre giorni fa.
Dopo aver visto il tuo sceneggiato, io e le mia famiglia abbiamo aperto gli occhi, ed ora stiamo cercando di costruire una vera famiglia unita, ma il motivo che mi spinge a scriverti è un altro.
Questa notte ho fatto un sogno. Ho sognato la mia mamma. 
Era dentro un gazebo adornato di rose bianche, edera avvolta da una luce immensa. Invitandomi a raggiungerla mi ha fatto stendere sul suo grembo, cullandomi come un bambino e cantandomi una ninna nanna.  Per la prima volta ho sentito il calore di mia madre, e ho potuto inebriarmi del suo profumo, un profumo dolce, la mia mamma profumava di vaniglia.
Mi ha detto una sola frase “figlio mio, io ti ho dato la vita perché tu possa viverla, vivila a pieno” dopo di che mi ha posato un bacio sulla fronte e una calda lacrima è caduta sul mio viso, quella lacrima mi ha aperto il cuore e mi ha mostrato una luce nuova.  Aprendo gli occhi non c’era più la mia mamma, ma c’eri tu Sana. E mi hai detto “questa e la luce della speranza ora vivi la tua vita che ti è stata donata con amore” e come un angelo sei volata via.
Per questo motivo ora ti sto scrivendo, per dirti solo una cosa.
“Grazie”, per avermi dato la speranza che anche io posso vivere una vita senza rimorsi.
“Grazie”mio dolce “Angelo”.
 
Mi sono appena svegliata nel cuore della notte con il cuore all’impazzata.
Ho ancora impressa nella mente l’immagine del sogno che ho appena fatto.
Ho sognato di serre nel gazebo a leggere la mia lettera, e all’improvviso mi sono apparsi due occhi ambrati.
Ma che diamine mi prende, perche il mio cuore batte così forte?

 
 
ANGOLO AUTRICE
Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Volevo comunicarvi che i prossimi capitoli non saranno più cosi ravvicinati. Tra casa, lavoro e le mie bimbe scrivo la storia di notte. In due settimane o dormito una sera si a l’altra no quindi ora rallento un po’.
Ho il difetto che quando incomincio a fare qualcosa la voglio portare a termine il prima possibile, pero ora ho bisogno di recuperare un po’ di sonno arretrato.
Ringrazio chi legge e recensisce, e anche ai lettori silenziosi. Grazie anche a chi ha aggiunto la storia tra i preferiti e le seguite, e un grazie particolare a kategirl90 che mi fa da beta, correggendo i miei errori.
A presto alla prossima
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Vanx_vanix