Un solo passo.
Ti siedi, sospiri stanca.
Cominci a scaldarti mentre le lacrime si asciugano, da sole, lentamente.
Conta fino a otto. E poi ancora otto. Otto.
Uno. E ti lasci andare.
Due. E la stanchezza si allontana.
Tre. E ti senti al sicuro.
Quattro. E il respiro si calma.
Cinque. E il male sembra lontano.
Sei. E il dolore sparisce.
Sette. E senti solo la musica.
Otto. E quando ti sentirai pronta, ti alzerai.
E fai un passo, sicuro nonostante la paura.
Smetti di tremare per l’inquietudine; ora ti è permesso farlo per la passione.
E sei sola; ma di quella solitudine bella, perché nemmeno i pensieri osano più disturbarti e tu finalmente sei libera, davvero.
Cominci a correre, girare, saltare, ballare; sorridi.
Non importa più niente.
L’unica voce che può dirti cosa fare, è quella della musica.
E fai un passo.
Non conta in quale secondo.
Fai un passo.
Piccolo.
Forte.
Deciso.
Sicuro.
E un solo passo ne porterà altri mille.