Fumetti/Cartoni americani > Kim possible
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Autore: DSegno92    22/02/2018    0 recensioni
Chi è Ron? Chi meglio di lei avrebbe potuto rispondere a questa domanda? Eppure, mai nella sua vita Kim pensava di dover rispondere a questa domanda. Perché le implicazioni non le sarebbero piaciute affatto…
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Possible, Ron Stoppable
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ron la strinse in un abbraccio. Il calore del suo corpo le trasmise tutto quello di cui aveva bisogno: conforto, fiducia, empatia, solidarietà, e cosa più importante, perdono. Kim ricambiò l’abbraccio, un po’ per paura che fosse tutto un miraggio da cui non voleva scappare. Sentì la mano del ragazzo che mai fu più grata e fiera di chiamare il suo fidanzato carezzarle con dolcezza i capelli e sussurrarle all'orecchio: “Non dimenticarti mai di oggi. Fai tesoro di tutto questo, come io ricorderò sempre le lacrime che hai versato e farò di tutto perché non tornino.” Andresti da solo contro il mondo, se volesse dire aiutarmi. “Ti giuro Kim, dovessi buttarmi dall’orlo della Terra, questo giorno non si ripresenterà mai.” Kim aspettò un po’ prima di rispondere. “La Terra non è piatta, Ron.” “Tutto è possibile, con di mezzo i Possible.” Non poterono fare a meno di sorridere. Finalmente si guardarono negli occhi. Fulmini, quanto sei bella...i due innamorati finalmente si baciarono, si carezzarono, si coccolarono, ricordarono l’un l’altra quanto si amavano e quanti imprevisti avevano tentato e fallito nel separarli. Questo ci era solo andato più vicino degli altri, ma con lo stesso risultato.

“Ehi. Davvero i cartoni sono più interessanti di me?” Scherzò lei facendo l’offesa. “Bof...questi programmi sul salvare il mondo...visto uno, visti tutti!” Replicò lui accendendo la televisione. “Oh, guarda che c’è, un programma comico!” Il “programma comico” in questione era un importante canale di notizie, di quelli che trasmettono 24/7. E stavano trasmettendo il servizio di quella mattina. “Notizia choc quest’oggi: Kim Possible rivela di essersi segretamente fidanzata...” *click* “Ignota l’identità dello spasimante della famosa eroina...” *click* “...per nascondersi usava numerosi nomi falsi...” “Certo che questi inviati dei tiggì parodistici sono sempre più simili a quelli veri!” Kim non trattenne una risata alla battuta del concentrato di bontà e affetto sulla cui spalla si era appoggiata così comodamente. “Ma dimmelo tu, che sei una ragazza e ne capisci meglio di me: se tu fossi Kim Possible, che tipo di ragazzo vorresti avere?” Kim ci pensò un attimo e poi rispose: “Beh, se io fossi Kim Possible, non mi accontenterei di nessun ragazzo che non sia meno che perfetto: dovrebbe essere alto, bello, muscoloso, atletico, dotato di fascino e di un gran senso della moda...” “A-ha...” “...dovrebbe anche essere coraggioso, in grado di aiutarmi in ogni frangente in cui ne abbia bisogno, dovrebbe sempre essermi accanto se piango, consolarmi se sono triste, farmi ridere se sono annoiata...” “Bene, bene...” “E dovrebbe anche riuscire a capire quando ho qualcosa che non va senza che io dica niente, ed essere spiritoso, ma anche tenero, deciso ma anche sensibile...” “Uao. E magari saper anche sbrigare le faccende di casa senza lamentarsi.” “Sarebbe un bel bonus, sì. Certo...se io fossi Kim Possible, la vita con uno così sarebbe una gran noia! Primo, la perfezione alla lunga stanca, secondo, uno del genere dove lo trovi, non esiste!” “Anche questo è vero. Sì, se tu fossi Kim Possible...a proposito, com’è che ti chiami?” Ron stava solo cercando di fare un’ennesima battuta, ma Kim si mise a baciargli le labbra al ritmo delle sue parole. “Kimberly...” pciù “...Anne...” pciù “...Stoppable!” A Ron venne un tuffo al cuore. “Kim...questo vuol dire che...” “Vediamo quanti avranno il coraggio di dimenticare il nostro nome, adesso!” “Quanto ti amo, Rossa.” “Non quanto ti amo io, Lentiggini!” Al diavolo la gamba rotta, quello era il momento di una seria dimostrazione di sentimenti.

 

A dire il vero, Kim stava pianificando di cambiare nome già da un bel pezzo: con tutti i nuovi criminali e una prospettiva di lavoro a tenerli a bada, voleva che almeno nel privato potesse prendere le distanze dal mondo delle missioni e tornare la semplice ragazza ordinaria che le dava piacere essere. Ovviamente, avrebbero dovuto aspettare il matrimonio per farlo. Fosse dipeso dai due, si sarebbero sposati non appena erano diventati entrambi maggiorenni, ma il signore e la signora Stoppable la trovarono una cattiva idea, dicevano che non avevano i mezzi per portare avanti una vita coniugale, e alla fine li avevano convinti ad aspettare di finire l’università. Questo ebbe l’imprevisto effetto di far applicare loro figlio agli studi, per non ritardare inutilmente il grande evento. Per Kim fu una sorpresa a sua volta scoprire che Ron era d’accordo col rifiuto della Giustizia Globale, e ancor più che non gli importasse: diceva che senza le loro regole sarebbe stato più libero, voleva solo che non interferissero nelle missioni con loro due. Questo convinse Kim che poteva unirsi a loro finché tale condizione potesse essere soddisfatta.

Se qualcuno le avesse detto che Ron Stoppable le avrebbe fatto passare l’inferno più di qualunque altro cattivo, l’avrebbe considerata una follia. Eppure, eccola qua. E non avrebbe voluto essere da nessun’altra parte. Non dopo esserci passata, ed essere arrivata a questo paradiso.

Se per paradiso si potesse definire un nuovo cattivo che pianificava di conquistare il mondo con una delle solite idee riciclate, il cannone a chewing gum...”Presto tutte le città del mondo saranno sepolte dalla gomma da masticare, e...” “E tutti si inchineranno a te, blablabla, sì, lo so: c’è altro?” Replicò la supereroina stendendo il settimo scagnozzo senza battere ciglio. “Ragazzina irrispettosa, vediamo se ti piace un po’ di chewing gum tra i capelli!” Il tizio (come si faceva chiamare non voleva neanche saperlo) armeggiò con un telecomando e le puntò il cannone di sei metri addosso, premette il pulsante...e non successe niente! Kim finì gli avversari in quel momento, un ghigno sulla bocca. “Problemi?” “Nonono, solo un secondo, non muoverti di lì...” clickclickclickclick...niente. Il cannone non collaborava. “Eeh, questo succede a usare le idee vecchie...” Questa non era la voce di Kim Possible: il nuovo aspirante dominatore si girò verso l’ignoto ospite e vide un ragazzo biondo vestito interamente di nero con una spada blu in mano togliersi una gomma americana dalla bocca e...appiccicargliela in fronte? Chi era questo insolen...”Se non hanno funzionato una volta...” il piede dell’intruso incontrò il naso della matricola della premiata ditta conquistatori del mondo, il che bastò a metterlo a nanna. “...un motivo c’è!”

Appena uscirono dal laboratorio che era stato occupato dal cattivo, i giornalisti la sommersero come al solito. Ma stavolta era pronta. “Kim, come hai fatto a fermare il cattivo oggi?” “È semplice, non sono stata io!” “L’hai fermato come con l’Appiccicatore Apocalittico o...come non sei stata tu?!?” “Eh no, stavolta mi sono limitata a distrarlo e a occuparmi della sua manovalanza, i lavoretti minori.” Aveva un viso sereno e tranquillo, e non capivano come potesse mettersi così in cattiva luce. “Ma allora chi è sta...” “Il tonno è in scatola Kim! L’ho appena mollato alla polizia.” disse Ron correndo verso di lei, che gli stampò un rapido bacio sulle labbra. “Ecco chi: Ron Stoppable, il mio eterno partner, nel lavoro e nella vita: ha disinserito il marchingegno, sconfitto il pazzoide e salvato il laboratorio e quindi il mondo, perciò se avete domande sulla vittoria, fatele a lui.” Kim si avviò alla macchina, ma Ron la raggiunse meno di un minuto dopo. “Da non crederci KP, è la terza volta che mi presenti alle telecamere, e nessuno ancora mi vuole intervistare, schizzano tutti verso le agenzie per il loro articolo su “il nuovo compagno di Kim Possible!” “Nuovo compagno? Perché non mi hai avvertito che c’è un terzo membro della squadra?” “Mah...magari Sensei li sta tenendo di proposito alla larga da me, così resto un ninja anonimo.” Continuarono la conversazione mentre prendevano posto. “Che vecchio birbone...ah, alla fine papà ti ha dato l’ok per venire con me sull’ISS?” “Certo! Ha detto che così potrò vedere finalmente i buchi neri da vicino...” “Non cambierà mai...” “E non vuole perdersi la mia faccia quando dovrò mangiare il naco in pillole.” “Porterò la macchina fotografica allora!”

Kim mise in moto e partì verso casa. “Dì la verità...sei contento perché salti l’esame, vero?” “L'hai detto anche tu, no? Certe cose non cambiano, KP: certe cose non cambiano!” Rispose con un sorriso.

Sempre il solito goloso pigrone con un eccesso di buonumore che sente il bisogno patologico di condividere col mondo e il vizio di dannarsi l’anima per rendere felici i propri cari: ecco cos’era Ron Stoppable.

Ecco chi è il suo Ron.

   
 
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