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Autore: AThousandSuns    27/02/2018    7 recensioni
[Black Panther]
Raccolta di flashfic e one shot che ruotano intorno a Shuri; nate da prompt lasciati sul gruppo Facebook "We are out for prompt".
Shuri!centric; ship, brotp.
Genere: Angst, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Shuri/Everett: "Sei troppo piccola" "Ma non troppo stupida".
 
Quando Shuri si accorge che Everett è appena entrato nel laboratorio nemmeno si volta a guardarlo. «Mi stai evitando.»
Lui si schiarisce la voce, a disagio. «Non ero sicuro che mi volessi ancora qui dentro.»
Shuri si allontana dal computer e punta gli occhi scuri su di lui incrociando le braccia sul petto. «Sei tu quello che è fuggito come una gazzella; non credevo fossi così veloce.»
Everett le rivolge un sorriso tirato. «Per via della mia età?»
Lei corruga la fronte, perplessa. «Per via delle tue gambe corte.» Scuote la testa e abbassa lo sguardo a terra. «Immagino che dovrei scusarmi per il mio comportamento; credevo lo desiderassi anche tu, evidentemente mi sbagliavo.» Ha teso la sua trappola, aspetta che lui vi cada: sa benissimo perché è fuggito.
Everett fa un solo passo nella sua direzione, esitante, prima di fermarsi. Distoglie lo sguardo dal viso della ragazza e le parla in un sussurro. «Non ti sbagli. Ma non possiamo più farlo.»
L’espressione di Shuri cambia: c’è un sorriso scaltro ora sul suo volto e una scintilla di divertimento le illumina gli occhi. «È un gran peccato perché io vorrei baciarti di nuovo, agente Ross.» Si avvicina all’uomo ed Everett pensa che somigli proprio ad una pantera mentre cammina lenta e flessuosa. È una cacciatrice, e lui la preda.
L’uomo deglutisce a vuoto ma non osa muovere un muscolo: è vicina, vicina quanto l’ultima volta e anche se non vorrebbe, Everett ripensa al bacio lieve che gli ha posato sulle labbra, timida ma decisa.
Shuri lo guarda dritto negli occhi e poi abbassa lo sguardo sulla bocca dell’uomo. La sua voce calda non è altro che un sussurro. «Hai paura di mio fratello?»
Everett chiude gli occhi e tenta di concentrarsi: è un agente della CIA, non un ragazzino alla prima cotta, dannazione! La guarda e quasi si perde in quelle pozze scure che lo fissano di rimando. «Ho paura di te. Perché sei così intrepida, così spontanea… e sei troppo piccola.»
Ha detto piccola, non giovane, ed è peggio: per lei è un insulto. «Ma non troppo stupida.»
Si sente offesa ma prima che l'uomo possa risponderle lei continua: «Avevo immaginato che l’età fosse un problema per te, ma volevo darti il beneficio del dubbio.»
Everett la ignora. «Intelligenza non è sinonimo di maturità.»
«Sono abbastanza matura da capire che ti stai tirando indietro per una questione che non ha la minima importanza!»
L’uomo scuote la testa. «Non so nemmeno cosa ci trovi in un vecchio colonizzatore come me.»
Il tono è dispregiativo e manda Shuri su tutte le furie: quasi le sfugge un ringhio quando afferra la giacca di Everett per attirarlo a sé. Questa volta vuole baciarlo sul serio, fargli capire che è abbastanza matura da poter decidere per sé stessa.
Gli morde il labbro inferiore e quando lui geme contro la sua bocca Shuri ne approfitta per approfondire il bacio; le piace avere il controllo e le piace ancora di più il modo in cui Everett si arrende a lei. Inclina il viso e gli passa una mano sui capelli in un gesto affettuoso; lui si rilassa tra le sue braccia e finalmente la stringe a sé.
Shuri vorrebbe che la toccasse di più ma decide che tormentarlo è ugualmente divertente e si separa da lui con un sorriso sulle labbra.
Everett ha gli occhi socchiusi. «Non puoi vincere ogni discussione con un bacio.»
Lei si abbandona a quella risata che gli piace così tanto. «Scommettiamo?»
   
 
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