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Autore: mekiki    28/02/2018    1 recensioni
Quattro studentesse, non calcolate dalla Rowling, vi riveleranno i segreti oscuri sulla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Attraversando situazioni pericolose sempre con un sorriso, risolveranno il mistero che si cela al terzo piano.
Scritta a quattro mani, abbiamo voluto aggiungere un po' di pepe, senape e altre spezie ancora, alla già nota storia di Harry Potter.
Genere: Avventura, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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I Cugini di Campagna



 


 






PoV DrAcOoH  <3



Era una notte fresca di inizio primavera, ottima per un appostamento notturno.
Draco si rigirava la lettera tra le mani pallide mentre aspettava dietro un angolo buio che Harry Potter e la sua amica Sanguesporco passassero in quel corridoio.
-Ehi!- gridò una voce alle sue spalle.
Si voltò di scatto e si trovò ad un palmo di naso da sua cugina.
-Che ci fai fuori dai dormitori?- dissero nello stesso istante.
Occhi negli occhi, si studiarono circospetti.
-Chi o cosa stai aspettando?- gli domandò Iris.
-Ho preso questa lettera da Weasley in infermeria e dice che suo fratello verrà qui per prendere un drago.- disse sprezzante. -Voglio beccare Potter…- detto ciò, la guardò con la fronte corrugata. -Tu, invece?-
Iris si strinse nelle spalle. -Ti stavo cercando. Dovresti smetterla di seguire Potter e i suoi amici.-
-Sei diventata alleata di quelli? Ti ho vista con quelle…quelle strane.- fece una smorfia. Iris aggrottò le sopracciglia chiarissime.
-Cosa ti importa di chi sono amica? Tu non hai nessun vero amico.-
Draco fu colpito da quelle parole; non si sarebbe mai aspettato che sua cugina gli rispondesse in quel modo. -Attenta a cosa dici.- la minacciò a denti stretti.
Dei passi affrettati girarono l’angolo e per poco la professoressa McGonagall non finì addosso a loro. Draco si pietrificò sul posto: essere sorpreso dalla professoressa di Trasfigurazione era l’ultima cosa che voleva, soprattutto perché suo padre si sarebbe arrabbiato molto. Se ci fosse stato il professor Snape, Direttore di Serpeverde, avrebbe certamente passato oltre.
Il suo sguardo, dietro gli occhiali da vista, li fulminò entrambi, le labbra erano tese in una linea sottile evidenziando il suo disappunto.
-Voi due…datemi subito una spiegazione.-
Draco guardò sua cugina ancora arrabbiata con lui e per niente preoccupata della punizione che avrebbero ricevuto.
-Se nessuno dei due vuole darmi una spiegazione, allora vi porterò nel mio ufficio.- dichiarò severa la McGonagall.
-Professoressa, Potter e i suoi amici si incontreranno tra poco sulla torre con un drago.- si affrettò a giustificarsi Draco con le palpitazioni.
La professoressa scosse la testa rassegnata. -È la verità!- gridò lui. -Mio padre lo verrà a sapere! Non può mettermi in punizione per qualcosa di cui non sono colpevole.-




A quanto pare il piano di distrarre suo cugino non era finito bene… Nell’ufficio della professoressa McGonagall si era riunita una piccola folla; oltre a lei, Draco e quel fifone di Neville Longbottom, beccato dalla prof pochi minuti prima, mentre immaginava stava raggiungendo la torre per incontrare i suoi compagni di Casa. C’erano pure Lilac, Potter e Granger. Questi tre erano stati acciuffati dal custode Filch che in quel momento si stava sfregando le mani e leccando le labbra in maniera disgustosa e inquietante.
Iris e Lilac si lanciarono un’occhiata rassegnata per la stupidità che le circondavano. Sospirarono insieme mentre la professoressa iniziava un lungo e noioso monologo.
-Bla, bla…fuori di notte…bla, bla…ciabatte di flanella…bla, bla…regole infrante…bla, bla…sonno…bla, bla…tè?...bla, bla…Punizione!- disse infine guardandoli uno per uno attirando l’attenzione di Iris. -Chissà cosa avete raccontato a Malfoy per metterlo nei guai e combinare qualche pasticcio.- sottolineò fissando Potter specialmente. -Vi toglierò venti punti a testa.- decise intrecciando davanti a sé le mani affusolate.
-Ma sono tutti i punti che abbiamo vinto con la partita a Quidditch!- esclamò Potter più offeso per quello che per la stessa punizione.
La professoressa non lo ascoltò e si mise a chiacchierare con Filch della maniera adeguata per punirli.


A) Copiare cento volte le regole di Hogwarts? Troppo inutile e noioso!

B) Una scampagnata di notte nella Foresta Proibita? Ottima scelta!


Come nei peggiori episodi di Scooby Doo, un gruppo di minorenni insieme ad un mezzogigante si divise in due gruppi per andare a salvare un unicorno ferito nella Foresta. Iris e Lilac erano terrorizzate dal trovare di nuovo un cimitero di unicorni. La creatura che li aveva uccisi era ancora in circolazione, o forse no, per loro era ancora lì, oppure no, ma secondo loro era ancora in circolazione (cit.).
La luna per quanto fosse bella luminosa, non riusciva a passare attraverso le fronde degli alberi della foresta. Illuminati dalla tenue luce della lampada che aveva in mano Draco non riuscivano quasi più a distinguere il sentiero. Per tutto il tempo dovette ascoltare suo cugino lamentarsi in continuazione mentre lanciava frecciatine a Potter. Il gruppo si era diviso e Iris e suo cugino si erano trovati insieme a Harry Potter e al cane di Hagrid, Fang.
-Questa scuola fa schifo. È inaccettabile che io debba subire queste barbariche punizioni. È solo colpa tua, Potter.- disse Draco.
-La prossima volta impara a farti gli affari tuoi.- rispose Potter scocciato.
-Lascia stare, Draco.- si intromise Iris.
-So che stai dalla sua parte insieme a quelle tue, a m i c h e.-
-E chi vuole stare dalla sua parte?- esclamò indicando Harry Potter perplesso. -Solo smettila di essere così presuntuoso, non sai niente. Ti rendi solo ridicolo.-
Draco, rimasto molto offeso, li superò con uno spintone continuando a lagnarsi sottovoce, rincarando il suo fastidio contro loro due.
Come aveva detto Hagrid, dovevano seguire il sentiero e non lasciarlo per nessun motivo, solo per fare una piccola ricognizione e poi tornare alla capanna. Ad un certo punto però Fang iniziò ad uggiolare, indietreggiando nel sentiero che costeggiava una radura in cui erano appena entrati: una figura incappucciata si stava nutrendo del sangue argenteo di un animale smembrato per terra. Iris per un istante non capì che cosa stava guardando, poi riconobbe nella carcassa le sembianze di un unicorno.
Tutti si bloccarono impauriti, tranne il cane che scappò via abbaiando. Iris, ripresasi da una forte nausea alla vista di quella scena, afferrò il cugino urlando a tutti di scappare.
Con accanto il cugino senza pensarci troppo, iniziò a correre per tornare indietro suoi loro passi. Superarono le radici contorte degli alberi, correndo fino a rimanere senza fiato, raggiungendo una zona al confine della foresta. Iris si fermò e si voltò varie volte intorno, per essere certa di essere fuori pericolo, prese infine un bel sospiro di sollievo. Notò un attimo dopo che Potter non era con loro.
-Dov’è finito?- esclamò.
-Io non torno indietro per lui!- ribatté Draco.
-Chi vuole tornare indietro per LUI?- ripeté Iris. -Cerchiamo Hagrid. Lui saprà cosa fare.-
Ancora per mano i due cugini si allontanarono molto scossi a passo svelto lungo il sentiero. Dopo poco tempo, rincontrarono il resto del gruppo e spiegarono tutto ad Hagrid. Non finirono il discorso che Harry sbucò dal folto della foresta in groppa ad un…centauro?
Mentre il centauro di nome Firenze e Hagrid parlavano sotto voce, l’intero gruppo si dirigeva fuori dalla foresta. Iris notò lo sguardo preoccupato di Lilac e con un veloce sorriso la rassicurò, notando che anche Harry sembrava stare bene con i suoi amici grifondoro.
Stava ancora tenendo per mano Draco e non si lasciarono fino a quando non intravidero il castello. A quel punto il gruppo si divise, lei e il cugino andarono nel loro dormitorio sotterraneo. Si guardarono per un ultima volta quella notte davanti al camino della sala comune serpeverde, salutandosi con un cenno della testa. Nessun della loro famiglia si sarebbe mai scusato, ma con quel saluto loro in qualche modo si erano capiti.







NA: 
We're back! Scusate come sempre per la nostra improvvisa scomparsa, ma Narnia aveva bisogno di noi. Siamo davvero dispiaciute, speriamo di farci perdonare dicendovi che abbiamo raggiunto la fine del nostro lungo viaggio. Mancono pochi capitoli alla conclusione della storia che abbiamo iniziato a pubblicare quasi un anno fa. Siamo felicissime di vedere che ci sono lettori che anche se silenziosi, continuino a seguire la nostra disagiatissima avventura.
Stay tuned!
Le Autrici
PS: il prossimo capitolo lo scarterete con l'uovo di Pasqua!
   
 
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