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Autore: Anonymous_666_    01/03/2018    0 recensioni
Un ragazzo annoiato dalla vita quotidiana avrà finalmente l'opportunità insieme ai suoi amici di entrare in un nuovo mondo misterioso che potrebbe ucciderli da un momento all'altro. Quale mondo avresti scelto con una sola possibilità di cambiarlo? E cosa succederà ai quattro ragazzi? ...
Dal primo capitolo:
[...]Posò lo sguardo sul enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano sul libro. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata.
- Certo, un ragazzo qualunque avrebbe detto "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - [...]I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine ma erano tutte giallastre senza inchiostro sopra.
- Tutto qui? -
- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? "
- Beh, che rispondiamo? -
- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! -
Sulla pagina apparirono anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "si" e ancora "si". [...]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell'autore: Salve lettori :D eh già non sono morto, anche se sono sparito per davvero troppo tempo... Questo capitolo é stato davvero complicato da scrivere ma alla fine ce l'ho fatta. Spero vi piaccia e, come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione che é sempre gradita ;) Vi ricordo anche di seguirmi su Instagram qui dove posto disegni e altre cose a tema DMD. Buona lettura :*













CAPITOLO 42
Per uno scopo


Data attuale: 18 cave di Gheaxin



Ore: 00:45





- Oh dio... -

Mirko si alzò iniziando a respirare affannosamente, come se si fosse appena svegliato da un incubo.

- *Anf*... Ma... Dove sono? -

Si trovava sul suo letto, ma tutto il resto era completamente nero. Ovunque si guardasse non c'era altro che oscurità. Si mise in piedi e subito si accorse che non sentiva più dolore al petto, come se non si fosse mai ferito.

- No, non sei nella tua testa. Questo si chiama mondo astrale. -

A parlare era stata una persona, a terra in ginocchio proprio dietro a Mirko.

- Viene anche chiamato "mondo delle anime". Benvenuto. -

La persona che stava parlando era identica in tutto e per tutto a Mirko, ma sembrava fatto di una strana energia rossa. La sua pelle difatti era luminosa, e i suoi occhi completamente neri guardavano il vero Mirko con fare soddisfatto, come se avesse già vinto una scommessa.

- Co... -

- "Cosa sei, cosa vuoi da me, che ci faccio qui" bla bla bla. Ti rispondo subito mio piccolo maniaco del controllo. Io sono il tuo doom, siccome vi piace chiamarci così. Una parte della anima che ora possiedi tu, e ti ho chiamato qui perché stai morendo. -

- Ma... Come fai ad essere cosciente? Tu non sei me? -

- Piccolo ragazzino ingenuo. "Mirko" è l'identità del tuo cervello. Ma io, l'anima che ora possiedi tu, esisto dall'inizio del creato. Tu sei soltanto un'altra mia reincarnazione e ora ho le tue sembianze perché é l'immagine che tu stai creando. Se hai un carattere, pensieri e un istinto lo devi solo grazie a me. - il Doom lo guardò con aria di sfida e Mirko, sentendosi minacciato, indietreggiò. Nello stesso istante anche il Doom venne strattonato indietro, e in quel momento Mirko si accorse che la sua copia aveva le mani legate dietro la schiena da una grande catena rossa.

- Giusto... Non perdiamoci in chiacchiere inutili. In fondo, non hai molto tempo. -

- Che cosa vuol dire. -

- Andiamo, è chiaro. Stai morendo, e ti rimangono ancora una manciata d'ore. Non che tu possa fare molto nel frattempo. -

- E cosa vorresti da me? -

- Potremo fare un patto. Ti lascerò prendere tutta la mia forza. Sarai in grado di guarire e di andare a salvare i tuoi amici. -

- Salvare? Loro stanno bene. -

- Ne sei sicuro. Non hai neanche idea di quanto tu abbia dormito. La guerra é già iniziata e i tuoi amici stanno morendo, uno ad uno, lentamente nel dolore. -

- Stai mentendo! -

- Tu dici? Noi anime dal mondo astrale possiamo vedere molte cose. Perché non dai un occhiata anche tu. - il Doom spalancò uno dei suoi occhi e questo si ingrandì a dismisura, fino ad inglobare sia lui che Mirko. All'improvviso si ritrovarono in un deserto. Erano circondati da cinque torri di ultra-controllo tutte vicine e in cerchio. Le fiamme erano ovunque e si sentivano urla di dolore da ogni dove.

- No, non è possibile... -

- Aiutaci... - Lorenz e Ghost erano a terra moribondi e in cerca di aiuto a pochi metri da Mirko. -

- RAGAZZI! Tenete duro sto attivando! -

Mirko scattò velocemente verso di loro ma quando allungò la mano per prendere quella di Lorenz gli passò attraverso, come se fosse un fantasma.

- No! No no no no no. Ditemi che state bene... Ragazzi... -

- Tai... Non farlo... -

Mirko si voltò, e si accorse che di fronte a loro c'era Taisuke, senza un braccio e coperto di sangue che affrontava un mostro immondo.

- Mi dispiace... Ma devo salvarvi... Salutate Mirko per me... -

- No fermò Tai, non fare stupidaggini! - Mirko corse verso di lui per bloccarlo, ma Tai si scontrò col mostro e quando si toccarono partì un grande fascio di luce che abbaiò il ragazzo. Quando riaprì gli occhi si trovava di nuovo nella stanza nera.

- ... -

- Non penso che abbiano molto tempo. Sicuro di voler rimanere qui? -

- ...Non ho bisogno del tuo aiuto. Ce la farò da solo. -

- Ma certo. In fondo Mirko non ha bisogno dell'aiuto di nessuno, giusto? -

- Di cosa stai parlando? -

- Il più grande e responsabile del gruppo non può chiedere aiuto ai suoi amici. É lui che deve aiutare loro. É lui che deve aiutare il resto del mondo. Ma non può certo farli preoccupare per i suoi problemi. Lui tanto è capace di risolverli da solo, non c'è bisogno che si scomodino per te vero? -

- Ma che cavolo stai dicendo? -

- O forse è perché tu non hai bisogno di loro. Tu sei onnipotente. Il più intelligente di tutti. Non hai bisogno di abbassarti al loro livello. Come un dio caritatevole dispensi bontà e aiuto a chiunque li richieda, ma di certo nessuno sarà mai all'altezza per aiutare qualcuno del tuo calibro a risolvere problemi altrettanto grandi.

- Finiscila! -

- Si, in questo modo puoi tenere alta la tua carica di responsabile dei tuoi amici. L'onnipotente e coraggioso Mirko in grado di aiutare tutti, ma che non ha bisogno di nulla in cambio. No, a te basta la loro lode e infinita riconoscenza. Ti crogioli nella fiducia che ripongono in te e nei complimenti che ti fanno perché senza di questi non sei niente. Non vali nulla e hai paura che gli altri lo scoprano. Ma finché continuerai con questa falsa nessuno lo scoprirà, non forse è così Mirko? -

- ... -

- NON É COSÌ MIRKO?

- BASTA! -

Il ragazzo in lacrime alzò il braccio di scatto verso di lui ed un'altra catena rossa apparve sotto il collo del Doom, lo strattonò e lo legò ancora di più, costringendolo a tenere la testa all'indietro.

- Sì. Così... Arrabbiati. Tanto qui non può vederti nessuno. Tranquillo, non dirò ai tuoi amici quanto sei ... - Mirko strinse ancora di più le catene per azzittirlo, ma non funzionò - Puoi anche negare a me quello che dico, ma sai che ho ragione. In fondo tu sei me. -

- Sta zitto! -

- Se ci sono io qui e non il Golem un motivo c'è. -

Mirko si accasciò a terra disperato, e nello stesso momento le catene che legavano il Doom si allentarono.

- Così va meglio, bravo ragazzo. Lo sai che l'unico modo per salvarli e liberare la tua immensa forza. In fondo, non c'è nessuno che può batterti, non è così? -

- Cosa vuoi da me?... -

- Io? Non chiedo niente... -

Dall'oscurità dietro al Doom apparve un enorme drago fatto di energia rossa. Assomigliava vagamente alla forma che assumeva Mirko quando si trasforma, ma molto più mostruoso e spaventoso. Dispiegò le ali a scaglie e alzando il muso ruggì, come se volesse volare via ma, esattamente come il Doom, aveva le braccia legate dalla stessa catena rossa che li collegava.

- Tu lasciatelo prendere, e sarai in grado di fare di tutto. -

Mirko si trattenne dal chiedere cosa intendesse, forse preferiva non saperlo.

- É inutile che esiti. Sappiamo entrambi che alla fine accetterai quindi perché dar soffrire di più i tuoi amici? -

Il ragazzo non rispose. Era a corto di opzioni, e senza dire niente aprì la mano che fino a poco fa stringeva per la rabbia. Le catene sparirono, e il Doom con un sorriso si dissolse. La sua energia venne risucchiata dal drago che con la stesse espressione e voce mostruosa disse: - Saggia decisione. -

* * *


Torre di ultracontrollo n°31.





Sa il fatto suo questo ragazzo.

Lo scontro tra Zaykross e Shawn era iniziato da poco, ma il mago non aveva intenzione risparmiarsi. Aveva allagato l'intero piano rallentando i movimenti dell'uomo, mentre i suoi erano ancora rapidi e precisi come se fosse all'aria aperta.

Non è un caso, questo ragazzo ha usato l'acqua appositamente per impedirmi di usare le lame. Non é di certo uno sprovveduto. Deve aver pianificato questa vendetta da tempo e con molta cura.

Il mago non lasciava tregua al sua avversario, colpendolo ripetutamente col suo bastone. Zaykross con tranquillità parava ogni singolo colpo, ma non sembrava in grado di reagire.

Pensavo di costringerlo a rimanere sott'acqua con me siccome è un umano, ma si è fatto crescere anche delle branchie. Ormai devo assumere che con il suo Golem possa fare qualsiasi cosa. Come...

Finalmente reagì e con uno scatto inaspettato afferrò il braccio di Shawn bloccandolo. Poi trasformò l'altra mano nella sua versione meccanica e trapassò il petto del ragazzo da parte a parte.

...Creare fantocci come questo. E gli ha messo delle branchie solo per farmi credere che fosse quello vero. Abbiamo anche un perfezionista qui.

La copia esplose in una nuvola di coriandoli, ma dal fondo del corridoio stavano arrivando altri due Shawn che nuotavano ad alta velocità.

Vuole battermi per sfinimento. Patetico.

Zaykross diede un fortissimo pugno alla parete, creando una voragine che si affacciava all'esterno. Nonostante questo però l'acqua non fuoriuscì. Era come se una forza la costringesse a rimanere nel corridoio.

Non solo crea, altera anche leggi e realtà. Interessante.

Con uno scatto raggiunse in batter d'occhio le altre due copie e, prima che queste se ne potessero accorgere, gli tagliò a entrambe la testa con il dorso tagliente delle sue mani meccaniche. Poi nuotò fino al soffitto, entrò nel muro e sbucò nel piano superiore.

- Ha allagato solo quel piano ovviamente. Non può allagare tutta la torre. Non finché ci sono i suoi amici almeno. Quei due ragazzini che stavano facendo casini. Sarà meglio andarli a controllare. -

Si avviò verso le scale per il piano superiore ma ancora una volta si ritrovò Shawn davanti.

- Ragazzino. Mi hai già bagnato i vestiti. Non ti conviene continuare. -

Shawn senza dire niente agitò il bastone e le pareti intorno all'uomo iniziarono a stringersi intorno a lui. Il sorriso sul volto di Zaykross sparì non appena le toccò, accorgendosi di non poterci passare attraverso, e quando tentò di allontanarsi ormai era troppo tardi. Con la sua forza cercò di contrastare la morsa delle quattro mura che lo schiacciavano, ma in questo modo non poteva muoversi.

Non posso dare niente per scontato in questo scontro. Può letteralmente fare qualsiasi cosa. Sarà interessante scoprire fino a che punto può spingersi.

- Non hai capito. Sono venuto qui per vendicarmi, e puoi star certo che non ne uscirai vivo da questo scontro. -

* * *





Nel frattempo, ai piani alti della stessa torre, a Lorenz e Taisuke mancava poco per arrivare finalmente al tetto, se non fosse per il fatto che non riuscivano a trovare le ultime scale. Il numero delle guardie non faceva che aumentare, e per non farsi notare si erano costruiti delle armature con pezzi di meccanici trovati in giro.

- Attento. -

Lorenz afferrò il suo amico per il braccio prima che girasse l'angolo del corridoio, giusto in tempo per evitare due meccanici durante una ronda.

- Ok se ne sono andati. Tai devi stare più attento. Non possiamo farci scoprire ora che ci manca così poco. -

- Ma perché ti preoccupi? Insieme siamo imbattibili. -

Il ragazzo tirò un paio di pugni a vuoto, ma l'armatura che indossava fece un grosso rumore metallico per via del movimento brusco, attirando l'attenzione delle due guardie. Lorenz gli tappò la bocca, schiacciandosi con lui sul muro, e le guardie che sembravano avere fretta ignorarono il rumore proseguendo nella loro direzione.

- Non sappiamo quante guardie ci sono, potremo non farcela contro un esercito. Il nostro unico obiettivo ora é arrivare in cima e lasciare il cappello. -

- D'accordo, ma come facciamo? Non ci sono scale e l'ascensore finiva qui. -

- Ci deve pur essere un modo. -

- HEY VOI DUE! -

- Ops. -

Una delle guardie infondo al corridoio li vide da lontano e attirarono la sua attenzione.

- ...Ci ha visti... -

- ...Non ci resta che combattere... -

I due ragazzi si misero in posa pronti a contrattaccare, ma poi il meccanico prosegui.

- Si voi due. Non avete sentito gli ordini? Che ci fate ancora qui? Che piano vi è stato assegnato. -

Lorenz confuso rimase quasi pietrificato, mentre Taisuke, pronto per queste situazioni d'emergenza, sfoderò tutte le sue abilità di improvvisazione.

- BEE-BOOP. No. Non-ci-è-arrivata-nessuna-comunicazione. - disse il ragazzo con voce robotica e muovendosi a scatti, mentre a Lorenz salì il cuore in gola.

Siamo spacciati.

- Ah lo sapevo. Siete quelli del settore sette. Non vi sopporto, questa scusa che non siete aggiornati per recepire le nostre frequenze solo per non fare niente. Ma almeno oggi dobbiamo collaborare. Siccome state senza far niente andate a controllare il tetto. -

- BEE-BOOP. E-come-ci-si-arriva? -

- Non sapete davvero niente. Dove eravate durante le giornate di esercitazione.

- BEE-BOOP. Ero-a-fare-il-cambio-dell'-olio. Ah-ah ah-ah ah-ah. -

Taisuke inscenò una risata robotica ma la guardia invece lo guardò con aria stranita.

- D'accordo... Andate al terzo corridoio e attraversate la parete 01/7/b. Sbrigatevi, gli intrusi dovrebbero essere qui a momenti. - e detto questo il meccanico corse via nella direzione opposta alla loro.

Lorenz era ancora pietrificato nel tentativo di metabolizzare quello che era appena successo, mentre Taisuke cadde a terra per le risate.

- Bro, come hai fatto. -

- *Pff*. Un giochetto da ragazzi. - Disse Taisuke tirandosi il colletto della camicia con aria altezzosa.

- Sei stato mitico. E io che pensavo che questi costumi non avrebbero mai funzionato. -

- Modestamente anche questi sono stata una mia... Aspetta cosa? -

- Ora sbrighiamoci. Dobbiamo andare al corridoio tre giusto? Mi sembra di esserci già passato. -

Insieme i due ragazzi tornarono sui loro passi, fino a raggiungere il posto descritto dal meccanico ingannato. Incontrarono anche altre guardie nel tragitto, ma camminando con disinvoltura e grazie all'armatura riuscirono a passare inosservati.

- Ok, se ho capito bene come funzionano le cose qui dentro, questa dovrebbe essere la parete di cui stava parlando. Ora non ci resta che trovare un modo per attraversarla. -

- Beh, nel metodo classico giusto? - Taisuke trasformò il suo braccio, rendendolo come l'acciaio, e con un solo pugno riuscì a distruggere il muro che li ostacolava. Entrarono dentro, e quello che trovarono li lasciò a bocca aperta. Era un'unica sala enorme e circolare, alta quattro piani e con le pareti più in alto aperte con degli sbocchi verso l'esterno. Questi fori erano collegati tramite un condotto di areazione ad una colossale macchina al centro di tutto, che assomigliava al rotore di un aereo. Ricoperta di ventole e tubi, creava un rumore assordante simile a quello della torre di Arafe atak, ma dieci volte più forte.

- Tai, questa è la ventola di cui parlava Meteo. É qui che viene creata l'aria che respiriamo. -

- Aaah. Ecco perché. Mi chiedevo come facessimo a respirare. -

- Cosa? Ancora avevi questo dubbio? Dove stavi quando Meteo ce lo stava spiegando? -

- Cioè no. Ovvio che lo avevo capito. Talmente palese. *Pff* Figurati. Anzi penso di averlo intuito anche prima di te. Si si. Sapevo già tutto. -

- Guarda lì. -

Lorenz gli indicò il centro della macchina in funzione, dove era riuscito ad intravedere, attraverso degli anelli metallici concentrici che giravano, un'anima. Un'anima luminosa grigia metallizzata, con delle striature color arcobaleno.

- Ma... Quella non è la stessa luce che compare sul petto di Shawn? - chiese Taisuke insospettito.

- No la sua non ha parti grigie. Quella deve essere l'anima di un meccanico. È lei che alimenta tutta la macchina e le permette di creare l'aria. Come faceva il presentatore con il microfono incastonato con l'anima. -

- Figo. Chissà quant'è forte forte il possessore di quell'anima. -

- Già... È ho paura di scoprirlo... -

Lorenz si perse un attimo nei suoi pensieri, ma Taisuke tutto spensierato e senza curarsi dei pericoli si stava facendo il giro del posto.

- Hey ecco le scale! -

- Cosa hai detto? Non ti sento col rumore della ventola. Dai aspetta, non puoi andare da solo così! -

Insieme salirono la scala a chiocciola, all'appartenenza chilometrica, e dopo aver aiutato Taisuke a non rotolare di sotto un paio di volte, finalmente raggiunsero il tetto.

- Oh santissimo odino. Siamo arrivati. - disse Lorenz accasciandosi a terra stremato e togliendosi l'armatura di metallo pesante.

- Ahahahah stanco? Io invece per niente. Sto imparando a controllare il mio golem e sembra sia capace anche di non farmi sentire la fatica. Bello eh? -

- Eh già... Davvero... Fantastico... *Uff*. Muoio. -

- Allora sarò io, il grande Taisuke, a portare a termine la missione. - il ragazzo rubò subito il cappello a Lorenz, corse fino al centro del terrazzo, improvvisò un moon Walker scoordinatissimo, e schiacciò il copricapo a terra come fosse un pallone da rugby.

- Yeah. Oh si. Mmmh. Evvai. Abbiamo vinto. Avete perso. Noi siamo grandi. Voi siete zero. Ah ah. Uuh... - iniziò a "ballare", agitando gli arti tutti felice. Anche Lorenz gioì con lui distraendosi, e accorgendosi solo dopo troppo tempo che una guardia li stava fissando incredulo.

- Abbiamo... Vinto... -

- Finalmente vi ho trova... -

- Holé, mia amigos. - disse Taisuke continuando a ballare e facendo finta di avere delle maracas - Ci ha trovato finalmente. Noi siamos turisti. Venemos dal brasile. Cercavamo el bagno. Donde esta? -

La guardia rimase un'attimo spiazzata, non capendo cosa avesse intenzione di fare. Poi prese il comunicatore e lo accese.

- A tutte le unità, i due intrusi sono arrivati sul tetto. Raggiungetemi. -

- Ok, credo non abbia funzionato. -

- Ti credo, il tuo spagnolo è pessimo ahahahah. - disse Lorenz rialzandosi in fretta e mettendosi in guardia.

- Spagnolo? Pensavo fosse portoghese. -

- In ogni caso, ci toccherà combattere ora. -

- Non vedevo l'ora. -

Subito dalle scale arrivarono altri tre meccanici armati di manette e catene con parti in legno.

- Bene, i due a sinistra sono i miei mentre gli altri due... Tre... Quattro... - dal pavimento del terrazzo iniziarono ad uscire un innumerevole quantità di guardie tutte armate e pronte a fermare i due ragazzi. In pochi secondi li avevano circondati.

- Cavolo... Sono troppi... Siamo spacciati. - disse Lorenz preoccupato e mettendosi schiena contro schiena con Taisuke.

- Siete senza scampo. Arrendetevi. -

* * *





Nel frattempo ai piani inferiori, il combattimento tra Zaykross e Shawn proseguiva. Le infinite copie del mago si avventavano sul loro avversario lanciando le più disparate magie, cercando di ucciderlo, ma sembrava tutto inutile. Evitava ogni attacco, parava qualsiasi colpo, prevedeva tutte le sue mosse. Non si stava neanche impegnando, eppure Shawn sembrava non avere speranze.

- Avanti mostrami dell'altro. Mi sto divertendo. Cosa sai fare ancora? -

- Non hai capito di cosa sono capace. - una nuova copia nell'ennesimo tentativo di sorprenderlo apparve dietro di lui con telo magico che gli si avvolse intorno bloccandolo dalla testa ai piedi. L'uomo cercò di liberarsi con le sue lame ma il telo elastico e super resistente era stato creato apposta per non poter essere tagliato.

-*Tsk* -

Poi la copia tirò fuori una spada dal cappello e cercò di trafiggerlo, ma anche in queste condizioni Zaykross fu in grado di comandare alle sue lame di bloccare il colpo. A Shawn sembrava assurdo, ma per quanta forza ci mettesse, non riusciva a contrastare quella delle due lamette fluttuanti.

- Non potrai continuare per sempre, ho creato quel telo in modo che sia impossibile liberarsene. -

- Ne sei sicuro? - Zaykross spostò le lame e scansandosi si fece colpire di proposito di striscio dalla spada del mago che riuscì a tagliare il telo.

- Così indistruttibile che sarebbe diventato uno scudo per me se tu non avessi avuto qualcosa in grado di tagliarlo per poi colpirmi. -

Non riesco a leggergli nel pensiero, esattamente come quando eravamo all'omnia. Mentre lui invece sembra sapere sempre quello che sto per fare. Eppure con il telo l'ho preso. Non capisco. Che sappia solo come reagire ad ogni situazione? Oppure si sta facendo prendere apposta solo per dimostrare che è tutto inutile?...

- Avanti. Qual è prossimo trucchetto che hai in serbo per me? - la copia, a corto di idee, indietreggiò, e nello stesso istante il comunicatore di Zaykross squillò - Mi dispiace, tempo scaduto. La mia presenza é richiesta altrove. -

- *Grr* Se pensi di andartene così facilmente non hai capito niente. -

Zaykross indifferente alle parole del mago infilò il braccio nel muro e dalla stanza accanto afferrò il vero Shawn per il collo.

Diamine... Aveva capito sin dall'inizio dove mi trovavo...

- Fine dei giochi ragazzo. Qualche ultima parola? - disse Zaykross stringendogli il collo.

- Vai all'inferno. Mi vendiche... - l'uomo lo interruppe colpendolo alla bocca dello stomaco con un pugno dalla forza moderata per Zaykross, ma che tramortì Shawn, e poi lo lanciò contro il muro, lasciandolo li per terra.

- Odio i tipi come te, che fanno della vendetta lo scopo della loro vita. Ma la tua anima é piuttosto interessante. Tornerò a prenderla più tardi, tanto uno col tuo orgoglio preferirebbe morire piuttosto che scappare da perdente. -

Non riesco più a muovermi... É finita. In fondo sapevo che sarebbe andata a finire così, non ho speranze contro uno come lui. Ma almeno ci ho provato... Dovevo farlo. Era l'unica cosa che mi restava da fare. Forse ti sto per raggiungere Tikou...

Mentre Zaykross si puliva il sangue sputato da Shawn dai suoi vestiti il comunicatore riprese a suonare e finalmente si decise a rispondere.

- Cosa succede? -

- Signore, abbiamo trovato i due intrusi. Sono sul tetto e li abbiamo circondati. -

No... Sta parlando di Lorenz e dell'imbranato.

- Bene. Catturateli e portateli nella cella inceneritrice. Sarò lì fra tre minuti. -

L'uomo continuò a sistemarsi il vestito aspettando la risposta del suo sottoposto, ma attende invano.

- Mi hai sentito? Portali nella cella inceneritrice. -

- *Quack* -

- Che cosa? -

Si accorse di non avere più in mano un comunicatore ma una paperella di gomma. Si voltò scocciato verso il mago, che si era rialzato in piedi e teneva in mano il cappello, a cui era caduta la seconda piuma delle cinque con cui era partito.

- *Anf*...*Anf*. Ahah... Ah. Pensavi... Di aver finito con me? Beh... Hai capito male. -

- Allora vuoi proprio soffrire. -

Zaykross gli lanciò una delle sue lame puntando alla testa di Shawn ma questa gli passò attraverso, come fosse un fantasma. Poi distese le braccia e in un battito di ciglia entrambi vennero teletrasportati nel deserto.

Sei uno stupido. Dimentica la vendetta. Devi proteggere Lorenz. Sono qui per questo. Lo proteggerò ad ogni costo. E non morirò qui. Rimarrò insieme a lui e torneremo nella sua dimensione. Nella nostra dimensione.

- É questo quello che voglio! - finì il ragazzo, urlando ciò che stava pensando.

- Cosa sei? Una specie di masochista? Se è questo quello che vuoi allora sta tranquillo che ti farò passare un brutto quarto d'ora.

É caduta la seconda piuma. Significa che anche Lorenz è riuscito a posare il cappello. Ne mancano solo tre. Se solo quei imbecilli dei farek rae si sbrigassero potrei salvare tutti e riuscire a scappare.

- . Non siamo in un deserto qualunque ma ad una decina di chilometri dalla torre 31. A quanto pare i tuoi poteri hanno dei limiti, non puoi portarmi troppo lontano. Ma è tutto inutile, perché posso raggiungere la cima della torre in pochi minuti anche da qui. Se il tuo obiettivo era allontanarmi dai tuoi amici è stato in fiasco. Mentre se avevi intenzione di portarmi fuori dalla torre per combatterlo meglio... - l'uomo alzò un braccio e una centinaia di lame uscirono da sotto la sabbia, iniziando a fluttuare attorno a lui.

Provò a lanciargliene una, ma ancora una volta questa gli passò attraverso come se non ci fosse.

É quello il suo vero corpo. Sento distintamente la sua anima al suo interno. Si è solo reso intangibile.

- Ora vedrai. - Shawn creò una copia di se stesso che corse verso Zaykross per attaccarlo. L'uomo si limitò a muovere un dito per far volare una lama dritta sul petto del falso mago e farlo esplodere in una nuvola di coriandoli. Il ragazzo continuò creandone un paio che fecero la stessa fine del precedente. La cosa andò avanti per un paio di minuti, poi Zaykross dopo l'ennesima copia eliminata scoppiò a ridere.

- Ah ahah ahahah! Folle! É questa la tua strategia? Vuoi farmi finire le lame facendole scomparire con le tue copie? -

- *Grr*. -

- Pensavo che fossi un osso duro, ma sei bravo solo a guadagnare tempo. - abbassò il braccio e tutte le lame che stava controllando caddero a terra.

Cosa ha intenzione di fare? Non vorrà andarsene spero? Posso trattenerlo ancora un po' se i farek rae si sbrigano.

- Adesso faremo un gioco. - con eleganza e tranquillità Zaykross infilò una mano nella sua giacca e dal taschino interno prese una lama. All'aspetto era identica alle altre, ma al contrario di queste era caldissima e sembrava emettere una fievole luce, nonostante fosse solo un pezzo di metallo - Staccherò o disabiliterò una parte del tuo corpo ogni minuto. Continuerò fino ad ucciderti, lentamente nel dolore. Che ne dici? Non era questo quello che volevi? -

- Come se restassi qui fermo a farmi colpire. - Shawn piantò il suo cappello a terra e da sotto i piedi di Zaykross sbucò un enorme lancia appuntita. Lui la schivò come nulla fosse e si risistemo il colletto.

- Come dimostrazione del fatto che non ho più intenzione di giocare inizierò subito. Che ne dici della mano sinistra? Quella con cui tieni il cappello. Sarebbe un peccato se la perdessi, giusto? -

- Sta zitto! - il mago evocò altre lance dal terreno ma il suo avversario le evitava come se sapesse sempre da dove stessero arrivando.

- Giulietta. -

Zaykross lanciò la lama e questa sparì un istante dopo, prima di colpire il mago. Preoccupato di dove potesse riapparire iniziò a guardarsi furiosamente in torno, ma la lama come per magia gli trafisse la mano sinistra. Il ragazzo urlò di dolore e fu costretto a lasciar cadere il cappello mentre con l'altra mano si stringeva il polso.

Ma...Non capisco... Da dove è arrivata... Inoltre mi sono reso intangibile. Come ha fatto a colpirmi?

- É inutile che cerchi di schivarla. Questa lama non è solo di questa dimensione. Colpirà ogni versione di te, sempre e inevitabilmente. Non importa quante realtà tu possa alterare. -

- Merda... -

- Bene, inizierò a contare da adesso. Vediamo fin dove arriva la stupidità. Sono sicuro che rimarrò stupito. -

Fa sul serio... Devo fermarlo.

Creò altre due copie di se stesso armate con i loro bastoni dorati e insieme lanciarono un colpo in faccia a Zaykross che questa neanche si scansò. Si limitò a trasformare la zona colpita nella sua versione meccanica, incassando il colpo alla perfezione.

Non l'ho spostato di un millimetro...

- Ora capisci con chi stai andando contro? -

- Non mi importa! - Shawn e le sue copie continuarono a colpirlo ripetutamente, ma senza nessun effetto. L'uomo si limitava stare immobile con le mani in tasca.

- Ti rendi conto di quanto sei patetico? -

- Maledetto! - Shawn trasformò i bastoni in spade e continuò ad attaccarlo e colpendolo disperatamente sotto lo sguardo pietoso dell'uomo che, impassibile, si stava trattenendo dallo sbadigliare Le spade non riuscivano neanche a tagliargli i vestiti, e in quel momento il ragazzo comprese una cosa: fino ad ora Zaykross aveva schivato tutti i suoi colpi solo per prenderli in giro, non ne aveva veramente bisogno.

- É passato un minuto. Giulietta. -

Shawn indietreggiò per cercare di schivare la lama, ma questa lo colpì al piede destro, senza far capire al mago la sua traiettoria.

Maledizione...

Provò a togliersi l'arma dal piede, ma questa sembrava essersi legata a lui, e il solo toccarla gli provocava un dolore allucinante.

- Arrenditi. Se me lo chiedi ti ucciderò senza che tu te ne accorga. -

- Mai! -

Devo solo sopravvivere finché tutti i farek rae non avranno portato i cappelli sul tetto. In quel momento mi teletrasporterò sul tetto e saremo tutti salvi. Devo solo sopravvivere e anche Lorenz sarà salvo. Devo farcela...

* * *


Torre di ultracontrollo n°34.





Nel frattempo in un'altra torre, Meteo stava scalando i piani ad una velocità impressionante, attraversando le pareti trasformandosi in elettricità. Anche grazie a questo riuscì ad arrivare in cima senza farsi notare.

- Sono arrivata. -

Posò il cappello al centro della terrazza e senza perdere altro tempo tornò sui suoi passi per scendere di nuovo.

- I meccanici della torre, prigionieri o guardie che siano, sono tutti in mano a Viktor. Mi ha permesso di passare meno inosservata, ma significa che dobbiamo sconfiggere lui prima di poter liberare tutti, sperando il maghetto faccia il suo dovere. Ora però concentriamo nel trovare Viktor. Farò in modo che mi dica anche dove sia Grey. -

Si tramutò in elettricità ed entrò nel muro.

- In fretta. -



* * *


Torre di ultracontrollo n°31.





- Quattro. Giulietta. -

Shawn venne colpito anche all'altro piede e alla spalla. Non riusciva più a camminare, e iniziava a perdere troppo sangue. Con la magia cicatrizzò le ferite chiudendole, ma neanche i suoi poteri sembravano non poter rimuovere quelle lame.

É caduta un'altra piuma. Qualcun altro ce l'ha fatta. Ne mancano solo due.

- Cosa succede? Non sai più che fare? Non eri venuto qui per uccidermi? Avanti. Usa tutto quello che hai! -

No... É tutto inutile. Devo solo tenerlo occupato per un po', e cercare di fermare i suoi attacchi.

Creò una copia dietro Zaykross che con un gesto rapido riuscì a coprirlo con un telo bianco. Quando lo tirò via dell'uomo non ve ne era più traccia ma al suo posto apparve un sarcofago egiziano. Non ci fu nessuna reazione, ma proprio quando Shawn stava per tirare un sospiro di sollievo, dall'interno della bara si sentì Zaykross dire: " Giulietta. "

Niente uscì dal sarcofago, eppure questo non impedì alla lama di colpire il ragazzo alla gamba.

- Diamine... Ma come è possibile... Non capisco... -

Nel frattempo Zaykross con un pugno creò una voragine nella bara e ne uscì. Si tolse le scheggie rimaste impigliate sul suo elegante abito e rimise le mani in tasca, guardando Shawn con disprezzo.

- Perché non ti arrendi? Vuoi davvero soffrire così tanto? Oppure speri di poteri ancora salvare, o peggio, di potermi battere. A che scopo tutto questo. -

- Tu... Non puoi capire. Un uomo che ha tutto ciò che vuole e distrugge le vite degli altri per puro divertimento non potrebbe mai capire. AAAH! - agitò il cappello e delle catene uscirono dal terreno legandogli le braccia dietro alla schiena, ma anche questo non servì a niente. La lama uscì dal suo taschino fluttuando, e quando Zaykross pronunciò la parola "Giulietta" la lama sparì, per poi tagliare di netto il braccio destro del ragazzo.

- AAAAAH! - il ragazzo cadde a terra per il dolore e urlando disperato.

Il mio braccio... Merda... Devo resistere... -

* * *


Torre di ultracontrollo n°35.





Nella torre n°35, anche Alison finalmente era riuscita ad arrivare in cima. Fu anche una scalata tranquilla: non aveva incontrato neanche una guardia.

- É molto strano. La tore sembra... Deserta. Non ho incontrato neanche Tizio e Freud salendo. C'é qualcosa di strano. Per ora però il mio compito é liberare i prigionieri. Sono sicura che stanno bene, sanno cavarsela anche da soli. -

* * *


Torre di ultracontrollo n°31.





- Giulietta. - Ancora una volta la sua lama sparì e riapparve davanti a Shawn, colpendolo all'occhio destro e accecandolo. Ormai il ragazzo era allo stremo, tanto da non riuscire nemmeno ad emettere suoi per il dolore, ma con i suoi poteri chiuse le ferite.

Un'altra piuma è caduta. Ne manca solo una. Poi mi teletrasporterò sul tetto della torre, mi curerò del tutto e potrò portare a termine la missione salvando Lorenz. Spero solo che non li abbiano già portati nella cella inceneritrice.

- Come immaginavo, mi hai sorpreso. Guarda come sei conciato. Perché continui a combattere? -

- Te l'ho detto... Uno come te non capirebbe mai. -

Zaykross strinse i pugni per la rabbia, cercando di trattenersi per mantenere un tono elegante. - Bene. Ho avuto anche troppa pietà per voi Farek Rae, sperando di capire cosa vi spingesse a tanto. Ma ormai ho capito che non avete nessun scopo. Agite col solo gusto di metterci i bastoni fra le ruote. Non siete più dei rivoluzionari con degli ideali, ma un gruppo di bambini egoisti, da secoli. É tempo di porre fine a tutto questo. La prossima sarà l'ultima guerra che vedrete. -

- Io non sono un farek rae. Io sono Shawn, e proprio adesso sto compiendo lo scopo della mia vita. -

- Hai ancora voglia di giocare a quanto pare, ma hai esaurito la mia pazienza. Questa prossima lama ti ucciderà. -

Non ho più tempo. Non ci ho mai provato, ma è l'unica cosa che può salvarmi. -

Giulietta. -

Zaykross lanciò la sua lama che sparì nel nulla ma prima che fosse troppo tardi Shawn puntò il cappello contro di lui e attivò il suo golem.

- Buco-nero! -

Rimasero entrambi fermi, aspettando che succedesse qualcosa, ma niente. La lama non colpì il ragazzo.

- Non avrai davvero... -

Non ho ben capito, ma credo di avercela fatta.

All'improvviso però, proprio quando pensava che fosse andato tutto bene, la sabbia sotto ai loro piedi iniziò a cedere. Come fossero sabbie mobili, il terreno sotto di loro veniva risucchiato da un unico punto neanche visibile ad occhio nudo.
Fu una questione di attimi. Zaykross cercò immediatamente di allontanarsi ma non appena balzò in aria venne attratto ancora più più velocemente verso il centro, mentre Shawn ormai troppo debole stava sprofondando senza poter reagire.

Mi è sfuggita di mano... Devo distruggerlo prima che...

- Romeo! -

Zaykross a pochi passi dalla morte piegò il suo mignolo destro, e bastò il tempo di far battere le ciglia a Shawn che tutto era tornato normale, come prima che il ragazzo lanciasse la magia. L'uomo, col fiatone per lo spavento si assicurò che fosse tutto in ordine, per poi con una furia immensa lanciarsi sul mago colpendolo con un violento pugno sul volto.

- Folle! Ti rendi conto di cosa stavi per scatenare? Un potere così grande non dovrebbe stare nelle mani di un incosciente come te! -

- Non hai capito niente. Non avrei mai permesso che un mio errore mettesse a rischio Lorenz. Dopo averti ucciso, se non fossi riuscito a controllarlo, mi sarei lasciato divorare, così da bruciare la mia anima ed annullare la magia che avevo creato. -

- E NON TIENI ALLA TUA VITA? - Ancora una volta l'uomo corse verso di lui e con una forza sovrumana lo colpì con un calcio.

Ha creato un buco nero che lavora su più dimensioni per intercettare la mia lama ed assorbirla. É l'unico modo che aveva per evitarla, ma per averci pensato deve conoscere a fondo i miei poteri, od essere un pazzo visto e considerato che era cosciente del fatto che non sarebbe riuscito a controllarlo. Per fortuna almeno una versione di lui ci è riuscito. Devo ucciderlo prima che faccia qualcosa di irreparabile, ma voglio capire cosa può spingere un umano a fare così tanto. Qui non so tratta più di vendetta. Capirò cosa gli permette di alzarsi ancora, a costo di perdere la sua anima.

* * *


Torre di ultracontrollo n°37.







Nel frattempo, Lucienne era riuscita ad arrivare in cima senza problemi.

- ... *Uff* Sono arrivata. Potevi anche creare delle scale mobili però in queste torri dannazione... -

Scalò l'ultimo gradino arrivando sulla terrazza, ma si accorse subito di non essere sola.

- La signorina Scarlett aveva ragione, stanno tutti puntando al tetto. Odio quando hanno ragione. -

Il ragazzo si lanciò subito all'attacco ma Lucienne riuscì agilmente a schivarlo.

- ...Ma porco... Fammi almeno salire... -

- Odio perdere tempo. -

L'aggressore aveva le sembianze di un ragazzo, ma non sembrava umano. I capelli neri sembravano trasparenti, come se fossero fatti di plastica, e tirati tutti all'indietro, tenuti bassi da delle scaglie nere che gli crescevano dalla faccia e coprivano parte del volto scarno e scavato. Anche le braccia erano fatte interamente di queste scaglie, e leggermente sproporzionate rispetto al resto del corpo.

- ...Un Doom. Che noia... -

- Non sono un Doom. Odio quando mi chiamano Doom. - il ragazzo balzò di nuovo verso di lei, e mentre era in aria le sue braccia si ingrandirono, tentando di schiacciarla con due pugni che Lucienne evitò ancora una volta.

- ...Quanto violento. Da quant'è che non vedi una ragazza?... -

- Odio qua... -

- ..."Quando mi chiamano violento". Originale quanto un puffo. Un po' più ripetitivo non lo potevi creare questo personaggio. Come lo hai chiamato?... -

- Soucav, e odio quando mi anticipano. - il ragazzo con la sola forza delle dita staccò una trave della ringhiera e la lanciò contro la ragazza. Lei evitò anche questo, ma saltando le volo via per sbaglio la bambolina che porta sempre con se.

- Marta! -

Infuriata, si sfilò cinque grossi aghi dalla gonna - ...Ok, ora basta. Hai fatto il babbuino anche per troppo tempo... - li lanciò in aria e poi si slegò la treccia. I suoi capelli iniziarono a crescere a dismisura e dividendosi in ciocche afferrarono gli aghi infilandosi con estrema precisione nelle crune.

- Odio combattere contro questi trucchetti. - Soucav si lanciò contro la piccola ragazza che però questa volta non aveva intenzione di spostarsi.

- ...Ma si bravo. Vieni qui... -

Appena arrivò alla giusta distanza una delle ciocche con l'ago si allungò verso Soucav colpendolo al centro del petto e fermandolo. Sembrava essere andato tutto come previsto, ma Lucienne rimase con gli occhi spalancati subito dopo aver estratto l'ago.

- ...Ma... Com'è possibile? Tu... Non hai un'anima... -

- Odio non avere un'anima. -

- ...Ma come fai a muoverti e pensare. Non può esistere un abominio come... -

Soucav non aveva intenzione di perdere altro tempo e con uno scattò colpì con il suo enorme pugno la ragazza che, ancora sconvolta, non riuscì ad evitarlo. Lucienne volò fino a scontrarsi sulla ringhiera metallica, ma neanche il tempo di capire cosa era successo che Soucav gli era di nuovo addosso. La ragazza tentò di difendersi, allungando i suoi capelli e creando una sorta di scudo, ma fu tutto inutile. Con un pugno li spazzò via come se fosse paglia e con un altro la colpì in faccia, facendole sbattere la testa contro le sbarre e perdere coscienza.

- Odio quando è così facile. -

Soucav afferrò la ragazza per i capelli, alzandola da terra e portandola oltre la ringhiera, pronto a lasciarla precipitare di sotto. All'improvviso però Lucienne si risvegliò. Con un movimento rapidissimo, troppo veloce per Soucav da seguire con l'occhio, la ragazza prese uno dei coltelli di Mehum dalla sua borsetta e tagliò i capelli, liberandosi dalla presa della guardia. Cadendo a terra ruotò su se stessa per fare una spazzata con le gambe al suo avversario, facendolo sbilanciare, per poi rimettersi in piedi e colpirlo con un calcio alla bocca dello stomaco.

Soucav non riuscì a contrattaccare e fu sbalzato via dal potente colpo della ragazza, a cui stavano già ricrescendo i capelli. Sembrava anche diversa dal solito. Le gambe prima sempre incrociate ora le teneva stese e pronte per colpire. Anche i suoi occhi erano strani, come se fossero di due colori contemporaneamente. Si guardò le mani e intorno, e sorpresa iniziò a parlare da sola - *Uff*, te la sei vista brutta. Da quanto non usi questo corpo adeguatamente? -

Intanto Soucav si era già ripreso dal colpo appena subito, e senza farsi domande puntò il braccio verso di lei.

- Odio essere colpito. -

- Ok ho capito. Tranquilla ora ci penso io. Devo solo mettere questo cappello lì giusto? -

- Odio chi parla da sola. - sul palmo della sua mano si aprì un buco e il suo braccio si ingrandì. Non stava succedendo niente, ma il corpo di Lucienne iniziò a muoversi verso di lui, come se la stesse risucchiando. La ragazza invece di opporre resistenza saltò verso di lui e sfruttando la velocità ottenuta dall'attrazione di Soucav tirò un calcio fortissimo al suo braccio, che gli spezzò il gomito. Il suo avversario però non diede segno di alcuna sofferenza. Al contrario, lo mosse nonostante fosse al rovescio e afferrò Lucienne per il torso.

- Sei un osso duro allora. -

I suoi capelli come tentacoli si allungarono a tal punto da arrivare per terra, e aggrappandosi al terreno furono in grado di sollevare la ragazza, e di conseguenza, anche Soucav. Lo lanciò in aria e sempre aiutandosi con i capelli saltò anche lei, raggiungendolo e colpendolo con un calcio in rovesciata, schiantandolo a terra. Atterrò poi leggiadramente su di lui. Ormai non si muoveva più.

- Ah finalmente. - la ragazza, scappato ogni pericolo si risistemo il vestito e prese il cappello dalla borsetta dirigendosi al centro del tetto - Ancora ti vesti così Lucienne? Devi toglierlo questa go... - a pochi metri dal centro la ragazza venne fermata da un braccio enorme che la afferrò alla vita, bloccandole gambe e braccia.

- Ma... Non respiravi più. -

- Odio non dover respirare per vivere. - Soucav ingigantì anche l'altro braccio e la prese anche con questo, iniziando a stritolarla.

Non riesco a muovermi... Devo solo, riuscire a lasciare il cappello...

La ragazza cercò di allungare i suoi capelli per prendere il cappello che teneva in mano ma Soucav non aveva intenzione di lasciarglielo fare

- Odio chi pensa di potersi salvare. - iniziò a stringere sempre di più, vicino a farle mancare il respiro.

Devo farcela...

Con le sue ultime forze riuscì a raggiungere il cappello e con un colpo di frusta i capelli lo lanciarono via, facendolo arrivare al centro della terrazza.

- Odio dover dire: tutto qui? -

- Eh... Ora vedrai. -



* * *


Torre di ultracontrollo n°31.





Shawn non perdeva le speranze, e indipendentemente da quante volte venisse colpito lui continuava a rialzarsi in piedi, Questo non faceva altro che infuriare di più Zaykross che, volta dopo volta, aumentava sempre di più la forza dei suoi attacchi.

- Mi hai mentito! Hai parlato tanto di vendetta ma non è questo che ti spinge a continuare a combattere. Cos'è? -

Shawn non volle risponde, ma Zaykross lo prese per il colletto e lo alzò da terra urlandogli in faccia.

- COS'É!? -

- Ho... un amico che ha fiducia in me... e io non lo deluderò, perché anche io ho fiducia in lui. Lo salverò e ce ne andremo via da qui. -

-*Tsk* Lo sapevo... L'amicizia. Voi umani siete dei folli. Non avevo mai incontrato una malattia tanto potente. Questo legame immaginario con i vostri simili riesce a spingervi oltre i vostri limiti, arrivando a preferire il bene del prossimo piuttosto che il proprio. Perché? -

- L'ho capito solo ora... Ma è sempre stato questo il mio scopo. Tu invece non potrai mai capirlo... -

- Menzogne. Carne da macello. Ecco qual è il tuo scopo. Talmente accecato da questi sentimenti da non renderti conto di essere solo una pedina nelle mani dei Farek rae che ti hanno sfruttato per i loro finì. -

- Non hai capito... Te lo ripeto. Io non sono un farek rae. Ho fatto solo quello che voglio. -

- Talmente malato da esserne convinto. Un giorno scoprirò il segreto che si cela dietro questi comportamenti. Almeno non sei un rifiuto umano. Non è completamente colpa tua se sei stato colpito da questa piaga, ma non sarà il potere dell'amicizia a salvarti. -

- No... Non hai capito... -

Nello stesso istante, l'ultima piuma del cappello cadde a terra e sul volto di Shawn comparve un sorriso.

- Non hai capito niente alla fine... Ci salveremo perché... ci hai sottovalutato... -

- Sei tornato a farneticare cose senza alcun significato? É ora di finirla. -

Zaykross alzò il braccio pronto per ucciderlo, ma ancora una volta venne interrotto dal comunicatore che, tornato alla sua forma normale, iniziò a squillare.

- Cosa c'é ancora. - lanciò a terra il ragazzo moribondo e rispose scocciato - Qual é il problema? -

- Signore... É per i ragazzi... Sono scappati? -

- Idioti! Vi avevo chiesto di tenerli finché non fossi arrivato io. In ogni caso non possono uscire dalla torre quindi catturateli di nuovo. -

- Non posso... -

- Che cosa significa "non puoi". É un ordine, muovetevi. -

- Signore, è impossibile perché... Hanno sconfitto tutte le guardie presenti. Sono rimasto solo io... -

- CHE COSA? -

Nel frattempo Shawn a terra scoppiò a ridere, e guardando il furioso Zaykross lo salutò.

- Abbiamo vinto. -

- Giulietta! -

L'uomo non perse altro tempo, lanciando immediatamente la sua ultima lama per far tacere il mago, ma il cappello di quest'ultimo divenne enorme e lo mangiò, sparendo nel nulla.

Riapparve qualche secondo dopo sul tetto della torre numero trentuno, uscendo dal cappello che aveva lasciato Lorenz.

- ...Ihih...ihih...ihihahahah. Non ci credo... Ce l'abbiamo davvero fatta. Ed ora, il tocco finale. -

Non potendo muovere le gambe, si trascinò al centro usando il suo unico braccio rimasto. Senza forze e ansimante poi si sdraiò, prese il capello e lo alzò verso il cielo.

- *Anf*... É giunto il momento di andarcene. Rueda! -

Un telo infinitamente vasto iniziò ad uscire dal copricapo del mago, e così fecero anche tutti gli altri cappelli lasciati dai farek rae sui tetti delle torri assediate. I teli bianchi volarono in alto per poi aprirsi lentamente e adagiarsi sull'edificio.

- Qualsiasi cosa tu abbia in mente, sei un pazzo se pensi che rimarrò qui fermo a lasciarvelo fare. - Zaykross con un enorme balzo spiccò il volo è con velocità supersonica si diresse sul tetto della torre.

- Non lascerò che te ne vada indisturbato! -

L'uomo infuriato raggiunse Shawn poco prima che il telo coprì il sorriso beffardo del ragazzo ed il resto della torre. Pronto a tutto, si lanciò in picchiata su di lui usando le sue lame per tagliare il telo, ma una volta superato non vi era più nulla: Shawn, la torre, le guardie, era tutto sparito. Senza niente sotto di lui Zaykross precipitò a terra come un sasso, immobile per la rabbia e con gli occhi sbarrati a fissare il vuoto.

- DANNATI! - urlando in preda alla furia, e stringendosi i pugni talmente forte da ferirsi le mani, evocò le sue mille lame dalla sabbia che ruotando ridussero in brandelli ciò che era rimasto del telo. Poi queste iniziarono a raggrupparsi, e unendosi come delle costruzioni assunsero la forma di dodici lupi metallici. Zaykross salì subito su uno di questi è senza perdere tempo si divisero, ognuno correndo in una direzione diversa.

- Avete superato ogni limite Farek rae. Teletrasportare la torre in un altro luogo. Probabilmente hanno fatto lo stesso con tutte le altre torri. Ma non la passerete liscia. Vi troverò e vi ammazzerò tutti! Nessuno uscirà vivo da qui. E tu mago sarai il primo. Pensavi davvero di averla evitata solamente perché ti sei allontanato? -

Intanto, da qualche parte a P-Efiesou.

Sulla torre 31, Shawn sorrideva allegro sdraiato sul tetto. Finalmente era felice.

- Ce l'ho fatta! Non ci credo. Siamo salvi. Siamo tutti salvi. Che bello. Non ci credo. -

Provò ad alzarsi, ma ora che l'adrenalina era finita iniziò a sentire il dolore di tutte le ferite inferte da Zaykross.

- Ahi... Sono davvero messo male. E il mio braccio...Ormai è troppo tardi per salvarlo, l'ho perso per sempre. Dovrò costruirmi una protesi più avanti, ma ora sono davvero senza forze. Dovrò rimanere qui a riposarmi e aspettare che il mio golem recuperi energie prima di poter fare altre magie. Dopo di che guarirò le ferite e raggiungerò Lorenz. Ihih... Alla fine ce l'abbiamo fatta. -

Trascinando il suo corpo si portò alla ringhiera dove si appoggiò per rimanere con la testa alzata e cosciente.

- Devo rimanere sveglio finché la magia non è completata. Non avevo mai fatto qualcosa di così grande, ma grazie ai cappelli non dovrebbe essere un problema. Grazie ai cappelli ma soprattutto grazie a Lorenz. L'idea di questo folle piano é solo opera sua. Che tipo. Chi lo avrebbe mai detto che sarei stato disposto a donare la mia vita pur di salvare qualcuno. Eppure ora sono felice. Se solo non avessi fatto il testardo a questo punto ci saremo divertiti ancora di più. Ma non fa niente, ora c'è ne andremo da questo e grazie al bambino torner... - Shawn cercò di alzarsi ma proprio in quell'istante qualcosa lo immobilizzò. Cadde a terra con un dolore lancinante al petto e sputò una marea di sangue prima di realizzare che l'ultima lama di Zaykross lo aveva appena colpito al cuore.

- Nooo! No no no no... *cough* -

Provò a curarsi disperatamente ma le forze lo stavano abbandonando velocemente.

É finita... Non posso più salvarmi. Ma se devo morire allora...

Con un ultimo gesto, allungò la sua mano tremolante sul cappello, infondendogli le sue ultime energie rimaste per accelerare la magia.

Devo almeno... Assicurarmi di riuscire a salvare Lorenz. Ora è l'unica cosa che voglio. Ho capito che è l'ultima cosa che mi serve...

La luce della sua anima si spense. Il telo che aveva creato smise di fluttuare. Calò lentamente sulla torre, coprendo il gelido corpo del ragazzo che, sorridendo, esalò il suo respiro.
















































Nel frattempo, come da programma, Alikin, il cacciatore che aveva catturato il bambino si stava recando alla torre scelta per lo scambio con il suo chopper. Nonostante gli accordi però sembrava essere da solo: sulla moto c'era solo lui.

- Ma ci pensi? Ancora qualche ora e saremo ricchi. Ma che dico, non avremo limiti su quello che possiamo fare. Con cosa inizieresti?... Cosa? Andare a spassarsela con qualche donna del quinto regno? Si è un'idea. -

Viaggiava a gran velocità verso la torre, ormai a poche centinaia di metri di distanza, ma proprio quando Alikin decise di fermarsi per proseguire a piedi un telo gigantesco grande quanto l'intero edificio apparve sul tetto, adagiandosi sulla torre e coprendola interamente.

- Ma che... É una sorta di benvenuto? -

Si avvicinò lentamente, si abbassò per prendere un lembo e quando lo alzò rimase shockato. Non c'era più niente. L'intero telo cadde a terra lasciando il cacciatore sbigottito con ancora un lembo in mano per alcuni secondi.

- Che diamine... Si che é il posto giusto. Hai visto pure tu che fino a poco fa era qui. Assurdo. Non ho mai visto qualcosa del genere... Devo smetterla di fumare prima dei grandi eventi...E ora che si fa dici? Te lo dico io che si fa. -

Alikin corse sul suo chopper, in fretta e furia mise in moto il veicolo è partì a tutta velocità.

- Tu pensa solo a tenere stretto quel bambino. Consegnerò questo marmocchio a quei pervertiti e otterremo quei soldi, dovessi fare il giro di tutta P-Efiesou a piedi per riuscirci. -
   
 
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