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Autore: Spensieratezza    03/03/2018    1 recensioni
Abbiamo visto per poco tempo il padre di Jerome, ma come sarebbe andata se avesse avuto un ruolo più importante nel telefilm? Come sarebbe andata se Jerome gli avesse voluto davvero bene?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jerome Valeska, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Jerome non era abituato a quella sorta di fragilità estenuante, assieme a quella fiducia cieca nel prossimo, che ti spingeva a lasciarti andare e poi a dipendere, dalle cure di qualcun altro. Oltre all’umiliazione di mostrarsi non indipendente e quindi fragile, vulnerabile, ad un occhio esterno, c’era anche l’incoscienza nel prestare il fianco scoperto a qualcuno che, approfittando della tua debolezza, avrebbe potuto ucciderti con un colpo di mannaia, a tradimento.

Era per questo che Jerome preferiva non fidarsi e non affezionarsi a nessuno. Se non ti affezioni a nessuno, non permetti a nessuno , di poterti tradire.

Purtroppo, questa sorta di piano ingegnoso, aveva riservato molte falle, per quanto riguardava il suo caro padre. Lui si era insinuato nella sua vita, pretendendo il suo spazio come figura genitoriale, in maniera così insistente e appiccicosa e sorprendente, che Jerome non era stato capace di respingerlo. Non con le offese, o con le risa denigratorie, né con il disprezzo con cui trattava più o meno tutti.

E Jerome alla fine, lo aveva lasciato fare, e peggio, sentiva che non gli dispiacevano più di tanto, quelle attenzioni.
 
“Come hai fatto..a tirarmi fuori dall’acqua..dovresti essere cieco..” mugolò Jerome, rendendosi conto a malapena, che suo padre lo aveva adagiato in un letto morbido.

“Non dobbiamo più preoccuparci della mia vista. Acqua passata. Ops. Forse non dovrei usare certi termini.” Disse lui, con uno sguardo a mò di scuse.

Jerome strizzò gli occhi per guardarlo. Una strana luce azzurrina brillante, arrivava dai suoi occhi, che erano azzurri, molto più limpidi di quel fiume infernale.

“Ora sappiamo che non potresti mai fare il clown in un circo.” Disse e tentò di ridere, ma era ancora debole e quasi si strozzò.
 
“Ecco cosa succede a fare troppo gli spiritosi. Cerca di non sforzarti troppo. Io intanto ti preparo qualcosa di caldo.” Gli disse, coprendolo meglio.

“Non ti ho dato il permesso di andartene. È maleducato da parte tua!” le ultime parole gliele gridò dietro, rimanendo però a guardare il punto in cui era sparito, con un’espressione triste e preoccupata.

Cicero non si offese, trovò una cosa positiva il fatto che suo figlio lo volesse accanto a lui.
 
 
 
Quando Cicero tornò con della pasta con brodino, Jerome lo guardò male.

“Mangia tu quella poltiglia.” Gli disse, ma non fece obiezioni, quando Cicero prese il cucchiaio e lo imboccò.

“Approfittarsi così che non posso muovermi. Almeno la malvagità so di averla presa da te.” Bofonchiò Jerome, ma sembrava compiaciuto e quando il calore del brodo gli arrivò fin in fondo allo stomaco, non potè impedire al suo viso di trasfigurarsi in un’espressione più rilassata.

Cicero si sentì sempre più felice.
 
 
Quando Jerome finì tutta la pastina, un piacevole tepore rilassante, si impadronì di lui.

“Ho sonno..”
“Ti lascio riposare..”

Jerome però, lo fermò, tenendolo con un braccio.

“Non puoi decidere sempre tu quando andartene e quando no.”

Cicero lo guardò sbalordito. Suo figlio voleva che restasse al suo fianco.

Jerome si addormentò, tenendogli ancora fermo il braccio.

Cicero lo guardò così per alcuni minuti, poi, cercando di non svegliarlo, si stese accanto a lui, guardando suo figlio dormire.
 
Era così contento che alla fine l’aveva accettato come padre.

L’indomani sarebbero partiti per l’estero. Avrebbe fatto di tutto per ridare una nuova vita a suo figlio, ripartire insieme, ricominciare da capo e allontanarlo dall’immagine di pazzo psicopatico e sociopatico, che il mondo ormai aveva di lui.

Aveva solo bisogno di riabituarsi all’amore.






















Note dell'autrice: 

finalmente sono riuscita a finire la storia <3 mi rendo conto che è una storia un pò utopistica, ma ho preferito così.. ^^ mi piacerebbe anche scrivere di jerome che lo chiama papà, dopo un pò, ma non so..ci devo pensare.. spero vi sia piaciuta ^^ ps in questa storia Cicero riacquista la vista tramite qualche esperimento strano, altrimenti non avrebbe mai potuto salvare Jerome dalle acque del fiume xd
   
 
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