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Autore: Etali    03/03/2018    0 recensioni
Per chi viene da un universo dove armature di tutti i tipi, psicopatici vaganti assetati di potere, gemme giusto un tantino pericolose e qualche titiano con manie di grandezza sono all'ordine del giorno, che sarà mai riuscire a gestire qualche partita di quidditch, lezioni di trasfigurazione, gufi, incatesimi, strillettere e chi più ne ha più ne metta.
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Inizio secondo anno.

L’Hogwarts Express sfrecciava veloce sui binari nella campagna inglese. Steve osservava il paesaggio sfilare fuori dal finestrino, pregustando già nell’aria di quel piccolo scompartimento la sensazione di casa. Era particolarmente affezionato alla scuola, come la maggior parte degli studenti del resto, aveva un vero senso di attaccamento… da poter quasi essere definito patriottico. Fatto sta che niente lo rendeva più felice di tornare a Hogwarts; eccetto forse l’idea che quell’anno avrebbe potuto entrare nella squadra di Quidditch dei Grifondoro, e magari anche Peggy sarebbe entrata, e magari avrebbero vinto il campionato, e magari nell’euforia della vittoria Peggy gli sarebbe venuta in contro, e magari avrebbe avvicinato il viso al suo e…

Le sue fantasticherie furono interrotte da una cioccorana che per poco non gli finì in faccia in una disperata fuga verso la libertà. Bucky, seduto accanto a lui tese fulmineo il braccio e la riafferrò al volo prima che si schiantasse sul naso dell’amico.

-Terra a Rogers. Terra a Rogers, mi ricevi? – sventolò la mano davanti a gli occhi di Steve ficcandosi in bocca la cioccorana. – Ben tornato fra noi amico, sembravi su un altro pianeta.

-Qualche pensiero di troppo? – Chiese Peggy stravaccata sul sedile di fronte masticando uno zuccotto di zucca. La signora del carrello era passata qualche minuto prima e il nostro terzetto aveva pensato bene di svaligiarlo. Avrebbero potuto mantenerci un esercito con tutti quei dolci.

-Niente di che. – Rispose lui cercando di farsi sparire dalla testa l’immagine della ragazza che posava le labbra sorridenti alle sue. – Solo… è bello tornare.

Già assaporava le serate passate in sala comune a giocare a gobbiglie su uno dei comodi divani rossi vicino al camino, le passeggiate nel parco, le partite di Quidditch, le abbuffate in sala comune, le lezioni in comune con i Serpeverde. A differenza di lui e Peggy, entrambi con la cravatta rossa ben sistemata sulla camicia, Bucky ne aveva una verde e argento, e di conseguenza a questo dettaglio aveva anche una diversa sala comune nelle viscere del lago nero, un direttore della casa piuttosto severo, orari delle lezioni spesso differenti, un’attitudine particolare a farla franca in ogni situazione e un ego smisurato, ma a quello erano abituati.
Lui e Steve erano amici di infanzia, mentre avevano conosciuto Peggy precisamente un anno prima, su quello stesso treno, sempre in uno scompartimento invaso da bauli e dolci magici.
In quel momento arrivò loro alle orecchie un gran baccano di colpi e grida che si avvicinava lungo il corridoio.

-Rendimi la bacchetta!

-Altrimenti, fratello? Mi scagli una fattura che non sai lanciare con una bacchetta che non hai?

-Ho altri modi di farti male, credimi.

-Non è colpa mia se eri così preso a guardare quella graziosa nata babbana da non accorgerti che ti cadeva la bacchetta di tasca…

-Loki!

Sottolineati da quel nome ruggito due ragazzi comparvero alla loro vista, dall’altra parte del vetro dello scompartimento. Uno aveva il viso affilato, l’espressione sveglia e i capelli scuri, e teneva la bacchetta incriminata dietro la schiena, passandola da una mano all’altra nel gesticolare. Il secondo, più alto e massiccio, gli si faceva incontro con cipiglio minaccioso, ma a giudicare dalla poca preoccupazione nello sguardo del fuggitivo non doveva trattarsi di una situazione particolarmente nuova. Dovevano essere del primo anno, non avevano segni di alcuna casa sull’uniforme.

Neanche una manciata di secondi e il primo batté in ritirata per il corridoio del treno, trascinando anche l’altro fuori dal loro campo visivo.
I tre ragazzi dentro lo scompartimento si scambiarono uno sguardo.

-Sapete – commentò Bucky – mi aspetto un anno decisamente, meravigliosamente movimentato.


Angolo autrice:
Ciao (modo un po' scialbo per cominciare, ma la prima persona non è il mio forte)
Qualche informzione per capirci un po' di più nella ff: i personaggi sono in anni diversi, ad esempio Steve, Peggy e Bucky hanno un anno in più della maggior parte dei personaggi, Wanda o Peter P. uno meno. All'inizio del capitolo sarà scritto l'anno a cui sono i personaggi che vi compaiono. Infatti questa sarà una specie di raccolta di one shot collegate da un filo principale, ma perlopiù sparse sia per personaggi che per ordine temporale. Alcuni episodi portanno prendere più di un capitolo. Ultima cosa, saranno presenti anche personaggi degli altri film marvel che ancora non sono comparsi in avengers, come i guardiani della galassia o doctor strange.
Spero il capitolo vi sia piaciuto, grazie per aver letto fin qui.
Etalì
   
 
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